MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Piu' di 20 tornado devastano il sud-est degli Stati Uniti

18 Nov 2011 - Almeno 20 tornado hanno sconquassato il Sud Est degli Stati Uniti Mercoledì, colpendo in particolare l'Alabama e l'area a nord di Atlanta, muovendosi poi verso Carolina del Sud e Florida settentrionale. 


Purtroppo 4 persone sono state uccise in Georgia e nel Sud Carolina dalla furia degli elementi; tre di questi a sud di Rock Hill, dove un tornado ha danneggiato tre abitazioni ieri sera, mentre il quarto è deceduto nella propria autovettura, colpito da un albero caduto sulla sede stradale. Causa di tutto questo va ricercata nell'estesa linea temporalesca che ha ormai preso il largo sulle coste della Carolina del Sud ma anche del Nord, continuando tuttavia a scuotere ancora il nord della Florida con residui fenomeni. Tra le tante segnalazioni di tornado si è quasi certi che uno o più di questi fenomeni vorticosi, di intensità compresa tra F1 ed F2, abbia interessato le località di Auburn e Opelika (Alabama) ma anche Hamilton (Georgia), causando talora ingenti danni.

Ricordiamo che i tornado nel Sud Est degli Stati Uniti possono sorgere in ogni mese dell'anno, dato il continuo scontro tra masse d'aria più calda in risalita dal Golfo del Messico e quelle più fredde in discesa dal Canada. Ci sono tuttavia due distinti periodi durante l'anno nei quali si ha un aumento della frequenza di questi fenomeni vorticosi; il primo tra la fine di Marzo ed il mese di Maggio, il secondo tra la fine di Ottobre e Novembre, quando la corrente a getto si rinforza.


http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/temporali-con-tornado-sugli-usa-sudorientali-55151

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Forte terremoto 6.0 scala richter colpisce a largo della Nuova Zelanda



18 Novembre 2011 - Un forte terremoto di magnitudo 6,0 della scala Richter e' stato registrato dall'Istituto di Sorverglianza Geologica USGS a largo di North Island in Nuova Zelanda alle ore 7:51 UTC ad una profondita' di 28,8 km,l'epicentro e' stato localizzato a 158 km NE da Gisborne,405 km ad ESE da Auckland.Nessun allarme tsunami e' stato emesso.

USGS


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Un anno in più per “Messenger” in orbita attorno a Mercurio

La Nasa ha deciso di prolungare di un anno la missione della sua navicella “Messenger” (disegno) intorno al pianeta Mercurio, in precedenza fissata al 17 marzo 2012. In quel giorno la sonda avrebbe dovuto accendere per l’ultima volta il suo motore per tuffarsi su Mercurio in una missione suicida. Gli scienziati che seguono il lavoro di “Messenger” hanno invece ritenuto più opportuno proseguire la raccolta di dati per approfondire sei punti chiave: 1) quali sono le sorgenti di gas sulla superficie di Mercurio; 2) fino a quando Mercurio ha avuto vulcani attivi; 3) quali variazioni mostra la topografia di Mercurio vista in radiazioni a grande lunghezza d’onda; 4) qual è l’origine delle regioni nelle quali si riscontra una maggiore densità dell’esosfera del pianeta; 5) in che modo il ciclo dell’attività solare influenza l’esosfera mercuriana; 6) quale è la causa del flusso di elettroni ad alta energia che si sono rilevati sul pianeta. "Messenger è in orbita intorno a Mercurio dal 18 marzo 2011.

Le possibili cause della moria globale di uccelli e pesci!




Mentre i media mainstream tentano di minimizzare le recenti morti, che ora sono diventate globali, vale la pena di tenere traccia delle notizie su questa storia. Sentitevi liberi di aggiungere la vostra alla sezione commenti, e ci aggiorneremo di conseguenza. Spiegazioni mainstream: Fulmini, grandine, collisioni a mezz’aria, linee elettriche e fuochi d’artificio di Capodanno per gli uccelli… invece malattia per i pesci. Questo risulta dando uno sguardo ai media mainstream. Gli uccelli sono incredibilmente sensibili al loro ambiente (si pensi ai canarini nelle miniere di carbone) e il pensiero che essi siano stati colti di sorpresa, o che abbiano sbagliato il loro modello di volo palesemente ridicolo. E dove sono gli uccelli arrostiti da questi colpi di fulmini? E i pesci che muoiono nella stessa regione? Solo una fortuita malattia. Uno dei principali titoli deve essere sancito come il tentativo più triste di sensazionalismo, mentre rivela un’ovvia conclusione naturale Gli uccelli caduti probabilmente morti per un massiccio Trauma. Davvero?

SCIAMI METEORICI


Siamo in un periodo di intensi sciami meteorici stagionali, e parecchi utenti di YouTube hanno segnalato di aver udito bang sonici nell’area, che potrebbero essere indicativi di una locale onda d’urto. Questa potrebbe essere una causa naturale non-cospirativa, che ha effettivamente senso, ma difficile collegare a questo sia gli uccelli che i pesci, a meno che essa non abbia prodotto una frequenza invalidante. C’erano in verità altre anomalie sonore, secondo il rapporto sopra evidenziato.

NUOVA LINEA DI FAGLIA


Madrid: Un eccellente articolo di The American Dream ha raccolto dati sulle recenti attività sismiche lungo questa linea di faglia che corre lungo la sezione medio orientale degli Stati Uniti. Se consideriamo anche il metodo della fratturazione per ottenere gas, l’immensa attività geologica nella regione e il disastro dell’estrazione petrolifera della BP, che ha disperso il Corexit nell’atmosfera, noi potremmo attribuire a questo qualsiasi distruzione di massa nella regione. Tuttavia, siamo di fronte ad un evento globale, quindi potrebbe trattarsi dell’effetto collaterale di qualcosa di più grande, o di un fattore che ha contribuito direttamente.

ESPERIMENTI DEL GOVERNO


La lunga storia degli esperimenti del governo stata esposta da molti ricercatori. La componente strana di queste morti che solo alcune specie sono state colpite, solo all’interno dell’intera regione. E alcune relazioni hanno indicato che gli organi di questi uccelli si sono liquefatti, e questo potrebbe indicare un possibile virus. Potrebbe questo indicare l’uso di armi biologiche specie-specifiche? È agli atti che si sono svolte discussioni su armi biologiche razza-specifiche; si forse trattato di un test sulla possibilità di trasferimento?

MUTAZIONI OGM


Mike Adams di Natural News avanza un’ interessante teoria: quest’ultimo evento locale, ma le morti stanno investendo più specie visto che anche le popolazioni di api e pipistrelli sono in calo. Adams sottolinea che la Monsanto ha una sede nell’Arkansas. È legittimo porsi domande.

GEOINGEGNERIA


Potrebbe l’irrorazione nella zona aver causato questo tipo di fallout? Forse qualcosa di nuovo stato aggiunto alla miscela? Le scie chimiche si sono rapidamente trasformate da teoria cospirativa a fatto documentato. Tanto, che i poteri hanno dovuto ammettere l’esistenza del programma, ma secondo loro a scopo benefico. Tra il cloud seeding e possibili connessioni a HAARP, la ricaduta da scie chimiche deve essere considerata, specialmente perché il programma si svolge quasi in tutto il mondo. Rosalind Peterson stata all’avanguardia nell’aver stabilto una connessione della Geoingegneria agli OGM come fonte combinata per l’esplosione di alghe che riducendo l’ossigeno potrebbero interessare un ampio spettro di sistemi naturali. Inoltre, alcuni ritengono che il sistema di spargimento delle scie chimiche permette anche la dispersione di agenti patogeni. Se ci sarà un focolaio di influenza aviaria o malattie nei prossimi giorni o settimane tra la popolazione umana, nelle zone dove sono caduti gli uccelli, potrebbe essere avanzata una connessione con le scie chimiche. Se questo accadrà, il contagio potrebbe essere attribuito ad una nuova, mortale influenza aviaria. Un’altra possibilità collegata alle scie chimiche quella delle nanoparticelle.

H.A.A.R.P


Uccelli e pesci possono essere sensibili ad impercettibili variazioni di di frequenza. Un post interessante di YouTube da parte di un pescatore di lunga data, menziona la presenza di una lamina di “perla” dietro l’occhio del tipo di pesce tamburo interessato da questo evento. Ha fatto un appello a chiunque nella zona, per cercare segni di danni riguardo a questa lamina. Sia gli uccelli che i pesci si spostano in modo altamente coordinato, e questo indica che si muovono e comunicano attraverso frequenze. Potrebbe il dispositivo HAARP in Alaska aver mandato in cortocircuito i loro sistemi di navigazione? O, forse, questo l’inizio di un effetto a cascata dovuto a decenni di inquinamento elettromagnetico da campi elettromagnetici e onde ELF, intorno al pianeta, provenienti da una vasta gamma di moderni mezzi di comunicazione?

ARMI SCALARI


Queste armi ad energia diretta possono essere distribuite via satellite e creare una vasta gamma di “disastri naturali” che possono essere sintonizzati su determinate frequenze. È stato segnalato che il loro raggio d’azione di diverse miglia. Ancora più pazzesco che ci stato detto che negli uccelli morti sono stati rilevati massicci traumi. Una delle abilità segnalate delle armi scalari quella di creare uno scudo di Tesla di plasma, come una bolla, che potrebbe far esplodere tutto ciò che entra nel suo spazio aereo. Alcuni hanno ipotizzato che questa tecnologia in piena operatività. Ma che cosa succederebbe se invece fosse ancora in fase sperimentale? Ricordate, questo sta accadendo anche in Sud America.

PROGETTO BLUE BEAM


Era il test di un generatore di suono per inscenare a livello globale un’invasione aliena? Questa certamente “una realtà”, e la stessa NASA ha annunciato la sua preparazione per un tale scenario. Il Progetto Blue Beam, come la sua controparte HAARP, utilizza l’energia naturale presente nella ionosfera come dispositivo sia visivo che acustico. Ancora una volta, forse non sono nella fase definitiva, ma, come Tesla, hanno fatto un passo falso involontario.Modifica Geomagnetica e altre modifiche della terra: Come chiunque può vedere dalla gamma di possibilità elencate sopra, siamo di fronte ad una serie di manomissioni dell’uomo. Tuttavia, a questo fanno da sfondo le anomalie che cominciano a prendere forma con l’apparente vagare del nostro polo magnetico, visto che anche il National Geographic ha segnalato che il Polo Nord magnetico sta migrando verso la Russia. Se aggiungiamo a questo un’indebolimento della magnetosfera e la caduta dei livelli di ossigeno, allora le morti tra le specie più delicate fanno presagire un problema più ampio. Infine, un aumento di attività del sole e le tempeste magnetiche potrebbero indebolire il nostro habitat naturale globale.La diffusa distruzione della natura dovrebbe indurci a guardare più intensamente al mondo intorno a noi e a mettere in discussione il nostro rapporto con essa e il nostro effetto su di essa. Forse questo è ciò che avremmo dovuto fare tutti insieme.


Fonte:http://newapocalypse.altervista.org
Letto su:http://ilfattaccio.org/

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Appello dall'Europa per salvare le api!

In questi giorni l'Europarlamento ha chiesto all'Unione europea di affrontare con urgenza il grave aumento della mortalità delle api. Nella risoluzione votata dall'assemblea plenaria degli eurodeputati a Strasburgo, si chiede infatti di investire maggiormente in ricerca proprio per proteggere le api.
Quella della moria delle api è purtroppo diventata una ben nota questione, sulla quale da tempo sono stati attivati studi e monitoraggi per tracciare le cause del fenomeno. Da diverso tempo l'Agenzia Europea dell'Ambiente evidenzia come diverse specie di api selvatiche si sono già estinte e, nel resto del mondo, si sono decimate a causa di pesticidi, acari e malattie. (Rapporto Segnali ambientali 2010).


Un solo fattore non può spiegare tutte le perdite di api nel corso di un determinato periodo di tempo. Tuttavia è sempre più evidente che tra i fattori da tenere in considerazione, oltre alle malattie (per esempio la varroa), parassiti, fattori ambientali, ci sia l’impiego di pesticidi sistemici. Ormai da tempo numerosi studi evidenziano come il loro utilizzo in agricoltura possa colpire le api che sono esposte a queste sostanze chimiche proprio come conseguenza della loro attività di foraggiamento.
Se è vero che i danni da tossicità acuta non sono l'unica minaccia per le api, gli effetti sub-letali come paralisi, disorientamento o cambiamenti comportamentali, sia da esposizioni a breve termine sia a lungo termine, sono sempre più presi in considerazione visto che influenzano le diverse fasi di vita e i diversi livelli organizzativi delle popolazioni di api.
Diverse specie di api selvatiche si sono già estinte
Proprio per questi motivi, negli ultimi anni sono stati avviati diversi programmi nazionali di monitoraggio per le colonie di api. Uno dei più completi è il programma di monitoraggio DEMIBO (DEutsches BIenen MOnitoring), in cui dal 2005 circa 1200 colonie vengono continuamente seguite e analizzate. Anche se laborioso e costoso, questo progetto si sta dimostrando utile in quanto genera dati affidabili e consente di creare relazioni tra i fattori di rischio e la morte delle colonie.
Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo gli apicoltori italiani ci sarebbero tutti i presupposti scientifici per vietare definitivamente l’impiego dei neonicotinoidi. Gli insetticidi sistemici che negli anni scorsi hanno causato una moria di api senza precedenti, come confermato da uno studio dell’Università di Padova pubblicato di recente anche su Journal of Environmental Monitoring.
Secondo gli apicoltori e gli ambientalisti, dopo la fase di studi e monitoraggi, ci sono le informazioni necessarie per una risoluzione definitiva e non più temporanea che vieti per sempre l'impiego dei neonicotinoidi per la concia delle sementi del mais. Gli apicoltori sottolineano che dopo le tre stagioni senza concianti sistemici è stata dimostrata l’assenza di danni agli alveari, ma anche il conseguimento di produzioni ottime di mais, se non addirittura record, come nel 2011.
Gli apicoltori continuano la loro mobilitazione e chiedono di avere risposte alle seguenti domande: “Quale altro monitoraggio e controllo a livello territoriale è ancora necessario? Cos’altro è necessario perché il Governo italiano sappia attivarsi per ottenere l’avvio di una revisione indipendente dell’autorizzazione comunitaria delle molecole insetticide sistemiche, per cui si è accertata scientificamente la pericolosità?”.

Mucche transgeniche producono latte umano

Il Sunday Telegraph di Londra ha messo la notizia in prima pagina: 300 mucche-balie transgeniche capaci di produrre latte “umano”, buono per i neonati, sono già state allevate in Cina come fornitrici dell’alternativa perfetta al latte materno e a quello artificiale. Le hanno “create” – è questo il termine appropriato – alcuni scienziati cinesi, appunto, introducendo nei bovini specifici geni umani e forse tra una decina d’anni il prodotto delle straordinarie mammelle di questo tipo di mucche potrebbe giungere addirittura negli scaffali dei supermercati di tutto il mondo. Ma gli oppositori dei cibi transgenici gridano allo scandalo in Gran Bretagna: come se il famoso mostro Frankenstein fosse rinato, stavolta nella stalla, per fini alimentari. E promettono battaglia per fermare questa nuova frontiera delle modifiche genetiche.
Le vacche transgeniche hanno, ovviamente, lo stesso aspetto di quelle normali. La differenza sta nel latte che producono, perché contiene proteine umane come il lisozima, che protegge i neonati dalle infezioni, o lalattoferrina, che rafforza il sistema immunitario. E’ stato inoltre modificato il quantitativo di grasso presente normalmente nel latte bovino, aumentandolo di circa il 20 per cento. Insieme ad altre proprietà, il nuovo alimento liquido “potrebbe essere un’alternativa all’allattamento al seno e ai vari latti artificiali che sono spesso criticati perché insufficienti dal punto di vista nutritivo per i bebè”, ha scritto il Sunday Telegraph.
In Cina le regole sui cibi geneticamente modificati sono più permissive che in Europa. Ed è lì appunto che i scienziati dei laboratori statali della China Agricultural University hanno introdotto con successo geni umani
in circa 300 mucche per produrre latte con le stesse proprietà di quello materno. Un latte, assicurano i ricercatori cinesi, “altrettanto sicuro di quello prodotto dalle donne che sono appena diventate mamme”. Dice Ning Li, il direttore dell’esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Public Library of Science One: “E’ un latte che ha un sapore dieci volte più forte del latte normale. Tra una decina d’anni lo troveremo in tutti i supermercati e negozi di generi alimentari”.
Ma in Gran Bretagna, patria di Dolly, la prima pecore clonata, la notizia ha scatenato ferme proteste. “Ci sono milioni di interrogativi sul fatto che il latte di queste mucche sia sicuro per gli esseri umani ed è difficile verificarlo se non si fanno test su larga scala”, commenta Helen Wallace di GeneWatch, un’associazione per il controllo degli sviluppi delle biotecnologie. Esprime dubbi anche la Reale Società Britannica per la Protezione degli Animali: “La prole degli animali clonati soffre spesso di gravi problemi di salute, abbiamo veramente bisogno di questo latte per i nostri neonati?”.

Scoperti frammenti di Gondwana,il continente perduto!



SYDNEY - Scienziati australiani esplorando luoghi sconosciuti dell'Oceano Indiano hanno annunciato di aver scoperto frammenti di Gondwana il supercontinente generatosi durante il Neoproterozoico dall'aggregazione dei frammenti della Pangea, un supercontinente preesistente e scomparso nel Mesozoico. Dalla sua frammentazione sono nati gli attuali continenti dell'emisfero meridionale (Sudamerica, Africa, India, Antartide, Australia).
Secondo le analisi, le rocce di questi frammenti contengono fossili di creature abituate ad acque poco profonde, il che significa che queste rocce erano un tempo, al livello del mare o al di sopra, ha dichiarato Jo Whittaker, geofisico presso l'Università di Sydney.


Essi non possono essere stati creati da attività vulcaniche sottomarine, ha inoltre aggiunto.
Questa scoperta può permettere una migliore comprensione di come Gondwana si sia separata dal megacontinente Pangea, dando vita all'Australia, Antartide e l' India,quest'ultima andata alla deriva fino ad andare in collisione con l'Eurasia originando la catena montuosa dell'Himalaya.
Queste rocce verranno poi confrontate con campioni dalla costa occidentale dell'Australia, per determinare dove e come il continente si frammento'.


http://thetruthbehindthescenes.wordpress.com/2011/11/17/parts-of-gondwana-megacontinent-found-off-australia/


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