Grecia: referendum sull’euro tra una settimana!


di Claudio Messora

A fronte dell’ultimatum dell’Eurogruppo (leggi = troika), definito dalla Merkel “un’offerta straordinariamente generosa“, nella quale si impone alla Grecia di completare tutte le riforme concordate, Tsipras ha risposto che “I principi fondanti dell’Unione europea sono democrazia, eguaglianza, solidarietà e mutuo rispetto. Non si basano invece sul ricatto e gli ultimatum. Nessuno ha il diritto di mettere in pericolo questi principi“. E ha indetto un referendum in tutta fretta, per il 5 luglio, perchè a fronte della richiesta di riforme dal peso insopportabile che aggraveranno il mercato del lavoro e aumenteranno le tasse, il suo Governo è “obbligato a rispondere sentendo la volontà dei cittadini“.

Il referendum sarà per decidere se accettare o meno la proposta dei creditori (la troika), ma va da sè che se i greci sceglieranno di non accettare il piano di riforme, il prestito ponte non verrà erogato e la Grecia si ritroverà in default. La logica conseguenza sarà l’uscita dall’euro. Quindi si tratta nei fatti di un referendum sull’euro.


Sempre che Tsipras ci arrivi, al 5 luglio. Era il 30 di ottobre 2011 quando il Governo di Papandreou, infatti, annunciava di voler sottoporre a referendum popolare il piano di ristrutturazione del debito greco (leggi: le imposizioni di austerity). Successe che Papandreou fu rovesciato e al suo posto arrivò Lucas Papademos, mentre in contemporeanea a Roma veniva rovesciato Silvio Berlusconi e, con la complicità di Giorgio Napolitano, gli italiani venivano commissariati da Mario Monti. Ricorderete il post di Byoblu “Tutto tranne democrazia“.

Avranno il coraggio di fare la stessa cosa a Tsipras? Questa volta non ci troveranno impreparati.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In Grecia hanno Varufakis noi abbiamo renzie...

Anonimo ha detto...

forti questi greci, hanno coraggio... pensate se facesse l'italia una cosa simile, con un tessuto economico da poter fare una concorrenza spietata ai tUdeschi... il fifometro segnerebbe cacca !!!

Anonimo ha detto...

Perché la farsa del referendum (ve lo ricordate quello in Scozia, o il 41% del pd, o la fintodemocrazia online dei 5stalle?) quando puoi subito dire no ai capetti di ue-troika-fmi, se a parole e giustamente sono stati avversati e si è stati eletti con un programma contrario a quello della precedente maggioranza che invece aveva accettato supinamente i diktat dell'elite che si nosconde dietro i figuranti ue.
Coerenza avrebbe imposto l'uscita immediata dall'euro, denucia dell'illegalità del debito greco e di tutti i debiti figli della truffa del signoraggio, invece.....la celebrata star ellenica non mette in discussione nè euro, nè istutuzioni europee, nè trattati capestro e fa finta di lasciar decidere al popolo... per favore...chi lo desidera, se la beva pure.

 


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