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USA: la Cina può disattivare le nostre telecomunicazioni

Secondo ex e attuali informatori dei servizi segreti, a quanto pare le aziende cinesi hanno la capacità occulta di accedere a distanza alla tecnologia delle telecomunicazioni venduta agli Stati Uniti e ad altri paesi occidentali, e potrebbero “disattivare le infrastrutture di telecomunicazioni di un paese prima di un conflitto militare.”
Secondo la società di intelligence indipendente Lignet , composta da ex analisti dei servizi segreti statunitensi, i cinesi hanno anche la possibilità di sfruttare le reti informatiche “per consentire alla Cina di continuare a sottrarre tecnologia e segreti commerciali.”
La questione porta alla società cinese Huawei Technologies, che fonti dei servizi segreti USA dicono abbia legami diretti con il governo cinese e l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA). Questi informatori affermano che la Huawei e altre aziende di telecomunicazioni come la ZTE, hanno “accessi elettronici non autorizzati” alla tecnologia delle telecomunicazioni venduta agli Stati Uniti e ad altri paesi.
La notizia della capacità di intrusione elettronica non autorizzata nelle reti di telecomunicazioni statunitensi e occidentali giunge sulla scia delle recenti rivelazioni del WND/G2 Bulletin, secondo il quale la Cina ha fabbricato componenti contraffatti che sono arrivati nei delicati sistemi degli armamenti americani.
Il problema dei componenti elettronici cinesi falsi, installati da fornitori privati della Difesa senza controlli preventivi e ora in funzione sui sistemi militari statunitensi, è molto più diffuso di quanto si pensasse inizialmente.
Questi componenti non provengono soltanto direttamente dalla Cina, ma anche da fornitori del Regno Unito e del Canada che dirottano i prodotti cinesi agli appaltatori statunitensi della Difesa.
I componenti contraffatti sono stati trovati in delicati sistemi missilistici USA destinati a impedire l’eventualità di un attacco missilistico cinese, come pure nei dispositivi per la visione notturna e in diversi velivoli militari.
“Non vogliamo che l’affidabilità di un intercettore della Difesa da 12 milioni di dollari venga compromessa da un pezzo contraffatto da due dollari,” ha detto il gen. Patrick O’Reilly, responsabile della MDA (Agenzia di Difesa Missilistica) statunitense.
La Huawei, sospettata di sfruttare gli accessi elettronici illeciti delle telecomunicazioni, continua a vendere negli Stati Uniti e in altri paesi tecnologia delle comunicazioni, nonostante un divieto imposto alla società che doveva impedirle di fare offerte sulle reti di cellulari e sugli appalti governativi, come ha detto un informatore di intelligence in servizio.
Pare che le potenzialità dell’accesso elettronico non autorizzato possano consentire al governo cinese, attraverso la Huawei e la ZTE, l’accesso a informazioni che viaggiano attraverso le reti di telecomunicazione, o persino di sabotare i dispositivi elettronici, affermano alla Lignet.
Con questa capacità la Cina sarebbe in condizione di sabotare cruciali sistemi di difesa e importanti siti informatici statunitensi, e potrebbe anche inglobare informazioni o apparati impiegati dai fornitori privati della Difesa per svolgere azioni a nome del governo americano.
Con l’aumento dello spionaggio informatico e i crescenti attacchi diretti ai sistemi informatici del governo americano, questi informatori sostengono che la Huawei ha raggiunto questa capacità per conto del governo cinese.
Le fonti affermano che la Huawei può utilizzare il suo accesso elettronico occulto per penetrare negli apparati di telecomunicazione delle aziende estere senza che queste ne siano consapevoli e senza il loro permesso.
Nel caso del produttore di telefoni cellulari ZTE, la Lignet ha detto che la società si è occupata di vulnerabilità della sicurezza mediante una porta d’accesso elettronica illecita sui telefoni cellulari con il sistema operativo Android di Google.
“Pare che questo accesso hacker possa consentire a qualcuno di controllare a distanza il telefono,” hanno detto alla Lignet.
Nella legge di bilancio della Difesa del 2013, la Sottocommissione per le Forze Strategiche della Commissione della Camera sulle Forze Armate aveva presentato una domanda per richiedere un’ispezione di tutti gli arsenali di armi e infrastrutture nucleari americani, al fine di eliminare prodotti di aziende cinesi come la Huawei e laZTE, a causa dell’eventualità di “porte d’accesso illecite e codici a scopo di spionaggio e/o sabotaggio da parte del governo cinese,” hanno sottolineato allaLignet.
Queste rivelazioni seguono un avvertimento del Dipartimento della Difesa americano secondo il quale hacker cinesi starebbero inviando virus agli enti e alle industrie del governo USA, in grado di minacciare l’economia nazionale.
Il messaggio rivela che questi attacchi sono diretti dallo stesso governo cinese.
Secondo una recente relazione del Dipartimento della Difesa al Congresso, “i soggetti cinesi sono gli esecutori più attivi e tenaci al mondo nello spionaggio economico. I tentativi cinesi di reperire informazioni tecnologiche ed economiche statunitensi continueranno ad un alto livello e costituiranno una crescente e continua minaccia alla sicurezza economica americana.
“E’ probabile che la Cina rimanga un canale di raccolta aggressivo ed esperto di delicate informazioni economiche e tecnologie americane, soprattutto nelcyberspazio,” ha aggiunto il Dipartimento.
Un altro problema sollevato dagli informatori è che la Huawei e altre società cinesi di telecomunicazioni forniscono anche tecnologia all’ Iran e ai talebani.
Secondo le fonti, le reti di sicurezza iraniane si basano sulla tecnologia della Huawei, evidenziando l’idea, come dicono le stesse fonti, che gli iraniani possano ottenere lo stesso accesso informatico illecito che i servizi segreti cinesi hanno nei confronti della Difesa e le cruciali industrie statunitensi.
Questa preoccupazione si è fatta più grande con le nuove minacce iraniane di intraprendere una guerra informatica con gli Stati Uniti in risposta alle recenti rivelazioni, secondo le quali gli USA sono stati i principali artefici nello sferrare un sofisticato attacco informatico al programma nucleare iraniano.
Con il nome in codice “Olympic Games”, il tentativo dell’amministrazione Obama è stato quello di dare inizio a una guerra informatica contro l’Iran e al fianco di Israele. Tale rivelazione ha lasciato pochi spazi al dubbio che gli Stati Uniti e Israele fossero anche dietro al virus Stuxnet che ha infettato le centrifughe iraniane per l’arricchimento dell’uranio.
Un informatore ha detto che Washington ha già dichiarato che un attacco informatico agli apparati dei computer americani rappresenterebbe un atto di guerra e che richiederebbe una risposta militare. All’inizio di questo mese, il Pentagono ha dichiarato che ci sarebbe stata una risposta militare nel caso di un attacco informatico ai sistemi governativi – equiparando a tutti gli effetti un attacco informatico a un atto di guerra.
Tuttavia, gli Stati Uniti hanno già dato inizio a questo tipo di attacco contro l’Iran, il quale ora minaccia di fare la stessa cosa ai sistemi informatici degli Stati Uniti.
Nel tentativo di scoprire gli attacchi informatici prima che vengano fatti troppi danni, gli informatori dicono che vi sono milioni di linee di codici software che trasmettono i dati in modo sicuro e che trovare codice dannoso sarebbe problematico e a un costo proibitivo.
Fonte: F. Michael Maloof per Business Insider  08.06.2012
Traduzione di Gabriele Picelli per http://www.times.altervista.org/

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Governo, sottobanco trasferisce 2 miliardi e 567 milioni nelle casse della banca Morgan Stanley!


di Gianni Lannes

Basta dare un’occhiata ai diversi provvedimenti varati dall'attuale Governo - non eletto democraticamente, ma eterodiretto da David Rockfeller - tra cui il decreto-legge numero 201 del 2011, noto come manovra «salva-Italia», che, basando il 75 per cento delle proprie disposizioni su nuove entrate, ha previsto la revisione della tassazione sugli immobili e l'aumento dell'addizionale regionale all'Irpef e dell'Iva che, congiuntamente all'attuale grave crisi economica finanziaria, graveranno pesantemente su tutte le famiglie italiane, comprimendo la domanda interni di consumi e determinando al contempo una riduzione del prodotto interno lordo nazionale, già previsto in forte ribasso dagli esperti economici.

Sotto banco - Il Ministero dell'economia e delle finanze, nei primi giorni di gennaio 2012, ha effettuato un trasferimento nelle casse della banca Morgan Stanley per una cifra pari a due miliardi e 567 milioni di euro. In risposta ad una interpellanza parlamentare urgente (numero 2/01385) presentata dall'onorevole Antonio Borghesi, il sottosegretario all'istruzione, all'università e alla ricerca Marco Rossi Doria, ha dichiarato che «Per quanto riguarda, in particolare, la vicenda relativa alla Morgan Stanley, riportata da alcuni organi di stampa e richiamata nell'interpellanza, si fa presente che alla fine del 2011 e con regolamento il Ministero dell'economia e delle finanze, in data 3 gennaio 2012, ha proceduto alla chiusura di alcuni derivati in essere con Morgan Stanley (due interest rate swap e due swaption) in conseguenza di una clausola di «Additional Termination Event» presente nel contratto quadro (Isda Master Agreement) che regolava i rapporti tra la Repubblica Italiana e la banca in questione. Tale clausola, risalente alla data di stipula del contratto, nel 1994, era unica e non presente in nessun altro contratto quadro vigente tra il ministero e le sue controparti, e non è stato possibile, nel corso degli ultimi anni, rinegoziare la stessa. In virtù di tale clausola, si è proceduto alla chiusura anticipata di alcuni derivati con Morgan Stanley, regolandone il controvalore in 2,567 miliardi senza il coinvolgimento di terze parti».

La denuncia - Recentemente, un cittadino di Roma ha trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica di Trani, già impegnata peraltro in una indagine sulle agenzie affaristiche Standard&Poor's, nonché Moody’s, sostenendo l'opportunità di delucidazioni del Presidente del Consiglio italiano (Monti Mario), anche in ragione del fatto che, così come sostenuto dallo stesso all'interno dell'esposto, quando il Ministero dell'economia e delle finanze sottoscrisse il contratto con la Morgan Stanley, a capo della banca c'era l'attuale Governatore della Banca della comunità europea Mario Draghi (altro soggetto Bilderberg), mentre, al momento della chiusura dei contratti in derivati tra il Governo italiano e l'Istituto di credito americano, la carica di vicepresidente della banca Morgan Stanley era allora ricoperto dal figlio del Presidente del Consiglio italiano, ovvero da Giovanni Monti.  All'interno dell'esposto inoltre, viene rimarcata più volte la singolarità dell'evento, allorché le clausole di estinzione anticipata a favore degli istituti di credito che riguardano il rischio per lo Stato di un rientro anticipato per l'intero, sono operazioni molto rare, senza considerare che inserire il diritto di rientro in qualsiasi momento a discrezione del creditore sembra essere un dato costante dei contratti stipulati dalla banca Morgan Stanley. L’affare descritto sulla pelle dell’Italia, evidenzia come le operazioni in derivati gestite dal Ministero dell'economia e delle finanze si caratterizzino per un altro livello di opacità, laddove nessuno è a conoscenza esattamente dell'ammontare di tali operazioni e di quale sia l'eventuale guadagno, o perdita complessivamente registrata dallo Stato. Presidente pro tempore, Monti Mario, quanti sono complessivamente i suoi conflitti di interessi? Della serie: prima speculo in un Paese e poi lo distruggo definitivamente indossando l’aureola del salvatore. Al diavolo l’amen.
Fonte:http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/06/le-regalie-di-monti-con-i-nostri-soldi.html

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Guatemala: il Fuego esplode per la seconda volta in questo 2012

12 giugno 2012 - Guatemala - Il vulcano Fuego, che si trova a circa 50 km a sud della capitale,Domenica ha espulso una colonna di cenere alta fino a un chilometro di altezza,lo riferisce un ente governativo. 
L'Istituto Nazionale di Vulcanologia ha riferito in un comunicato che il vulcano, che si erge 3.763 metri sul livello del mare Domenica ha eruttato con effusioni magmatiche, secondo le registrazioni sismiche e le immagini ricevute da una telecamera presso l'osservatorio di Panimache. 
L'attività del vulcano e' stata caratterizzata da emissioni di lava incandescente scagliata dal cratere ad una altezza di circa 500 metri.L'istituto ha inoltre comunicato di due forti emissioni di cenere sprigionate fino a circa 1.000 metri.
L'istituto vulcanologia ha avvertito che, sebbene l'eruzione e' stata di tipo effusivo esiste la possibilità che l'attività del vulcano possa aumentare i flussi piroclastici come avvenuto il 19 e 25 maggio.

Il risveglio dei vulcani preistorici

Dal 1980 ad oggi,la velocità di deriva il Polo Nord Magnetico è aumentata di oltre il 500%. 



IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI
Questo potrebbe indicare l'inizio di un aumento dell'attività geodinamica terrestre dal campo magnetico terrestre che è formata come un risultato di processi energetici complessi nel suo nucleo interno ed esterno. 

E' curioso che da allora ad oggi un buon numero di vulcani che non eruttavano da millenni si sono risvegliati o stanno dando segnali di attività,buona parte di essi si trovano proprio alle alte latitudini in prossimità del Polo Nord e del Polo Sud,ma ve ne sono alcuni in altre aree che stanno dando segnali di movimento da parte del flusso del magma al loro interno,pare che questo aumento della velocità di movimento del polo ne sia la causa principale. 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI
L'ultima eruzione del Chaiten risvegliatosi nel maggio del 2008,risale a9000-10.000 anni fa 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Chaiten,Cile. 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI
Il vulcano Nambro,creduto estinto da migliaia di anni invece,ha avuto la sua prima eruzione il 12 giugno di quest'anno,espellendo per tutto il mese assieme ad un'altro vulcano,grandi quantità di anidride solforosa e ceneri nell'atmosfera e pare essere proprio loro la causa di un'estate così fresca e piovosa. 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Nabro,Etiopia 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI
Anche il vulcano Helgafell eruttò per la prima volta dopo 5000 anni nel 1973. 


IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Helgafell,Islanda Est 


IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Il vulcano Garbuna invece eruttò per la prima volta dopo 1700 anni nel 2005. 


IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Garbuna,Papua Guinea 


IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Il 17 settembre 2006 il vulcano Fourpeaked,anch'esso considerato estinto e la cui ultima eruzione si era avuta 10.000 anni prima,si è risvegliato all'improvviso ricominciando a eruttare. 


IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Fourpeked,Alaska 

Dopo aver osservato questi,si può portare l'attenzione su un gran numero di vulcani millenari che stanno dando segni di attività,alcuni molto antichi. 

Uturuncu 

IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI


Grazie alla radiazione elettromagnetica ottenuta da nuove immagini satellitari, i ricercatori hanno effettuato una scoperta sensazionale: la presenza di un nuovo supervulcano. Siamo nel Sud della Bolivia, in una zona estremamente remota, dove osservando l’area ad occhio nudo nulla farebbe presagire agli eventi sinistri che si verificano in questa parte di sottosuolo delle Ande. Imponente, alto circa 6000 metri, il massiccio dell’Uturuncu, uno dei vulcani più facilmente raggiungibili al mondo, si è sollevato nel tempo. La soluzione degli scienziati della Cornell University, Ithaca, USA, descritta in uno studio che verrà pubblicato a breve è eloquente: il tetto della montagna sorge su una superficie dieci volte più grande del lago di Costanza. Gli esperti hanno raccolto misurazioni del moto del suolo, confermando ciò che molti ricercatori avevano ipotizzato nel tempo. L’Uturuncu, un gigante addormentato, sarebbe un supervulcano capace di eruttare una quantità di materiale pari a 1000 volte rispetto al tristemente famoso Monte Sant’Elena, autore di una delle più grandi eruzioni del XX secolo; e 10.000 volte superiore a quello delle eruzioni islandesi nel 2010 che hanno paralizzato il traffico aereo mondiale per settimane. Il sollevamento del suolo era già stato osservato nei mesi scorsi, ma il motivo sembrava ancora sconosciuto. Se un tale vulcano eruttasse, ci sarebbe una distruzione totale nell’arco di centinaia di chilometri di territorio. Il vulcano Uturuncu è stato sino ad ora addormentato, tanto che l’età delle sue colate laviche rivelano che l’ultima eruzione risale a circa 300.000 anni fa. 

Ma ora il gigante si muove di circa 1-2 cm l’anno da circa 20 anni, e sembra risvegliarsi. Ogni giorno si stanno verificando delle deboli scosse, arrivando ad oltre mille per anno. “La dimensione e la longevità del sollevamento è senza precedenti. E’ circa 10 volte più veloce rispetto al tasso normale di crescita di una camera magmatica di grandi sistemi vulcanici “, ha detto Shanaka de Silva, un geologo della Oregon State University che ha studiato Uturuncu dal 2006. La regione andina della Bolivia, del Cile e dell’Argentina è conosciuta per i vari depositi geologici trovati, causati da mega eruzioni passate. “Non possiamo prevedere cosa accadrà“, spiega Matthew Pritchard della Cornell University. Altri supervulcani come i Campi Flegrei nei pressi Napoli o nel parco di Yellowstone sono in movimento, anche se per il momento non destano preoccupazione. L’uturuncu si è da poco risvegliato dal suo sonno millenario, ed il serbatoio di magma sotto al vulcano sta crescendo di circa 1 metro cubo al secondo, ma per una super eruzione potrebbe necessitare di un accumulo maggiore. “Tutto è possibile nei prossimi decenni”, aggiunge Pritchard, il quale poi aggiunge: “dobbiamo imparare a capire meglio i segnali del vulcano per formulare una previsione, anche perché ci sono più vulcani da queste parti che vulcanologi”. Ed infatti il vulcano Uturuncu è circondato da una delle concentrazioni più densa di supervulcani del pianeta, tutti addormentati da almeno 1 milione di anni. 



Colli Albani 

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Non eruttano da ventimila anni, eppure i Colli Albani, che comprendono i crateri vulcanici più vicini a Roma, continuano a sollevarsi come l’ impasto per la pizza. La più precisa misura del sollevamento dell’area è stata fatta quest’anno dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e ha dato come risultato una media di 4 millimetri l’ anno. Se continua così, alla fine del secolo, gli abitanti di Albano, Ariccia e Nemi si ritroveranno una quarantina di centimetri più in alto. “Precedenti studi del nostro Istituto avevano accertato che nel periodo 1950-1990 questa area si era già sollevata di 30 cm, con un tasso di crescita di circa 7 millimetri l’ anno. Il fenomeno era culminato con la lunga crisi sismica del 1989-90 -spiega il sismologo Stefano Salvi, dirigente di ricerca dell’Ingv-. Ora abbiamo effettuato un’ analisi molto più approfondita, utilizzando 140 immagini dei Colli Albani riprese dal satellite ERS dell’ Agenzia spaziale europea, da un’ altezza di 785 km, durante il periodo 1992-2000. Risultato: il fenomeno di sollevamento continua, anche se più ridotto”. Ma l’ aspetto forse più interessante della ricerca sta nell’elaborazione di modelli che permettono di indagare sulle cause del sollevamento. Sembra proprio che sotto il Lago di Albano e la Piana di Ariccia, a profondità fra 5 e 7 km, ci siano due bolle di magma e di gas. “Non c’ è alcun pericolo imminente, ma il monitoraggio è opportuno, dato che i Colli Albani si devono considerare vulcani ancora attivi, anche se quiescenti”, conclude Salvi 



Long Valley 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI

Collocata nella California centrale questa caldera dal diametro di 30 chilometri gli scienziati descrivono la Long Valley come una caldera “in continua attività” e “in forte crescita”. 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI

L’inquietudine geologica della Long Valley cominciò nel 1978 e poi aumentò improvvisamente due anni dopo con sciami di scosse sismiche. 
Il più violento di questi sciami iniziò nel maggio del 1980 e incluse quattro forti scosse di terremoto di magnitudo 6,tre delle quali si succedettero nello stesso giorno. 
Immediatamente dopo queste cose ,gli scienziati intrapresero un riesame dell’area della Long Valley e scoprirono un’altra prova inquietante:un rigonfiamento a forma di cupola. 
Misure effettuate provarono che il centro della caldera dopo decenni di stabilità si era sollevato di 30 centimetri dall’estate del 1979. 
Questo continuo innalzamento,che ora raggiunge i 60 centimetri e interessa un area di 250 chilometri quadrati è prodotto da nuovi flussi di magma che risalgono sotto la caldera. 
Una prova dell’incremento dell’attività sismica di questo vulcano la si trova in una faglia,apertasi nel 2000,nel lato nord delle Mammoth Mountain facenti parte del sistema vulcanico della caldera da allora il rilascio di gas che stà uccidendo le piante e l’attività sismica dell’area stanno mantenendo gli esperti con gli occhi aperti,in attesa di qualche segnale prima del possibile disastro che molti credono inevitabile. 
Tungnafellsjökull. 
IL RISVEGLIO DEI VULCANI PREISTORICI

Questo non è il vulcano più conosciuto in Islanda, inoltre, non ha eruttato negli ultimi almeno 10.000 anni. 
Normalmente questo vulcano non ha nessun terremoto e rimane veramente tranquillo. L'ultima attività di terremoti era nel 1996 in relazione all'attività del vulcano Bárðarbunga e nel vulcano Grímsmvotn in quell'anno. 
Questo vulcano è chiamato Tungnafellsjökull. 
Si tratta di un piccolo vulcano rispetto ad altri vulcani della zona. 
Nei giorni scorsi ci sono stati diversi terremoti interessanti sul vulcano Tungnafellsjökull. 

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Sono piccoli,i più grandi intorno ML1.6. 
Ma essi hanno la profondità da 10 a 12 km. 
Questo è ciò che rende questa attività sismica interessante. 
Dal momento che suggeriscono che il magma potrebbe essere in spinta nel vulcano. 
L'attività di strano tremore sulla stazione Skrokkalda SIL non ha ancora una spiegazione per questa attività. 



Ad aggiungersi alla lista pochi giorni fa se ne è aggiunto un'altro che anch'esso non erutta da 10.000 anni,sempre in Cile come il Chaiten. 
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CILE - A quanto pare, la SERNAGEOMIN ha tenuto sotto controllo uno sciame di terremoto del Cile Tatara-San Pedro (noto anche come San Pedro-Pellado), possibilmente dalla numerazione nell'ordine delle centinaia di piccoli terremoti negli ultimi giorni. 

Le relazioni sono un po scarse e le informazioni provenienti da diverse parti del governo cileno sono contraddittorie: il governatore regionale della zona è stato citato quando diceva che " si tratta di terremoti vulcanici, quindi siamo in allerta " , mentre il direttore regionale di ONEMI ha dichiarato: "in primo pensiero che ci trovavamo di fronte a terremoti vulcanici, ma i rapporti noti l'analisi hanno portato alla conclusione che dovevamo affrontare tipi di terremoti tettonici." 

L'articolo di La Tercera menziona anche che il vulcano non ha eruttato in "decenni ", mentre l'ingresso del Programma Globale di Vulcanismo per San Pedro dice che l'ultima eruzione è" sconosciuta " , probabilmente risalente all'Olocene (ultimi 10.000 anni). 
Se si rinnova l'attività presso il vulcano, è potenzialmente la prima volta nella storia registrata. 
Resta da indagare perchè un così tale numero di vulcani tanto antichi si stia risvegliando dopo millenni di quiescienza. 
Interessante far notare che attorno a 12.000 anni fa,si fa risalire un prolungato periodo di raffreddamento noto come Younger Dryas. 
Potrebbe il nostro pianeta avere un ciclo di 10.000-12.000 anni che periodicamente genera questa sorta di eventi? 
Nelle formazioni del Triassico,Italia settentrionale,sono state trovate prove di un ciclo di 10.000 anni nelle variazioni del livello dei mari. 
Esistono "prove evidenti di un ciclo regolare di 10.000 anni nell'oscillazione del livello marino" affermano d'accordo con i colleghi gli scienziati Bosellini e Goldhammer.(Earth Planetsci.Lett 1991) 
Anche il vulcanismo condivide il medesimo ciclo. 
Le argille nere della fine del Cretaceo contengono picchi di Iridio prodotti dal vulcanismo a intervalli di 10.000 anni,dice Rober Rocchia della Commissione Francese per l'Energia Atomica. 
Anche i basalti del fiume Columbia sono stati prodotti da un ciclo eruttivo di 10.000 anni,dice Tony Irving,Università di Washington
Lo stesso vale per la regione vulcanica di Eifel in Germania. 
Anche il vulcanismo sottomarino"Nuovi vulcani sottomarini si formano ogni 10.000 anni."scrivono Allan Cox e Rovert Brian(Plate Tectonics,How it Works.) 
Inversioni a intervalli di 10.000 anni sono state rilevate nei Deccan Traps di 65 milioni di anni fa,dice il vulcanologo Vincent Courtillot. 
"Intervalli di 10.000 anni di lave di polarità opposta si osservano frequentemente." 
Facciamo il punto della situazione: 
-1)Inversioni a intervalli di 10.000 anni sono state rilevate nei Deccan Traps di 65 milioni di anni fa,dice il vulcanologo Vincent Courtillot. 
"Intervalli di 10.000 anni di lave di polarità opposta si osservano frequentemente."2)Attualmente il polo nord ha guadagnato velocità nel suo movimento di circa il 500% e abbiamo assistito ad eruzioni,e segnali di risveglio da parte di numerosi vulcani che non eruttavano da millenni. 
-A)"Interessante far notare che attorno a 12.000 anni fa,si fa risalire un prolungato periodo di raffreddamento noto come Younger Dryas."B)Attualmente abbiamo in corrispondenza con questo aumento dell'attività dei vulcani preistorici una debole attività solare che rischia di far sprofondare il clima in un raffreddamento di come non se ne vedevano dal sedicesimo secolo.Stà ricominciando una nuova Younger Dryas?
Fonte:expianetadidio.blogspot.it
tratto da:http://it.paperblog.com/il-risveglio-dei-vulcani-preistorici-1220517/


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Un boato e cerchi nel grano a Bergamo. Opera degli UFO?

Un boato misterioso a Bergamo. Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 giugno presso le campagne di Pagazzano  in prossimità del confine con la frazione Masano del comune di Caravaggio si è verificato un presunto avvistamento UFO.

Verso le ore 2:15 gli abitanti del lato sud di Pagazzano e nord di Masano  sono stati svegliati da un boato sordo e da una luce verde giallastra fastidiosa e quasi accecante che roteava circolarmente per circa 30-40 secondi. Subito dopo, un boato di minore entità preceduto dalla scomparsa della fonte luminosa ha scosso ulteriormente coloro che hanno assistito all’insolita scena rilasciando della polvere rossastra sul campo sottostante. Al risveglio il cielo si presentava pieno di scie, come se fosse stato sorvolato da aerei per ore, mentre alcune zone del campo sottostante il bagliore risultavano stranamente appiattite. Nella mattina di oggi alle ore 8:10-8:20 circa, si recavano sul posto 4 furgoni bianchi con uomini in tenuta simile alla mimetico-militare, si pensa per effettuare i rilievi del caso, mentre un elicottero ha sorvolato la zona per diversi minuti. Sta di fatto che la strada è rimasta chiusa al traffico per qualche ora. Ovviamente al momento , dalle prime verifiche non si è trovato niente di anomalo, anche se ulteriori prove verranno effettuati nei prossimi giorni.

I ribelli siriani responsabili del massacro di Houla

DI DOUG MATACOINS
informationclearinghouse.info

Uno dei più importanti quotidiani tedeschi il Frankfurter Allgemeine Zeitung pubblica un nuovo report che attribuisce la strage di Houla ai ribelli sunniti anti Assad.

Nelle parole dell' inviato speciale delle Nazioni Unite Kofi Annan, è stato il "punto critico" nel conflitto in Siria: un massacro selvaggio di oltre 90 persone, prevalentemente donne e bambini, per i quali il regime siriano di Bashar al-Assad è stato immediatamente accusato da praticamente la totalità dei media occidentali. Pochi giorni dopo le prime notizie della strage di Houla, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, e diversi altri paesi occidentali hanno annunciato che stavano espellendo gli ambasciatori della Siria in segno di protesta.

Ma secondo un nuovo rapporto condotto dal quotidiano tedesco, la Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ), il massacro di Houla è stato in realtà commesso da militanti sunniti anti-Assad, e la maggior parte delle vittime erano membri Alauiti e di minoranze sciite, che in gran parte sostengono Assad. Per il racconto della strage, il rapporto cita oppositori di Assad, che, tuttavia, hanno rifiutato di dare le loro generalità per paura di rappresaglie da parte di gruppi armati dell' opposizione.

Secondo le fonti dell'articolo, il massacro si è verificato dopo che le forze ribelli hanno attaccato tre posti di blocco controllate dall'esercito al di fuori di Houla. I posti di blocco erano stati istituiti per proteggere i vicini villaggi a maggioranza alauita da attacchi da parte delle milizie sunnite. L’attacco dei ribelli ha provocato una richiesta di rinforzi da parte delle unità dell'esercito assediati. Le forze armate siriane e ribelli, viene riportato, si sono impegnate nella battaglia per circa 90 minuti, durante i quali "dozzine di soldati e ribelli" sono stati uccisi.

"Secondo testimoni oculari," la relazione FAZ continua

    il massacro è avvenuto in questo frangente. Quelli uccisi erano quasi esclusivamente di famiglie Alauiti di Houla e minoranze sciite. Oltre il 90% della popolazione di Houla sono sunniti. Diverse decine di membri di una famiglia sono stati massacrati, che si erano convertiti da sunnita a sciita. I membri del Shomaliya, una famiglia Alauita, sono stati uccisi, così come la famiglia di un membro sunnita del parlamento siriano, considerato un collaboratore. Subito dopo il massacro, gli autori si suppone abbiano filmato i corpi per poi presentarli come vittime sunnite nei video pubblicati su internet.

Il rapporto del Frankfurter Allgemeine Zeitung conta testimonianze oculari raccolte dai rifugiati provenienti dalla regione Houla dai membri del Monastero di San Giacomo a Qara, in Siria. Secondo queste fonti citate dal monastero secondo l’esperto tedesco di Medio Oriente Martin Janssen, ribelli armati hanno ucciso "intere famiglie alauiti" nel villaggio di Taldo nella regione Houla. 

Già all'inizio di aprile, Madre Agnès-Mariam della Croce del Monastero di San Giacomo ha messo in guardia sulle atrocità commesse di ribelli 'resoconti riconfezionati dai media sia arabi e occidentali come atrocità di regime. Ha citato il caso di un massacro nel quartiere Khalidiya a Homs. Secondo un resoconto pubblicato in francese sul sito del monastero, i ribelli riuniti gli ostaggi cristiani e Alauiti in un edificio a Khalidiya l'hanno fatto saltare in aria con la dinamite. Hanno poi attribuito questo massacro all’'esercito regolare siriano. "Anche se questa azione è stata attribuita alle forze dell'esercito regolare..le prove e le testimonianze sono inconfutabili: E 'stata un'operazione intrapresa da parte di gruppi armati affiliati con l'opposizione, ha scritto "Madre Agnès-Mariam.

Doug Mataconis
9.06.2012

Traduzione a cura di Comedoncisciotte.org 


Monitoraggio solare nuovo gruppo macchie solari AR1504

SUNSPOT: Da come si apre e da come si esibisce con getti solari di basso livello, il gruppo macchie solari AR1504 evidenzia la sua rapida evoluzione. Durante le ultime 24 ore la regione attiva ha assunto una forma irregolare, è passata da un "manubrio" ad un anello scuro ed è sufficientemente ampia da poter contenere una mezza dozzina di pianeti Terra.

Al NOAA, le previsioni stimano una probabilità del 55% di assistere a brillamenti solari di classe M non appena il campo magnetico delle macchie solari si sposterà e si destabilizzerà. Eruzioni alla fine di questa settimana potrebbero essere interagenti con la Terra non appena  le macchie solari saranno rivolte verso la Terra.

 


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