Come riporta il sito USA Business Insider, gli stessi governanti dell’UE si rendono conto che l’Unione somiglia sempre di più all’Impero Romano al tempo della sua decadenza:
una potenza che ha esaurito la sua spinta espansionistica, assediata dall’esterno da moltissimi stranieri che vogliono stabilircisi e in balìa di una crisi dopo l’altra. Il collasso del più recente “impero europeo” potrebbe ormai essere imminente.
In un’intervista concessa ai media internazionali in questa settimana, il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha proposto che gli stati occidentali europei diano vita a un “mini-Schengen” per affrontare la crisi migratoria dell’unione, facendo riferimento agli accordi di Schengen che hanno eliminato i controlli alle frontiere tra molti paesi dell’Unione Europea.
Un accordo più ristretto sulle frontiere potrebbe escludere, per esempio, i paesi del sud-est dell’Europa. Un numero enorme di rifugiati è arrivato in Europa su barche provenienti dalla Turchia, è sbarcato in Grecia e tenta di viaggiare verso nord.
Rutte ha fatto un’analogia sorprendente, secondo il Financial Times:
“Come abbiamo imparato dall’Impero Romano, i grandi imperi collassano se i loro confini non sono ben protetti,” ha detto il signor Rutte in un’intervista con un gruppo di quotidiani internazionali. “Quindi abbiamo davvero l’obbligo di gestire la situazione.”
Rutte è uno. E la sua preoccupazione forse non è slegata dal fatto che l’estrema destra anti-immigrazione del Partito della Libertà di Geert Wilders ha un vantaggio in doppia cifra in alcuni sondaggi politici olandesi in questo momento.
Ma Rutte non è il primo o l’unico a usare questa analogia. Lo storico Niall Ferguson ha usato lo stesso parallelo tra UE e Roma all’indomani degli attentati islamisti di Parigi di questo mese.
Ecco un brano del suo editoriale sul Boston Globe:
Cerchiamo di essere chiari su ciò che sta succedendo. Come l’Impero Romano all’inizio del quinto secolo, l’Europa ha permesso che le sue difese si sgretolassero. Mentre la sua ricchezza è cresciuta, la sua potenza militare si è ridotta, insieme con la fiducia in se stessa. È diventata decadente con i suoi centri commerciali e i suoi stadi sportivi. Allo stesso tempo, ha aperto le porte agli estranei che bramano la sua ricchezza senza rinunciare alla loro fede ancestrale.
L’enorme aumento del numero di rifugiati che arrivano in Europa è l’ultimo di una serie di crisi che l’Unione ha dovuto affrontare negli ultimi anni.
Dal piano di salvataggio della Grecia – e la crisi economica nell’Europa meridionale in generale – fino alle ridestate preoccupazioni di sicurezza a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, sembra che l’Europa venga spintonata da una crisi all’altra, senza riuscire a trovare un sano equilibrio tra sovranità nazionale e la necessità di un’azione collettiva.
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