MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Tornare alla moneta di stato, ecco la soluzione che costo' la vita ad Aldo Moro


di Marco Saba 

Se recuperassimo l’idea di Aldo Moro di emettere biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito via Bankitalia-Bce, potremmo non soltanto assolvere i vari bisogni del popolo italiano, ma anche varare un bel corso gratuito di criminologia monetaria e bancaria.
Fu infatti così che i governi Moro finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni ‘60 e ‘70, attraverso l’emissione di cartamoneta da 500 lire “biglietto di stato a corso legale” (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”). La prima emissione fu normata con i DPR 20-06-1966 e 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat per le 500 lire cartacee biglietto di Stato serie Aretusa, (Legge 31-05-1966). La seconda emissione fu regolata con il DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979.
Questa moneta di stato tra l’altro aveva l’importante funzione di immettere denaro senza debito che rendeva solvibile – almeno in parte – il sistema usuraio poiché serviva per pagare gli interessi per i quali il sistema bancario NON emetteva moneta e strozzava il paese (come invece ora fa). L’idea era stata copiata dal periodo fascista in cui tante opere pubbliche vennero finanziate a questo modo. Mentre l’analoga operazione di emettere Am-Lire da parte degli occupanti alleati fu una vera e propria opera di falsari che imposero la loro moneta a suon di bombardamenti addebitandola per lo più a debito pubblico (una perdita di circa 300 miliardi di lire dell’epoca 1943-1952, oltre a tutti i beni di cui si erano appropriati con questo denaro falso). Fu Giovanni Leone a firmare l’ultimo DPR con cui si emettevano le 500 lire. Sia Moro che Leone non ebbero gran fortuna e sappiamo come vennero ringraziati da Bankenstein… Ma ora c’è internet, ora sarebbe molto più facile impedire la reazione della bancocrazia totalitaria diffondendo la conoscenza della materia. Infatti, col senno di poi, non è difficile capire a cosa doveva portare il disegno del terrorismo nel nostro paese: gli anni di piombo si chiusero con due stragi nell’anno del Trattato di Maastricht, il 1992… Questo trattato è un papello tra “Stati” e banchieri mannari, il cui risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Ci ha portato al golpe morbido del governo Monti… Comunque, in seguito all’assassinio di Moro e alle dimissioni anticipate di Leone, l’Italia smise di emettere cartamoneta di Stato. La bancocrazia ci aveva anche provato prima a ricattare lo Stato, emettendo i famosi miniassegni per erodere il signoraggio che lo stato guadagnava con la propria moneta, ma poi, non essendo la “misura” sufficiente, ricorsero ai mitra e bombe. Ricordatevi che il terrorismo in Italia inizia con due attentati dinamitardi negli anni ‘60 contro due banche di Stato (all’epoca): Banca Nazionale dell’Agricoltura a Milano e BNL a Roma… Oggi lo Stato guadagna decisamente spiccioli con il conio delle monetine, dove i margini e la quantità di signoraggio sono niente rispetto all’emissione di cartamoneta e denaro virtuale, proprio una mancia per salvare le apparenze. Dobbiamo proporre di introdurre con vigore una cartamoneta complementare nazionale chiamata Biglietto di stato, con cui soddisfare i bisogni interni del paese. Questa cartamoneta non influirebbe sui parametri di Francoforte, non creerebbe debito e darebbe la libertà al paese di soddisfare tutte le esigenze di base della cittadinanza. La Moro-nomics è un’alternativa degna di essere seriamente presa in considerazione.

Indonesia,centinaia di sfollati per aumento attività del vulcano Rokatenda


Centinaia di abitanti sono stati costretti all'evacuazione per via della cenere calda che é uscita dal Monte Rokatenda in Pulue Island, Sikka e East Nusa Tenggara.


Il Sikka ente per la gestione delle catastrofi ha dichiarato stamane "Le ceneri vulcaniche hanno raggiunto quattro villaggi: Nitunglea, Rokirole, Kesokoja e Lidi. Il nostro team ha distribuito le maschere e medicine per i residenti"

Le attività vulcaniche del Rokatenda sono aumentate dal 1 ottobre, i documenti dimostrano che ci sono stati più di 50 terremoti vulcanici e 15 terremoti tettonici locali accompagnat da espulsioni di fiamme. L'ultima eruzione del vulcano è stata il 23 marzo 1985, quando le ceneri vulcaniche raggiunsero i due chilometri sopra la vetta della montagna. Rokatenda ha anche eruttato durante il periodo dal 4 agosto al 25 settembre 1928.Attualmente circa 6.000 persone vivono nei quattro villaggi che circondano il monte Rokatenda.

Fonte


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Banca Mondiale: vaccinazioni per ridurre la popolazione mondiale



DI JURRIAAN MAESSEN


explosivereports.com


Il 2 ottobre scorso un analista demografico in pensione della Banca Mondiale ha ammesso che le campagne di diffusione dei vaccini sono parte integrante delle politiche demografiche dalla Banca Mondiale. John F. May, il maggior specialista demografico della Banca dal 1992 al 2012, ha detto al giornale web francese Sens Public (poi trascritto dal think-tank per cui lavora May) (1) che le campagne di vaccinazioni condotte soprattutto nei cosiddetti “paesi altamente fertili”, sono strumenti utilizzati per la riduzione della popolazione in quei paesi. May:

“Gli strumenti utilizzati per attuare le politiche demografiche sono “leve politiche” o azioni mirate come le campagne per i vaccini o la pianificazione familiare, allo scopo di cambiare alcune variabili fondamentali..”



Si definiscono “politiche demografiche” come “l’insieme d’interventi attuati dai governi per meglio gestire le variabili legate alla popolazione e per tentare di armonizzare i cambiamenti demografici (numero, struttura per età e classificazione) alle aspettative di sviluppo del paese”. May continua spiegando che la Banca Mondiale sta assumendo un ruolo chiave nel raggiungimento della riduzione demografica. 

Non è la prima volta che dirigenti della Banca Mondiale parlino apertamente di queste azioni mirate al controllo demografico nei paesi del terzo mondo. Nel suo rapporto 1984 World Development Reportc (2), la Banca Mondiale suggerisce di utilizzare “furgoni” e “campi” di sterilizzazione per facilitare tali politiche nel terzo mondo. Il rapporto inoltre minaccia quei paesi che si mostrano lenti nell’attuare le politiche della Banca di “misure drastiche, meno compatibili con le scelte e la libertà individuale”. 

“La politica demografica ha lunghi tempi di esecuzione; le altre politiche di sviluppo devono adeguarsi di conseguenza. L’inerzia di oggi pregiudica le opzioni di domani nel quadro generale delle strategie di sviluppo e delle future politiche demografiche. Inoltre, l’inerzia di oggi potrebbe significare che domani, per rallentare la crescita demografica, si rendano necessarie misure più drastiche, meno compatibili con la scelta e la libertà individuale”. 

Alcune di queste misure vengono già adottate.

Uno studio pubblicato in Human and Experimental Toxicology (3) del Maggio 2011 concludeva che “le nazioni che richiedono più dosi di vaccini tendono ad avere una più alta percentuale di mortalità infantile”(pag. 8). 

Dopo studi approfonditi sugli effetti dei vaccini in rapporto ai tassi di mortalità tra i bambini, gli autori Neil Z. Miller e Gary S. Goldman sono arrivati a questa inquietante conclusione e hanno sottolineato l’urgenza di un’analisi più attenta delle correlazioni tra vaccini, tossicità biochimica o sinergica e mortalità infantile ”- ma hanno anche concluso ingenuamente che “Tutte le nazioni – ricche o povere – sviluppate e arretrate – hanno l’obbligo di verificare se i loro programmi d’immunizzazione stiano raggiungendo gli obiettivi prefissati.”

Non ci si può aspettare che gli autori siano a conoscenza del fatto che, in realtà, si stanno raggiungendo proprio gli obiettivi prefissati.

A questo riguardo è indicativo il loro punto finale, e cioè che non intendevano dire che i vaccini fossero pericolosi, e che avevano tratto le loro conclusioni basandosi sulla convinzione che l’aumento della mortalità infantile non fosse un fatto intenzionale. 

E invece è proprio il contrario. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Banca Mondiale, il Dipartimento per l’Ambiente dell’ONU, il Fondo per le Popolazioni dell’ONU, la Fondazione Bill e Melinda Gates e tutte le altre “braccia” della creatura che chiamiamo “dittatura scientifica” stanno accerchiando l’umanità con campagne massicce di programmi di vaccinazioni e cibo geneticamente modificato. 

Prima il mantra era “per combattere il riscaldamento globale, abbiamo bisogno di un unico grande governo mondiale”; ora suona così: “Se vogliamo combattere la povertà, dobbiamo avere un unico governo mondiale e anche…ma sì, ridurre il numero degli umani.” 

Ogni pretesto è buono. Tempo fa era l’emergenza “oceani” che spingeva la Banca Mondiale a dare il via a un’”alleanza” globale. Lo stesso argomento vale per ogni altra possibile calamità naturale. Seguendo questo ragionamento, inevitabilmente si arriva ai pretesti con cui vengono “spacciati” i controlli demografici. Vuoi ridurre le vittime della guida in stato di ebbrezza? Vuoi trovare la cura del cancro? Riduci la popolazione, così moriranno meno persone e il risultato è raggiunto. Anche la comunità scientifica si è unita allo sforzo, sfruttando il concetto di riduzione demografica per fermare la povertà e le malattie nel mondo.

Sotto la guida di Jeffrey Sachs, primo consigliere di Ban Ki-moon (4), sono stati pubblicati diversi studi che sollecitano una forte riduzione della popolazione mondiale nel nome della riduzione della povertà. Nel 2009 Sachs e i suoi pupilli Pejman Rohani e Matthew H. Bonds, scrivono il documento La trappola della povertà creata dall’ecologia delle malattie infettive (5). Scrissero che la “trappola della povertà può (…) essere neutralizzata migliorando le condizioni di salute della popolazione.”
Ovviamente, sorge il problema: “Come migliorare le condizioni di salute”. In un altro studio del 2009 (6) Bonds e Rohani dicono: 

“(…) la nascita di un bambino nelle aree più povere del mondo rappresenta una nuova opportunità d’infezione per il resto della popolazione ospite. Quindi, la teoria epidemiologica predice che una riduzione delle nascite riduce in modo significativo l’incidenza delle malattie infantili.”
Nello stesso anno, qualche mese prima, Bonds scrive una dissertazione intitolata Socialità, Sterilità e Povertà; coevoluzione dell’ospite patogeno con le implicazioni nell’ecologia umana.(7) Lo studio conclude che il modo migliore per sradicare povertà e malattie è di… sradicare gli umani. “Abbiamo verificato che, oltre ad avere effetti sull’economia, la riduzione della fertilità può comportare anche una forte riduzione delle malattie nel lungo termine, più di quanto ci si possa aspettare, e potrebbe anche rivelarsi un’ottima strategia per sconfiggere alcune malattie infettive. Una tale soluzione renderebbe fiero anche Malthus”. Scrisse Bonds. 

“(…) il nuovo modello, che rappresenta un effetto economico, mostra che una riduzione della fertilità può essere ancora più efficace di un vaccino; e che una politica di diffusione dei vaccini può rivelarsi più efficace se condotta congiuntamente a una riproduzione umana controllata.” 

“Questo modello” continua Bonds, “dimostrerà sicuramente i reali vantaggi della fertilità controllata, poiché l’effetto di una ridotta natalità comporterà anche una riduzione nella percentuale di contagiati da malattie infettive, il che equivarrebbe a un vaccino per tutte le malattie infettive nello stesso momento.” 

Se sradichi gli umani, sradichi anche la malattia: il problema è risolto. “Tuttavia, le malattie infettive, continuano a essere significative nei paesi in via di sviluppo, quei paesi con un alto tasso di natalità”. 

“E’ chiaro l’effetto di quest’alto tasso di natalità sulla persistenza e sulle dinamiche delle malattie infantili, e anche sulle difficoltà di applicazione dei vaccini” (McLean and Anderson, 1988a; Broutin et al., 2005). E arriviamo al punto: “La riduzione della fertilità può essere parte integrante di una campagna per l’eradicazione delle malattie?” La risposta a questa domanda ce l’ha data Bill Gates nel 2010 quando promosse l’uso dei vaccini per ridurre la popolazione del 10-15%. 


Malattia e povertà, unite come sono, possono quindi essere eliminate grazie a una significativa riduzione della fertilità nel mondo. La religione della dittatura scientifica in un guscio di noce. Non era la prima volta che il sig. Sachs sollecitasse un coordinamento a livello mondiale per il controllo della popolazione. In un comunicato stampa del Settembre 2009 (8) Sachs non solo si lamentava di un’inattività generale nel campo, ma incoraggiava gli scienziati e gli esperti a prendere in mano le redini.

“Il nostro pianeta sta vivendo l’era in cui l’attività umana domina i processi della terra. L’umanità si è così espansa in termini assoluti e di attività economiche che ha preso il sopravvento in modo vitale sui processi terrestri al punto da cambiare il clima e i cicli idrogeologici”. Ha affermato Sachs nel corso della Conferenza ONU su Commercio e Sviluppo. 

“Non abbiamo necessariamente bisogno di diplomatici attorno a un tavolo” continuava Sachs.“Abbiamo bisogno d’ingegneri intorno a un tavolo, di scienziati intorno a un tavolo. Dobbiamo mettere giù le carte e dare il via a un nuovo corso”.

Che tipo di modello ha in mente Sachs nella sua utopia usurpatrice? In un numero del 2000 dell’ Economist (9)ha affermato:

“Il modello da emulare è la Fondazione Rockefeller, prestigiosa istituzione del 20° secolo dedicata allo sviluppo, che ha dimostrato quanto bene riuscivano a compiere gli aiuti mirati alla conoscenza”. 

Non devo ricordare ai lettori che fu proprio la Fondazione Rockfeller (10) a finanziare e sviluppare proprio i vaccini per la riduzione della fertilità, con l’intenzione di distribuirli nel mondo su vasta scala. Nel suo commento in Ritorna il fantasma di Malthus (11), Sachs fa un’appropriata descrizione dell’ Agenda 21 senza fare però cenno al piano ONU per la ridistribuzione della ricchezza e la riduzione demografica:

“Dobbiamo ripensare le diete moderne e l’architettura delle città per raggiungere migliori stili di vita e ridurre i consumi. E per stabilizzare la popolazione mondiale a circa 8 miliardi di persone dovremo aiutare l’Africa e altre aree del mondo ad accelerare le loro transizioni demografiche. Siamo ancora molto lontani da questo percorso. Avremo bisogno di politiche nuove che spingano i mercati verso quella direzione e promuovere sviluppi tecnologici mirati al risparmio delle risorse. Per raggiungere quest’obiettivo, dobbiamo adottare nuove politiche che riconoscano l’importanza di una strategia di crescita sostenibile e di cooperazione globale.”

Come ha detto Paul Joseph Watson nel suo articolo del Settembre 2010 Global Tax Scam Shifts From Climate Change to Poverty (12) (la truffa fiscale si sposta dal Cambiamento Climatico alla Povertà Mondiale), stanno cambiando quei pretesti con i quali si spinge il mondo verso un governo “globale”. Il centro d’attenzione si è spostato dal mito ormai ritrito del riscaldamento globale al tema della riduzione della povertà. Come sempre accade, una volta che il pretesto viene propinato alle masse, ecco che gli eugenisti fanno un ulteriore passo verso la “riduzione della fertilità”. In altre parole, verso il “governo globale”, che faciliti la dittatura scientifica mondiale. 

Jurriaan Maessen
Fonte: http://explosivereports.com
Link: http://explosivereports.com/2012/10/04/leading-world-bank-demographer-vaccination-campaigns-part-of-population-reduction-policy/
4.10.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63



SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Il IV Reich è Servito


La Merkel sputa il Rospo e dichiara che, anzi lascia dichiarare dal Terrorista Nr.1 in Germania, ovvero colui che fece di tutto per aggredire la Ex Jugoslavia con la false-flag dei genocidi Serbi contro i Bosniaci, proprio lui quello che per diventare Ministro degli affari esteri nel governo tedesco predicava Pace, fiori e puttane con le treccioline, quello che gestiva i Verdi, ovvero i moderni dittatori Europei sponsorizzati dai Bilderberg, proprio lui, Joschka Fischer: 


"...per la felicità e la serenità in Europa è meglio una dittatura che il continuo della crisi".

In una colonna del Sùddeutsche Zeitung dichiara apertamente che i Burocrati di Brussel devono istituire una forma di potere in tutti gli stati Europei e che la Germania deve essere il punto di riferimento per tutti e sotto il suo dictat, come titolo ha scritto: La fortuna della crisi "Das Glùck der Krise", salutandola come la madre di tutte le cose che fino ad oggi sarebbe stato impossibile ottenere, anche il potere assoluto su tutti i governi della UE e questo grazie alla crisi imposta dall'Elite al fine di prendere definitivamente il potere in tutta l'Europa.

Con queste parole dichiara apertamente che la Germania deve prendere la dominanza su tutti gli stati della UE, sui governi (o meglio su tutti i pupazzi che rappresentano i governi) che in futuro saranno eletti non dai cittadini ma da chi senza essere stato eletto verrà messo a governare come Gauleiter in ogni singolo stato della UE senza che ci sia alcuna forza politica democratica che possa contrastare questo processo di Unione Europea, era chiaro che sotto la pressione dell'Elite il governo tedesco prima o poi doveva uscire allo scoperto, continuando il suo discorso il maialetto di turno ha ribadito che ormai il passo è stato fatto e che ogni singolo stato della UE deve rinunciare a tutte le proprie forme di Democrazia, dei diritti dei lavoratori costruendo un governo centrale che annullerà tutta la sovranità nazionale di ogni singolo stato.

Fischer vede in questo processo di cambiamento in Europa la chance per la Germania di mostrare le sue capacità di governare sotto i Burocrati di Brussel (Rothschild e Bilderberg) con maggiore tranquillità per la tanto sospirata Europa unita, senza che i cittadini abbiano la possibilità o la scusa di pretese con elezioni democratiche che rallentino il compimento del sogno Europeo, come primo passo vuole far introdurre una legge che obbliga i rappresentanti di ogni singolo stato a firmare qualsiasi richiesta venga fatta dai Burocrati di Brussel (non c'è di già questa legge? anche se fatta aumma aumma?) senza che sia possibile fare un referendum da parte dei cittadini, con il cambiamento dei Trattati che dovrebbero essere fatti, si darà ai cittadini la possibilità di organizzare dei referendum e questo è un pericolo per il compimento della UE ..dice Fischer.. ciò potrebbe portare a un possibile cambiamento della Politica del governo interessato ed ostacolare il processo di unificazione.

Il non democraticamente eletto presidente del consiglio Europeo ha programmato per la metà di ottobre un Meeting e alcuni documenti nella quale specifica che si deve fare di tutto per una integrazione politica, l'applicazione in forma brutale di altre modalità di Austerità nei confronti della classe dei lavoratori, ogni forma democratica esistente nella UE deve essere annientata anche con la forza, la riforma del sistema sociale viene gestito esclusivamente dai Burocrati di Brussel anche se i rappresentanti di ogni singolo stato si rifiuta di accettarla, la commissione UE può applicare ogni forma di Dictat anche su Stati che ancora non hanno ratificato tutti i trattati firmati (questo vale anche per la Svizzera, per chi non lo sappia ancora), gli stati che dovranno essere pressati ancora di più e costretti alla totale povertà sono: Spagna, Grecia, Portogallo e Italia.

Vi dice nulla tutto questo? Schiavizzare il Sud per far abbuffare il Nord!

E la declassata classe politica ha il coraggio di presentarsi alle elezioni, consapevole che si vota o no sempre verso il baratro si và a finire.

Il mister Monti fa lo scemo del quartiere per non pagare il dazio, tutta l'accozzaglia che gli stà dietro sotto forma di Ministri fanno finta di applicare leggi Anticorruzione mentre si fottono pure la pappa dei Bebè, i Media pezzenti e morti di fame non sanno più cosa inventarsi per distogliere i cittadini dai veri problemi e da quello che i loro padroni ci stanno preparando per le feste natalizie (se ci saranno), questi sono coloro che negli anni 60/70 andavano alle dimostrazioni per i diritti dei lavoratori e dei cittadini... ma erano sempre nelle ultime file a vedere come gli altri conquistavano i diritti per poi farsene padroni e diventare POLITICANTI DELINQUENTI che oggi tolgono ai cittadini il pane da sotto i denti.


Perché la massoneria raccogliere il DNA dei nostri figli?



Fino ad oggi sono stati schedati 1,5 milioni di bambini.

La società MasoniChip creata e gestita dai massoni del Nord America, con la scusa di voler proteggere i bambini, ha stabilito una collaborazione con organizzazioni e autorità governative. La società offre anche i propri servizi attraverso i sistemi scolastici pubblici nel Nord America.
MASONICHIP?

Si tratta di un progetto di identificazionedei bambini nell'erventualita' di un rapimento. La societa' distribuisce un kit ai genitori per salvare le informazioni dei loro figli: altezza, peso, colore dei capelli e degli occhi, le impronte digitali del bambino e una fotografia recente. Il gruppo dispone di cani poliziotto. Nel Massachusetts il programma si chiama, naturalmente, "Mason" (mason può riferirsi a: inglese, muratore, massone)!
Con i progressi della tecnologia, i massoni del gruppo, attraverso il loro programma MasoniChip ha iniziato ad offrire il prelievo di impronte digitali, immagini e video digitali, impronte dentali e campioni di DNA nella saliva. Il trattamento dei dati è gestito da un software dell'associazione, che è stato progettato per essere compatibile con i software delle autorità locali e nazionali.
Sul sito dei MasoniChip viene fatta una distinzione per dissociare i governi da questo progetto, il gruppo dichiara di essere il solo responsabbile del progetto: 
"Noi massoni siamo i soli «padrini» delle iniziative massoniche di identificazione di protezione, come le iniziative sviluppate nelle nostre varie giurisdizioni della Gran Loggia massonica. Così, noi coordiniamo le attrezzature, i materiali e i volontari per organizzare gli eventi. Tutti i gruppi e gli individui sono benvenuti, ma non sono elencati come sponsor, ma agiscono come "partigiani" come "partner di supporto", "aziende partner", "in conlaborazione con"o "in cooperazione con". 
Si tratta di una campagna che si svolge in collaborazione con la polizia, con le scuole, i governi, e ottiene il finanziamento privato della Massoneria! E 'abbastanza chiaro? Non vi è alcun modo per garantire ciò che accade con questi dati raccolti, anche se affermano di rimuovere le informazioni sensibili.

I genitori sono invitati a fidarsi di questa confraternita privata, di credere che la privacy della famiglia sia legalmente rispettata senza alcuna forma di controllo. Dal momento che si tratta di una iniziativa privata, non vi è alcuna possibilità di discutere le questioni relative alla protezione dei dati o come sono utilizzate tutte queste informazioni.
Fino ad oggi, il programma ha registrato 1,5 milioni di bambini.

L' Europa delle banche, questo mostro che sta per divorare il futuro nostro e dei nostri figli


di Gianni Fraschetti -

Ebbene eccoci qui, alla vigilia di una seconda tangentopoli che dovra' spazzare via l'attuale classe dirigente, espressione dei partiti, e sostituirla con Funzionari di Banca, esattamente come Monti ha gia' fatto alla Rai con quel bel pezzo di manza della Tarantola. E siamo anche  in   spending review, che dietro questo accattivante nome in inglese, divenuta ormai la nostra lingua ufficiale ed il cui suono fa pensare a qualcosa di piacevole, tipo orsetti di gomma, nasconde invece l' ennesimo massacro sociale da parte di questo Governo pronto a tutto pur di portare a termine la missione affidatagli dai suoi padroni. Adesso stiamo per salvare le Banche spagnole ed a noi italiani questo scherzetto costera' una ventina di miliardi di euro, da sommare ai cinquanta del patto di stabilita' ed alla cifra ancora indeterminata che occorrera' per mantenere il bilancio in pareggio.  E non preoccupatevi, tante volte ce ne dimenticassimo provvdera' l' Unione Europea direttamente, prelevandoli forzosamente dalle nostre casse, che a tanto sono stati autorizzati dai trattati che i nostri parlamentari hanno ratificato a larghissima maggioranza, senza avere naturalmente letto una riga di cosa stavano approvando. Troppo impegnati a pensare al loro di futuro per aver tempo di pensare anche a quello degli italiani.  
Un ulteriore ed estremamente significativo passo in avanti verso la fine. Ecco cosa hanno approvato.    
A differenza loro invece, Monti sa molto bene cosa sta facendo ed e' assolutamente consapevole che in fondo al viale sul quale ci ha portato, gremito da un pubblico gaudente, formato dalla peggior classe politica che l' Italia abbia espresso dal dopoguerra e  disseminato da cartelloni pubblicitari multicolori, dai nomi esotici  ed accattivanti.....salvaitalia....crescitalia...etc.. non vi e'  invece alcuna resurrezione.  Non vi e' nulla ma proprio nulla di quanto viene preannunciato nei ciclici proclami dentro i quali si esaurisce l' attivita' di questo governo. C'e' solo il nostro certificato di morte come stato nazionale.
L'austerity, o rigore dei conti che dir si voglia,  Ã¨ stata una significativa accellerazione in questa mortifera direzione. Una accellerazione fortemente voluta e che  ha peggiorato di parecchio le cose, aumentando le tasse e tagliando la spesa sociale. Chiunque mastichi un minimo di economia. anche uno studente del primo anno, era in grado di comprenderlo. Non ci voleva un Nobel  per capire che  la riduzione del deficit con simili misure è un errore tragico  per l'economia. Una mossa sbagliata che fa lievitare  il tasso di disoccupazione, e fa aumentare anche il deficit in realtà.
E  per chi avesse dubbi la Grecia e' li' a dimostrarlo.
Quando aumenti le tasse e tagli le spese in questo modo scellerato, l'economia crolla e con essa crolla la capacita' esattiva dello Stato, perché la gente non e' piu' in grado di fare fronte al carico fiscale  ed anche la spesa pubblica aumenta a causa della disoccupazione.
Quindi, alla fine, questa idiozia che chiamiamo  rigore dei conti fa solo aumentare il deficit. Lo sanno tutti, ripeto e quella faccia di tolla di Monti lo ha pure recentemente  confessato, "....le misure adottate peggioreranno la situazione nell' immediato salvo dare i loro frutti nel medio periodo..."
A prescindere che non e'  assolutamente vero,  infatti peggiorano nell' immediato ed uccidono in prospettiva, se anche lo fosse,  nel medio periodo siamo comunque tutti morti. Le misure adottare sono un veleno dagli effetti abbastanza immediati,  un disastro per l'economia e per le persone. Questa e' la verita'.  Se qualcuno capisse cosa realmente ci stanno facendo sarebbe legittimato a chiamare i nostri governanti criminali.  Altro che miracolo Monti, come qualche imbecille ha definito questi mesi di devastazione.
Avremmo potuto avere una disoccupazione al sette per cento lasciando salire tranquillamente  il deficit  ( tanto e' salito comunque  e continua a farlo col rispettabile trend di venti miliardi al mese ) immettendo di contro liquidita' nel sistema e stimolando la crescita, invece questi mascalzoni ( io non ho timori a dirlo ) hanno operato  l'esatto contrario.  
Hanno cioe'  fatto salire il tasso di disoccupazione fino a percentuali inaudite  ed hanno sistematicamente distrutto l'economia reale,  lasciando che il sistema bancario fagocitasse fino all' ultimo  centesimo dei cinquecento miliardi ricevuti in prestito dalla BCE, col bellissimo risultato di essere comunque rimaste impantanate in una crisi che le uccidera', pur costandoci miliardi ed il caso del MPS di quel figuro di Profumo e' sintomatico.Iinsieme a loro sta pero' morendo la piccola e media industria italiana, ossia la spina dorsale della nostra economia. E questa e' la vera strada senza ritorno, la strada che porta alla perdita totale della sovranita' ed alla fine dell' Italia come Stato nazione. Torniamo ad essere una espressione geografica. Questa e' la missione di Mario Monti.
L'  Europa delle banche, questo mostro che sta per divorare il futuro nostro e dei nostri figli, passa infatti, anche e soprattutto, attraverso la morte dei singoli Stati nazionali  e Monti e' un fedele  ed abile esecutore delle direttive che ha ricevuto. Un kapo' messo apposta per  uccidere l' Italia in fretta e bene, un mascalzone che si sta impegnando a fondo per riuscirci, accompagnato ed assistito in cio' da una  classe politica  che meriterebbe la galera. Solo per questo e senza voler entrare in altri vezzi che la contraddistinguono.
Ma nemmeno tanto viscido servilismo la salvera'. Ormai non fa piu' parte dei progetti dei signori del denaro e puo' essere quindi liquidata senza problemi ed a tale riguardo credo che nelle prossime settimane avremo una proliferazione di Batman impressionante.
Quanto agli italiani, rispetto a pochi mesi fa  hanno ormai maturato  alcune certezze, due delle quali definitive ed agghiaccianti. La mancanza di qualsiasi prospettiva per le nuove generazioni, che non hanno nessuna ipotesi seria di percorso umano e lavorativo di fronte a loro e la mancanza di qualsiasi ipotesi di sopravvivenza futura per coloro che hanno da cinquanta anni a scendere, forse anche cinquantacinque.
Gli ultimi che se la caveranno,  male ma se la caveranno, sono forse i sessantenni, che stanno sicuramente vivendo nella loro viva carne le brillanti iniziative sociali di Monti  e della Fornero ma se non sono rimasti impigliati nella rete pelagica degli esodati e se riusciranno ad evitare i filaccioni che questa banda di macellai sta disseminando,  hanno qualche chance di riuscire a sopravvivere fino al termine naturale della loro vita. Per tutti gli altri il Big Ben ha detto stop ed il loro futuro si prospetta popolato da streghe e spettri oppure, se la volete piu' semplice e vi piace  Ascanio Celestini, saranno proprio cazzi loro. Ma di quelli storti ed acidi assai.
Dunque, se oggi pensate che  vada male, le prospettive per il futuro, prossimo e remoto, sono veramente pessime ed appare chiaro  che la attuale classe politica non solo non ha  alcuna capacita' per cambiare lo stato delle cose in meglio  ma  fino ad ora e per decine di anni non ha fatto altro che peggiorarlo in maniera consapevole, fino a condurci all' attuale situazione. Se poi volessimo comunque illuderci del contrario, immediatamente dopo dovremmo chiederci per quale motivo questi cialtroni dovrebbero mettersi a combattere duramente, rischiando l' osso del collo e non solo metaforico, quando e' palese che l' unico vero interesse che li muove e' mantenere almeno una posizione di stallo, uno statu quo che consenta loro di continuare a lucrare una rendita di posizione infame. 
L' atto piu' eroico del quale questa gentaglia e' capace,  e' andare a fare i sindaci di qualche grande citta' per sfilarsi dal mucchio selvaggio ed ormai imbizzarrito della politica nazionale e  raggiungere la greppia da un angolo meno affollato. Per continuare a tenere il culo su una poltrona e continuare ad ingozzarsi nella maniera oscena che emerge ormai implacabile dalle cronache giudiziarie.  Si sono gia' sacrificati in molti in tal senso.
Dunque gli ingredienti per far tracimare lo sdegno popolare verso il punto di non ritorno, varcato il quale, di solito e se ci riescono, i governanti fuggono dai palazzi assediati in elicottero, ci sarebbero tutti.....ma non da noi. Da noi non avviene nulla di tutto cio'.  Le cause di questa  "anomalia"  sono principalmente due. Una endogena e l' altra esterna, di carattere internazionale. 
Gli italiani sono pesci strani, abituati ad autogovernarsi da secoli ed ammaestrati dalle contingenze a conformarsi sempre al vecchio e mai tramontato motto, Franza o Spagna purche' se magna Da noi nessuno  brilla mai  troppo per virtu' civiche, coscienza collettiva e sentimento nazionale. 
Siamo infatti un popolo che  non si sente nemmeno tale ( ci siamo inventati pure le radici celtiche, roba da rotolarsi dal ridere ), che e' pervenuto  ad una strana unita' piu' per favorire gli altrui progetti di riassetto del bacino mediterraneo che per un anelito di indipendenza, arrivandoci in maniera poco chiara, passando per un saccheggio osceno ed una guerra civile sanguinosa (l'annessione del Sud) che ha prodotto una ferita che non si e' ancora rimarginata e seguendo un percorso tortuoso e servile fin dalle prime battute. Un percorso che fin da allora lasciava intuire quali fossero le forze che realmente contavano in questo paese. 
Un popolo dunque abituato a tutto, che ha visto tutto, che e' sopravvissuto a tutto e che si e' temprato alla forgia della malizia, dell' opportunismo, dell' ignoranza, dell' indifferenza e dell' egoismo. Dal crollo dell' Impero romano ha avuto un solo, breve, sussulto di dignita' per un solo, breve istante. Veramente troppo poco, desolantemente poco e sappiamo tutti come e' finita, peraltro. Con un parricidio.
Fa parte della nostra storia e della nostra personalita' anche questo aspetto immondo del nostro carattere collettivo. Un popolo che fu guerriero e domino' il mondo e' ormai regredito fino a ridursi ad un gregge belante, capace delle piu' ignobili efferratezze. E cosi'  uccidere il padre di certo non ci spaventa piu' di tanto, ove per padre si intende l'uomo che potrebbe dare il via al riscatto collettivo. Cola di Rienzo, Masaniello, qualcuno dei capi briganti che guidarono la guerriglia al Sud, tutti puntualmente venduti ai piemontesi dalla loro stessa gente. La nostra storia e' piena di questi umili personaggi, venuti dal popolo e dal popolo fatti a pezzi dietro istigazione dei veri padroni di sempre. Uccidere il padre nell'illusione di salvare se stessi.
L' italiano, ormai da secoli, si e' tramutato in  un vigliacco schifoso, un verme che punta sempre e soltanto al suo tornaconto personale. L' egoismo e' la sua stella polare ed alla fine  l' unica cosa che ben comprese del fascismo fu il motto...Me ne frego...che fece proprio con devota convinzione. 
Me ne frego e Franza o Spagna purche' se magna......Ma cosa mai potevamo pretendere da un popolo che cosi' mirabilmente ha definito  le proprie ambizioni ed il proprio orizzonte ? Con simili premesse  che altro ci potevamo aspettare se non quanto ci e' capitato ?
Anche ora, mentre leggete, molti di voi stanno sorridendo sotto i baffi e mi stanno dando del cretino, ognuno pensando di possedere la propria personale  ricetta per cavarsela, di avere comunque la  conoscenza giusta, nella convinzione granitica che bastera' una parolina detta al momento opportuno ed i giochi, anche stavolta, saranno fatti. E che gli altri si fottano.
Mi dispiace deludervi cari amici ma temo che questa volta le cose stiano andando molto diversamente dal solito. Intanto vi e' da dire che a furia di fregarcene ecco poi come ci siamo ridotti ed inoltre temo che Franza e Spagna, e mettiamoci pure la Germania e tutto il resto del Circo equestre mondiale,  con i chiari di luna che corrono, abbiano ben altre rogne da grattarsi  ed  altro da pensare  che dare da mangiare a noi, posto che lo abbiano mai fatto poi ma si sa, le convinzioni piu' stupide a volte sono quelle radicate piu' profondamente.
Dunque siamo soli, nella merda e con un governo, guidato da un Quisling che non sembra nemmeno umano con quella voce metallica e quella manina meccanica. Rendiamocene conto finalmente. Rendiamoci  dunque conto che questo ciclo economico-esistenziale e' arrivato alla fine. Non ci saranno ne' amici, ne' tantomeno amici degli amici con la capacita' taumaturgica di risolvere con un tocco la nostra esistenza e checche' ne dicano a giorni alterni, non ci sara' risoluzione della crisi e non torneremo in ogni caso a rivedere la luce.
Ogni ulteriore e torbida  fascinazione della politica attuale su di noi, ivi comprese le new entry, che Dio ce ne liberi, rappresentera' solo un allungamento dell' agonia, una nuova penosa stazione della Via Crucis che stiamo percorrendo.
Accorrere nuovamente alle urne, quando e se ci chiameranno, per dare il nostro inutile ( per noi ) voto ad una parte o all'altra che pur cambiando il nome, rappresentano lo stesso identico potere che ci ha ridotto nelle attuali condizioni, appare totalmente demenziale.  
Eppure molti italiani lo faranno, anzi, non vedono l' ora che la kermesse cominci per poi magari andare a clacksonare come pazzi nella notte, plaudendo alla vittoria della propria squadra politica del cuore e sventolando bandiere che sembrano arrivare direttamente dalla coldiretti o dalle associazioni animaliste e che rappresentano invece cio' a cui si sono ridotti i partiti. A cui ci siamo ridotti noi.
Querce, spighe, gabbiani e giu' di li',  un caravanserraglio patetico,  che rende  ridicoli solo a nominarli, figurarsi a votarli. Eppure lo faranno, li voteranno ancora. lo lo so e lo sapete anche voi.
Quanto a Grillo ed i suoi, ci costeranno probabilmente qualche altro anno di bollitura, il tempo che arrivino, si ambientino e diventino ESATTAMENTE come gli altri. Immagino che tutti ricordiamo bene le vicende della Lega, dalla nascita ad oggi. Dovevano spaccare il mondo nelle intenzioni e si sono ridotti a delle vere merde e francamente Bossi aveva un po' piu' di spessore rispetto ad un Grillo eterodiretto da centrali che lasciano gia' oggi molto da pensare.
Dunque siamo fritti, dira' qualcuno.
Ebbene, nonostante tutto....NO. Non siamo ancora fritti, almeno irrimediabilmente.
In un mio vecchio articolo - E' l' ora dei cuori impavidi - su Informare Overblog, ponevo l' accento sul fatto che comunque anche i signori re di denari, i padroni del creato, di errori ne hanno commessi a bizzeffe ed il bacino mediterraneo non appare piu' la loro personale vasca da bagno.
Le navi russe, iraniane e cinesi vi sono gia' entrate in pianta stabile, per chi non se ne fosse accorto.  Dunque la situazione e' fluida, certamente ha poco o nulla a che vedere con l' acqua stagnante e paludosa degli anni della guerra fredda, del mondo diviso a blocchi, del mega ricatto nucleare, dove realmente ogni ipotesi di cambiamento, anche minimale, era pura follia. Un' unico elemento ci tiene agganciati al carro internazionale e ci vincola, obbligandoci a questa discesa agli inferi.
Lo stramaledettissimo euro. Tramite l' euro abbiamo interferenze gigantesche non solo sulla nostra sovranita' ma anche nel ventaglio delle possibili opzioni percorribili. Scelte radicali in eurozona non sarebbero consentite a costo di impiegare anche mezzi estremi. A tale proposito Sarkozy, dopo una pippata di coca piu' robusta del solito fu molto chiaro durante una conferenza stampa con la Merkel. Parlo' apertamente di guerra ed era evidente che ce l' aveva con noi o meglio con lo Scaramacai di Arcore. 
Con Hollande le cose non stanno per nulla cambiando, al di la' delle pie illusioni dei soliti inguaribili imbecilli. Il direttorio franco tedesco e' piu' solido che mai e Mario Monti ha , se possibile, peggiorato di molto la nostra situazione. Ormai abbiamo battuto tutti i record negativi, da quello sulla disoccupazione a quello del costo del denaro, dalla tassazione piu' elevata del mondo al 50% di giovani disoccupati...Insomma ovunque ti giri e' un disastro, il costo della spesa, del carburante e delle tariffe ha raggiunto livelli insopportabili ed a furia di predicare il  comandamento "Non finiremo come la Grecia" e' esattamente quello che abbiamo fatto. Che hanno fatto. Con provvedimenti talmente pesanti da uccidere un toro. L'euro ci uccide e ci tiene avvinti a se, prigionieri del mantra montiano dell'indissolubilita' del vincolo che ci lega a questa Europa dei banchieri e dei mercanti ed a questa moneta che sta avvelenando la nostra societa' e le nostre vite. Il legame  attuale con l' Europa ci riporta ad una situazione simile a quella degli anni di piombo, quando la logica dei blocchi impediva ogni soluzione di ricambio, anche quelle estreme, portate eventualmente avanti da eventi traumatici temporanei che potevano sbloccare la situazione.  In questa ottica vanno lette le minacce del fu Sarkozy...Non vi illudete, non vi permetteremo mai di sganciarvi da questo treno.... e per esserne sicuri hanno messo il Professore a Kapo' del vagone Italia e per la prima volta nella storia un militare a Ministro della Difesa. Associando e rendendo complici le Forze Armate a questa ignominia.
Ma se l'  euro dovesse crollare   ( e negli ambienti finanziari che contano, dopo il vertice UE, si danno sei, massimo otto mesi di vita alla moneta unica ), sarebbe come un secondo crollo del muro di Berlino, con alcuni paesi occidentali, tra cui il nostro, nella parte dei paesi dell' Est di allora. 
Tutto lo scenario cambierebbe di colpo, non ci sarebbe piu' l' Europa, questa cazzo di stramaledetta Europa delle banche, dell' acciaio, del burro e dei dirigenti culattoni eletti da nessuno, che fanno e disfano a loro piacimento,  l' America sarebbe improvvisamente lontana e si aprirebbe una finestra di opportunita' nella quale saremmo liberi di operare qualsiasi scelta, anche le piu' radicali, anche le piu' impensabili, almeno attualmente. Il tutto in un contesto europeo ed internazionale dove ognuno sarebbe troppo impegnato a tentare di sopravvivere per occuparsi di altro. La fine dell' Euro rappresenterebbe la rottura delle catene, la lacerazione della camicia di forza che indossiamo da settanta anni. La fine dell'Euro coinciderebbe  esattamente con la liberta'. Con la nostra liberta'.
Cosa potrebbe accadere ? 
Tutto, ma veramente di  tutto, anche cio' che oggi non osiamo nemmeno ipotizzare. In Italia manca ancora un vero Leader, almeno come tutti se lo immaginano...
Un tipo alla Kennedy se vogliamo, uno che ci parli guardandoci in faccia, dritto negli occhi ma quell'uomo esiste, e' gia' tra noi. Non lo conosciamo ed anche lui non sa ancora cosa sara' chiamato a fare. Se crollasse l' Euro gli eventi lo promuoverebbero sul campo, come sempre e' avvenuto nella storia e nei grandi cambiamenti e credo che, alla fine della fiera, potrebbe contare su una forza risoluta, decisiva e disciplinata gia' presente sul territorio nazionale. Una forza che a quel punto non avrebbe piu' scuse per traccheggiare e lasciare la Nazione a dissanguarsi alla deriva. Se cio' avverra', quando avverra', sara' come uscire da un incubo, da una catacomba oscura, come da uno stato di sudditanza  indotto da psicofarmaci e portato avanti per decenni da un branco di macellai del loro stesso popolo. Ci libereremo di loro, di tutti loro e rivedremo finalmente  il sole e forse scopriremo tutti insieme, sbattendo le palpebre e piangendo di gioia, di essere esattamente quello che ci hanno sempre impedito di essere e che, soprattutto, ci siamo sempre rifiutati di essere. Un popolo.

Presidente Rep. Ceca: “I politici ‘con due facce‘ hanno aperto la porta ad un superstato dell’UE rinunciando alla democrazia”


“I politici ‘con due facce‘ hanno aperto la porta ad un superstato dell’UE rinunciando alla democrazia”, ha detto il veterano statista ceco Václav Klaus, a Bruno Waterfield.
La nuova spinta verso una federazione dell’Unione europea, completa di un proprio capo di Stato e dell’esercito, è la “fase finale” della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione, ha messo in guardiail presidente della Repubblica Ceca.

In un’intervista con il Sunday Telegraph, Václav Klaus avverte che i politici “con due facce”, compresi i Conservatori, hanno aperto la porta ad un superstato UE cedendo democrazia, in quella che è una fuga dalla credibilità e dalla responsabilità verso i loro elettori.
“Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Questo è impossibile all’interno di una federazione. L’UE dovrebbe muoversi in una direzione opposta”, ha detto.
La settimana scorsa, la Germania, la Francia e altri nove dei più grandi paesi d’Europa hanno chiesto di mettere fine ai veti delle nazioni in materia di politica di difesa mentre Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, ha sollecitato la creazione di un presidente europeo  eletto direttamente “che nomina personalmente i membri del suo governo europeo”.

Il signor Westerwelle, facendo riferimento all’opposizione britannica, ha chiesto che gli Stati nazionali siano privati del diritto di veto in materia di difesa per “impedire che un singolo Stato membro possa essere in grado di ostacolare le iniziative”, che “potrebbero eventualmente coinvolgere un esercito europeo”.

La nuova offensiva ha fatto seguito alla dichiarazione senza precedenti del presidente della Commissione, José Manuel Barroso, durante il suo discorso sullo “stato dell’unione” al Parlamento europeo il 12 settembre, che avrebbe proposto una vera e propria “federazione” UE nel 2014. ”Non dobbiamo avere paura di questa parola”, ha detto.
Parlando nel Castello di Hradcany, un complesso di edifici maestosi che si ergono sopra Praga, un simbolo dell’identità nazionale ceca, Klaus ha descritto la richiesta di una federazione da parte del Presidente Barroso, immediatamente seguìta dall’intervento caldeggiato dalla Germania, come un punto di svolta importante.
“Questa è la prima volta che ha riconosciuto le reali ambizioni dei protagonisti odierni di un ulteriore approfondimento dell’integrazione europea. Fino ad oggi, le persone, come José Manuel Barroso, hanno nascosto queste ambizioni al pubblico europeo”, ha detto. ”Ho paura che Barroso abbia la sensazione che questo sia il momento giusto per annunciare un tale sviluppo assolutamente sbagliato.”
“Pensano di mettere a punto il concetto di Europa, ma secondo me lo stanno distruggendo”.
Il Presidente Klaus, 71 anni, uno dei politici conservatori più esperti d’Europa, è stato primo ministro del suo paese per due volte dopo aver vinto le elezioni nazionali e completerà il suo secondo mandato come Presidente della Repubblica ceca il prossimo anno.
Spesso denominato “la Margaret Thatcher dell’Europa centrale”, il signor Klaus è nato nella Praga occupata dai nazisti, svolse un ruolo chiave nella rivoluzione di Velluto del 1989 che rovesciò il comunismo e divenne fondatore del Partito Democratico Civico Ceco, che è rimasto al governo per la maggior parte del periodo di indipendenza della Repubblica ceca.

Consigliò a malincuore l’adesione della Repubblica Ceca all’UE nel 2004 e cinque anni dopo fu l’ultimo capo di stato europeo a firmare il trattato di Lisbona, rimandando la firma, sotto forte pressione internazionale, fino a quando tutti i ricorsi legali e costituzionali contro di esso non furono portati a termine nel suo paese .”Siamo entrati nell’Unione europea, non in una federazione in cui saremmo diventati una provincia insignificante”, ha detto.

Klaus è un europeo cortese di vecchia scuola, un oratore pubblico appassionato e abituale, che insiste su una critica intellettuale delle idee piuttosto che sulla critica personale che spesso, oggi,  sostituisce il serio dibattito politico. Con suo “grande rammarico” si ritrova ad essere un combattente solitario per la democrazia tra i capi di stato europei.

“Nei confronti delle élite politiche al vertice dei paesi, è vero, sono isolato”, ha detto.  ”Soprattutto dopo la nostra esperienza Comunista, noi sappiamo molto bene e forse meglio della  gente in Europa Occidentale, che il processo di democrazia è più importante del risultato. “E’ un’ironia della storia, non avrei mai pensato nel 1989, che ora avrei fatto questo: che il mio ruolo sarebbe stato quello di predicare il valore della democrazia.”

Nel suo libro, Europa: la frantumazione delle illusioni, che sarà  pubblicato da Bloomsbury giovedì, il Signor Klaus ipotizza che l’UE si sia evoluta nella forma attuale perché i leader politici hanno trovato conveniente allontanarsi dai loro Stati nazione, dove gli elettori sono stati storicamente in grado di influenzarli.
“Le elite politiche hanno sempre saputo che lo spostamento del processo decisionale dal livello nazionale a quello sovranazionale indebolisce i meccanismi democratici tradizionali (che sono inseparabili dall’esistenza dello Stato-nazione), e questo aumenta il loro potere in modo radicale. Questo è il motivo per cui volevano questo cambiamento così fortemente in passato, ed è per questo che lo vogliono oggi”, scrive.
“Gli autori del concetto di integrazione europea sono riusciti a mandare in corto circuito la mente delle persone, creando un collegamento tra il nazionalismo aggressivo di Hitler (nazionalismo di un tipo del tutto negativo) e lo Stato nazionale tradizionale, mettendo in discussione l’esistenza degli stati nazionali, in generale. Tra i molti errori fatali e le menzogne che hanno sempre sostenuto l’evoluzione dell’Unione europea, questo è uno dei peggiori.”
Klaus è veramente sconcertato e sbalordito quando descrive la sua visita di Stato in Italia la scorsa settimana, quando ha incontrato quella che lui chiama la “mentalità distruttiva” dei politici italiani che stanno usando la crisi della zona euro per rinunciare alla democrazia e per eludere la responsabilità di gestire il loro paese.
“E’ stato davvero molto deprimente per me il modo in cui molti leader politici italiani hanno espresso il parere che è necessario spostare le competenze dall’Italia a Bruxelles per un solo motivo: accettano passivamente di non essere in grado di prendere decisioni razionali da soli”, ha detto. ”Adesso possono  trovare la scusa o l’alibi che ‘siamo costretti a farlo’. Non l’ho mai sentito dire prima così esplicitamente o direttamente”.
“E’ una fuga dalla credibilità e dalla responsabilità. Hanno ceduto il ruolo e l’importanza della democrazia. Questa è la conseguenza finale e davvero tragica.”
Con tristezza, più che rabbia, egli conclude che i Conservatori, al governo con David Cameron, non sono migliori di qualsiasi altro politico nazionale con “due facce”, che “ne mostrano una ai loro elettori e l’altra quando parlano a Bruxelles, in occasione dei vari vertici UE ed eventi simili.”
“Lo vediamo meglio con i conservatori britannici, dopo Margaret Thatcher. Con tutto il peso dell‘opinione pubblica alle loro spalle, nettamente contrari all’euro e a qualsiasi ulteriore trasferimento di poteri a Bruxelles – vincendo molti voti grazie a questo – non appena mettono piede sul continente, la loro volontà di lottare per questi principi evapora”, scrive.
Parlando al Sunday Telegraph, è stato troppo cortese come capo di stato ceco per criticare direttamente la leadership del primo ministro, ma privatamente ha detto di essere disperato per la sua insufficiente lotta al tavolo del vertice UE. ”Vorrei tornare alla posizione di partenza con il Partito Conservatore. Non ho davvero voglia di aggiungere altro a quello che dico nel mio libro,” ha detto.

Dopo il crollo del comunismo, i conservatori nella Repubblica Ceca trovarono degli alleati naturali nelle loro controparti della Gran Bretagna guidata dalla Baronessa Thatcher – un rapporto che continua, con i membri del partito di Klaus seduti nel raggruppamento guidato dai conservatori britannici al Parlamento europeo.



Ma lo stesso signor Klaus sta cominciando a pensare al di là di questo. Come presidente ceco non può agire unilateralmente, ma esprime il suo sostegno personale all’UK Independence Party, un rapporto che si è intensificato dopo un recente incontro con il suo leader Nigel Farage, e ha accennato a possibili piani quando il suo secondo e ultimo mandato in carica terminerà nel prossimo mese di marzo.

“Un coinvolgimento esplicito è al momento fuori questione. Credo nel lungo periodo, ma sicuramente non come presidente di questo paese”, ha detto, aggiungendo: “Condivido molte delle loro idee”
Europa: la frantumazione delle Illusioni di Václav Klaus sarà pubblicato da Bloomsbury il 27 settembre 2012

Fonte originale: The Telegraph
Tradotto per l’ARS da Anna Moffa di I Lupi Di Einstein

 


Post più popolari

AddToAny