MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Filippine: Manila duramente colpita da onde giganti!


4 agosto 2012 - Filippine: Il bilancio  delle vittime dopo il passaggio del tifone Samoa è salito a 37, l'aumento del livello del mare ha causato inondazioni in numerosi distretti di Manila Bay.Le onde del mare hanno spazzato le dighe protettive sulla costa allagando diverse zone di Manila.


Piogge monsoniche stanno ancora imperversando nella regione.




Eruzione di un filamento magnetico dalla superficie solare

4 agosto 2012 - Un filamento di plasma magnetizzato si e' innalzato dalla superficie solare tra le macchie solari AR 1538 e AR 1540 ed e' esploso,generando un intenso bagliore UV che e' stato registrato dalla sonda solare della Nasa Solar Dynamics Observatory.
L'evento ha prodotto una espulsione di massa coronale nello spazio.La nube di plasma in espansione non sembra essere diretta verso la Terra,tuttavia non si esclude un colpo di striscio tra 2 o 3 giorni.Restate sintonizzati per ulteriori analisi ed aggiornamenti...

La terapia del sorriso

Vi è mai capitato un periodo in cui vi va tutto storto?

Dove all’improvviso non vi riesce bene nulla?

Le cose vanno male, abbiamo problemi sul lavoro, andiamo in banca e abbiamo problemi con il cassiere, mangiamo al ristorante e abbiamo problemi con il cameriere.

In auto, sulla strada verso casa, abbiamo problemi con gli altri autisti. Dopo ci attendono altri problemi a casa, litigi in famiglia, contenzioso con il partner ed infine una bella litigata con gli amici.

Sfortuna o malasorte?

Beh, forse è un pò troppo! Forse queste cose non succedono tutte insieme, ma avrete capito cosa intendo: parlo di quei quei momentacci in cui le cose non funzionano per niente. E a volte questa sfortuna o malasorte, come la si vuole chiamare, si ripete e dura sempre più a lungo. A volte nemmeno ci si rende conto di quanto la nostra personalità si inacerbisca e si vada stressando, e come nello stesso tempo tendiamo ad assuefarci ad uno stato di continua tensione e a vivere una vita travagliata.

Siamo noi stessi a complicarci la vita

Più impressionante di tutto ciò è che il più delle volte, siamo solo noi stessi che creiamo questi problemi, che magari hanno avuto inizio in maniera casuale, che forse avremmo potuto bloccare sul nascere, e che invece abbiamo ce li siamo trascinati controvoglia nelle diverse aree della nostra vita. Siamo noi stessi a complicarci la vita, che già in se stessa è complicata da sola per un buon 80%, poi aggiungiamoci queste fasi di “sfortuna” ed il cerchio è completo.

Evitare gli atteggiamenti che ci complicano la vita

Questo è importante, perché significa che se sapessimo come evitare questi atteggiamenti che ci complicano la vita, eviteremmo almeno l’80% dei nostri conflitti e aumenteremmo la felicità, il benessere ed il divertimento della vita del 80%. E la cosa più impressionante è che tutto questo è estremamente reale ed è stato dimostrato più e più volte dalle persone che hanno trovato la via per venirne fuori.

E qual è il segreto? Bene, questo è quanto di più sorprendente di tutta la nostra conversazione, ed è molto semplice, si chiama SORRISO.

Ma andiamo! L’articolo di oggi è uno di quei semplicistici scritti motivazionali e magari tra poco ci dirai: “Sorridi, e la tua vita cambierà e tutto sarà bello e rosa“. Beh! Non è esattamente così. Ma quello che è certo è che la tua vita cambierà radicalmente col sorriso. Ora desidero darti una serie di consigli aggiuntivi per rendere questa idea veramente impattante e sconvolgente.


Il sorriso è un qualcosa di veramente trascendente

In primo luogo si deve sapere che quando si parla di sorridere stiamo parlando di un processo veramente molto complesso a livello psicologico con implicazioni molto importanti, sia per la vostra mente ed il vostro corpo che per le menti di coloro che vi circondano. Il sorriso è un qualcosa di veramente trascendente. Di fatto è una delle espressioni più performanti per l’evoluzione dei nostri cervelli umani. È così normale per noi che non siamo in grado di scorgere facilmente la sua complessità e le sue implicazioni nelle nostre menti.

“Sorridete e la vostra vita cambierà“

Ora andiamo a togliere l’accusa di semplicismo al mito del sorriso. Non si tratta soltanto del “Sorridete e la vostra vita cambierà“. Si tratta di attivare in voi un sacco di nuove attitudini positive e cambiamenti radicali che faranno una bella differenza nella vostra vita. Però è indispensabile capire come il sorriso interagisce con la tua autostima e il tuo livello di stress, in modo che esso possa risultare veramente utile.

Il sorriso di fuori e il sorriso dal di dentro

In realtà non esiste un solo tipo di sorriso. Ci sono due principali tipi di sorrisi. Il sorriso di fuori e il sorriso dal di dentro, ed è chiaro che ognuno di questi ha caratteristiche diverse, quantunque siano correlati fra di loro. Il sorriso esterno è semplicemente il movimento volontario dei muscoli facciali che disegnano un sorriso sulla faccia. Questo lo possiamo fare senza nessun problema, volontariamente, ogni volta che decidiamo di mostrare un sorriso, praticamente lo creiamo noi.

Utilizzare insieme i due tipi di sorriso

Invece il sorriso interiore è spontaneo. È quello che nasce senza che noi lo decidiamo. Esso utilizza molti degli stessi muscoli del volto del sorriso volontaria, ma utilizza anche altri muscoli e soprattutto altre zone cerebrali differenti. Il segreto per ottenere risultati positivi con questa formula è quello di saper utilizzare insieme i due tipi di sorriso.

Ad ogni espressione facciale corrisponde il suo stato d’animo

Ci sono studi comprovati, chiamati “Controllo emotivo del feedback facciale“, proposti da un ricercatore di nome Sylvan Tomkins. Non importa che questo nome non sia abbastanza famoso, ora vi dirò quello che è estremamente importante dei suoi studi. Si scopre che, quando muoviamo volontariamente i muscoli del nostro viso e ci formiamo sul volto un’espressione di rabbia, il nostro cervello riconosce che abbiamo una faccia arrabbiata e comincia a generare un pericoloso stato emotivo di rabbia. Se ci mettiamo una faccia triste, il cervello facilita i processi emotivi di tristezza e se facciamo una faccia allegra, se sorridiamo, il nostro cervello ci fa sentire emozioni di gioia. In sintesi, ad ogni espressione che assumiamo col viso, volontaria o involontaria, il nostro cervello associa il corrispondente stato d’animo.

Il mito del “Sorridi e la tua vita cambierà“

Ovviamente, questa emozione di gioia, creata volontariamente, è poco profonda ed è facilmente distruggibile da un’altra emozione più forte e reale come la rabbia o la tristezza. E per questo che ritengo che il mito semplicistico del “Sorridi e la tua vita cambierà“ non si rivela molto utile contro i grandi e reali problemi della vita. Quando siamo in una grossa difficoltà, se ci diciamo “sorridi”, sentiamo che stiamo fingendo, che ci stiamo imponendo forzatamente un sorriso, e che la nostra emozione di rabbia, preoccupazione, ansia, tristezza o depressione è ancora tutta lì.

Anche un sorriso finto migliora il vostro stato d’animo

Ma lo credereste? Che se si misurano le risposte del cervello, quando sei preoccupato senza far finta di sorridere e quando sei preoccupato fingendo un sorriso, il livello di preoccupazione si abbassa ed il livello di rilassamento aumenta. Voi forse non ve ne accorgerete, ma ciò che accade è che il cambiamento delle emozioni in realtà c’è, ma non è sufficiente grande da poterlo percepire, ma un cambiamento, anche se piccolo, anche se impercettibile c’è stato.

L’utilità del sorriso interiore

Così il sorriso di fuori (o volontario) provoca solo una piccola differenza, che non può risultare molto determinante, a meno che, a meno che non si sappia come utilizzarla. E qui arriva l’utilità del sorriso interiore. Come ho detto prima, il sorriso che sgorga dal di dentro è il risultato di un vero stato d’animo positivo e gioioso. Bene, sempre da questi studi è stato anche comprovato che le risposte emotive, quando sono ripetute, diventano un’abitudine emozionale innata, e quando si è acquisita l’abitudine emozionale di mantenere uno stato d’animo positivo e gioioso, diventa molto più facile suscitare emozioni positive in noi servendoci di un piccolo segnale positivo che il nostro cervello ha già registrato come un’abitudine innata.

Un pulsante per attivare il sorriso

Già avete capito dove voglio arrivare! In sintesi, il sorriso di fuori (volontario) deve diventare come un pulsante elettronico che serve per attivare il sorriso dal di dentro. Ed il sorriso da dentro diventerà sempre più forte e si innescherà sempre più facilmente con la forza della ripetizione, cioè ogni volta che avrai l’intenzione di creare in te un sentimento positivo di allegria. Non è necessario dimostrare come funziona questo circolo virtuoso, ma credetemi, funziona realmente così, e ciascuno di voi può comprovarlo nella sua vita: “Il sorriso di fuori risveglia il sorriso interno e l’interno diventa sempre più efficace ad ogni innesco del sorriso esterno, trasformandosi alla fine in un vero e proprio stato d’animo positivo e di gioia, che ci appartiene per sempre.

Il potere del sorriso rafforzerà la vostra autostima

Naturalmente, il sorriso interno sarà tanto più forte quanto più basso è il tuo livello di stress e di ansia e quanto più alto è il tuo livello di benessere personale e la tua autostima. Da questo momento, per tutte le persone che vorranno formarsi l’abitudine di sorridere, la vita sta per offrirvi dei cambiamenti sconvolgenti in quanto a gioia di vivere. Ma, naturalmente, quanto rapidi e quanto grandi saranno i cambiamenti positivi dipende da quanto avrete coltivato il sorriso per il risveglio in voi di questi nuovi atteggiamenti positivi di benessere e di autostima. Questo non significa necessariamente che per le persone con una buona autostima di partenza questa tecnica del sorriso funziona meglio. Ciò che voglio dire è che non importa il livello di autostima nel quale si è, sarà l’effetto del sorriso, diventando sempre più potente, che rafforzerà la vostra autostima e innescherà i cambiamenti positivi definitivamente nella vostra vita.

Una potente chiave segreta: il sorriso

È per questo che molte persone interessate ad abbassare il loro livello di stress, a lavorare sugli atteggiamenti adatti per affrontare la vita e ad aumentare la loro autostima, quantunque non abbiano ottenuto fino ad oggi grandi risultati in queste aree, vedranno grandi cambiamenti nella loro vita quando faranno uso di questa potente chiave segreta, eppure così ben conosciuta: il sorriso. Coloro che non faranno questo lavoro, neanche potranno aspettarsi di vedere un cambiamento positivo in se stessi.

“Il sorriso è molto più potente e importante di quanto possiamo immaginare o aspettarci”

Questa frase non la dico perché mi suona bene, o è perché sembra incisiva, ma la dico come una verità scientifica, verificabile empiricamente. Quelli che si costruiscono l’abitudine di sorridere, vivranno cambiamenti molto positivi e progrediranno molto più velocemente nel loro sviluppo personale, e, naturalmente, tenderanno a ridurre quel’80% dei conflitti della vita di cui abbiamo parlato.

L’immenso potere di una smorfia sulle tue labbra

Continuerò nel prossimo articolo, approfondendo ancora di più questo argomento e mostrando come utilizzare questa nuova capacità di sorridere. Vedrete la vostra vita cambiare in positivo quanto più rimanete concentrati su questa tecnica di sviluppo personale, basata su una piccola ma potente smorfia sulle tue labbra: un semplice e prezioso sorriso.

Cominciate a provarci, perchè funziona veramente

Per ora è tutto, vi invito da subito ad iniziare a sperimentare con il vostro sorriso, a crescere dentro ed aumentare la vostra felicità. Un saluto. Sebastiano :-)

Bankenstein, siamo all'attacco finale?

I signori dell'élite programmano i nostri pasti del futuro a base di cavallette e braciolina sintetizzata in laboratorio. Il bravo pennivendolo di turno è quasi entusiasta del nuovo menù, elogia questa "soluzione" miracolosamente offerta da quella scienza che lavora per la "preoccupata" Onu.  Come non ricordare il mitico articolo del corriere che, da brava voce dell'oligarchia, ci avvisava che la mucca inquina come un SUV,  suggerendo quindi la necessità di procurarsi le proteine in modo totalmente diverso  da quello seguito per millenni nel corso dell'umanità. Ma sulle acciaierie, cementifici, inceneritori, centrali nucleari e tutta la bella mercanzia del progresso nemmeno un conteggio concernente il consumo dell'acqua "addizionata" con i loro scarti tossici, figuriamoci se osano rendere edotto il popolino nel merito dell'impatto ambientale di tali impianti. Allora, eccoli lì, come tanti buoni padri di famiglia tanto improbabili quanto patetici, pronti ad offrirci qualche
"bistecchina" sintetica, attraverso la quale magari "ricleremo" i rifiuti  inquinanti insieme a qualche coleottero, mentre ci godiamo il sapore "orientale" della nuova "pietanza". Avrei capito se l'Onu intendesse promuovere una ben più salutare dieta vegetariana o vegana ed invece propongono poltiglie alla Mac Donald. Devono proprio sentirsi degli dèi, i signori dei circoletti massonici, che, sempre per il nostro bene immagino, programmano anche le piogge. Programmare una dieta vegetariana con i signori della pioggia che si divertono a guadagnare un "pochino" speculando sulle derrate alimentari minacciando così la sopravvivenza di migliaia di persone di volta in volta colpite, diventa impresa ardua, ma poco importa. Stanno lavorando per noi, raccontano che non ci sarà cibo per tutti ed allora che male ci sarà mai nel decimare un pò di gente per consentire alla finanza di guadagarci sopra? Perché intanto non lasciano in pace la natura? Davvero se non venisse alterata, inquinata e cementificata, il nostro magnifico pianeta non sarebbe in grado di offrire ai popoli quanto necessita per vivere? O temono piuttosto che si possa diventare autosufficenti e pertanto restii a fare gli schiavi come all'Ilva? Ben si comprende come una simile prospettiva sarebbe una sciagura per i padroni del vapore, abituati a decidere tutto, da cosa dobbiamo mangiare a come dobbiamo pensare, financo quanti  "sopravvissuti" debbono rimanere sul pianeta. Costoro hanno già in mente di razionare gli alimenti, come propone la "buona" Royal Society, non possono permettersi la "disgrazia" di un mondo popolato da piccole comunità autonome che vivano in armonia e collaborazione. Purtroppo hanno lavorato molto bene affinché un simile scenario non divenga realtà, complici proprio le masse stesse, sempre pronte ad assecondare questi piani in cambio di un piatto di lenticchie.
Basti pensare che veneriamo Mario Monti come il salvatore, insieme a Mario Draghi, l'uomo forte che porterà a miti consigli quella "bestia immonda" della Germania, prima che raggiunga il suo scopo di ridurre tutti i popoli europei sul lastrico. I due Mario no, loro sono della "parrocchia buona", lottano eroicamente per lo scudo anti-spread avversato dalla Germania, rea di non vuole garantire alle banche creditrici le passività degli altri stati. Il pensiero che i due Mario siano dei sòdali a servizio dei poteri forti non sfiora minimamente il cervello dei crociati anti tedeschi. Non si chiedono per esempio se e quali misure siano state proposte per limitare lo strapotere ricattatorio della finanza sugli stati. O meglio, loro credono sia lo "scudo anti spread" ad avere questo potere salvifico. Beh dovrebbe almeno risultare "singolare" il fatto che abbiano imposto il Fiscal Compact ed il Mes con estrema facilità, mentre non abbiano nemmeno pensato di proporre la proibizione delle vendite allo scoperto, o il divieto alle agenzie di rating di giudicare i debiti sovrani. Macché. Stranamente, ai crociati anti-tedeschi "sfuggono" strane coincidenze. Come l'Hollande furioso che alla vigilia della sua "incoronazione" esternava la necessità di trasformare la Bce in Federal Reserve. Deve essere stata una proposta salutata come "salvavita" dei popoli (mica delle banche, per carità). O l'ingerenza di Mr Wall Street Obama che incolpa l'Europa della mancata ripresa americana, relegando appunto il Vecchio Continente a mero mercato di sbocco della mercanzia yankee. Avete sentito il coro anti tedesco riprendere Obama che intimava all'Europa di fare di più? Certo che no, come certo non si sono soffermati a riflette su cosa intendesse con quel "fare di più", probabilmente devono aver pensato che volesse annullare i debiti fasulli agli stati nazione? Mentre si annunciano nuovi attacchi speculativi in agosto, il Monti teme che arrivino come un uragano. Il Monti dei poteri forti, ammazza-diritti e welfare non avrebbe l'autorità per placare gli speculatori, se questo fosse il problema (ricordate cane non morde cane) ? Sia mai, tanto nessuno glielo chiede, tantomeno i crociati contro la Germania. Il fronte anti Merkel dovrebbe chiedere al proprio beniamimo alla Casa Bianca se i titoli tossici di cui le banche europee sono piene, possano essere ritenuti una vera e propria frode che li renda non rimborsabili. Ma questa idea non mi sembra essere pervenuta, come non pare che tale fronte si sia turbato dal recente scandalo sui tassi Euribor tramite i quali sono state derubate le famiglie italiane.  E' pervenuto però forte e chiaro l'ordine di Draghi di fornire liquidità illimitata alle banche. Si sono chiesti i paladini anti Germania chi  ne pagherà il conto e come ? Certo che no, per loro è tutto estremamente semplice: c'è un demone che non vuole "salvare gli stati", quindi bisogna aiutare i tutori dell'ordine e della democrazia a "vincere" contro questa entità malefica. Purtroppo, i soliti utili idioti non mancano, sempre pronti ad abboccare a questa litania, convinti che  fondo salva stati, scudo anti spread, eurobond etc siano degli strumenti introdotti per aumentare il tenore di vita delle singole famiglie delle nazioni PIIGS e non per tenere a galla le banche zombie a nostre spese. Chissà, forse ritengono Mario Draghi sul quale è stata aperta un'indagine per conflitto d'interessi un potenziale capopopoli dei poveri,vecchi e nuovi.
Tesi che serve molto alla finanza anglosassone che aspetta con ansia l'apertura dei rubinetti della BCE in stile Helicopter Ben della Federal Reserve.
Poco importa se Obama fa pressing sui governi europei per imporre lo scudo anti-spread rendendo palese a chi serva tale misura. Insomma siamo dinanzi ad un'"equipe" di paladini per il bene  dell'umanità, purtroppo ostacolati dall'arcigna strega cattiva e chissà, magari molti pensano sia una fortuna che Moody's abbia lanciato un pizzino a Germania ed Olanda (che hanno rifiutato lo scudo anti-spread).
Obama "ci ha prestato" anche Tim Geithner, diamine siamo ancora troppo "europei" e non siamo ancora abbastanza appiattiti sul modello americano. Il broker Obama dichiara anche che la Ue è un problema per delle persone che "in questa sala hanno degli affari", udite udite, il democratico non è preoccupato per i popoli stretti nella morsa dell'austerità voluta dalla strega del Nord, ma magari sarà un'altra stupida sottigliezza.

Pressing del presidente Usa sui governi dell'Eurozona per sostenere lo scudo della Bce a difesa dell'euro.


NEW YORK - "Avremo ancora venti contrari nei prossimi mesi, l'Europa è ancora un problema e molte delle persone in questa sala che hanno li' i loro affari lo sanno". E' quanto ha detto Barack Obama parlando la notte scorsa ad una raccolta di fondi a New York. "Non credo che alla fine gli europei permetteranno la disfatta dell'euro - ha poi aggiunto il presidente - ma dovranno intraprendere dei passi decisioni. "Io sto investendo un'enorme quantità di tempo cercando di lavorare con loro, e Tim Geithner sta trascorrendo molto tempo a lavorare con loro - ha detto ancora riferendosi al segretario al Tesoro ieri in missione in Germania - per far capire che prima intraprenderanno alcune azioni decisive, meglio sarà". Fonte
A scanso di equivoci, preciso che considero la Merkel una cameriera delle banche a parimerito degli altri, un'utile europeista e in quanto tale certo non una mia simpatia. Anzi, secondo me interpreta il ruolo del poliziotto cattivo, come si intuisce da questo ottimo articolo di Italo Romano. Ma forse, essendo però stata eletta deve tenere conto dei suoi cittadini. Sò che almeno in Italia, gli abitanti sono solo mucche da mungere e da tempo non si considerano altro che carne da macello ma se in Germania i cittadini tedeschi pensano di contare qualcosa non è colpa loro.


Consiglio vivamente le seguenti letture di approfondimento:


Ma quanto costa salvare l'euro? su Fronte di liberazione dai banchieri


ANCHE IL PROFESSOR GUIDO ROSSI SI APPELLA AL CARISMA DELL’”AMERICANO” DRAGHI PER CONTRASTARE L’AUSTERITA’ “TEDESCA”su Conflitti e strategie


Un altro membro degno di spicco del fronte anti tedesco ( che ripeto, non contesta l'austerità imposta per altro dal Trattato di Maachstricht e non dalla Germania, come falsamente propagandato dai gazzettieri e tirapiedi vari, ma contesta la Germania in quanto non vuole concedere ulteriori pezzi di sovranità e soprattutto si rifiuta di svolgere il ruolo di fidejussore per i debiti altrui) è il buonJunker. Deve essere anche lui considerato un Messya portavoce dei popoli oppressi che combatte le mire nazionalistiche tedesche.Chi osa ancora vantare una minima sovranità nazionale, un minimo rispetto per sé stesso ecco che diventa una potenziale minaccia nazionalista. Sottomettetevi e zitti ai poteri forti, che diamine. Le dichiarazioni di Junker sono riportate nell'art qui riprodotto per intero da Rinascita.

Monti, durante la visita a Putin, ha dichiarato che bisogna puntare sull'economia reale. Ha un humor veramente inglese questo signore, proprio lui, il fautore dell'aumento della pressione fiscale e della restaurazione dell'Inquisizione (ora Equitalia)  causa della strage di imprese al ritmo di 1.626 aziende al giorno  e di uomini. Si sarà vantanto anche del nuovo grande primato, ovvero sotto la sua dinastia si è  toccato il fondo dei consumi peggiori dal dopoguerra. Chissà cosa intendeva dicendo pche occorre puntare sull'economia reale, "puntare" come un cecchino punta al nemico? Poi dicono che il comico è Grillo e che il barzellettiere di Arcore sia imbattibile. Lo spread (ormai è un'entità con vita propria) che in quei giorni raggiunse nuove impennate stava ridendo alla battuta ? 

Ieri a Helsinki (tappa di un tour europeo, Obama gli ha detto che deve "agire") ne ha sparata un'altra, si vede che ha parlato anche con Junker:

Se il livello dello spread rimarrà alto a lungo rischieremo di avere un governo euroscettico. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Monti, a Helsinki, in Finlandia. Fonte Rainews


Ha calato l'asso dello "spettro" di un governo "euroscettico". No, la finanza ci è amica, le banche ci aiutano ma un governo euroscettico sarebbe una catastrofe....

E' diventato obbligatorio "credere" nell'euro in maniera dogmatica, come una religione. Non chiedetevi o popolo perché mai si debba sostenere l'euro a prescindere. La moneta unica è un bene assoluto, parola dei signori delle banche.  Inchinatevi ed osannate, anzi, fate pure di più, denunciate ed isolate gli "eretici" dell'euro chiamandoli fascisti o comunisti (come preferite). Dopo la perdita del potere di acquisto del vostro salario del 40% in soli dieci anni non avete potuto godere dei benefici della moneta unica e dell'Unione Europea? Abbiate fede, oppure a punirvi arriverà un governo "euroscettico". Sacrificatevi, rinunciate a pensioni, diritto al lavoro, assistenza sanitaria, dal momento che bisogna fare tutto per "salvare l'euro". Altrimenti arriverà un governo euroscettico, che, orrore orrore, potrebbe volere una moneta nazionale, battere una moneta senza debito come accadde per un breve periodo per volere di Aldo Moro . Eh già, ma mica si può andare a raccontare che sarebbe un danno per Bankenstein, meglio agitare gli spettri della "deriva autoritaria" che funzionano sempre bene. D'altrone, la minaccia potrebbe essere ben concreta e seguire l'esempio dell'Iran dove si ipiccano i banchieri colpevoli di frode e condannati a restituire il denaro rubato!! O mio Dio, quale abominevole violazione dei diritti civili! Già me li vedo i girotondini urlare a destra e a manca "attenzione agli euroscettici in preda ai deliri nazionalisti, stringiamoci intorno ai nostri preziosi Mario M. e Mario D.". E' curioso come le parole pronunciate da un uomo eletto dal Mercato, benedetto da Goldman Sachs, inviato sulla Terra per conto del Bilderberg e legittimato dalla Trilateral discetti terrorizzato su ipotetici governi "euroscettici". Se fosse la volontà popolare? Questo è il vero incubo, che i popoli possano decidere una tale opzione. Fortuna che lui e i suoi confratelli detestano la democrazia, come ebbero modo di esternare più volte. Ascoltare parole di "paura" per lo spettro di un governo euroscettico, come si trattasse della materializzazione di una "deriva autoritaria", fa semplicemente ridere. Chissà perché avrà vaticinato questo "oscuro scenario" in quel di Helsinki, forse perché la Finlandia ha detto no allo scudo anti-spread del quale il Monti comunque ogni giorno sostiene non si avvarrà? O signur, che ipotesi sciagurata sarebbe mai quella di assecondare la nascita di governi "anti rigore" e "non orientati all'Unione Europea", ma come avrà fatto l'umanità a vivere senza fino ad oggi? Chissà forse la fine del mondo profetizzata dai  Maya alludeva a tale prospettiva?
Che oscenità, sognare un mondo in cui i popoli siano liberi dal debito, dalla schiavitù dell'euro, dalla spada di Damocle dello spread e del Mercato, una realtà non più soffocata dal rigore imposto dal Trattato di Maachstricht firmato con tanta gioia. Sarebbe la fine di un mondo, IL LORO.
Barbara

Letture imperdibili:

La loro “Europa unita” è una colonia da sfruttare
Pubblicato da Donato in 31 luglio 2012

Lo ha scritto, su “The Independent”, Otmar Issing che non è un commentatore qualunque ma un ex membro dell’esecutivo Bce: è fallace, e fa anche ridere, l’idea che si possa reggere un sistema fondato sull’economia e la moneta ma privo di unità politica. Lo diceva nel 1991 anche Helmut Kohl, il cancelliere rifondatore dell’unità tedesca. E esiste anche una ulteriore “conditio sine qua non”: per creare un’effettiva unità – nel nostro caso “europea” – occorre la scomparsa degli Stati nazionali.
Ed è questa la volontà nascosta, di chi attualmente manovra Bruxelles: estirpare gli Stati nazionali distruggendo ciò che è invece la forza storica della nostra cultura comune, appunto le identità nazionali. Cancellato questo humus – e i banksters e i tecnocrati e i professori lo stanno facendo alacremente – però, non si “costruisce” un bel nulla. L’idea di far nascere dalla “moneta unica” dal “fisco unico”, dalle “banche uniche” un’entità forte è semplicemente folle, irrealizzabile. La devastazione delle sue radici renderà, al contrario, al massimo, il nostro continente una grande area di libero scambio, di libera speculazione per la grande finanza e le multinazionali apolidi. Altro che “unità politica”. Quella si fa soltanto con un atto di forza politico, appunto. Aggregando l’Europa delle patrie in un unico Stato nazionale europeo.
Ma non è questo che vogliono, i Lor signori. Non vogliono un’Europa unita e forte, ma debole e da colonizzare.
Rinascita


Obama preme sull’Europa per “passi decisivi”

I Paesi Ue devono indebitarsi e la Bce dare soldi al fondo salva Stati per calmierare i mercati e aiutare l’economia Usa

Filippo Ghira

Barack Obama non crede che gli europei permetteranno la disfatta dell'euro.
Con la mente rivolta alle presidenziali di novembre che potrebbero pure rispedirlo a casa, l’inquilino della Casa Bianca insiste nel suo pressing sull’Unione europea perché intraprenda quelli che ha definito “passi decisivi” per salvare la moneta unica.
Quali siano tali passi è facile arguirlo. Continuare a sostenere le banche e il mondo finanziario, gli stessi ambienti che lo hanno fatto vincere nel 2008 e che ora lo reputano meno affidabile di prima. Non si capisce infatti quali potrebbero le altre misure suggerite dal maggiordomo della Goldman Sachs. La sua presidenza si è infatti contraddistinta da finanziamenti massicci elargiti ai vari banditi di Wall Street per salvarli dal fallimento. Banche come appunto Goldman Sachs, società di assicurazione come AIG, società di riassicurazione e garanzia sui mutui come Freddie Mac e Fannie Mae. Tutte salvate con soldi pubblici grazie a finanziamenti agevolati che hanno fatto volare alle stelle il debito pubblico Usa che, in base all’accordo tra democratici e repubblicani dell’agosto 2012, è stato alzato legalmente sopra il 100% del Pil.
Avremo ancora venti contrari nei prossimi mesi, ha lamentato Obama, l'Europa è ancora un problema. Lui e il suo degno compre, il segretario al Tesoro, Tim Geithner,stanno investendo molto tempo per far capire che prima   intraprenderanno alcune azioni decisive, meglio sarà.Insomma, gli Stati Uniti si aspettano che i Paesi europei si indebitino più di quanto abbiano fatto fino ad oggi. E che la Bce decida di versare altri soldi alle banche europee, più dei 1.000 miliardi finora messi a disposizione tra novembre e marzo. Al tempo stesso Obama spera che la Bce presti soldi ai fondi salva Stati perché questi comprino i titoli dei Paesi sottoposti a speculazione (che guarda caso viene da Wall Street e dalla City) calmierino lo spread con i Bund tedeschi e tranquillizzino così i “mercati”. Insomma una bella partita di giro.
E infatti, l’ex uomo di fiducia della Goldman Sachs (nella foto con Mario Monti, ex consulente della banca Usa) ha rivendicato la validità e la giustezza delle misure da lui adottate anche se ha ammesso “impopolari” per bloccare la crisi finanziaria del 2008. Abbiamo evitato, ha aggiunto, questo sanguinamento cronico della ferita che sta diventando un'enorme problema ora non solo per l'Europa ma per l'intera economia globale. Affermazione inquietante perché conferma i legami di Obama con l’establishment finanziario e la convinzione che la finanza sia più centrale dell’economia reale. Infatti il presidente ha subito ammesso le gravi difficoltà che vive l'economia Usa auspicando al tempo stesso ottimismo per una ripresa che deve partire proprio dalla soluzione del problema Europa.
Insomma se l’Unione europea aumenterà il proprio debito, tale domanda aggiuntiva comporterà una maggiore domanda di beni Usa e l’economia americana non potrà che giovarsene tanto da permetterle di investire nei settori dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'energia. In tal modo gli Usa potranno prosperare nei prossimi decenni. Ora come ora la situazione dell’economia è tragica a causa della contrazione dei consumi interni e della diminuzione dell'export. Il primo fattore assume aspetti impensabili fino a pochi anni fa se solo si pensa che i cittadini Usa sono abituati da sempre ad essere indebitati sia per i consumi che per il mutuo che per le rate dell’auto.


01 Agosto 2012 - Rinascita


Gli alleati frenano la Merkel sul ruolo della Bce

Le caute aperture sugli acquisti di titoli pubblici per calmierare lo spread trovano contrari i liberali e la Csu bavarese

Filippo Ghira

La dichiarazione di intenti di Angela Merkel e Mario Monti di essere pronti a “prendere tutte le misure necessarie” per difendere la sopravvivenza dell’euro ha avuto scarso impatto ieri sul differenziale di rendimento tra i Btp italiani decennali e i Bund tedeschi. A non produrre i risultati attesi hanno contribuito le dichiarazioni di venerdì della Bundesbank che la Germania non considera l’acquisto di titoli pubblici da parte della Bce come lo strumento migliore per tenere sotto controllo lo saliscendi dello spread.
La linea tedesca resta così quella conosciuta. I Paesi dell’euro, sottoposti a pressioni finanziarie, o meglio ad attacchi speculativi, devono assumere come modello di comportamento il rigore della Germania nel tenere sotto controllo la dinamica della spesa pubblica. Devono tagliare le spese inutili, ridurre il debito e il disavanzo, attuare tutte quelle riforme strutturali che finora sono restate sulla carta, come quelle delle pensioni, del mercato del lavoro e per favorire la nascita di nuove imprese.
Le uniche misure, insistono da Berlino, in grado di gettare le premesse per una crescita economica non appena nell’economia globale si coglieranno i primi segnali di una ripresa. L’acquisto di Bonos e di Btp da parte della Bce viene dopo.
Invece in Italia, la telefonata tra Monti e Merkel per una difesa dell’euro è stato presentato dalle gazzette di proprietà del sistema finanziario come un successo del Professore e come un definitivo via libera ad agire rilasciato alla Bce. Ieri, lo spread tra Btp e Bund che aveva aperto a 455 punti è salito a 467. Poi dopo l’asta più che positiva di Btp a 5 e a 10 anni, con una domanda superiore all’offerta, lo spread è sceso sotto 460 punti. Un po’ poco per stabilire che l’Italia è gratificata dal favore degli investitori e che la speculazione ha deciso di smetterla di prenderci di mira.
E’ difficile infatti pensare che Berlino possa dare il via libera all’acquisto di Btp e di Bonos spagnoli da parte della Bce dopo che l’approvazione da parte del Bundestag dell’accordo europeo del 28-29 su un analogo acquisto da parte del nuovo fondo permanente salva Stati (Ems) per calmierare lo spread è stato bloccato da un ricorso della Linke. Un ricorso sul quale la Corte Costituzionale deciderà a metà settembre. Già il ministro delle finanze della Baviera, esponente dell’Unione cristiano-sociale, la Csu, partito alleato della Cdu della Merkel, si era detto contrario ad una ipotesi del genere. A questo no, si è aggiunto ora quello del ministro liberale per gli Affari europei dell’Assia che ha minacciato un ricorso alla corte del Lussemburgo contro l’eventuale acquisto di titoli da parte della Bce. Per Joerg Uwe Hahn è ora di ricondurre la Bce al suo compito originario, quello di assicurare la stabilità dell'euro.
Con la Germania che l’anno prossimo andrà al voto, e con una crisi che ha più che dimezzato la crescita tedesca, dal 3% del 2011 all’1% di quest’anno, la Merkel non vuole apparire in questa fase come colei che mette mano al portafoglio e paga con i soldi tedeschi i debiti dei Paesi dell’area Sud, incapaci di tenere a freno la propria tendenza alla spesa facile.
Berlino attende l’evolversi della situazione e il portavoce della Merkel ha affermato che il governo tedesco ha piena fiducia nell'indipendenza d'azione della Bce che alla riunione del suo direttivo del 2 agosto “prenderà le misure adeguate” per arginare la crisi. Berlino ha compiuto però una mezza apertura sostenendo che gli acquisti di titoli di Stato dei Paesi in crisi dell'eurozona sul mercato “secondario”da parte della Bce “non sono inammissibili” secondo i trattati europei vigenti. Si tratta in effetti di un progetto, poi messo in naftalina, varato ai tempi della presidenza francese della Bce, con Jean Claude Trichet, Per questo, ha precisato il portavoce della Merkel, non c'è ragione per un'azione legale presso l’Alta corte di giustizia europea. Questa non significa però che la Cancelliera dia il via libera al membro tedesco del direttivo della Bce per votare a favore dell’acquisto di Btp o di Bonos. Peraltro, il portavoce ha ribadito che la Germania resta contraria alla condivisione del debito e che quindi gli Eurobond non sono nell'interesse del governo di Berlino. Gli occhi degli osservatori sono così puntati sulla riunione del 2 agosto a Francoforte nel corso della quale l’ex Goldman Sachs Mario Draghi presenterà una proposta in merito agli altri membri del direttivo della Banca centrale.
Le impuntature tedesche non sono state comunque molto apprezzate tanto da irritare anche un Paese come il Lussemburgo, i cui titoli pubblici sono gratificati della tripla A, il massimo di affidabilità, da parte delle agenzie di rating. Il primo ministro, nonché presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, ha attaccato la Germania con toni degni di 50 anni fa. Non c'è più tempo da perdere, ha ammonito, siamo a un punto di svolta. Il mondo si domanda se ci sarà ancora un'Eurozona fra pochi mesi. Dobbiamo mettere in chiaro che siamo fermamente decisi a proteggere la stabilità finanziaria dell'unione monetaria. Juncker ha ammesso che i membri dell’euro devono ancora decidere cosa fare e quando farlo. Parlare dell'uscita della Grecia dall’euro non aiuta e non va bene l'approccio di quei politici tedeschi che trattano l'Eurozona come se fosse una filiale della Germania. Juncker ha concluso osservando che più di 60 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i risentimenti nazionalistici restano pochi centimetri sotto la superficie dell'Europa. Forse, parlava del risentimento del Lussemburgo di essere stato invaso dai tedeschi nel 1940.

31 Luglio 2012  - Rinascita

Diretta streaming su Nasa tv per l'arrivo di Curiosity su Marte

Il Mars Science Laboraory mentre sta per sganciare Curiosity. Crediti NASA-JPL/Caltech.

Le informazioni in tempo reale su Curiosity arrivano dalla NASA su:


Anche in questo momenot sono in corso delle conferenze.

Sul sito ufficiale delle missioni della NASA: http://www.nasa.gov/mission_pages/msl/news/msl20120803.html

Altre informazion sul Mars Science Laboratory: http://solarsystem.nasa.gov/news/msl_landing.cfm

NASA ustream- Curiosity CAM: http://www.ustream.tv/NASAJPL


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Nord Corea devastata dalle inondazioni, il bilancio delle vittime sale a 169

Seoul, 4 ago. (TMNews) - E' aumentato ad almeno 169 morti e 400 dispersi il bilancio delle inondazioni e delle piogge torrenziali che hanno colpito la Corea del Nord. E' stata l'agenzia ufficiale Kcna a diffondere il bollettino. Inondazioni e forti piogge hanno inoltre provocato 212.200 senzatetto.

Le piogge torrenziali causate dal tifone estivo Khanun, recentemente abbattutosi sulla Corea del Nord, hanno causato finora centinaia di morti e feriti, oltre ad aver lasciato senza casa migliaia di persone.

Secondo i dati diffusi dall’agenzia statale della Corea del Nord (Kcna) oltre 5 mila abitazioni sono andate distrutte, 12 mila sono rimaste sommerse dall’acqua e circa 63 mila persone sono senza tetto. Il maggior numero di vittime – riferisce l’agenzia Fides – è stato registrato nelle contee di Sinyang e Songchon, nella provincia centrale di Pyongan del Sud, vicina alla capitale Pyongyang duramente colpita dal tifone. Il temporale, aggravato dai precari sistemi di drenaggio e di controllo delle acque, ha inondato o demolito circa 300 edifici pubblici, compresi 10 centri sanitari e scuole, 60 fabbriche. Almeno 25 mila ettari di terreno e oltre 5 mila ettari di campi coltivati sono stati sommersi e 91.890 metri quadrati di strade sono diventate impraticabili. Gli effetti delle piogge torrenziali estive che colpiscono il Paese sono aggravati anche dalla deforestazione, che facilita le frane. La situazione alimentare è particolarmente grave per i 24 milioni di abitanti che dipendono dall’aiuto esterno. Per Francis Markus, portavoce della Croce Rossa per l’Asia orientale, la criticità maggiore – riporta l’agenzia AsiaNews – riguarda l’acqua potabile: “È un problema serissimo. Il sistema idrico è saltato e se non si interviene subito tutti i danni relativi all’acqua si abbatteranno sul Paese”. Il riferimento è a malattie, coltivazioni distrutte e danni agli abitanti. Gli organismi internazionali si sono appellati alla generosità delle nazioni occidentali, ma il problema è che la Corea del Nord – con le sue continue provocazioni militari – si è inimicata Stati Uniti e Corea del Sud. I due, maggiori donatori degli ultimi anni, hanno bloccato l’invio di aiuti umanitari come punizione per il programma atomico e i vari interventi bellici scatenati da Pyongyang.

Il meteo tsunami del Mar Tirreno

Il meteo tsunami – o tsunami meteorologico – è per definizione un’onda simile a quella dello tsunami classico, ma di origine meteorologica e che si propaga in acqua con le stesse modalità del primo. La dinamica lungo la costa è la stessa e, per chi lo osservasse dalla spiaggia, il meteo tsunami avrebbe lo stesso aspetto dello tsunami. L’unica differenza è la fonte, costituita generalmente da una forte differenza pressoriache, lungo la costa, è amplificata da specifici meccanismi di risonanza.
Il fenomeno che si genera, detto anche tsunami like, è molto simile a quello avvenuto qualche giorno fa lungo le coste del Tirreno, e che ha fatto ripensare al meteo tsunami dell’Adriatico del 1978.
l 12 luglio scorso, dalla Calabria al Lazio, il mare si è ritratto verso l’interno, quasi come se volesse asciugarsi. Lo strano fenomeno è durato quasi due ore, durante le quali l’acqua si è ritirata anche di 5 metri, fino ad abbassare il livello del mare di oltre i cinquanta centimetri. Dall’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – si sono premurati di tranquillizzare in merito ad un’eventuale eruzione vulcanica. Se ci fosse stata una frana sottomarina, secondo quanto ha dichiarato l’esperto Salvatore Barba al Corriere della Sera, sarebbe stata avvertita dalle persone o anche solo dagli strumenti, pur nel caso di un terremoto silenzioso. La conclusione alla quale si è giunti – pur senza averne prove certe – è che possa essersi trattato di un meteo tsunami, forse generato da una perturbazione atmosferica di origine nord africana. Resta però, pur sempre un’ipotesi.
La curiosità dell’accaduto trova spazio nel fatto che la zona interessata nei giorni scorsi è un tratto molto lungo della costa, generalmente non colpito da fenomeni di questo tipo. Cosa che, diversamente, accade di frequente nel canale di Sicilia, dove il cosiddetto marrobbio è associato a particolari condizioni meteorologiche e climatiche. Il fenomeno, conosciuto anche in altre zone, è associato a nomi locali:Rissaga in Spagna, Milghuba a Malta, Abiki in Giappone. Pur essendo noto anche negli oceani, l’impatto sulle regioni costiere è più pronunciato nei bacini dove c’è bassa marea e le infrastrutture non sono adeguate ad affrontare quelle variazioni rapide del livello del mare associate alle correnti oceaniche improvvise.

Vulcani in Italia - fonte www.protezionecivile.gov.it
L’Italia non è estranea a questi eventi, anche di forte intensità, pur se molto rari. I più famosi restano sempre i tre tsunami del 1900, uno dei quali in coincidenza con il terremoto di Messina, il 28 dicembre 1908, una sorta di tsunami “di scirocco” che colpì la costa siciliana e quella calabrese, mietendo vittime in aggiunta a quelle del sisma. In alcune zone, il mare si ritirò anche per una decina di metri, per poi rientrare con violenza. L’altezza delle onde in alcuni punti arrivò anche a 9 metri, soprattutto nelle adiacenze del porto. In questo caso, come nel caso del 30 ottobre 1930 a Senigallia, del 15 gennaio 1940 a Palermo e del 18 aprile 1968 in Liguria, si trattò in prevalenza di veri e propri tsunami successivi a terremoti. In qualche modo, dunque, spiegabili.
Quello che suscitò maggiori sospetti, e all’apparenza di natura simile a quello del 12 luglio, fu invece il meteo tsunami del 1978, passato alla storia come il mistero di Vela Luka. La zona interessata, l’Adriatico centro-meridionale, era circoscritta dal lato italiano tra Giulianova e Bari, dal lato slavo dall’attuale Croazia e Montenegro, con l’isola di Korkula e la città di Vela Luka. Nessun terremoto registrato e nessuna apparente condizione meteorologica che lasciassero presagire l’evento. Solo un rombo enorme, seguito da onde alte diversi metri che colpirono la popolazione all’alba del 21 giugno. Dopo il rientro del mare, passate alcune ore, una nuova ondata invase con prepotenza Vela Luka, i cui abitanti erano stati già avvisati dopo il primo muro d’acqua. A Dubrovink e Spalato l’ondata fu di intensità minore, ma il rimbalzo fu avvertito sulle coste pugliesi, qualche ora più tardi, con modalità simili, anche se meno intense. Sempre in Croazia, anche se di minore intensità, l’ultimo di questi eventi si registrò il 15 agosto 2008, presso Mali Lošinj, nell’Adriatico del nord.
Sotto il fronte vulcani, invece, già lo scorso anno, il sorvegliato speciale Marsili – in letargo sotto il Tirreno – aveva fatto parlare di sé in più di un’occasione. E proprio di recente alcuni studiosi si sono concentrati su un eventuale risveglio del Vesuvio. Sapremmo davvero difenderci di fronte ad una catastrofe dalle dimensioni immani? Tali fenomeni, affascinanti dal punto di vista della loro dinamica geologica, inducono a riflettere sulla piccolezza dell’uomo di fronte alla potenza delle catastrofi naturali. Soprattutto, però, dovrebbero porci dei dubbi sul fatto che, nonostante la vasta casistica cronologica di cui troviamo ampio riscontro storico nella penisola, la popolazione non venga mai adeguatamente preparata ad affrontarle.

 


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