I talebani hanno quindi sostenuto che in America è più minacciata che in Afghanistan a causa dell’uso di Facebook da parte dell’amministrazione per censurare il dissenso, e erosione generale della libertà di espressione da parte delle big tech.
Sono momenti bellissimi: i talebani che danno lezione di libertà agli USA – e hanno pure ragione!
Anzi, aggiungiamo: i talebani, almeno, rispondono alle domande dei giornalisti. Joe Biden, durante la conferenza stampa di lunedì, si è rifiutato di farlo.
Se perfino pastori di capre nelle desolate lande rocciose del Centrasia riconoscono che Facebook è oramai un censore nelle mani di un potere politico dispotico, cosa aspettano i politici europei a fare qualcosa?
Hanno forse paura che poi Facebook gli tagli il reach, cioè le persone raggiunte dai loro post, generando un’esposizione minore che potrebbe tradursi in meno voti?
When pressed on the issue of free speech, Taliban spokesman points to Facebook's and Big Tech's censorship of Americans. pic.twitter.com/vi8kktLFgV
— The Post Millennial (@TPostMillennial) August 17, 2021
Se difendete i talebani siete voi alla frutta. Sai ai civili afgani cazzo gliene frega di Facebook quando non potranno più avere uno smartphone o un PC col rischio di essere fucilati? Veramente date ascolto a questi talebani terroristi? Parlare di diritti no?!
RispondiEliminaSiete messi molto male se li difendete......siete loro complici.
I talebani sono comunque e ovunque sempre indifendibili.
Anche noi in Italia abbiamo un talebano nel governo,si chiama Speranza
RispondiEliminaVai in Afghanistan. Ti aspettano a braccia aperte.
EliminaAlmeno 20 anni di truppe occidentali hanno prodotto una cosa buona. Ho visto donne protestare a muso duro davanti ai talebani. Serve solo rispetto per queste donne.
RispondiEliminanon siamo alla frutta....siamo al caffe'!!! CAFFE' AMARO!!!
RispondiEliminaA differenza dei Talebani la dittatura mondiale non tortura solo le donne che si scoprono ma tortura tutte le donne spruzzando i virus, compresi vecchi, bambini, adulti ecc..
RispondiEliminaFrustrati ragazzi che indossavano jeans. Se ti fa schifo l'occidente arruolati con loro o Hezbollah. Lo spruzzo...ahahahah
RispondiEliminaProva te ad andare lì per liberare le ragazze, hai paura?
EliminaFarouq, non cambiare discorso sui vaccini. Qua si parla di altro. Come già detto vai da loro, in macchina ci puoi arrivare
RispondiEliminaSe vuoi proprio liberare le donne prenota il volo per Kabul, in Vespa la strada è lunga non ci arrivi, mi raccomando vai armato non si sa mai
EliminaIn tutto questo tempo, sono stati prodotti tonnellate di post, più o meno intelligenti.
RispondiEliminaMa nessuno che abbia centrato il vero obbiettivo, e , nelle trasmissioni chi osava porre il quesito veniva interrotto o censurato.
La domanda è: caro stato Italiano VUOI IMPORRE L'OBBLIGO DEL VACCINO ANTI COVID, BENE, prenditi la responsabilità insieme alle case farmaceutiche, e, paga per le reazioni avverse (sentenza della corte costituzionale N° 5/2018 al punto “c”).
Io non firmo nessun consenso informato, ma tu stato che mi imponi l'obbligo con trucchi e trucchetti da quattro soldi, ti prendi tutte le responsabilità.
Un invito a tutti gli utenti di internet, copiate questo post all'infinito, ovunque anche quando il commento non è pertinente, è ora che TUTTI gli italiani vaccinati (a cui è stata estorta una firma) e non, abbiano la possibilità di un GIUSTO INDENNIZZO in caso di reazione avversa da vaccino.
Che diventi come una petizione, anzi meglio, UNA DOMANDA ALLA QUALE DEVE ESSERE DATA UNA RISPOSTA.
Farouq....dal nome potresti essere arabo. Ecco perché appoggi i talebani. Dovresti vergognarti,sei un talebano
RispondiEliminaNe sei sicuro?
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