Dopo l’annuncio della scoperta di un frammento di papiro 
che parla della moglie di Gesù, torna il tema del segreto del Santo 
Graal, custodito da Templari e Rosacrociani,
 e che altro non sarebbe 
secondo alcuni il matrimonio tra Gesù e la Maddalena. Del sacro 
femminile e del suo autentico significato nella cristianità non avrebbe 
parlato solo Leonardo con la sua Ultima Cena, ma ne sarebbe stato 
fautore anche Dante Alighieri, membro della setta i “Fedeli d’Amore” di 
stampo rosacrociano.
“E Gesù disse loro, mia moglie”… “Ella sarà in grado di essere mia discepola”…
Su un pezzo di papiro più piccolo di un biglietto da visita (8 x 4 cm) ci sarebbe la testimonianza che Gesù fosse sposato.
La fenomenale notizia di un frammento scritto in copto saidico (un 
dialetto dell’Egitto del Sud)  e risalente al quarto secolo è stata data
 da Karen L. King, studiosa di storia antica alla Harward Divinity 
School. L’annuncio è stato fatto nel corso del Convegno Internazionale 
di Studi Copti, che si è tenuto in questi giorni a Roma. Il vangelo 
scoperto è stato immediatamente soprannominato dalla stampa 
internazionale “Il vangelo della moglie di Gesù”.
Altre frasi presenti nel frammento sono:
“Mia madre mi ha dato la vita,” e “Maria ne è meritevole”.
Ma la più sconcertante è certamente quella della possibilità che Gesù avesse una moglie.
La provenienza del frammento resta misteriosa, in quanto il 
proprietario ha chiesto di restare anonimo. La studiosa di Harward prima
 di dare l’annuncio al grande pubblico aveva condiviso la notizia solo 
con un ristretto numero di esperti di linguistica e papirologia, sebbene
 sia adesso pronta a far studiare l’enigmatico frammento anche ad altri.
 Ha detto anche che cercherà di spingere i proprietari a farsi avanti 
per dare maggiore credito a questa straordinaria scoperta.
Secondo gli esperti che lo hanno visionato, il frammento è comunque 
autentico e non un falso: le lettere sono scritte dalla mano di una 
persona non troppo colta, e il papiro e il tipo di inchiostro utilizzato
 sono compatibili con quelle usate nel quarto secolo dopo Cristo. Il 
modo di scrivere sembra ricondurre a una scrittura “non professionista”,
 cioè non quella di uno scriba,  magari compilata da qualche credente 
che voleva tramandare la dottrina cristiana mentre c’erano ancora in 
corso le persecuzioni.
La professoressa di teologia della Princeton University, AnneMarie 
Luijendijk, che ha collaborato con la King, ha dichiarato che “Sarebbe 
impossibile falsificarlo” e per vari motivi.  Ad esempio  il retro molto
 rovinato ma che presenta ancora dei frammenti di parola, oltre che il 
fatto che un presunto falsario avrebbe dovuto essere al contempo un 
esperto di grammatica copta, di scrittura manuale e di teologia e 
cultura dell’epoca in determinate zone dell’Egitto.
Sebbene il pensiero voli subito al bestseller di Dan Brown, “Il 
Codice da Vinci” che riporta romanzandole le voci più che ricorrenti 
nella storia di un matrimonio tra Gesù e la Maddalena, la King ha detto 
che il frammento non costituisce una prova inconfutabile che Gesù fosse 
davvero sposato. Lo scritto segue di quattro secoli la morte di Gesù. 
Ciò nonostante la studiosa dice che è interessante perché dimostrerebbe 
che ci fosse già un dibattito presente anche tra i primi fedeli sul 
valore del celibato nella Chiesa e sul ruolo della donna nella 
Cristianità.
Moglie fisica o spirituale?
C’è anche chi si è immediatamente lanciato a controbattere ogni 
ipotesi di una sposa di Gesù asserendo che all’epoca era possibile avere
 una moglie in modo simbolico e comunque la parola “moglie” potrebbe 
riferirsi alla Chiesa stessa come accade nel nuovo Testamento. 
Nell’Antico testamento invece il termine sposa è spesso riferito, 
parlando dei profeti, alla terra di Israele. Forse dunque non una moglie
 vera e propria, ma solo un simbolo spirituale già usato in altre parti 
delle scritture.
A favore dell’ipotesi  di
 un Gesù sposato sono comunque alcune considerazioni di tipo storico: ad
 esempio il fatto che all’epoca sarebbe stato molto improbabile che un 
rabbi fosse celibe. Un predicatore non sposato in Palestina sarebbe 
dunque stato una grossa anomalia storica. Nella tradizione si racconta 
che solo Giovanni tra i discepoli non era ammogliato, mentre tutti gli 
altri 11 avrebbero avuto una sposa, incluso Pietro-Simone, futuro capo 
della Chiesa.  Anche nella cultura Essena, che secondo molti avrebbe 
avuto una connessione profonda con il messaggio di Gesù, il matrimonio 
era la regola.
di
 un Gesù sposato sono comunque alcune considerazioni di tipo storico: ad
 esempio il fatto che all’epoca sarebbe stato molto improbabile che un 
rabbi fosse celibe. Un predicatore non sposato in Palestina sarebbe 
dunque stato una grossa anomalia storica. Nella tradizione si racconta 
che solo Giovanni tra i discepoli non era ammogliato, mentre tutti gli 
altri 11 avrebbero avuto una sposa, incluso Pietro-Simone, futuro capo 
della Chiesa.  Anche nella cultura Essena, che secondo molti avrebbe 
avuto una connessione profonda con il messaggio di Gesù, il matrimonio 
era la regola.
Ma le considerazioni non si fermano alla figura di Cristo. Ben prima 
che si parlasse del frammento di papiro, i racconti e le testimonianze 
storiche di un matrimonio tra Gesù e la Maddalena sono proseguite per 
secoli, con tanto di persecuzioni per chi portava avanti questa idea. 
Del resto la figura di Maria Maddalena ha una rilevanza notevole nel 
Nuovo Testamento: è a lei che Gesù appare per primo dopo la resurrezione
 e non a Pietro o gli altri discepoli. La sua figura è dunque – al di là
 che fosse sua moglie o meno – di eccezionale importanza nella storia di
 Gesù: lei è la prima evangelista in un certo senso, e la prima 
discepola.
La leggenda di santa Sara, figlia di Gesù
Nel corso dei secoli alla storia di Maddalena, della sua fuga in 
Francia e del suo possibile matrimonio con Gesù (addirittura seguito 
dalla nascita di un bambino), in molti hanno creduto. Nel sud della 
Francia esiste una piccola chiesa, (Les Saints Marie de la Mer) visitata
 da migliaia di gitani ogni anno che custodisce le spoglie mortali di 
Santa Sara, la misteriosa fugura che avrebbe aiutato Maria Maddalena 
assieme a Maria di Giacomo (zia di Gesù e sorella di Maria)  e Maria 
Salomé (madre di Giovanni e Giacomo) a traversare il Mediterraneo a 
bordo di una barca per giungere in Europa.
Sarebbero le tre Marie che avevano vegliato assieme a Maria madre di 
Gesù e Giovanni la crocefissione, che avrebbero assistito alla 
deposizione e a cui Gesù si sarebbe rivelato dopo la resurrezione.
La figura più enigmatica sarebbe comunque quella di Santa Sara, scura
 di pelle, ha anche una statua che tra il 24 e il 25 maggio di ogni anno
 riceve la venerazione dei fedeli gitani che la chiamano “Sara-la-Kali”,
 ovvero Sara la Nera. In tutto il mondo mediovale esistono effigi di 
queste misteriose Madonne nere, ed ella sarebbe la capostipite.
Sulla storia di santa Sara ci sono molti racconti: si dice che 
venisse dalla Camargue, nel Sud della Francia, o che fosse una egiziana,
 o libica. Sta di fatto che in alcune tradizioni più eretiche ella 
sarebbe addirittura la figlia di Gesù e di Maria e quindi il vero Santo 
Graal, ovvero il frutto del grembo della Maddalena, raffigurato 
simbolicamente come una coppa che racchiude il sangue di Cristo.
Secondo la tradizione le tre Marie sarebbero arrivate nella Francia 
nel 42 dopo Cristo per mare e da lì avrebbero continuato a evangelizzare
 il messaggio di Cristo. Si hanno testimonianze storiche nel V secolo di
 un piccolo isolotto boscoso, dove c’era un piccola chiesa proto 
cristiana chiamata Sainte-Marie de l’Ilot, o Sainte-Marie-de-Ratis.
L’edificio venne probabilmente distrutto tra l’VIII ed il X sec. in 
seguito alle invasioni saracene, e successivamente ricostruito.  Nel XII
 sec.  la chiesa viene ampliata  e nel 1315 è l’anno di fondazione della
 Confraternita delle Saintes Maries. Notre-Dame-de-la-Mer diventa meta 
di visita di numerosi pellegrini, e parte del Cammino di Santiago. Nel 
1349 si scava la cripta sotterranea e nel 1448 una bolla papale 
autorizza il re di Francia Renato d’Angiò, conte di Provenza, ad 
intraprendere degli scavi. Verranno scoperti i resti delle “Sante 
Marie”, successivamente riposti in una teca doppia sistemata, fin da 
quei tempi, nella Cappella Alta. Lo stesso re, l’anno successivo, farà 
ampliare la cripta.
Secondo un elenco pubblicato nella discussa raccolta di documenti 
denominati “Dossiers Segreti”, Renato d’Angiò ricoprì dal 1418 al 1480 
la carica di IX Gran Maestro del Priorato di Sion, la misteriosa 
associazione segreta nata in seno ai Cavalieri Templari,
 il cui scopo era quello di preservare e perpetrare la stirpe divina del
 Cristo. Non sembra, quindi, un caso, che egli si sia dato tanto da fare
 per approfondire e diffondere il culto della Maddalena in Francia. Va 
sottolineato, però, che i “Dossiers Segreti” sono da tempo ormai 
considerati inattendibili, e che non esistono prove documentali sulla 
reale esistenza storica del Priorato di Sion. La leggenda, per quanto 
suggestiva, è quindi ancora destinata a rimanere come tale.
Maria Maddalena e i Catari
Tra le verdi colline della regione francese della Linguadoca, c’è 
comunque un forte fermento religioso e culturale  nel periodo medievale.
 Da una parte, il diffondersi a macchia d’olio del culto di Maria 
Maddalena,  sfuggita alle persecuzioni cristiane e che avrebbe trovato 
rifugio in questa zona della Francia e dall’altra la diffusione ed alla 
proliferazione del movimento religioso dei Catari, o Perfetti, che 
predicavano il rinnovamento spirituale accogliendo l’eredità delle 
dottrine gnostiche e forse degli antichi Esseni.
I Catari furono ferocemente perseguitati dalla Chiesa, una vera e propria guerra santa a cui dovettero prendere parte anche i Cavalieri Templari,
 sia pure con riluttanza. La Crociata bandita contro i Catari si 
concluse con l’assedio della fortezza di Montsegur, durato quasi un 
anno, prima dell’inevitabile capitolazione. Si tramanda che il papa 
responsabile di tale carneficina, Innocenzo III, avesse ordinato 
l’uccisione sistematica di tutti i seguaci della dottrina catara, 
indipendentemente dal sesso e dall’età.
Come mai tanto accanimento? Molte teorie riguardano un segreto 
pericoloso per la Chiesa, custodito dai seguaci, lo stesso segreto che 
Maria Maddalena avrebbe portato con sé dalla Palestina: la progenie di 
Cristo, il Sangue Reale, in altre parole, il Graal.
I Catari credevano che lo spirito fosse puro, ma che la materia 
fisica fosse contaminata. Essi erano apertamente tolleranti verso la 
cultura ebraica e musulmana e sostenevano anche l’uguaglianza dei sessi.
 Come livello di apprendimento e di educazione, i Catari erano tra i più
 colti nell’Europa di quel periodo, permettendo uguale accesso 
all’istruzione ai ragazzi e alle ragazze. Di tutti i culti religiosi 
nati in epoca medievale, il catarismo era il meno minaccioso, ma la 
tradizione sviluppata in Provenza, già dal I secolo, sulla storia dei 
discendenti di Gesù alla Chiesa romana non piaceva. Al pari dei 
Cavalieri Templari, i Catari non volevano assolutamente sostenere la 
tesi che Gesù fosse morto sulla croce. Si riteneva così che possedessero
 sufficienti informazioni attendibili per smentire clamorosamente la 
storia della crocifissione. C’era soltanto una soluzione per un regime 
disperato che aveva paura di perdere credibilità. Dalla Chiesa di Roma 
fu impartito un ordine: “Uccideteli tutti”.
Cosa si sa di Maria Maddalena? Che sarebbe morta  nel 63 d. C. 
all’età di 60 anni, a St. Baume. Il suo esilio verrebbe raccontato da 
Giovanni nel libro della Rivelazione (l’Apocalisse), in cui si descrive 
di Maria Maddalena e di suo figlio e della loro persecuzione e fuga a 
causa della sua progenie da parte dei Romani.
“Poi un grande segno apparve nel cielo: una donna [ri]vestita del
 sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo.
 Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva teste e 10 corna e sulle teste 7 diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra.
 Il dragone si pose davanti alla donna che stava per partorire, per 
divorarne il figlio, non appena l’avesse partorito. Ed ella partorì un 
figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di 
ferro”.
La Chiesa rivede nella donna Maria madre di Cristo, mentre la 
tradizione esoterica Maria di Madgala e la sua progenie. Tra le fonti 
scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo “La vita di 
Maria Maddalena”, di Raban Maar (776-856), arcivescovo di Magonza 
(Mainz) e abate di Fuld. Da notare che il termine “Miriam” più che un 
nome ha un significato di guida spirituale femminile nella tradizione 
ebraica, mentre i “Moses” sarebbero le guide maschili.
Quindi la Maddalena, prima testimone della resurrezione, sarebbe 
stata una guida spirituale. Dopo il suo arrivo in Francia Maria 
Maddalena avrebbe continuato l’opera di predica e di guarigione e 
trascorso lunghi anni in meditazione e in digiuno  in una grotta.
Il culto più attivo della Maddalena s’insediò poi a 
Rennes-le-Chateau, nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in 
Francia, sorsero molti santuari dedicati a S.te Marie de Madelaine, fra 
cui il luogo della sepoltura a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i 
monaci dell’ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba 
in alabastro dall’inizio del 400. Un’altra importante sede del culto 
della Maddalena fu Gellone, dove l’Accademia di Studi Giudaici fiorì 
durante il IX secolo. La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a 
Maria Maddalena nel 1059 e nel 1096, l’anno della Prima Crociata, ebbe 
inizio la costruzione della grande Basilica di santa Maria Maddalena a 
Vézelay. Nel redigere la Costituzione dell’Ordine dei Cavalieri Templari
 nel 1128, San Bernardo da Chiaravalle menzionò specificatamente il 
dovere di “obbedienza a Betania, il castello di Maria e Marta”. E’ 
quindi molto probabile che le grandi cattedrali di “Notre Dame” in 
Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi e dei Cavalieri Templari,
 fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena.
La devozione alla Maddalena cominciò a diffondersi. La troviamo in 
statue, dipinti, fregi, pannelli dell’altare e illustrazioni dei 
manoscritti. Era usualmente rappresentata o al momento di ricevere 
l’incarico da Gesù o mentre predicava alle folle.
Si diffuse in tutta Europa il racconto del suo arrivo in Francia attraverso la “Legenda Aurea”, un testo del XIII secolo sulle vite dei santi che veniva letto in ogni chiesa e monastero. Nell’iconografia classica Maria Maddalena veste di nero e porta un mantello rosso, oppure, come appare in molti dipinti, sotto la tunica nera ne indossa una rossa, segno della sua dignità sacerdotale.
Si diffuse in tutta Europa il racconto del suo arrivo in Francia attraverso la “Legenda Aurea”, un testo del XIII secolo sulle vite dei santi che veniva letto in ogni chiesa e monastero. Nell’iconografia classica Maria Maddalena veste di nero e porta un mantello rosso, oppure, come appare in molti dipinti, sotto la tunica nera ne indossa una rossa, segno della sua dignità sacerdotale.
Probabilmente, come Gesù, ella apparteneva alla setta dei Nazirei. 
Nazireo deriva da “Netzah” figura associata alla lunare Iside egizia e 
gli appartenenti alla setta vestivano tuniche nere. Maddalena trova la 
sua etimologia in Magdalha, “Torre”, e proprio Maria Maddalena spesso 
veniva indicata dai Cavalieri Templari come Madre del Graal e sposa del 
Messia. Da questi simboli si intuisce anche un legame fra il culto di 
Maria Maddalena e le celebri Madonne Nere, presenti non a caso 
soprattutto in Francia.
Ma finalmente dall’attenta lettura sempre 
per opera di Iacopo da Varazze della famosa “Legenda Aurea”, uno dei 
primi libri stampati a Westminster da William Caxton nel 1483, emerge la
 verità. Il libro è una raccolta di cronache ecclesiastiche che narrano 
dettagliatamente le vite di alcune figure di santi. Molto venerata, 
l’opera veniva letta in pubblico regolarmente (spesso tutti i giorni) 
nei monasteri e nelle chiese medievali dell’Europa continentale.
Secondo l’antico e venerato testo ecco la vita di Maria Maddalena:
“Maria nacque da una famiglia nobilissima che discendeva dalla 
stirpe regale; il padre si chiamava Siro e la madre Eucaria. Insieme al 
fratello Lazzaro e alla sorella Marta possedeva Magdala, che si trova 
vicino a Genezareth, Betania, vicino a Gerusalemme e una gran parte di 
quest’ultima città. Quando i fratelli si divisero fra di loro tali beni,
 Maria ebbe in sorte Magdala, donde prende il nome di Maddalena, Lazzaro
 ebbe una parte di Gerusalemme e Marta Betania.
 Maddalena era dunque ricchissima, quanto ricca altrettanto bella
 e non rifiutava al proprio corpo alcun piacere tanto che era da tutti 
chiamata la peccatrice. Cristo in quel tempo stava predicando lì vicino,
 ed essa, per divina ispirazione, si recò nella casa di Simon lebbroso 
dove Cristo si era fermato; Ma non osando, la peccatrice, mostrarsi nel 
contesto dei giusti rimase in disparte; lavò, con le sue lacrime i piedi
 di Gesù, li asciugò con i capelli e accuratamente li unse con 
l’unguento prezioso. 
Pensava frattanto il fariseo Simeone: ‘Come può permettere un 
profeta di essere toccato da una peccatrice?’. Ma il Signore ne riprovò 
l’orgogliosa giustizia rimettendo alla donna ogni peccato. Costei è 
infatti quella Maria Maddalena a cui il Signore accordò ogni favore ed 
ogni senso di benevolenza: scacciò dal suo corpo sette demoni, l’accolse
 nella sua amicizia, si degnò di essere suo ospite ed in ogni occasione 
le fu difensore”.
Da un brano seguente: “quattordici anni dopo la passione del 
Signore, quando Stefano era stato già martirizzato e gli altri discepoli
 scacciati dalla Giudea, i seguaci di Cristo si separarono per le 
diverse regioni della Terra per diffondere la parola di Dio. Tra i 
settantadue discepoli c’era il beato Massimino a cui fu affidata da 
S.Pietro Maria Maddalena, Lazzaro, Marta, Marcella (la domestica di 
Marta) … furono posti dagli infedeli su di una nave e spinti in mare 
senza nocchiero perché vi perissero; ma per volere divino giunsero a 
Marsiglia dove non vi fu alcuno che li volesse ricevere nelle proprie 
case, cosicché dovettero ripararsi sotto il porticato di un tempio.”
Nel lungo brano successivo Maria Maddalena dopo aver visto entrare la gente del posto in un tempio per sacrificare agli idoli, iniziò a predicare la parola di Cristo.
Nel lungo brano successivo Maria Maddalena dopo aver visto entrare la gente del posto in un tempio per sacrificare agli idoli, iniziò a predicare la parola di Cristo.
‘Abbatterono poi tutti i templi dedicati agli idoli situati a 
Marsiglia ed eressero chiese al signore e Lazzaro divenne vescovo di 
quelle città. Dopo poco la Maddalena e gli altri discepoli si recarono 
ad Aix in Provence dove con molti miracoli convertirono il popolo alla 
fede di Cristo e il beato Massimino fu ordinato vescovo. Frattanto la 
beata Maddalena, desiderosa di dedicarsi alla contemplazione delle cose 
celesti si recò nel deserto e vi rimase per trent’anni’.
Leonardo, Dante e il femminile sacro
Dan Brown avrebbe dunque costruito il ‘fidanzamento’ di Gesù e la 
Maddalena, e i loro figli in terra francese (da cui avranno poi origine i
 Merovingi…) sul viaggio della donna raccontato (da tutte le fonti) 
nelle modalità sopracitate. La ‘Legenda Aurea’, scritta dal 1255 al 
1266, sarà divulgata attraverso i secoli e dalla quale diversi pittori 
prenderanno spunto per dipingere episodi del viaggio della Santa e di 
cui venne probabilmente a conoscenza anche Leonardo.
Leonardo, secondo alcuni Gran Maestro del Priorato di Sion, avrebbe ritratto nell’Ultima Cena lo sposalizio di Maria e Gesù.
Sui simboli che Leonardo avrebbe celato nel famoso affresco si sono 
scritti fiumi di parole, dopo la risonanza internazionale data dal libro
 di Dan Brown: ad esempio l’aspetto femminio di Maddalena/Giovanni 
occultato da restauri successivi, il gesto minaccioso di Pietro sul 
collo di lei (come a suggerire che la Chiesa aveva messo a tacere la 
vera natura del rapporto tra Maddalena e Gesù) e così via.
Ma non sarebbe solo il celebre genio della Gioconda ad aver celebrato
 il femminile sacro, bensì secondo alcuni anche il divino Poeta.  In 
base ad una scuola di pensiero iniziata il secolo scorso, Dante 
Alighieri, come buona parte dei poeti del Dolce stil novo, avrebbe fatto parte di un ordine segreto iniziatici, i Fedeli d’Amore, legato ai Templari e Rosacrociani ed in forte sospetto di eresia. In tutte le loro poesie e nei loro scritti troviamo il simbolismo della Donna come Sapienza Trascendente
 (Hagia Sophia), come pure quello della “Candida Rosa”.  Dante 
condannava aspramente la Chiesa, chiamava il papa un falso Pastore,  e  a
 causa di questa sua lotta fu mandato in esilio dall’amata Firenze.  
Beatrice, il simbolo della donna amata, è il suo primo ponte verso 
l’incontro con Dio, un segno di come egli abbia ampiamente esaltato il 
sacro femminile come esempio di divina Sapienza, per poi passare a San 
Bernardo, sua ultima guida e guarda caso creatore della regola dei 
Templari.
San Bernardo conduce infatti Dante a Dio e Dio, lo dice espressamente
 Dante nel canto 33 del Paradiso, ha un’effige umana, tema squisitamente
 rosacrociano. I Rosacroce sarebbero stati custodi del mistero sul vero 
Santo Graal, rappresentato da una coppa, ma che altro non sarebbe stato,
 come dicevamo prima, il ventre della Maddalena, madre della progenie di
 Cristo e sua sposa sacra.
Sebbene sulla connessione tra Dante, Templari e Rosacrociani ci sono 
state molte discussioni, anche discordi, resta il fatto che, Maddalena o
 meno,  nell’antichità esiste chi abbia celebrato il femminile come 
parte fondamentale di un’autentica trasformazione spirituale. Se fosse 
anche solo per questo, anche se la leggenda di uno sposalizio da Gesù e 
la Maddalena risultasse un falso, questa tema rimane di significativa 
importanza anche al giorno d’oggi.
Palombella per Dionidream
Per approfondimento:


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Tengo a precisare che era impossibile che Gesù fosse sposato. Non è che se adesso uno sbuca fuori con un pezzo di papiro, che viene da chissà dove, questo sia per forza vero. Inoltre, la totale non-conoscenza del concetto legato al Peccato Originale e a ciò che verte, porta la gente a dire cose a vanvera, quando invece dovrebbe cercare la Verità e non correr dietro ad ogni scusa, per soccombere ai suoi vizi.
RispondiEliminaImpossibile?Chi sei tu x dirlo?Le religioni sono l'oppio dei popoli.
RispondiEliminaottima risposta di anonimo delle 11:36.Questo è un'altro degli inganni del serpente e le masse non conoscendo la parola di Dio sono foglie al vento.
RispondiEliminaMa poi, se anche fosse stato sposato, cosa cambia del Suo messaggio? e non di quello del clero, beninteso.
RispondiEliminaPeccato originale... 2 parole che fanno girare le 2 sfere che il signore ha dato al genere maschile. A sto punto ci poteva dotare di guinzaglio per farci portare a spasso dai padroni del vaticano
RispondiEliminaBello il commento delle 11:36.
RispondiElimina"Tengo a precisare che ė impossibile che gesu fosse sposato".
Bo guarda io non so se piangere o ridere dopo una cosa del genere.
pero su una parte hai ragione. La gente parla proprio a vanvera.
ciao buon proseguimento
il papiro ritrovato non è un falso x il semplice fatto che le nostre traduzioni bibliche fanno riferimento alla sposa di Cristo ma in un linguaggio simbolico proprio come il papiro o qualsiasi altro scritto antico da cui appunto trae origine la traduzione moderna della bibbia.nel libro di apocalisse che è presentato in segni o appunto in un linguaggio allegorico ci vien detto che la sposa di Gesù e composta da 144000 santi ed eletti che Dio onnipotente ha scelto di fra il genere umano x regnare con suo figlio Cristo dal cielo sulla terra,questi santi saranno Re e sacerdoti con Gesù per giudicare il genere umano una volta che il regno di Dio affidato appunto a gesù prenderà il posto di tutti i governi umani x ripristinare ordine e felicità eterna sulla terra, questa sposa formata ripeto da un numero prestabilito di fedeli servitori viene anche chiamata la nuova gerusalemme,il regno di Dio retto da gesù e la sua sposa hanno lo scopo di santificare il nome divino lungamente biasimato in tutti questi secoli,distruggere definitivamente Satana e i suoi demoni e trasformare la terra e gli esseri umani allo splendore originario e facendo elevare l'umanità alla perfezione in modo che tutti possano goderne in perfetta salute e vivere X SEMPRE SU UNA TERRA TRASFORMATA IN UN PARADISO GRAZIE A QUESTO REGNO RIPORTANDO PERFINO IN VITA I MILIARDI DI MORTI CHE SI UNIRANNO AI VIVENTI,FINE DELLA STORIA,TUTTO QUESTO AVVERRà IMMANCABILMENTE!
RispondiEliminaUna volta per tutte, Gesù non si è mai sposato. Se volete saperne di più, leggete qui:
RispondiEliminahttp://www.scrittivaltorta.altervista.org/per_volume.htm
Non dovete ringraziarmi.
sono i dementi a pensare che yeshua(Dio incarnato)possa essere stato sposato.Dio non ragiona in maniera carnale ma spirituale.Questo avviene perchè c'è ignoranza totale e non si ha neppure voglia di cercare la verità!
RispondiEliminaSecondo me che Gesù sia stato sposato o no non cambia proprio un bel niente! Tanto il Dio delle religioni non esiste o almeno nn è come lo descrivono; Dio è dentro di noi nel vero senso della parola è dentro ogni cosa che esiste in questo universo e anche oltre... Vi dico una cosa tra 3 anni il mondo cambierà totalmente e drasticamente in bene e per 30 anni avremo la pace più assoluta il mondo sarà governato dal maestro degli illuminati , io lo chiamo il signore con l'occhio cancellato, il mondo sarà governato da Gerusalemme e vivremo tutti in pace e armonia finché non verrà un terribile uomo che ci promettera il paradiso e che cercherà di sconfiggere il grande maestro e da li torneremo al grande disordine e alla fine dei tempi... dobbiamo fermare questo uomo e venerare e proteggere il maestro che ci vuole bene... anche se in tanti lo demonizzano... ora direte che tutto quello che ho scritto nn ha senso e che la prima parte nn ha alcun nesso con la seconda. .. beh chi vuole capire capisca però fate qualcosa se no decideranno per voi e i 30 anni di pace li vedranno in pochi e nn potranno durare più di 30... ma se ci muoviamo possiamo avere un eternità di pace... a voi la scelta. ... chi vuole saperne di più mi può scrivere qui fihat63@gmail.com
RispondiEliminaChi parla di certezze su fatti avvenuti 2000anni fa è folle. Sono tutte teorie, e la più assurda vale quanto la più ovvia.
RispondiEliminaCommenti?? Sembrano più invettive che altro. Post interessante, ma con parecchie inesattezze. Gli scritti che si leggevano nelle chiese erano già falsificati. L'immagine della Maddalena peccatrice è del tutto fasulla. Maddalena era erede della tribù di Beniamino e guida della stessa tribù. Era una Maria, che non è un nome ma un titolo onorifico, tipo Badessa di oggi. Altrettanto dicasi per il nome Giuseppe di Arimatea, titolo che stava più o meno per "Vescovo di Roma". La dominazione romana aveva tolto il ruolo di guida politica delle 12 tribù a quella di Giuda. Cosa non accettata proprio dall'erede della guida delle tribù, Yeshua, la cui formazione avveniva in un fortilizio-convento a trenta km da Gerusalemme, oggi noto come sede degli Esseni, interni comunque all'ebraismo. Per accedere alla guida del suo popolo ed in base ai dettami dell'ebraismo, e Yeshua lo era certamente, egli doveva non solo essere sposato, ma aver avuto almeno un erede. Il matrimonio fu dunque un matrimonio di stato a sfondo polotico religioso. Ebbero, a distanza, regolata secondo canoni religiori, di due anni in tutto tre figli. Del primogenito si sa poco, solo che ad una certa età scomparve. Il secondo divenne il successore dello zio, e del nonno padre di Yeshua, come Giuseppe di Arimatea. La terza, Sarah, seguì la madre. Ovviamente in due righe non si puù approfondire molto, nè il prima, nè il dopo. Risparmiatevi commenti sulla affidabilità di tali notizie. Gli originali esistono e sono saldamente in mano agli eredi del soglio di Pietro. Gli pseudoritrovamenti, anche se originali, ma non "veri" sono sempre utili a fare un pò di fumo.
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