Una tempesta magnetica che ha generato spettacolari aurore nelle regioni polari. E' stata innescata da uno sciame di particelle scagliate dal Sole verso la Terra in modo molto più veloce del previsto, al punto da creare una 'turbolenza solare'.
Il nostro pianeta è entrato in un ''flusso più veloce di vento solare'', spiega il fisico Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e membro del Consiglio direttivo della Swico (Space Weather Italian Community). Il vento di particelle, prosegue, ha ''trasferito energia nel campo magnetico della Terra, creando delle perturbazioni''. Classificata come moderata, la tempesta ora si sta placando e, secondo l'esperto, potrebbe calmarsi completamente nell'arco di poche ore.
Per Messerotti lo sciame di particelle più veloce del solito che ha 'investito' la Terra potrebbe essere dovuto ad una regione della corona solare chiamata 'buco coronale', nella quale le linee del campo magnetico si proiettano all'esterno e accelerano il flusso di particelle emesse dalla nostra stella.
Il Sole è 'irrequieto' da qualche settimana: all'inizio di maggio una tempesta magnetica generata da un'eruzione solare aveva causato qualche disturbo nelle comunicazioni radio e nei giorni scorsi sul disco solare era stato rilevato un vero e proprio 'grappolo' di macchie.
Ansa
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