Fin qui, il pass canadese andava mostrato per poter entrare in un bar, in un ristorante o avere accesso a luoghi di intrattenimento o di culto con capienza inferiore a 500 persone. Nelle ultime settimane, le proteste si erano fatte sempre più feroci, soprattutto quelle portate avanti dalla categoria dei camionisti stanchi di dover sottostare a obblighi stringenti per esercitare la professione. I giornali, non a caso, hanno parlato di una loro vittoria.
Kenney ha annunciato le misure spiegando che l’Alberta “ha superato il picco e ora può tirare un sospiro di sollievo, visto che i dati degli ospedali sui ricoveri per Covid sono in netto calo. Il nostro governo vuole mantenere in vigore le misure soltanto per lo stretto necessario a proteggere la salute pubblica”. L’addio alla versione canadese del Green pass sarà il primo passaggio verso un ritorno alla normalità, accompagnato dalla possibilità di tornare a consumare cibo e bevande anche in luoghi come i cinema.
Se i numeri continueranno a essere buoni, Kenney ha anche anticipato il prossimo passaggio, che potrebbe scattare il 1 marzo: non sarà più richiesto un monitoraggio dei giovani che praticano sport di gruppo, saranno revocati i limiti di capienza per gli eventi pubblici e quelli per gli assembramenti e le mascherine spariranno definitivamente all’aperto.
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