Tsipras scopre le carte e' si mostra per quello che e' veramente,un burattino in mano al potere finanziario imperante!!!

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Tsipras scopre le carte e' si mostra per quello che e' veramente,un burattino in mano al potere finanziario imperante,la sua campagna elettorale e' stata finanziata da George Soros,e tutti sanno chi e' questo personaggio
,un miliardario speculatore che con le sue organizzazioni non governative sta facendo scoppiare rivoluzioni in mezzo mondo.Tsipras ha denunciato al parlamento europeo che gli aiuti dati alla Grecia sono andati alle banche e non al popolo,ma continua ad omettere che quei soldi sono stati creati dal nulla e non ha mai parlato di sovranita' monetaria !!!

Facciamo un rapido riepilogo delle misure offerte da Tsipras alle autorità europee così coem approvate ieri dal parlamento ellenico (da Kathimerini ed altri giornali greci):

a) Imposta sulle imprese: passaggio dal 26 al 28 o 29% se necessario. L’acconto viene portato al 100%.

b) IVA . Riforma su tre aliquote : 6 %, 13%  e 23%. Nell’aliquota più bassa medicine, libri e teatro. Nell’aliquota intermedia alimentare di base, energia , acqua e tariffe alberghiere. Tutto il resto in quella più elevata. Fine della riduzione del 30% per le isole maggiori, la riduzione sarà mantenuta solo per le più periferiche sino al 2016, quando sarà sostituita da un regime di compensazione fiscale.

c) Fine dei regimi agevolati per il gasolio per gli agricoltori.

d) Aumento del contributo di solidarietà per i redditi oltre i 30 mila euro, da quantificare.

e) L’imposta sulle proprietà immobiliari dovrebbe dare 2,65 milairdi nel 2015 e lo stesso nel 2016.

f) Riduzione dei contributi al pagamento del riscaldamento a gasolio.

g) Abolizione delle agevolazioni ad armatori e spedizionieri.

h) Aumento della tassa di lusso sulle imbarcazioni, non più sopra i 10 metri, ma sopra i 5 metri. la tassa passerà sal 10 al 13% e si applicherà anche ad auto ed aerei.

i) Aumento delle tasse sugli affitti dal 11 al 15% per i redditi sotto i 12 mila euro all’anno e dal 33 al 35% per quelli superiori. 

l) Riduzione dell’area di non tassazione per i redditi bassi.

m) Aumento del livello di fatturato per i regimi semplificati esenti IVA, da 10 a 25 mila euro.

n) Aumento della tassazione su SLOT e VTL al 30%.

o) Vendita licenze telefonia e frequenze televisiva con gara internazionale.

p) Pensioni: graduale cancellazione del contributo EKAS, che garantisce una pensione minima e sua sostituzione entro il 2019 con un altro regime. Abbandono progressivo entro la stessa data del sistema retributivo per il contributivo, ed abbandono delle pensioni anticipate se non per le madri con figli non autosufficienti. Taglio del 20% delle pensioni più alte.   Aumento dei contributi previdenziali e dei contributi sanitari: questi ultimi passeranno dal 4 al 6% .Tutte queste misure impatteranno sul PIL dello 0.5% nel 2015 e dell’1% per il 2016 .

Ricordiamo che il PIL greco è di poco sopra i 200 miliardi di euro. Il pacchetto fiscale peserà per 10-12 miliardi in 2 anni, per cui impatterà, ad occhio, per il 2% quest’anno, se consideriamo che abbia effetto per il secondo semestre 2015 e per tutto il 2016.Fatta questa premessa appare facile prevedere un PIL per il 2015 fortemente negativo per il paese ellenico, e senza considerare neppure i danni causati dalla scarsa liquidità e dalle banche chiuse nelle ultime settimane. Si può azzardare, un calo del PIL fra il 2 ed il 3% per il 2015, che peserà ancora di più sull’occupazione. Il governo promette anche lotta all’evasione , ma sappiamo bene che questa strana chimera non porta mai a casa grossi risultati, se non dei polveroni.

In risposta a queste proposte che , eufemisticamente, potremmo definire di macelleria sociale, la Merkel ha affermato che “Un taglio del debito non è in discussione”, quindi rimane solo al limite l’opzione “Swap temporale”. Schaeuble, con la sua usuale bonomia, ha affermato che non c’è da fidarsi dei greci. “Timeo Danaos et dona ferentes”, anche quando questi doni sono la testa della loro economia.

Oggi sono previsti incontri con le autorità europee alle 13 e voto parlamentare alle 14.

Djisselbloem, presidente Eurogruppo, ha affermato che “L’offerta è completa”. Si può affondare la spada.



Fonte: Scenari Economici

7 commenti:

  1. Era quello che avevo previsto! quando c’e’ di mezzo il dinero, scendono poi a compromessi pur di salvare capre e cavoli! Pur di mantenere lo status quo’ a tutti i costi, si arrapicherebbero anche sugli specchi!

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  2. che pagliaccio, merita il linciaggio.

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  3. Cari amici, purtroppo sta succedendo proprio quello che non avrei mai immaginato.
    Nonostante il referendum, ancora una volta la volontà popolare è stata calpestata i greci subiranno misure di austerità ancora peggiore!
    Che beffa!
    E se questo succede in Grecia paese in cui la popolazione ha comunque avuto le palle di dire non all'europa, da noi nell'italietta cattocomunista perbenista e lobotomizzata che cosa succederà?

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  4. Caspita ma non ci si può proprio più fidare di nessuno!!! Infatti ha fatto un cambio di rotta incredibile rispetto ai discorsi dei giorni scorsi. Infatti anche all'ex ministro delle finanze Varoufakis/Zalone gli accordi presi tra ieri e oggi con la Troika e l'UE non sono affatto piaciuti. Allora il no al referendum a che cosa è servito??? A prendere in giro il popolo greco,visto che tanto poi fanno sempre quello che vuole la Troika e l'UE???

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  5. prima tutti che lodavano quel cretino con frasi del tipo "l'unico che ha sfidato i potenti",ora a dargli contro..io è da quando è stato indetto il referendum che continuo a dire che sarebbe stata tutta una farsa,ma quasi tutti dicevano:"no no ci saranno grandi cambiamenti in tutta europa".gli unici cambiamenti sono stati l'ennesimo crollo delle borse mondiali al quale puntavano,(in particolare quelle asiatiche)e a nuove spese per i greci!!alla fine non servono a nulla i referendum,decidono loro e basta,e lo stesso faranno con l'austria..se il popolo vorrà riprendere il potere dovrà imbracciare le armi e sfidarli apertamente,noi siamo miliardi,loro solo un manipolo di nullità!!!

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  6. Nulla di strano, Tsipras non ha mai deto che vuole uscire dall'Euro o dall'Europa, ha detto che vuole un'altra Europa con altre regole e che il no al referendum non significava no all'euro

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  7. Se esci dall'europa il mercato nazionale e la moneta rischia un forte crollo con alte probabilità di una grave economia, se rimani con le regole dell'austerity anche ma forse non così male come una uscita dall'euro....come la metti sei finito, bisogna solo scegliere il MALE minore, ecco perchè tsipras vuole rinegoziare!Non è che se esci, migliora l'economia e diventi un bel paese....anzi...sprofondi e forse di più, dato che i paesi ue e i creditori ti chiuderebbero le porte e nessun altro continente ti manderebbe gli aiuti(russia ad esempio, putin gli ha detto che ne starà fuori e di non contare su di lui).

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