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Giappone: imponente esplosione avvenuta sul vulcano Sakurajima!

20 feb. 2012  - Una massiva esplosione e' avvenuta sul Sakurajima,uno dei vulcani piu' attivi del Giappone,le telecamere di sorveglianza hanno registrato l'evento eruttivo molto intenso che ha fatto tremare l'intera isola.


Il Sakurajima è un vulcano attivo, nonché isola omonima (ora unita alla terraferma) nella Prefettura di Kagoshima, nel Giappone sud-occidentale.
E'uno stratovulcano con la cima divisa in tre picchi: il Kitadake a N (inattivo da almeno 4900 anni, e che è il più alto: 1117 m s.l.m.), il Nakadake al centro, e il Minamidake a S, unico picco tuttora attivo. La superficie dell'isola è di circa 77 km quadrati. Il monte si trova in una parte della baia di Kagoshima chiamata Baia di Kinko; la stessa isola, inoltre, fa parte della stessa città di Kagoshima. Il nome, tradotto dal giapponese, significa "isola dei ciliegi" (sakura = ciliegio, jima o shima = isola), per via delle abbondanti colture di questi alberi da frutto.
Nel 1914, il vulcano ebbe una violentissima eruzione che seppellì di lava i villaggi circostanti, ed il cui deposito unì l'isola alla vicina Penisola di Osumi. L'attività vulcanica continua tutt'oggi, e consiste soprattutto nell'emissione di cenere che ricopre i dintorni del monte, oltre alla stessa Kagoshima. - Wikipedia

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Alaska: il vulcano Kanaga e' entrato in eruzione

L' Alaska Volcano Observatory ha alzato il livello di allerta per un vulcano remoto delle Isole Aleutine.

Gli scienziati hanno riportato sabato una possibile attività esplosiva seguita da una nube di cenere che potrebbe indicare nuovi disordini presso il Vulcano Kanaga.


L'osservatorio ha riportato che il tremore vulcanico è stato rilevato alle 06:23 di sabato. L'agitazione indica la possibilità di improvvise esplosioni di cenere che potrebbero verificarsi in qualsiasi momento, con nubi di cenere che potrebbero elevarsi fin a 20.000 piedi sul livello del mare, minacciando le rotte aeree transpacifiche.

Il vulcano Kanaga si trova a circa 1.215 miglia a sud-ovest di Anchorage, nelle Isole Aleutine occidentale. La sua ultima eruzione risale al 1995.
http://www.thedayafter.it/

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Progetto Avatar: i futuri soldati robot controllati con la mente!



"Programma Avatar", ed è un nuovo progetto finanziato dalla DARPA per lo sviluppo di "macchine bipedi semi-autonome" in grado di fornire supporto sul campo alla fanteria di terra, agendo come veri e propri soldati controllati a distanza da un operatore.
La DARPA ha annunciato proprio questa settimana lo stanziamento di 7 milioni di dollari per la realizzazione di un concept in grado di funzionare e di essere di reale ausilio alle truppe dislocate nei più disparati scenari bellici del pianeta.
I dettagli sono ancora molto pochi, ma possiamo farci una vaga idea di cosa abbia in mente la DARPA. "Il programma Avatar" ha annunciato il portavoce dell'Agenzia, "svilupperà un'interfaccia e gli algoritmi necessari per consentire ad un soldato di far coppia in modo effettivo con macchine bipedi semi-autonome, in modo tale da farla agire come un surrogato del soldato".
Fino ad ora, considerando anche le poche informazioni a disposizione e la fama della DARPA, sono nate numerose ipotesi e congetturesulle reali funzionalità di Avatar. Il The Daily Mail, ad esempio, ritiene che i robot potranno essere pilotati a distanza tramite un'interfaccia neurale. "L'Agenzia ha ripetutamente finanziato tentativi di successo di controllare robot con il pensiero. L'iniziativa sembra il successivo e logico passo nella robotica e nella ricerca bellica dell'esercito degli Stati Uniti".
Putroppo, ad oggi non abbiamo alcun dato che possa confermare la possibilità di una connessione neurale con gli avatar, e quella del The Daily Mail, come accade fin troppo spesso in quella redazione, rimane una pura speculazione.
Il progetto è stato definito come "un avanzamento fondamentale nel campo delle telepresenza e del controllo remoto di un sistema di terra", per cui è facile presumere come questo sistema di interfaccia, se dovesse essere effettivamente realizzato, potrebbe essere sfruttato per pilotare una vasta gamma di robot semi-autonomi già oggi utilizzati sul campo.
La DARPA ha dichiarato che la prima bozza del progetto ha avuto origine nel 1958 "per prevenire sorprese strategiche dall'abbattimento della sicurezza nazionale americana, e per creare un effetto sorpresa strategico ai nemici degli Stati Uniti mantenendo la superiorità tecnologica dell'esercito del Paese".
Vuol dire tutto e niente, e non fornisce (volutamente, è più che lecito pensarlo) alcun dettaglio su un progetto così ambizioso. Ma una cosa è certa: il terzo millennio è iniziato all'insegna della robotica sul campo di battaglia. Fino al 2010, i robot impiegati sugli scenari bellici afgano e iracheno sono stati oltre 7.000, e più di 40 Paesi in tutto il mondo hanno un programma robotico a scopi militari per ritagliarsi la loro fetta di supremazia tecnologica.
La DARPA, agenzia all'avanguardia da sempre nel campo della ricerca e dello sviluppo di robot, non vuole certamente farsi superare da nessuno in quanto a supremazia tecnologica, e distribuisce ogni anno circa 3 miliardi di dollari tra tutti i progetti in cui si trova coinvolta, come Big Dog / LS3 e Petman.
Petman, inoltre, potrebbe essere la base per i futuri robot umanoidi del Progetto Avatar. Anche se il suo scopo dichiarato è quello di testare l'abbigliamento contro la guerra chimica, Evan Ackerman di IEEE suggerisce giustamente che "non abbiamo alcuna prova per dire che Petman non sia altro che un tester per abbigliamento contro la guerra chimica, eccetto per il fatto che testare uniformi sembra essere leggermente ridicolo per un iavolo di robot soldato umanoide bipede super avanzato".
Un commento su Slashdot, tuttavia, fa riflettere sulle possibili conseguenze inattese. Anche se riuscissimo a connettere la mente di un soldato ad un surrogato robotico in grado di combattere al suo posto a decine di migliaia di chilometri di distanza, cosa ci fa pensare che questo migliorerebbe le cose?

Giappone: Il monte Fuji da segni di risveglio!

19 febbraio 2012 - GIAPPONE - Il monte Fuji,uno dei piu' famosi vulcani giapponesi,starebbe dando segni di risveglio secondo quanto riportato da alcune relazioni.Alcune foto mostrano che sul versante del vulcano si sono formati dei nuovi crateri, il più grande,di 50 mt di diametro, è apparso sul fianco orientale del vulcano a quota 2200 mt. L'osservazione si unisce altri segni che suggeriscono un graduale risveglio: Uno sciame di terremoti di magnitudo tra 4 e 5 della scala richter si sono verificati a nord-est del monte Fuji.Il rapporto menziona anche una maggiore attività dalle fumarole a 1500 mt di altitudine.Il Dr. Masaaki Kimura dell'università di Ryukyu afferma che vi è un aumentato rischio di un'eruzione sul versante orientale e che lo stato del vulcano deve essere attentamente monitorato.L'ultima eruzione del Mt. Fuji e' avvenuta nel 1707, circa 305 anni fa. - Volcano Discovery

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Un tornado catturato sulla superficie del sole!

19 feb. 2012 - Per circa 30 ore dal 7 all' 8 febbraio 2012 il Satellite della Nasa SDO Solar Dynamic Observatory ha catturato delle bellissime immagini che mostrano un filamento magnetico rotante sulla superficie solare.I'evento sembra somigliare molto ai tornado che si formano sulla superficie terrestre.
http://www.sott.net/signs/list_by_category/17-Fire-in-the-Sky

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Squali attaccano l'uomo,aumentano i casi!

(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Gli attacchi mortali di squali all'uomo sono raddoppiati nel 2011 rispetto all'anno prima a causa soprattutto della 'scoperta' di nuovi santuari per questi animali da parte dei turisti. Lo afferma il 2011 Worldwide Shark Attack Summary preparato come ogni anno dall'università della Florida.


Secondo i numeri presentati gli squali hanno ucciso 12 persone nel mondo lo scorso anno, un numero che non veniva raggiunto dal 1993 e doppio rispetto alla media del decennio 2000-2010 che era di 4,3 vittime. Anche la mortalità degli attacchi registrata, il 16%, è molto più alta della media del decennio che era del 6,7%.
Il record di morti spetta all'Australia, con 3, mentre a 2 ci sono isole Reunion, Seychelles e Sud Africa: "Molti degli attacchi recenti sono in nazioni dove storicamente erano molto rari, come Costa Rica, Kenya, Nuova Caledonia o Isole Reunion - spiega nel rapporto George Burgess, l'autore principale - penso che molte di queste comunità non siano preparate strutturalmente ad avvisare della possibilità di un attacco da parte degli squali finché questo non è avvenuto. Una volta che il numero di corpi in acqua raggiunge una massa critica è inevitabile che si abbia un primo attacco, ma bisogna reagire".(ANSA).

Era Glaciale o Riscaldamento Globale?

– L’allarme meteo, con perturbazioni violente e nevicate intensissime anche a bassa quota, stanno facendo riemergere alcune teorie su un graduale passaggio della Terra ad una nuova era glaciale. Questa corrente di pensiero, tra gli altri, è sostenuta da alcuni anni da Roberto Madrigali, studioso del clima e meteorologo, che tempo fa avevo esposto questa convinzione in un articolo dal titolo “Il ruolo delle correnti in quota nella dinamica dei cambiamenti climatici”, pubblicato sulla rivista “21° Secolo, scienza e tecnologia”.Questa dottrina sta ritornando un auge in questo periodo, considerato quello che sta succedendo in diverse parti del Pianeta, dove ondate di gelo stanno causando panico, danni incalcolabili e purtroppo diversi morti. Dottrina in competa controtendenza con quella della teoria del riscaldamento globale, sulla quale ormai, visto il graduale scioglimento delle calotte polari e le temperature più alte, sono sempre stati d’accordo in questi ultimi anni la stragrande maggioranza degli esperti nel campo meteorologico e climatologico.Madrigali nel suo studio affermava che l’aumento esponenziale delle piogge nel periodo autunnale, gli inverni freddi e perturbati ed i continui sbalzi del meteo in primavera ed estate erano un chiaro sintomo del passaggio dalla fase interglaciale (che stiamo vivendo tuttora) ad una nuova era glaciale.Riportiamo alcune considerazioni dello stesso Madrigali: “Prendendo in esame l’evoluzione atmosferica attuale e futura si evince un nuovo marcato peggioramento del clima autunnale, con un avvicendarsi continuo di perturbazioni al quale non si assisteva da anni. L’onda di Rossby e l’espansione del Vortice Polare, stanno favorendo e continueranno a incentivare, piogge estese e persistenti, con venti intensi e mari agitati, con abbondante neve in arrivo sulle Alpi ed a seguire, sulle cime dell’Appennino. Stiamo attraversando la parte finale dei circa 12.000 anni che caratterizzano la durata di un’era interglaciale. Al punto in cui siamo giunti, ogni nuovo intervallo verso il freddo potrebbe essere quello scatenante l’avvio di una nuova era glaciale, causando l’innesco del punto di non ritorno”.Madrigali concludeva asserendo che questi che stiamo vivendo dovrebbero essere gli ultimi anni “temperati”, perché fra poco arriverà il periodo di transizione dove le temperature si abbasseranno sempre di più, fino ad arrivare appunto ad una nuova era glaciale.Non sappiamo certo oggi se le previsioni di Madrigali si avvereranno, e in che tempi. Cosa innegabile e controvertibile è che, oltre la situazione di temperature “glaciali” in Europa e in altri paesi del mondo, l’Italia è ormai da giorni coperta da una coltre di neve e gelo che ha immobilizzato gran parte del centro-nord, creando enormi disagi alla viabilità stradale, ai treni, ai voli e nelle grandi città. Torino, Milano e Bologna imbiancate da centimetri e centimetri di neve. A Roma non nevicava così tanto da 30 anni e domani scuole, musei e uffici pubblici resteranno chiusi e si può circolare solo con catene o gomme da neve. In Molise l’unica vittima accertata finora, dove un uomo è stato trovato morto nella sua auto bloccata sulla strada e coperta di neve. Anche il calcio domani e domenica subirà uno stop: alcune partite (come Inter-Roma) sono state sospese a data da destinarsi.

 


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