MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Il sistema bestia si combatte isolandolo!


di Gianni Tirelli

I due grandi peccati mortali e per questo imperdonabili, delle democrazie occidentali, sono stati:
a) La privatizzazione della TV, nelle mani di commercianti ignoranti e senza scrupoli.
b) Avere data loro la possibilità di entrare in politica. Questo spiega l’origine del sincretismo diabolico fra la politica, il potere economico e la criminalità organizzata, che ha attivato quel processo di relativizzazione che sancirà la fine del Sistema liberista ateo e pagano, e le sue apocalittiche conseguenze sugli individui.

Nei paesi occidentali si è innescato un processo di “rifeudalizzazione”, dove una minoranza di filibustieri detiene la quasi totalità della ricchezza prodotta, mentre alla parte più povera, toccano gli avanzi dei loro baccanali e che noi, come un branco di cani randagi, addentiamo scodinzolando in attesa di un ulteriore boccone.
Dobbiamo dunque smetterla di sostenere i nostri carnefici – di renderli ricchi e potenti, avendone in cambio, disprezzo, indifferenza, e le ossa spolpate dalla voracità delle loro bocche fameliche, e di stomaci senza fondo che come buchi neri, travolgono nel loro vortice le nostre vite.



Sono loro gli ideatori delle ganasce fiscali! Quelli che ci ipotecano le case e ci bloccano le macchine per una multa non pagata o una tassa di circolazione evasa, inducendo gli individui, al suicidio!!
Sono quelli esentasse, che inquinano l’aria, l’acqua e il territorio, azzerando la qualità della nostra vita. Sono i puttanieri impenitenti tesi alla soddisfazione di ogni vizio e perversione che antepongono i “cazzi loro” ai diritti dei cittadini.
Sono gli affiliati a consorterie, corporazioni e logge segrete che sulla nostra pelle hanno costruito i loro imperi perversi. Sono gli imprenditori senza
scrupoli di quest’epoca insensata, politici asserviti al potere, notai canaglia, primari, chirurghi, dentisti, banchieri e prelati. Sono i PROFESSIONISTI: un’orda di figuri dai tratti mefistofelici, ai quali abbiamo consegnato la nostra anima e il futuro dei nostri figli in cambio di vane promesse di libertà, benessere e dipendenza.

Noi, all’opposto, siamo un branco di asini e di ignoranti fottuti, privi e privati del più remoto barlume di vera cultura, vera conoscenza e sana tradizione

Siamo costretti ad avvalerci sempre di terzi (i furbetti) che risolvano, alla bene meglio, i nostri problemi quotidiani; che siano pratici, psicologici o esistenziali.
E’ in questo modo che buttiamo via i nostri soldi e i risparmi di una vita per assicurare i vitalizi di questi porci umanoidi.
Finiamola dunque di farci prendere per il culo!!  Che cosa racconteremo ai nostri figli e nipoti della nostra codardia? Come giustificheremo il nostro immobilismo e l’ipocrisia dei nostri atti? Il tempo sta per scadere!

Il Sistema Bestia da tempo ha programmato un piano di sterminio globale, per contrastare le inevitabili rivoluzioni e sommosse che si accenderanno su tutto il pianeta per via dell’acqua, dell’energia e della cibo. Per questo, il Sistema non va combattuto, ma isolato in attesa che si spenga per stato di inedia.
Dobbiamo dunque aiutarlo a morire, recidendo di netto i suoi canali di alimentazione.

E’ tempo di alzare il culo dal divano delle libertà e impugnare la zappa per produrre vera energia!! Non siamo che un branco di debosciati e di scansafatiche senza speranza! Si, siamo alla fine, comunque la si voglia immaginare!!

Il Sistema politico, economico e mediatico è sul punto di collassare e se ci troveremo impreparati ad affrontare gli eventi, le possibilità di sopravvivere, sono quasi nulle. Tornare indietro, è il percorso più praticabile e meno utopico, contrariamente del perseverare in questa direzione.
”Il futuro  nel passato” e solo con un radicale intervento di riconversione del Sistema Liberista Relativista, potremo limitare i danni di una tragedia annunciata dai contorni apocalittici.
Per tale motivo, mi concedo il vezzo di elargire un paio consigli, attenendoci ai quali, saremo in grado di affrontare il prossimo futuro con relativa serenità.

a) Come primo atto, dovremmo smantellare tutte quelle fabbriche della morte che producono cose inutili, inefficaci e dannose, che sono responsabili del 90%, di tutti i danni procurati all’ecosistema, all’economia e alla salute dell’uomo.

b) Il secondo passo consiste nell’abbandonare definitivamente le città per ripopolare i vecchi borghi abbandonati, da Nord a Sud. In seguito, dovremmo acquistare appezzamenti di terra, grandi o piccoli che siano, e cominciare a zappare, seminare e raccogliere.

L’adattarsi alla nuova condizione – rinunciando finalmente a tutta quella montagna di falsi bisogni, interminabili perdite di tempo e frustrazioni connesse – farà scattare dentro di noi, insospettabili meccanismi da lungo tempo assopiti, e ci accorgeremo, in breve tempo, di possedere risorse inimmaginabili e una capacità di adattamento sorprendente.
E fu subito vita!


Pollino:“gente nel panico, intervenga Commissione Grandi Rischi”


“Un grave stato di disagio, accompagnato da panico e apprensione da parte dei cittadini e dalla modifica del loro stile di vita, tanto che in molti preferiscono trascorrere le notti in auto”: è la situazione che il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, descrive attraverso il sito internet gazzettadelsud.it a proposito dello sciame sismico in atto da oltre un anno sul Pollino, in una comunicazione inviata al Dipartimento nazionale della Protezione Civile ed al presidente della Regione Calabria, Scopelliti.
 momento, non sono stati registrati danni visibili – aggiunge Armentano – in ogni caso resta la massima allerta verso questo fenomeno imprevedibile e difficilmente gestibile”.

Il sindaco di Mormanno chiede al capo della Protezione civile “di convocare la Commissione Grandi Rischi per esaminare la situazione e porre in essere ogni utile azione che la gravità del caso richiede. E’ necessario, inoltre, potenziare, con ulteriore strumentazione, il monitoraggio del fenomeno da parte dei tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, già attivi da tempo sul nostro territorio”.

Spagna: il governo valuta misure contro la liberta' di manifestazione!

Una emissaria del premier Rajoy non si è limitata a ricordare le 2.200 manifestazioni sfilate a Madrid quest'anno, con comprensibili disagi per i residenti, ma ha accusato "gruppi che cercano di ottenere in strada quel che non hanno ottenuto nelle urne". MADRID - Mentre manifestazioni sempre più frequenti invadono la capitale spagnola, intensificandosi man mano che la crisi continua a peggiorare, il governo di Madrid sta pensando di 'rimodulare' la libertà di riunione e manifestazione. Lo riportano oggi diversi media spagnoli. "Troppe" manifestazioni, ha accusato Ana Botella, sindaco di Madrid nonché moglie dell'ex premier José Maria Aznar: e Cristina Cifuentes, la delegata del governo centrale di Mariano Rajoy - del post-franchista Partido Popular - ha spiegato che la legge in materia di libertà di riunione e manifestazione è "molto ampia e permissiva", secondo quanto riferisce El Pais nella sua edizione elettronica. Da qui l'idea di "modulare" la legge per "razionalizzare l'uso dello spazio pubblico", come ha precisato Cifuentes. Leggi anche: Spagna chiederà 207 miliardi euro. Ma ora Merkel ha paura Secondo la destra al governo, non ci sarebbe bisogno di cambiare la costituzione - cosa non alla portata della maggioranza attuale - ma basterebbe modificare la 'Legge Organica' (legge-quadro) che regola questi diritti. L'obiettivo, si è affrettata a precisare la delegata, non sarebbe "ridurre" il diritto, ma ampliare i margini di manovra delle amministrazioni per modificare i percorsi e orari. La differenza, almeno negli effetti concreti, non sarà chiara a tutti. Il problema è politico: tanto che la delegata di Rajoy non si è limitata a ricordare le 2.200 manifestazioni sfilate a Madrid quest'anno, con comprensibili disagi per i residenti, ma ha accusato "gruppi che cercano di ottenere in strada quel che non hanno ottenuto nelle urne". In altre parole, soprattutto il rivale Partito socialista (Psoe). L'articolo 21 della costituzione spagnola del 1978, simbolo della transizione dal franchismo alla democrazia, precisa che chi voglia manifestare in luoghi di pubblico transito deve darne "comunicazione previa alle autorità" che le potranno proibire solo quando vi siano "fondate ragioni di alterazione dell'ordine pubblico, con pericolo per persone e beni". La legge organica del 1983 che dà esecuzione al dettato costituzionale quantifica in 10 giorni il preavviso minimo alle autorità, salvo in "casi straordinari e gravi che giustifichino la convocazione" del corteo, nel qual caso il preavviso si riduce a 24 ore. Per il momento Cifuentes ha detto di voler solo "aprire un dibattito", ma molti sospettano che il governo abbia in mente un giro di vite: l'esecutivo di Rajoy è preoccupato dalle continue proteste, cominciate il 15 maggio del 2011 con il movimento degli 'indignados' e che finora sono state per lo più pacifiche, ma che lo scorso 25 settembre a Madrid sono sfociate in scontri con la polizia in cui ci sono stati 64 feriti.

Il popolo spagnolo e' sceso in piazza per salvare le banche!


Drammatica svolta in Europa, la Spagna chiedera' nel 2013 prestiti per 207,2 miliardi di euro, cioe' dovra' indebitarsi per questa cifra emettendo bond. Madrid sta quindi per aumentare a dismisura il proprio debito pubblico, come ha annunciato oggi il ministro del bilancio spagnolo. Il premier Mariano Rajoy, uomo di fiducia di Bruxelles come lo e' Mario Monti per l'Italia, e' adesso spinto a chiedere il salvataggio all'ESM invece di finanziarsi sul mercato tramite emissione troppo onerosa di bond.

Il test Spagna, secondo la maggior parte degli osservatori, nonostante i dinieghi ufficiali sara' seguito in un secondo momento dall'Italia, il vero pericolo per il mercato globale, poiche' Roma ha un debito pubblico di circa 2 trilioni di euro, oneri finanziari superiori ai 100 miliardi annui, mentre il paese e' in piena recessione e i consumi sono crollari al livello degli anni '70. 

Secondo l'annuncio del ministro del bilancio Cristobal Montoro il debito pubblico della Spagna salira' nel 2013 al nuovo record storico del 90,5% del Pil (prodotto interno lordo) per consentire allo stato di assorbire i costi di salvataggio delle banche, il sistema energetico in bancarotta e gli impegni per gli altri salvataggi richiesti dalla Ue per i paesi PIIGS gia' in bancarotta, cioe' Grecia, Irlanda e Portogallo (PIIGS sta per Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna).

Anche le pulsar hanno sistemi planetari



All'inizio erano conosciute come Lgm, Little Green Men (piccoli omini verdi), perché le loro emissioni radio erano state scambiate per un segnale extraterrestre. Le pulsar, o stelle a neutroni, sono corpi dalle caratteristiche estreme: una massa pari a quella del nostro Sole concentrata in poche decine di chilometri di raggio. Eppure è nelle loro orbite che sono stati identificati i primi esopianeti. 
Durante il congresso europeo di scienza planetaria (Epsc 2012), Fabrice Mottezastrofisico dell'Osservatorio di Parigi ha presentato una serie di previsioni sulle proprietà dei loro sistemi planetari, su come scoprirli, sulla loro formazione e sviluppo.


“Una pulsar e il suo sistema planetario funzionano un pò come un gigantesco generatore elettrico”, ha spiegato Mottez: “Nelle giuste condizioni il campo magnetico e il vento solare della pulsar possono interagire con i pianeti, creando intorno a questi una potente scia elettromagnetica”.
Il fenomeno, che potrebbe essere osservabile anche dalla Terra, rappresenterebbe quindi un nuovo metodo per identificare questi sistemi planetari. Ma non solo, potrebbe anche aiutare a capire i meccanismi della loro formazione.
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Come spiegano gli scienziati infatti, le pulsar sono quel che rimane dopo l’esplosione di una stella come una supernova. Nei primi periodi dopo l'esplosione, lo spazio che circonda la neonata stella a neutroni è dunque pieno di detriti e dei pianeti che sono sopravvissuti al violento evento. Da questa materia spaziale possono però crearsi altre strutture planetarie, per aggregazione, sotto la spinta del vento stellare della pulsar.
Inoltre, le scie elettromagnetiche che circondano i pianeti di questi sistemi potrebbero servire anche a studiare altri corpi celesti e le loro interazioni con le pulsar. Infatti, nonostante non siano abbastanza forti da influenzare oggetti di dimensioni planetarie, le scie potrebbero avere degli effetti notevoli su corpi più piccoli, come asteroidi, comete o detriti spaziali.
“In base alla direzione dei loro percorsi, gli asteroidi e le comete possono essere lanciati in orbite molto distanti, o trascinati con forza verso la superficie della pulsar. Persino oggetti con un diametro di chilometri possono subire questi effetti in meno di 10.000 anni, un periodo brevissimo dal punto di vista astronomico”, ha concluso Mottez. [Fonte].


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La Nasa registra "il canto" della Terra


Per farsi ascoltare a volte serve solo un microfono adatto. E se il microfono si trova nella magnetosfera che circonda la Terra, allora è possibile riuscire ad ascoltare anche il suono dello Spazio. 


Onde radio udibili anche all'orecchio umano emesse dalle particelle energetiche che popolano la magnetosfera. A raccogliere una nuova esibizione di quello che gli addetti ai lavori chiamano il “coro dell'alba” (di cui qui è possibile scaricare ed ascoltare la versione in wav o in mp3) sono stati i ricercatori dell'Università dell'Iowa.


Il microfono che ha catturato cinque eventi da sei secondi ciascuno, poi uniti un unico file, è l'Electric and Magnetic Field Instrument Suite and Integrated Science (Emfisis), uno strumento montato a bordo delle Radiation Belt Storm Probes, le sonde gemelle lanciate dalla Nasa il 30 agosto scorso, progettate per l'esplorazione della Fasce di Van Allen. 

“Il coro è noto da decenni – ricorda Craig Kletzing, responsabile di Emfisis – le radio lo captavano ed era simile al cinguettio degli uccelli. Per questo, e perché spesso capitava al mattino, molti lo chiamano 'coro dell'alba'”. 

Riferimenti: Nasa
Credits immagine: Nasa/Wikipedia

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Terremoto di magnitudo 6,2 colpisce largo della costa orientale del Giappone



2 ottobre 2012 - Un terremoto di magnitudo 6.2 è stato registrato 150 chilometri al largo delle coste nord-orientali del Giappone.
Lo ha reso noto l’Istituto americano di geofisica (Usgs). La scossa si è verificata a 96 km dall’isola di Miyako ad una profondità di 9,7 km. Non ci sono stati danni né allerta tsunami. 
Il devastante tsunami dell'11 marzo 2011 colpi la stessa zona, anche se un centinaio di chilometri più a sud. In quel caso il sisma fu molto più forte, di 9 gradi sulla scala Richter,e che provoco' la piu' grande crisi nucleare della storia del pianeta Fukushima.

http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eventpage/usc000cz76

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