Nord Corea devastata dalle inondazioni, il bilancio delle vittime sale a 169

Seoul, 4 ago. (TMNews) - E' aumentato ad almeno 169 morti e 400 dispersi il bilancio delle inondazioni e delle piogge torrenziali che hanno colpito la Corea del Nord. E' stata l'agenzia ufficiale Kcna a diffondere il bollettino. Inondazioni e forti piogge hanno inoltre provocato 212.200 senzatetto.

Le piogge torrenziali causate dal tifone estivo Khanun, recentemente abbattutosi sulla Corea del Nord, hanno causato finora centinaia di morti e feriti, oltre ad aver lasciato senza casa migliaia di persone.

Secondo i dati diffusi dall’agenzia statale della Corea del Nord (Kcna) oltre 5 mila abitazioni sono andate distrutte, 12 mila sono rimaste sommerse dall’acqua e circa 63 mila persone sono senza tetto. Il maggior numero di vittime – riferisce l’agenzia Fides – è stato registrato nelle contee di Sinyang e Songchon, nella provincia centrale di Pyongan del Sud, vicina alla capitale Pyongyang duramente colpita dal tifone. Il temporale, aggravato dai precari sistemi di drenaggio e di controllo delle acque, ha inondato o demolito circa 300 edifici pubblici, compresi 10 centri sanitari e scuole, 60 fabbriche. Almeno 25 mila ettari di terreno e oltre 5 mila ettari di campi coltivati sono stati sommersi e 91.890 metri quadrati di strade sono diventate impraticabili. Gli effetti delle piogge torrenziali estive che colpiscono il Paese sono aggravati anche dalla deforestazione, che facilita le frane. La situazione alimentare è particolarmente grave per i 24 milioni di abitanti che dipendono dall’aiuto esterno. Per Francis Markus, portavoce della Croce Rossa per l’Asia orientale, la criticità maggiore – riporta l’agenzia AsiaNews – riguarda l’acqua potabile: “È un problema serissimo. Il sistema idrico è saltato e se non si interviene subito tutti i danni relativi all’acqua si abbatteranno sul Paese”. Il riferimento è a malattie, coltivazioni distrutte e danni agli abitanti. Gli organismi internazionali si sono appellati alla generosità delle nazioni occidentali, ma il problema è che la Corea del Nord – con le sue continue provocazioni militari – si è inimicata Stati Uniti e Corea del Sud. I due, maggiori donatori degli ultimi anni, hanno bloccato l’invio di aiuti umanitari come punizione per il programma atomico e i vari interventi bellici scatenati da Pyongyang.

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