MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Londra: non e' da escludere un attacco all'ambasciata dell'Equador per catturare Assange!

Di Noam Chomsky

e Jose Maria Leon

23 agosto 2012

L’intellettuale statunitense Noam Chomsky non scarta la possibilità che il Regno Unito potrebbe arrischiarsi a entrare nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra per catturare il giornalista e fondatore di Wikileaks, Julian Assange.

In un ‘intervista concessa a Jose Maria Léon, del sito www.gkilcity.com, Chomsky espone la sua posizione sul ruolo dello stato riguardo al modo in cui tratta i mezzi di informazione e sulla probabile intenzione dell’Inghilterra di logorare Assange, in modo che egli – stanco e annoiato di stare in una modesta stanza – sarebbe costretto a lasciare la sede diplomatica.

Qui riportiamo una parte dell’intervista pubblicata sul sito già citato. Il documento completo si trova a questo indirizzo: http://bit/ly/OidZJ1.

Oggi il governo degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che questa faccenda è un problema tra i Britannici, gli Ecuadoriani, e gli Svedesi. Trova onesto questo argomento? Agli Stati Uniti  realmente non interessa la lealtà di Julian Assange?

Questa affermazione, non può proprio essere presa sul serio. L’ombra che incombe su tutta questa faccenda è la previsione che la Svezia manderebbe rapidamente Assange negli Stati Uniti, dove le probabilità che riceva un processo giusto sono praticamente nulle. Tutto questo è evidente dal trattamento brutale e illegale subito da Bradley Manning e dall’isterismo generale del governo e dei mezzi di informazione riguardo ad Assange. A parte questi fatti, secondo coloro che credono che i cittadini hanno il diritto di sapere che cosa programma e fa il loro governo – cioè secondo coloro che hanno un affetto tenace  per la democrazia, Assange non dovrebbe affrontare un processo, ma gli si dovrebbe piuttosto offrire una medaglia d’onore.

In un intervista con Amy Goodman, di Democracy Now!, Lei ha affermato che il principale motivo dei segreti dei governi è di proteggere i governi dal loro popolo. Per la prima volta nella storia, il mondo ha visto i reali colori della  diplomazia.

Chiunque esamini documenti declassificati  (documenti che non sono più classificati come segreti e che disponibili per consultazione, n.d.t.), si rende subito conto che la segretezza del governo è in gran parte uno sforzo per proteggere coloro che  definiscono le politiche,   dal controllo dei cittadini, non per proteggere il paese dai nemici. Indubbiamente la segretezza talvolta  ha delle giustificazioni, ma è raro che accada, e nel caso delle  rivelazioni  di Wikileaks, non ne ho visto neanche un esempio.

Questa, tuttavia, è assolutamente la prima volta che “i veri colori della diplomazia” sono stati rivelati da documenti pubblicati. Il caso dei  Pentagon Papers*  è famoso. La verità della faccenda è che è costante. I resoconti rivelati perfino in documenti ufficialmente declassificati sono spesso molto sconvolgenti, ma sono raramente noti al grande pubblico, o anche alla maggior parte degli eruditi.

Sull’argomento specifico dell’asilo offerto dall’Ecuador ad Assange, si è sostenuto che il governo ecuadoriano ha mostrato ambiguità verso la libertà di stampa: da una parte continuano ad avere un costante confronto retorico (che è stato portato in tribunale, come è successo per la causa contro il giornale El Universo e i giornalisti  [ecuadoriani] Juan Carlos Calderón e Christian Zurita, autori del libro Big Brother) e dall’altra danno asilo a Julian Assange. Anche lei veda una contraddizione in questo? Oppure ne dà una diversa interpretazione?

Personalmente, penso che soltanto in circostanze estreme il potere dello stato dovrebbe essere usato per ridurre la libertà di stampa, indipendentemente da quanto possa essere vergognosa e corrotta   la condotta dei mezzi di informazione. E indubbiamente ci sono abusi molto gravi – per esempio quando le leggi  della Gran Bretagna sulla diffamazione sono state usate da un’importante azienda editoriale di mezzi di informazione per distruggere un piccolo giornale dissidente che aveva pubblicato una critica a una delle loro storie; è stato uno scandalo internazionale, accaduto pochi anni fa, senza destare quasi nessuna reazione critica. Il caso dell’Ecuador deve essere esaminato nei suoi meriti propri, ma qualunque sarà la conclusione, non avrà alcuna rilevanza  per la concessione dell’asilo ad Assange, proprio come la vergognosa soppressione della libertà di stampa in Gran Bretagna che ho appena citato,  non avrebbe alcuna rilevanza a proposito  della concessione da parte della Gran Bretagna del diritto di asilo a qualcuno che giustamente temeva di essere        perseguitato. Nessuno sosterrebbe mai il contrario, nel caso si trattasse di un potente stato occidentale.

E, dato che parliamo di ambiguità, si usano due pesi e due misure nell’applicazione della legge da parte dei Britannici, dall’epoca del caso di Pinochet a cui l’estradizione richiesta (dal giudice) Baltazar Garzón è stata negata?

La misura che vale ora è la subordinazione agli interessi del potere. C’è raramente una deviazione da questa regola.

Quale è, secondo lei, il futuro immediato del caso Assange? La polizia britannica assalterà l’ambasciata dell’Ecuador, Assange potrà lasciare il Regno Unito  e, in seguito, rimarrà in pericolo anche se riuscirà ad arrivare in Ecuador?

Non c’è praticamente alcuna possibilità che Assange lasci il Regno Unito o l’ambasciata. Dubiterei che la Gran Bretagna possa fare irruzione nell’ambasciata, una violazione radicale della legge internazionale, ma non si può escludere. Vale la pena, per esempio, ricordare l’assalto all’ambasciata del Vaticano fatto dalle forze statunitensi dopo che avevano invaso Panama, nel 1989. Le grandi potenze di solito si considerano immuni alla legge internazionale e le classi colte di solito proteggono questa posizione. La mia ipotesi è che la Gran Bretagna aspetterà fino a quando Assange non potrà più sopportare di essere confinato in una stanzetta dell’ambasciata che in realtà è un appartamento di proporzioni modeste.

Per parlare di un aspetto più ampio, e per finire questa intervista, Slavoj Zizek ha detto che non stiamo distruggendo il capitalismo, ma soltanto assistendo a come il sistema si sta auto distruggendo. I movimenti Occupy, la crisi finanziaria in Europa e negli Stati Uniti, l’ascesa dell’America Latina e di altre regioni che una volta erano ai margini e il caso Wikileaks sono segni della fine del sistema capitalista che si sta sbriciolando?

Lungi da questo. La crisi finanziaria europea si potrebbe risolvere ma viene usata come  leva   per indebolire il contratto sociale europeo; è fondamentalmente un caso di  guerra di classe. Il rendiconto della Federal Reserve degli Stati Uniti (la Banca centrale) è migliore di quello della sua controparte europea, ma è ancora troppo limitato e ci sarebbero anche altre misure possibili per alleviare la grave crisi negli Stati Uniti, una crisi di disoccupazione, principalmente. Per tutta la popolazione la disoccupazione è la preoccupazione più grande, ma le istituzioni finanziarie, che hanno una posizione dominante nell’economia e nel sistema politico, sono più interessate a ridurre il deficit, e le loro preoccupazioni prevalgono sul resto. In generale, c’è un enorme differenza tra la volontà pubblica e la politica. Questo è soltanto un caso. L’ascesa dell’America Latina è un fenomeno di importanza storica ma certo non basta a scuotere il sistema capitalista statale. E mentre Wikileaks e i movimenti Occupy sono  un fastidio  per i potenti e una manna per la gente  – non sono certo una minaccia per i sistemi di potere in carica.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pentagon_Papers

 Noam Chomsky, nato negli Stati Uniti,  – linguista e filosofo – è una delle principali figure del ventesimo secolo, grazie alle sue opere di linguistica teorica e di scienza cognitiva. E’ anche famoso per il suo attivismo politico, caratterizzato da un atteggiamento critico severo verso il *capitalismo contemporaneo e la politica estera degli Stati Uniti.

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/a-possible-assault-on-the-ecuadorian-embassy-in-london-should-not-be-discarded-by-noam-chomsky

Traduzione di Maria Chiara Starace

Siria: orrore della diplomazia italiana, Terzi annuncia invio equipaggiamenti a ribelli


Ora capite perche ci è stato imposto il governo Monti? ndr

ROMA – L’Italia non è più il paese che ripudia la guerra, è il paese che invia equipaggiamenti a frange di terroristi e mercenari stranieri che in Siria hanno scatenato una guerra civile.
Il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, in un intervento su Repubblica ha riferito che l’Italia sta valutando “la fornitura all’opposizione” siriana di “strumenti di comunicazione” che sempre secondo quanto sostiene Terzi sarebbero “utili per poter prevenire attacchi contro civili”; un simile utilizzo dei sistemi di comunicazione è difficilmente acccettabile secondo quanto spiegano gli esperti militari. L’annuncio dell’Italia arriva inverosimilmente dopo che le settimane scorse i cosiddetti “ribelli” siriani hanno fatto rabbrividire i siriani stessi e l’opinione pubblica della regione diffondendo orrendi video sulle loro azioni, tipo quello sul taglio della gola di un sostenitore di Assad (http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111677), l’assassinio di un civile con 100 spari(http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111580) e l’assassinio di sostenitori del governo che venivano gettati nel vuoto dal tetto di un palazzo(http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/111579).
Tornando alle parole di colui che rappresenta il popolo italiano nel mondo, Terzi spiega che ci sarebbe “la necessità di accelerare i tempi per fermare il conflitto”; in altre parole, la conclusione a cui sarebbe giunta l’Italia sarebbe dare armi ed equipaggiamenti ai ribelli per “accellerare” una presunta, ma di fatto improbabile, caduta del governo siriano.
Anche se la dichiarazione, come sempre, potrebbe non fare notizia in Italia, è preoccupante che l’Italia, con un popolo amante della pace, sia rappresentato da un governo dichiaratamente guerrafondaio.

Le tempeste magnetiche influiscono sugli esseri umani oltre che sulle telecomunicazioni

dallo SchwartzReport del 21 agosto 2011
traduzione a cura della redazione di coscienza.org - Erica Dellago
YURI ZAITSEV - Space Daily / RIA Novosti del 29 maggio 2006
Da tempo è stato stabilito che le tempeste magnetiche non solo influiscono sulle prestazioni delle apparecchiature, disturbano le comunicazioni radio, oscurano i radar e distruggono i sistemi di radionavigazione, ma mettono anche in pericolo gli organismi viventi. Modificano il flusso sanguigno, soprattutto nei capillari, agiscono sulla pressione arteriosa, e aumentano l'adrenalina.
Ai giovani e alle persone in forma potrebbe non importare di meno, ma i più anziani possono avere problemi. Devono considerare lo stato della magnetosfera nei loro piani quotidiani. Prima, le persone erano incollate alle previsioni meteorologiche. Ora sono ossessionate dalla situazione geomagnetica.


Ma cos’è una tempesta magnetica?

Poco dopo il lancio dei primi satelliti, l'umanità scoprì il vento solare - un flusso continuo di plasma caldo dalla corona solare. A una distanza di 10-12 raggi terrestri in direzione del Sole, dove l'energia del vento solare è pari a quella del campo magnetico terrestre, le particelle di vento solare cambiano la loro direzione, e circolano intorno alla Terra, formando un vuoto di plasma simile a una cometa - la magnetosfera. Le dimensioni della sua struttura, sofisticata ma abbastanza stabile, dipendono dalla pressione del vento solare, e quindi, dall'attività solare.

La coda della magnetosfera, che si estende per centinaia di migliaia di chilometri in direzione opposta al Sole, accumula energia magnetica. Di tanto in tanto, essa viene rilasciata nelle esplosioni, che riscaldano il plasma, e creano potenti correnti elettriche (milioni di ampere). Quando tali esplosioni si susseguono, la magnetosfera si riempie fino a capienza di plasma caldo, mentre le sue correnti elettriche abbracciano l'intero spazio vicino alla Terra. Questi fenomeni sono indicati come tempeste magnetiche.

Il cuore e il sistema cardio-vascolare sono sempre stati considerati i principali bersagli biologici dell’attività geomagnetica. Tuttavia, è stato scoperto che i danni delle tempeste magnetiche sulla salute umana sono diversi. Gli esperti dell'Institute of Space Studies (Istituto di Studi Spaziali) dell'Accademia Russa delle Scienze (RAS), dell’Institute of Physics of the Earth (Istituto di Fisica della Terra) (RAS), e della Sechenov Moscow Medical Academy (Accademia Medica Sechenov di Mosca), hanno stabilito che il pericolo più grande scaturisce dalle micro variazioni del campo geomagnetico, che coincide con il battito cardiaco. Si verificano in circa la metà di tutte le tempeste magnetiche, e sono più tipiche nel preludio di una tempesta con variazioni insignificanti del campo geomagnetico (per lo più colpiscono ad alta quota), e nella fase di recupero, quando il campo geomagnetico sta tornando alla normalità.

Statistiche mediche di Mosca dimostrano che il 70% di tutte le micro variazioni causate da disturbi geomagnetici sono accompagnate da un aumento fuori dalla norma dell’incidenza di attacchi cardiaci (una crescita del 13% circa), e di ictus (crescita del 7,5%). I campi elettromagnetici a frequenza bassa e estremamente bassa destabilizzano il battito del cuore, portando ad una morte improvvisa o infarto. Gli esperti medici hanno finalmente spiegato il perché della forte incidenza degli attacchi cardiaci prima di una tempesta magnetica - perchè le micro variazioni iniziano 24 ore prima della tempesta.

“Abbiamo analizzato numerosi dati sul battito cardiaco dei cosmonauti di tutti gli equipaggi della Soyuz, e della maggior parte delle missioni verso la Stazione Mir e la International Space Station (Stazione Spaziale Internazionale)”, ha detto la Dottoressa Tamara Breus (Fisica e Matematica) dell’Istituto di Studi Spaziali dell'Accademia Russa delle Scienze, a capo di un gruppo di fisici e medici che studiano questo problema.
“Abbiamo sottoposto a esame 45 cosmonauti nelle fasi di atterraggio e di volo di durata diversa, mentre erano esposti a disturbi geomagnetici, e poi abbiamo esaminato gli stessi parametri in situazione neutra”, ha detto.

“L'influenza di una tempesta magnetica era evidente. Era evidente nel cambiamento di pulsazione e di pressione sanguigna, nei disturbi vegetativi, nella riduzione della variabilità del battito cardiaco e della potenza delle ondulazioni respiratorie, e nello schema più irregolare del battito cardiaco. Gli effetti variavano a seconda della durata del volo e della capacità dei cosmonauti di adattarsi al nuovo ambiente”.

Secondo il parere della Dottoressa Breus, questi effetti erano la reazione del tono vascolare e del ritmo del battito cardiaco alle tempeste magnetiche.
E’ ovvio che la risposta di un sistema complesso come l'organismo umano ai fattori esterni dipende in gran parte dalle sue condizioni. Una tempesta magnetica non è pericolosa per le persone sane.

Ma i gruppi con condizioni biologiche instabili sono più a rischio.
Come le persone che soffrono di disturbi ischemici o di ipertensione, o i bambini con sistema di adattamento in processo di formazione. I neonati sono particolarmente a rischio.

“Pensiamo che prevedere solo e semplicemente le tempeste sia controproducente perché la conseguenza è che la gente si spaventa” ha detto la Dottoressa Breus. “Ma le micro variazioni costanti sono una cosa del tutto diversa. E’ su queste che dovremmo concentrarci nella previsione dei disturbi geomagnetici”.

A che punto siamo con le previsioni?

Grazie alla ricerca, condotta sotto il programma globale di Interbol, gli scienziati comprendono meglio la natura delle connessioni causa-effetto nello spazio vicino e lontano, e ciò li aiuta a sviluppare metodi di previsione del tempo spaziale, cioè le variazioni di distanza e tempo dei parametri spaziali causati dall’attività solare.

Dal 1994, la Russia sta implementando il suo programma KORONAS (Comprehensive Orbital Near-Earth Monitoring of Solar Activity) con una serie di veicoli spaziali. Il terzo satellite - KORONAS-Foton - sarà lanciato nell’ambito del programma nel 2007.
Il monitoraggio continuo del vento solare è fondamentale per le previsioni del tempo nello spazio. Nel prossimo futuro, i micro satelliti Chibis, sviluppati dall'Istituto di Studi Spaziali, lavoreranno a questo scopo nell’orbita bassa della ionosfera.

I veicoli spaziali di un altro progetto dell’Istituto - Resonans – effettueranno il monitoraggio nella magnetosfera interna e nelle fasce di radiazione. Un altro satellite - probabilmente il Chibis stesso - rimarrà in alto - nel cosiddetto “punto di librazione” a una distanza di circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra.

In quel punto, le forze gravitazionali della Terra e il Sole sono sostanzialmente in equilibrio, e per questo motivo un veicolo spaziale potrebbe soffermarsi per lungo tempo vicino alla linea Sole-Terra, lungo la quale si spostano le dannose espulsioni di massa coronale solare, comunicando tempestivamente l’emergere di pericolose esplosioni solari.

Per ricevere un avviso ancor prima, un veicolo spaziale potrebbe essere allontanato ancor di più dalla Terra. I ricercatori dell'Istituto di Studi Spaziali hanno sviluppato un progetto chiamato Klipper (da non confondersi con una nuova e riutilizzabile navicella spaziale pilotata russa), che prevede il posizionamento di micro satelliti a una distanza di 3 o 4 milioni di chilometri dalla Terra in direzione dell’esposizione del Sole.

Questa distanza è due volte più distante del punto di librazione. Una gravitazione “eccessiva” del Sole (rispetto al punto di librazione) sarà compensata dalla pressione della luce solare su una vela in fine rivestimento simil-metallico a bordo dei satelliti. In questo modo, i ricercatori saranno in grado di stabilizzare i satelliti in un certo punto nello spazio, o spostarli più vicino al Sole attraverso la gestione della vela riflettente.

In altre parole, manipoleranno i poteri riflettenti del materiale con cui è fatta. Per esempio, se una fibra di cristalli liquidi è installata tra una sorgente di luce (il Sole in questo caso) e la vela, è possibile modificare la trasparenza della fibra mettendola sotto tensione elettrica (o rimuovendola).
I suoi poteri riflettenti potrebbero essere modificati dalla riflessione speculare fino all’assorbimento totale. Questo influenzerà la pressione della luce sulla vela, provocando un cambiamento nella direzione e velocità del movimento del satellite nello spazio.

Per una prospettiva più ampia, è stato progettato un progetto di ricerca solare a una distanza più vicina – Intergeliozond. Renderà possibile osservare le zone polari del Sole, invisibili dalla Terra.

La Verità ci renderà Liberi: Prescott Bush, detto "Gamby" il socio di Hitler


Il 20 ottobre 1942, dieci mesi dopo la dichiarazione di guerra al Giappone e alla Germania da parte degli Stati Uniti, il Presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Union Banking Corporation (UBC) in quanto accusata di finanziare Hitler e di avere ceduto quote azionarie a importanti gerarchi nazisti. Prescott Bush era allora azionista e direttore dell'UBC.
Il padre di "Poppy” si chiamava Prescott Sheldon Bush. Come lo sarebbero stati a loro volta i suoi discendenti, fu membro della Skull & Bones, società che gli permise di entrare in contatto con le famiglie Harriman e Walker, formatesi anch’esse a Yale. L'unione con Dorothy Walker, figlia del ricco industriale George Herbert Walker, non era destinata a generare solo molti figli, ma anche grandi affari tra il clan dei Bush e quello dei Walker (sempre sotto l'ala protettrice degli Harriman e dei Rockefeller, naturalmente).
Il 20 ottobre 1942, dieci mesi dopo la dichiarazione di guerra al Giappone e alla Germania da parte degli Stati Uniti, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Union Banking Corporation (UBC) in quanto accusata di finanziare Hitler e di avere ceduto quote azionarie a importanti gerarchi nazisti. Prescott Bush era allora azionista e direttore dell'UBC.
Una questione del massimo interesse, considerato che, dopo essere salito al potere nel 1933, Hitler aveva decretato l'abolizione del debito estero tedesco, contratto in larga parte in seguito al Trattato di Versailles.
Ogni credito internazionale alla Germania nazista era pertanto interrotto. La famiglia Harriman e il suo socio Prescott Bush si incaricarono di effettuare presso la borsa di Wall Street le operazioni necessarie affinché tramite Franz Thyssen e Friedrich Flich - grande amico di Himmler e patrocinatore delle "camicie brune", le SS e le truppe di assalto (SA) - Hitler potesse avere parziale accesso a crediti internazionali, senza i quali non sarebbe mai riuscito a finanziare le importazioni richieste dalla sua industria bellica.
Il 28 ottobre 1942, Roosevelt ordinò la confisca delle azioni di due compagnie statunitensi che contribuivano ad armare Hitler, la Holland American Trading Corporation e la Seamless Equipment Corporation, entrambe amministrate dalla banca di proprietà della famiglia Harriman, di cui era allora direttore Bush. L’8 novembre 1942, mentre in Africa, vicino ad Algeri, si registravano sanguinosi scontri in cui migliaia di soldati americani perdevano la vita, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Silesian-American Corporation, gestita ormai da diversi anni da Prescott Bush e da suo suocero George Walker. Le quattro confische ebbero luogo nel quadro del "Trading with the Enemy Act”, legge volta a punire chiunque portasse avanti affari con il nemico.
La stretta collaborazione che legò Hitler al nonno e al bisnonno dell'attuale presidente George W Bush - e dunque a due diversi rami della sua famiglia - si può far risalire a ben prima dell'ascesa del nazismo al potere. Oltre che con Hitler la famiglia Harriman, Prescott Bush e George Walker avevano stabilito anche legami con Mussolini. Tramite l'accordo con la German Steel essi fornivano a Hitler, tra le altre cose, il 50,8 per cento dell'acciaio da cui si ricavavano gli armamenti del Terzo Reich, il 45,5 per cento dei condotti e delle tubature della Germania nazista e il 35 per cento del materiale esplosivo con cui Hitler avrebbe sterminato molti dei suoi nemici.
Ogni membro dei Partito Nazionalsocialista (NSDAP) che ricoprisse una carica dì rilievo aveva diritto a un viaggio gratuito concesso da un'altra delle compagnie dei Bush e dei Walker, la Hamburg-Amerika Line : questa, che deteneva il monopolio degli affari tra gli Stati Uniti e la Germania di Hitler, gli aveva reso un prezioso servizio nel 1932, anno in cui la Repubblica di Weimar, ormai al tramonto, aveva compiuto un ultimo, disperato e vano tentativo di impedirne l'ascesa.  Il governo di Weimar era sul punto di ordinare lo smantellamento delle milizie private di Hitler, ma la Hamburg-Amerika Line si era incaricata di rendere pubblica questa notizia, sostenendo in tal modo una vera e propria propaganda politica a favore di Hitler e contro la Repubblica di Weimar.
Le sorprese non finiscono però qui: oltre al sostegno offerto ai nazisti, si profilano altre questioni interessanti. Tanto per fare un esempio, per Hitler e Stalin sarebbe stato molto più complicato sostenere una guerra aperta se la banda Harriman-Bush-Walker non avesse allo stesso tempo armato Hitler fino ai denti e rifornito di carburante le truppe russe. Era dagli anni Venti che la famiglia Walker estraeva petrolio da Baku (Azerbaigian) per poi rivenderlo all'Armata Rossa.
Il lettore non dovrebbe stupirsi troppo di fronte a queste notizie. Prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale, e ancora durante il conflitto, una joint venture legava la Standard 0il, di proprietà della famiglia Rockefeller, alla I.G. Farben, un'imponente industria chimica tedesca. Molti degli stabilimenti comuni alla Standard Oil e alla I.G. Farben situati nelle immediate vicinanze dei campi di concentramento nazisti - tra cui Auschwitz, per esempio - sfruttavano il lavoro dei prigionieri per produrre un’ampia gamma di prodotti chimici, tra cui il Cyclon-B, gas letale molto diffuso nei lager per sterminare le stesse persone che erano costrette a produrlo. E nonostante il bombardamento sistematico con cui rasero al suolo moltissime città tedesche durante la guerra, le truppe statunitensi agirono sempre con estrema cautela quando si trattava di colpire zone in prossimità di questi stabilimenti chimici. Nel 1945 la Germania era sotto un cumulo di macerie, ma gli stabilimenti erano tutti intatti.
Al lettore risulterà ora forse un po' più chiaro perché la gente faccia così fatica a rievocare il passato e soprattutto perché la "storia ufficiale" sia così lontana dalla verità. E un po' più chiaro risulterà anche cosa ha portato i Bush a essere quello che sono oggi. Nulla di tutto ciò viene minimamente menzionato nella biografia riportata sul sito ufficiale del Congresso americano, luogo in cui alla fine degli anni Sessanta Prescott (“Gampy”) Bush occupò il suo scanno come senatore in rappresentanza dello stato del Connecticut. E non ne parla neppure la sua biografia "ufficiale" firmata da Mickey Herskowitz, “Duty, Honor Country. The Life and Legacy of Prescott Bush”, uscita più o meno nello stesso periodo in cui aveva luogo l'invasione americana in Iraq: anche qui i fatti vengono rivisitati e "riciclati" sotto altra forma. Quello che invece si può vedere sono le commoventi immagini di bambini che vendono aranciata per tre centesimi al bicchiere con in mano un cartello riportante la scritta "HELP SEND 'GAMPY' TO WASHINGTON" a sostegno della sua campagna elettorale.

Se tutte le informazioni che abbiamo fornito sul nonno e sul bisnonno di Bush meritano certamente un'attenta riflessione, non va però dimenticato che l'intero paesaggio culturale e sociale degli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale era molto diverso da quello che la stampa vorrebbe farci credere oggi. Basterà citare alcuni esempi:
a) Quando fu eletto vicepresidente nel 1980, George Bush senior incaricò un personaggio misterioso, tale William Farish III, di amministrare e gestire tutti i suoi beni. Il sodalizio tra i Bush e i Farish si colloca molto indietro nel tempo, addirittura prima dello scoppio della seconda guerra mondiale: William Farish dirigeva negli Stati Uniti il cartello formato dalla Standard Oil of New Jersey (l'attuale Exxon) e la I.G. Farben di Hítler. Fu precisamente questo consorzio a determinare l'apertura del campo di concentramento di Auschwitz nel 1940 allo scopo di produrre gomma sintetica e nafta dal carbone. All'epoca, quando questa notizia cominciò a diffondersi agli organi di stampa, il Congresso statunitense apri un’inchiesta. Se si fosse davvero spinta fino alle ultime conseguenze, avrebbe irrimediabilmente compromesso il clan Rockefeller. Ma non avvenne nulla di tutto ciò: ci si limitò a silurare il direttore esecutivo della Standard Oil, William Farish I.
b) Anche la Shell Oil - la cui quota di maggioranza è in mano alla Corona britannica - contribuì all'ascesa al potere di Hitler grazie agli accordi siglati dal suo potentissimo amministratore delegato, Deterding, con il governatore della Banca d'Inghilterra, Montagu Norman.
c) Fra il 21 e il 23 agosto 1932, presso il Museo Americano di Storia Naturale di New York si tenne il Terzo Congresso Mondiale di Eugenetica ("eugenetica" è un termine utilizzato per designare in modo più blando il concetto di "igiene razziale"). Nonostante le forti proteste della comunità afroamericana, esso riuscì a svolgersi senza particolari intoppi. A finanziare l'evento furono alcuni membri della famiglia Harriman, i quali dal 1910 effettuavano cospicue donazioni destinate a creare un comitato scientifico per lo studio delle razze e ad aprire una succursale americana del Dipartimento di Informazione Eugenetica, che aveva sede a Londra. George Herbert Walker Bush, detto "Bert", bisnonno di George W. Bush, accompagnava spesso gli Harriman alle corse dei cavalli, durante le quali, insieme ad altri membri delle famiglie Bush e Farish, si discuteva degli incroci genetici a cui sottoporre sia i cavalli che gli esseri umani.
d) In occasione di quel congresso, W. Averell Harriman si occupò personalmente di far arrivare a New York i maggiori ideologi del nazismo, prendendo accordi con la Hamburg-Amerika Line , di proprietà dei Walker e dei Bush. Tra quegli "scienziati" vi era anche il principale fautore delle teorie razziste durante il regime di Hitler, lo psichiatra Ernst Rüdin, che conduceva a Berlino studi sulle razze finanziati dalla famiglia Rockefeller. Per riuscire a farci un'idea dei trascorsi di quest'uomo, basterà ricordare il titolo del suo intervento durante un convegno tenutosi a Monaco nel 1928: Aberrazioni mentali e igiene razziale. Rüdin aveva inoltre guidato la delegazione tedesca al congresso di igiene mentale tenutosi a Washington DC nel 1930.
e) Questo movimento di chiara tendenza razzista, diffuso sia in Germania sia in seno all'élite anglostatunitense, si fondava su tre punti fondamentali: la sterilizzazione di persone affette da disagi psichici (mediante la formazione di centri di igiene mentale), la soppressione di disabili mentali, criminali e malati terminali (centri per l'eutanasia) e la purificazione della razza attraverso il controllo e la prevenzione di nuove nascite tra le razze inferiori (centri per il controllo delle nascite). Come si può vedere, Hitler non era solo nella sua lotta per difendere la razza pura. Oltre a lui c'erano anche alcuni fra i clan più potenti del mondo.
f) A Heinrich Himmler, capo supremo delle SS, venivano versati ingenti fondi su un conto segreto della Standard Oil gestito dal banchiere angloamericano Kurt von Schroeder. I finanziamenti in questione non sarebbero cessati fino al 1944 inoltrato, coincidendo dunque con il periodo in cui le SS erano incaricate di sovrintendere agli stermini di massa ad Auschwitz (luogo in cui si trovava lo stabilimento industriale della joint venture Standard Oil - I.G. Farben) e in altri campi di concentramento. A guerra finita, gli alleati responsabili delle inchieste vennero a sapere che quei finanziamenti provenivano da fondi corporativi della Standard 0il. Lo scandalo che ne segui determinò la caduta di Farish I, ma John D. Rockefeller ne usci immacolato. L’amicizia e il sodalizio tra i due clan sarebbero poi continuati nel corso delle generazioni successive, come dimostra la fiducia riposta da Bush senior in William Farish III.
g) Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il movimento eugenetico riprese vita negli Stati Uniti, più precisamente nel North Carolina: sfruttando importanti contatti con la Corona britannica, la famiglia Gray, principale azionista della RJ. Reynolds Tobacco, fondò una scuola di medicina a Winston-Salem. Sarebbe stato lì che il dottor Clarence Gamble, erede dei Procter & Gamble, avrebbe condotto un esperimento tra il 1946 e il 1947. Un’esperimento consisteva nel sottoporre i bambini che frequentavano le scuole di Winston-Salem a un test per misurarne il quoziente intellettivo: quelli che non raggiunsero il livello minimo decretato dai parametri del test furono sottoposti a un intervento chirurgico di sterilizzazione.
h) Nel 1950 e nel 1951, John Foster Dulles (fratello del già citato Allen Dulles), all'epoca direttore della Fondazione Rockefeller, accompagnò John D. Rockefeller in alcuni viaggi attorno al mondo con il preciso scopo di arrestare l'espansione delle popolazioni non bianche. Nel novembre del 1952 Dulles e Rockefeller fondarono il Population Council, sovvenzionato dalla famiglia Rockefeller per decine di milioni dì dollari. Fu allora che l'American Eugenic Society, in seguito al polverone sollevato dal "caso Hitler”, decise di abbandonare in sordina la propria sede all'Università di Yale per trasferirsi in quella del Population Councìl. Nello stesso periodo vedeva la luce a Londra, presso gli uffici della British Eugenic Society, la Federazione Internazionale per la Pianificazione delle Nascite.
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Una misteriosa forza attrae il nostro universo? Cosa genera il fenomeno del Flusso Oscuro?


Il nostro Universo sembra in balia di una misteriosa forza cosmica che lo attira in una direzione specifica. Il fenomeno è stato chiamato dai ricercatori "Dark Flow" - Flusso Oscuro -.

Gli scienziati non hanno idea della natura di quello che sta attirando il nostro mondo. Alcuni sospettano che la potente forza sia generata dalla massa gravitazionale di un universo adiacente al nostro.

Già nel Medioevo, le mappe mostravano immagini terrificanti di draghi in attesa ai confini del mondo conosciuto. Oggi, gli scienziati si trovano a che fare con un nuovo fenomeno osservato al limite dell'universo conosciuto. Ai confini dell'Universo, una fascia enorme diammassi galattici, è un preda a un misterioso flusso oscuro, facendoli muovere a un milione di miglia all'ora, lungo un percorso approssimativamente orientato verso le costellazioni del Centauro e diIdra.


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La forza e la direzione di questa corrente cosmica si mantiene costante nello spazio e nel tempo, e sembra puntare nella stessa direzione e mantenere la stessa ampiezza. "Sembra che l'intera materia dell'Universo si stia muovendo verso una direzione ben precisa", ha detto  Alexander Kashlinsky delGoddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland. "Non abbiamo informazioni sufficienti per spiegare il fenomeno osservato. Possiamo solo dire con certezza che da qualche parte, oltre i confini conosciuti, il mondo è molto diverso da quello che vediamo a livello locale. 
Uno dei modelli proposti per la spiegazione del fenomeno è quello della Teoria delle Stringhe che prevede l'esistenza di universi paralleli, anche se non direttamente osservabili. "Dobbiamo immaginare il nostro universo come una scatola che contiene un liquido al suo interno", spiega Laura Mersini, fisico dell'Università del North Carolina. "Se il nostro universo è tutto ciò che esiste, allora il liquido in esso contenuto deve rimanere immobile. Ma se il liquido è attratto in una direzione, significa che ci deve essere qualcosa di molto più grande rispetto alle dimensioni del nostro universo. C'è una struttura oltre l'orizzonte visibile del nostro universo e quella struttura sta esercitando una forza sul nostro universo, creando la corrente oscura", conclude Mersini.
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"Che si tratti di un altro universo o di una configurazione differente dello spazio-tempo, non lo so", ammette Kashlinsky. "Si tratta di qualcosa che non ci eravamo proposti di trovare". L'Universo, quindi, non è solo in espansione, come vuole il modello elaborato daEdwin Hubble, ma è anche attratto in una direzione. Questa misteriosa forza si colloca di diritto nell'esclusiva famiglia dei fenomeni "oscuri", cioè quella classe di misteri cosmologici che la scienza non ha ancora compreso a pieno: materia oscura, energia oscura e flusso oscuro. Il nuovo studio compare nel numero del 20 marzo di The Astrophysical Journal Letters. [Fonte 1 - Fonte 2 - Fonte 3].
http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2012/08/22/una-misteriosa-forza-attrae-il-nostro-universo-cosa-genera-i.html#more
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Usa: Multata perche' dava da mangiare ai bambini poveri del suo quartiere

FONTE: un'estate di sorprese,  per Angela Prattis  che e' stata trattata come un criminale aver distribuito pranzi gratis per i bambini poveri nel suo quartiere. Il suo comportamento stranamente premuroso le ha fatto guadagnare una visita di un ufficiale di Chester Township  "Mi ha detto smetterrla," ha detto la Prattis. "Ha detto che era un problema di zone di distribuzione".Lei è stato detto che non poteva servire gratuitamente il pranzo ai suoi vicini e che le  sarebbe costato  1.000 dollari E lei è stata minacciata con una multa di 600  dollari al giorno, per ogni giorno che continuava a consegnare grauitamente il pranzo ai bambini. pasti vengono consegnati ogni giorno dalla Arcidiocesi di Philadelphia, insieme al latte e succo di frutta. Angela Prattis non aveva messo su una mensa. Lei forniva semplicemente un spazio sulla sua propria proprietà dove i bambini del quartiere poteva venire e ottenere gratuitamente un lauto pranzo. Perché che dovrebbero essere soggetti a regolamentazione governativa Borgata funzionari ha detto il nostro reporter Laura Wiseley che hanno per ottenere duro su Angela perché la città potrebbe essere "legalmente responsabili per eventuali incidenti correlati al programma di distribuzione alimentare, e che le leggi di zoning sono in atto per proteggere il quartiere e impedire i residenti di condurre gli affari in quartieri residenziali." Prattis cresciuta in West Philadelphia ed era venuta ad abitare Chester Townshi. Sia lei che suo marito sono attive nei programmi per i giovani nella loro chiesa. Avendo due bambini piccoli era difficile lasciare  casa per aiutare la Comunità.  se la comunita fosse andata da lei sembrava una soluzione perfetta. Bashan Goodman vive accanto Prattis. "Ibambini poveri vengono mangiare gratis. È di grande aiuto, un grande aiuto per le persone povere."
http://prigioniero.6serve.com/Multata-cibo-poveri
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Il sogno della grande onda


Nel 2000 mi imbattei per caso nelle prime notizie sul sogno della Grande Onda. La cosa mi incuriosì, perché anch’io da anni facevo sempre lo stesso sogno, terrificante, apocalittico, che al risveglio mi lasciava senza fiato. Con la variazione di qualche dettagl
io, generalmente in esso si vede il cielo cambiare colore, ogni suono tace di colpo, tutto sembra fermarsi. Poi all’orizzonte inizia a stagliarsi la sagoma imponente di una terrificante onda di tsunami. Il fronte d’onda apparentemente non ha fine, si allarga da un capo all’altro della visuale e sembra ricoprire tutto il pianeta.
Non solo, man mano che si avvicina, ci rendiamo conto della sua altezza: è immensa, come dieci montagne una sopra l’altra. La muraglia liquida si erge come la mano di Dio sopra i miseri costrutti umani, tanto grande da sembrare sospesa in un non tempo, come non dovesse mai abbattersi, scatenando la sua furia distruttiva. Ma lo fa, e palazzi e città crollano come castelli di carta. È il caos generale, persone fuggono ovunque e nell’animo del sognatore sorgono i pensieri più strani.


“Non sopravviverò”, “Nulla sopravviverà”, “È inutile fuggire”.


Eppure chi fa questo sogno quasi sempre fugge o cerca riparo, e in qualche modo sopravvive alla catastrofe. Scoprendo diverse cose interessanti. La prima è che l’onda non sembra fatta solo d’acqua, perché si comporta come si trattasse di un’onda di frequenza, o di energia. E non solo colpisce cose e persone, ma le cambia. In determinati casi, in meglio: talvolta l’onda sembra quasi “purificare” il pianeta da plastica e cemento, risparmiando invece gli elementi naturali. Allo stesso modo, chi sogna sa o “sente” che alcune persone sopravviveranno, quasi fossero state “scelte” dall’onda o dalla natura, mentre altre non ce la faranno.
Spesso, dopo l’Onda nel sogno viene mostrato il mondo del “dopo”. Palazzi distrutti o crollati come per un terremoto, città semivuote o sfollate, gruppi di persone che con abiti logori si radunano nelle piazze piene di detriti e rottami per capire cosa sia successo e per fare il punto della situazione. In queste scene c’è sempre molta paura, sgomento, senso di abbandono, dato che non funziona nulla, né elettricità né automobili né comunicazioni e che non c’è traccia di polizia, medici o vigili del fuoco.

Quello che inizialmente mi lasciò interdetto fu l’incredibile quantità di persone che faceva questo sogno, e la sua ricorrenza. Notai anche che esisteva un denominatore comune tra chi lo faceva: si trattava di persone che da anni praticavano meditazione, arti marziali o training spirituali di qualche tipo, oppure che avevano avuto esperienze di contatto con entità aliene. Com’è noto, da anni ci occupiamo di ricerche su casi di avvistamento UFO e di presunti rapimenti da parte di alieni e abbiamo scoperto che perlomeno il 70% delle persone che dichiara di essere vittima di rapimenti da parte degli extraterrestri ha sogni inerenti all’Onda. Anzi, per molti rapiti tale esperienza è fortemente collegata agli alieni.

Cambiamenti climatici e tempeste solari

Se il sogno dell’Onda è davvero un avvertimento, a cosa può riferirsi? A uno tsunami, o a qualcosa di più globale, un colossale sconvolgimento planetario? Secondo alcuni, il clima del nostro pianeta sta cambiando, dando luogo sempre più frequentemente ad alluvioni, uragani e terremoti.
Possibile che la Terra si stia avvicinando a una metamorfosi climatica totale, il cui apogeo sarà caratterizzato da un terrificante sconvolgimento planetario? Nell’estate 2008, per la prima volta nella storia documentata, il Polo Nord si è ritrovato completamente libero dai ghiacci, che si sono ritirati dai cocenti raggi solari sulle lontane coste del Canada. I giornali dell’epoca titolavano così: “L’Artico può essere circumnavigato: è la prima volta in 125mila anni”.
Il maremoto del 26 dicembre 2004 nell’Oceano Indiano è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati tra la fine del XX secolo e l’inizio degli anni 2000, avendo provocato circa 230mila morti. Qualcuno all’epoca mi domandò se a mio parere il sogno dell’onda fosse riferito a questo tremendo fenomeno naturale. Risposi: «È solo l’antipasto». Il terremoto avvenuto a Sendai l’11 marzo 2011, ha avuto una magnitudo di 9,0: è stato il più potente sisma mai misurato in Giappone, e il quinto di sempre. In seguito alla scossa si è generato uno tsunami con onde alte oltre 10 metri che hanno raggiunto una velocità di circa 750 km/h. L’onda più alta si è abbattuta presso la penisola di Omoe: era di 39 metri. Ma siamo ancora lontani da quanto hanno visto i sognatori dell’Onda. Se pensate sia un’esagerazione, vi sbagliate: tutti i dati scientifici concordano nello stimare la situazione dei ghiacciai drammatica.
E di sicuro le autorità non rimangono ferme a guardare: non solo il Vietnam o le Filippine avrebbero da temere un innalzamento del livello del mare, ma anche paesi avanzati e industrializzati. Una news del 22 novembre 2010 così titolava: “New York, paura del mare: ecco il piano antiacqua - Barriere di isole artificiali per lottare contro gli effetti del cambiamento climatico - New York comincia a prendere sul serio la minaccia che viene dal mare, ovvero l’innalzamento del livello degli oceani, e corre ai ripari: barriere di isole artificiali, nuovi edifici con basi rialzate, sistemi per difendere metropolitana, condutture idriche, del gas e reti elettriche”, sono alcune delle misure contenute nel rapporto illustrato dalla rivista Scientific American e consegnato all’amministrazione dello Stato di New York. Ma a causare questi sconvolgimenti climatici non è solo l’uomo con l’inquinamento: è in gran parte opera del Sole, che come ben sapevano gli antichi, possiede un ritmo vitale scandito da cicli precisi. Per i Maya, nel dicembre del 2012 finirà la 5° era. Non occorrerà aspettare il 21 dicembre per capire che un processo di sconvolgimento climatico globale è già iniziato da diversi anni. Se pensate che si tratti solo di una fissazione di Maya, altri antichi popoli, vi sbagliate: anche i moderni scienziati si rendono conto che il clima sta cambiando e che il Sole potrebbe provocare danni impensabili. Nel 2009 i giornali intitolarono i loro articoli così: 2012, allarme Nasa: “Black out sulla Terra”. Lo scenario apocalittico della NASA: una tempesta solare bloccherà satelliti e telefonini - Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigoriferi spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da “day after” che potrebbe essere derubricato alla voce “catastrofismo”, se non fosse che l’allarme giunge dalla NASA e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, l’inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere K.O. le infrastrutture sulle quali l’Occidente prospera.

Negli articoli si spiegava quanto affermato di recente dalla NASA, cioè che l’attività del Sole era in aumento, e raggiungerà il picco massimo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Negli 11 anni seguenti l’attività solare sarà ancora più forte. L‘atmosfera di solito ci protegge dalle tempeste solari, ma un’eruzione particolarmente violenta potrebbe essere disastrosa. La parola degli esperti è tutt’altro che confortante: «L’energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi», si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla NASA alla National Academy of Sciences. «Se una tempesta solare simile a quella del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un’enorme devastazione sociale ed economica». Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se una tempesta magnetica del genere si ripetesse, a ritrovarsi privi di elettricità stavolta sarebbero 130 milioni di individui, con danni per duemila miliardi di dollari.
                                                                         Non solo: l’attività solare influenza anche il campo elettromagnetico della Terra, a sua volta collegato misteriosamente con le frequenze elettriche del nostro cervello e del nostro organismo. Il DNA dell’uomo potrebbe di conseguenza mutare in qualche modo. È mai possibile dunque che l’onda sognata dalle persone sia in realtà un’onda di tipo elettromagnetico, generata da una tempesta solare di proporzioni mai viste? Oppure, secondo altri ricercatori, come il fisico belga Paul LaViolette, la Terra nel 2012-2013 potrebbe venire colpita da una Superonda galattica proveniente dal centro della Via Lattea, evento ciclico di cui i Maya erano perfettamente a conoscenza.
Quale che sia la genesi di quest’onda energetica, di sicuro la sua potenza distruttiva sarebbe tale da far rischiare lo stallo o persino il collasso alla nostra società ipertecnologica.
Immaginate un’onda elettromagnetica talmente potente da fondere tutti i trasformatori della Terra in un colpo solo: questo è lo scenario ipotizzato dall’Accademia Nazionale delle Scienze americana, in uno studio commissionatogli dalla NASA. Possibile dunque che con questo scenario futuro alle porte, i governi dei paesi industrializzati non abbiano pensato a un piano d’emergenza? Oppure l’hanno fatto, ma senza avvertirci?

Quello che i governi non dicono

In verità sembra che i governi abbiano delle idee molto precise sui possibili rischi derivanti dalle tempeste solari o, forse, da onde di energia provenienti dallo spazio. Le profezie bibliche e sumere sembrano prendere corpo di fronte agli incredibili progetti di alcune nazioni. Basti citare il Global Seed Vault norvegese, un deposito a prova di atomica destinato a preservare tutte le sementi del mondo da un possibile e imprecisato «futuro cataclisma», o la Lunar Ark della NASA, progettata per mettere al riparo sulla Luna tutta la conoscenza scientifica umana assieme a campioni di DNA con cui ripopolare la terra nel caso di un impatto meteorico. Oppure si può scoprire come USA e Russia non abbiano mai smantellato i rifugi antiatomici dopo la fine della Guerra Fredda, anzi li hanno potenziati e aumentati di numero. Stiamo parlando di rifugi capaci di ospitare oltre 60.000 persone per anni, dotati di tutti i comfort e di scorte di cibo in abbondanza. Ma per difendersi da cosa? E chi sarebbero i pochi eletti destinati a salvarsi al loro interno? Chi li avrebbe selezionati? Anche gli ufologi stanno mettendo a nudo dati impressionanti a riguardo. Gli alieni mostrano spesso agli addotti scene di sconvolgimenti planetari in arrivo, a cui “dovremo essere preparati”. Rapiti e contattati spesso vengono addestrati ad affrontare questo scenario apocalittico futuro. Nei “sogni” degli addotti si ripetono visioni di città con palazzi quasi completamente sommersi, flotte di astronavi nei cieli, o la visita a enormi strutture come stazioni spaziali orbitanti o astronavi madre. Apparentemente, gli extraterrestri starebbero approntando queste astronavi per una missione per salvatare milioni di profughi dalla Terra. Possibile che sia tutta una farsa? Che gli specialisti NASA e quelli dell’Accademia delle Scienze americana si stiano sbagliando, che la cripta dei semi delle isole Svalbard o l’Arca Lunare della NASA siano solo delle astrazioni scientifiche? E perché allora questi progetti sono caratterizzati da tanta fretta? La cripta dei semi venne completata nel 2008, in anticipo, ma il contratto con la ditta costruttrice prevedeva che il bunker dovesse essere terminato entro e non oltre il 2012…

Articolo di Pablo Ayo

 


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