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Messico: enormi crepe minacciano Santiago e Santa Cruz Mitlatongo

Messico-1 Ottobre 2011-Le localita di Santiago e Santa Cruz Mitlatongo sono minacciate da un enorme fronte franoso che potrebbe in qualsiasi momento collassare e travolgere i due paesi,le autorita' hanno esortato gli abitanti della zona ad evacuare immediatamente le loro abitazioni,numerose delle quali gia' distrutte dagli effetti del movimento del terreno.

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Costa Rica: Il vulcano Rincon de la Vieja si sta risvegliando!



1 Ottobre 2011-COSTA RICA-Inattivo da piu' di dieci anni il vulcano Rincon de la Vieja ha sorpreso i residenti con un improvvisa eruzione freatica dal 16 al 22 Settembre.Esperti vulcanologi stanno monitorando l'attivita' del vulcano ispezionando il cratere, i sedimenti dell'eruzione sono stati trovati nel fiume Penjamo dove erano stati avvistati diversi pesci morti.Per il momento sono state sospese le visite turistiche del cratere le autorita' stanno invitando a visitare altre zone del parco nazionale.


Situato nel nord-ovest della Costa Rica , a circa 25 km da Liberia , in provincia di Guanacaste . Il suo nome significa "angolo della vecchia", si trova 1.916 metri (6.286 piedi) sul livello del mare , e la sua vetta è il punto più alto in Rincón de la Vieja Volcano National Park . E 'scoppiata l'ultima volta nel febbraio 1998. Il vulcano ha un gran numero di fumarole e sorgenti calde sulle sue pendici. E 'formata dalla lava felsica.Il Rincón de la Vieja è uno dei sei vulcani attivi del Costa Rica.

Trema ancora l'Alaska due terremoti 5,6 e 5,1 Scala Richter



Un terremoto di magnitudo 5,6 ha colpito vicino alle isole, isole Aleutine, in Alaska, ad una profondità di 5,8 km (3,6 miglia), il sisma ha colpito alle 09:23:48 UTC Sabato 1 ° ottobre 2011. 
L'epicentro è stato 139 km (86 miglia) sud-ovest di Attu Station, Alaska 
Nessun allarme tsunami Emesso - notizie di danni o lesioni riportate in questo momento


Un terremoto di magnitudo 5,1 ha colpito vicino alle isole, isole Aleutine, in Alaska, ad una profondità di 30 km (18,6 miglia), il sisma ha colpito alle 09:18:53 UTC Sabato 1 ° ottobre 2011. 

USGS

Clima impazzito in Italia,continuano le temperature estive in pieno autunno!


(AGI) - Roma, 29 set. - Siamo in pieno autunno, ma l'estate non sembra voler mollare la presa. Almeno fino a martedi' 4 ottobre si registreranno temperature superiori di 8 gradi alle medie stagionali, con punte di 30 gradi nelle citta'. Lo sottolineano gli esperti del portale ILmeteo.it. Un vastissimo campo di alta pressione con contributi nordafricani alle quote medie (1500-5000m), garantira' su tutta l'Italia un clima eccezionalmente mite, simil-estivo fino a martedi' prossimo. Un po' di vento da nordest specie al sud e sulle regioni adriatiche non disturbera' un weekend d'ottobre senza precedenti. Anche Alpi e Valpadana non erano mai state cosi' calde, con lo zero termico, cioe' la quota alla quale si hanno zero gradi, spinto sino a oltre 4000m come d'estate. Un fine settembre e un inizio ottobre certamente piu' caldi di luglio in molte citta'. Le piogge e il fresco secondo gli esperti arriveranno tra giovedi' 6 e venerdi' 7. L'estate 2011, insomma, e' stata longeva e molto calda, particolarmente nella sua seconda parte e si e' agganciata all'autunno dolcemente, rispettando le proiezioni stagionali pubblicate da maggio e giugno. Anche settembre volge al termine con altre giornate caratterizzate da temperature superiori alla media, con massime tra 26 e 29 gradi nelle zone di pianura interne, e cosi' partira' anche il mese di ottobre , fino al giorno 5-6. Dalla seconda meta' di ottobre e per la prima meta' di novembre e' atteso un aumento della piovosita', particolarmente al Nord e sulle regioni centrali tirreniche per il transito di perturbazioni atlantiche. Ancora a tratti piu' asciutto e mite del normale sulle regioni del medio-basso Adriatico, Sud e Sicilia. Nella seconda meta' di novembre e' attesa una fase piu' secca del normale su tutto il centro-sud e isole, con temperature sempre superiori alla media. Valori invece intorno alla media al Nord con piovosita' nella norma e possibili anche i primi eventi nevosi a quote basse su Alpi e Nord Appennini.


Inghilterra: trovata la carcassa di una balena a 700 metri dalla costa!


La sonda Keplero alla ricerca di nuovi pianeti "abitabili"


L'osservatorio orbitante Keplero è specificamente progettato per trovare pianeti simili alla Terra intorno a stelle vicine.

All'inizio di quest'anno, il team di Keplero ha rilasciato i dati della prima missione durata 136 giorni, i quali si sono rivelati un vero e proprio jackpot. In quel periodo Keplero guardò circa 150.000 stelle bersaglio e trovò prove per 1.235 esopianeti potenziali. Un bel bottino questo.


Da allora, la maggior parte del lavoro su questo database è stato quello di identificare le caratteristiche di tutti questi pianeti extrasolari.
Ma, un tale insieme di dati di grandi dimensioni permette anche di effettuare analisi statistiche, da cui possono essere fatte delle proiezioni.

Wesley Traub del California Institute of Technology di Pasadena (vedi curriculum su sito NASA) ha rivelato i dati di tale studio. Traub ha guardato solo le stelle che sono più simili al Sole, cioè quelle con classificazione F, G o K.

I risultati sono chiari. Traub afferma che i pianeti di medie dimensioni hanno le stesse probabilità di essere trovati attorno a deboli stelle e su quelle luminose. Di contrasto, molti piccoli pianeti appaiono attorno a stelle deboli. Questo è quasi certamente dovuto al fatto che i piccoli pianeti sono più difficili da vedere.

E' anche più facile, per Keplero, osservare i pianeti che sono più vicini alle loro stelle, perchè ricerca minuscoli cambiamenti di luminosità a causa del loro transito. Ecco perchè quasi un terzo di tutti i rilevamenti di Keplero orbitano sulla loro stella in meno di 42 giorni. Per la maggior parte, questi pianeti orbitano troppo vicini per essere nella "Zona Abitabile".

Quello che interessa la maggior parte degli astronomi è il numero degli esopianeti che orbitano ad una distanza maggiore, all'interno della "Zona Abitabile". La maggior parte di questi pianeti sono troppo lontani dalla loro stella, per essere rilevati da Keplero. Ma Traub afferma che l'analisi dei suoi dati fornisce un metodo per comprendere quanti di essi ce ne possono essere.

Questo perchè ha trovato una legge di potenza che descrive quanti numeri di stelle possono esserci con un rispettivo dato orbitale. Quindi, tutto quello che si deve fare è acquisire un lungo periodo orbitale equivalente nella "Zona Abitabile", per capire quanti pianeti ci possono essere a questa distanza.

Ecco la risposta: "si prevede che circa un terzo delle stelle FGK abbia, almeno, un pianeta terrestre nella Zona Abitabile".


Si evince da questa misurazione che esistono molti pianeti come la Terra là fuori.

Scozia: creata una cellula sintetica "metallica"

Abbiamo tutti familiarità con l'idea di forme di vita metalliche come robot senzienti, ma da qualche parte là fuori, la vita metallica può realmente essersi evoluta, proprio come la vita organica qui sulla Terra. Un gruppo di ricerca scozzese ha tirato fuori le prove sulla possibilità di creare cellule sintetiche che si riproducono e si evolvono, interamente realizzate in metallo.


Non esiste nessun motivo per cui forme di vita metalliche non possano esistere
, è solo che non ne abbiamo incontrata nessuna e nessuno è sicuro di come avrebbero funzionato. Per dimostrare che si tratta di un qualcosa di fisicamente possibile, un team di ricerca dell'Università di Glasgow ha creato alcune cellule - simili a bolle - chiamate "iCHELLs", composte di elementi metallici come il tungsteno legati con l'ossigeno e il fosforo. Queste bolle possono auto-assemblarsi ed esibiscono molte delle stesse proprietà che permettono alle cellule organiche di fare quello che fanno, tra cui una struttura interna e una membrana esterna selettivamente porosa, che permette ad altre molecole di attraversarle. Potrebbe anche essere possibile selezionare le cellule metalliche fino a farle produrre fotosintesi.

La parte difficile, a questo punto, è di comprendere sul come far impregnare le cellule metalliche con un qualcosa come il DNA, per consentire loro di auto-replicarsi ed evolversi, ma questo può - in effetti - essere possibile: le bolle possono essere utilizzate come modelli per creare più bolle e gli esperimenti suggeriscono che le bolle possono essere, anche, in grado di alterare la chimica proprio per adattarsi ad ambienti diversi. Se tutto questo funzionerà al punto in cui possiamo dire, almeno, di si, è sicuramente possibile che forme di vita metalliche si siano evolute e ciò avrebbe enormi implicazioni per la nostra ricerca di vita extraterrestre.


Fonte

 


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