La pillola “stato dell’arte”, prodotta dalla Proteus Digital Health, sarebbe all’ avanguardia nei sistemi di cura e prescrizione medica. La “US Food and Drug Administration”
ha appena accettato l’applicazione della prima “pillola digitale”del mondo contenente un microchip in grado di trasmettere diversi tipi di informazioni a chiunque disponga di uno smartphone.
“Alle persone vengono prescritte un sacco di pillole che portano via con loro, ma molto spesso se ne dimenticano”, questo secondo quanto riferito al Financial Times dal sig.Thompson, fondatore della società privata Proteus.
Sebbene non vi sia alcuna garanzia che il “digipill” dell’azienda Californiana Proteus sarà approvato dalla “US Food and Drug Administration” FDA, l’azienda privata ha lavorato per diversi anni congiuntamente al Ministero per sviluppare un quadro normativo per la nuova generazione di pillole.
Avevamo già previsto che il Sistema avrebbe “offerto” alle popolazioni tutte le soluzioni per i problemi che esso crea: salute e sicurezza gli alibi che parrebbero più leciti. La mia riflessione è: a quante persone hanno fatto prendere pillole con microchip incorporato senza che lo sapessero? Qualsiasi chip invii informazioni è in grado anche di riceverne. Quali informazioni trasmetterebbero realmente questi microchip? E quali potrebbero ricevere? (ndr)
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