14 luglio Hanno firmato per associarsi all’Ue, ma non sanno cosa li aspetta: a far rispettare l’ordine pubblico, in Stati “difficili” come la Ge- orgia, la Moldavia e soprattutto l’Ucraina potrebbe intervenire il pugno di ferro dell’Eurogendfor, la nuova gendarmeria multinazionale europea con poteri speciali, di cui i media continuano a non parlare.
L’accordo verso Bruxelles coi paesi dell’Est Europa è stato
presentato come «una svolta decisiva per la democrazia e i diritti
umani», osserva Andrei Akulov, ma la micidiale disinformazione
sull’intesa ha evitato di estendere all’opinione pubblica alcuni
fondamentali dettagli. «Un bel giorno le popolazioni di questi Stati
potrebbero avere un risveglio più duro di quanto avrebbero mai potuto
immaginarsi», specie se si sognassero di esprimere malcontento sociale.
Sulla loro “buona condotta”, infatti, in base al trattato appena siglato
“vigilerà” l’Eurogendfor, polizia militare anti-crisi costituita nel
2006 da Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Romania e Spagna.
La caratteristica principale di Eurogendfor è la flessibilità, scrive Akulov in un post su “Strategic Culture” ripreso da “Come Don Chisciotte”.
«Può Forze Eurogendforintervenire velocemente in qualsiasi conflitto ad
alta intensità, rispondendo a controllo militare (formalmente sarebbe
sotto controllo civile), agendo congiuntamente ad altre forze militari o
in maniera indipendente». Eurogendfor «può anche intervenire in
qualsiasi momento della fase iniziale di un conflitto per ricostituire
l’ordine precedente assieme alle forze dell’ordine locali o
indipendentemente».
La super-polizia europea potrà rimpiazzare le polizie
nazionali, di fatto scavalcando la sovranità dei paesi, se i governi ne
chiederanno l’intervento di fronte a situazioni di pericolo per l’ordine
pubblico. Il contingente, oggi forte di 2.500 uomini in grado
di intervenire in 30 giorni in ogni angolo del mondo, non potrà subirà
alcun processo per i danni che dovesse causare a cose e persone: nessun
giudice potrà fermare i Robocop europei. «Per cui, ad esempio, potranno
andare in Ucraina e sparare indiscriminatamente senza affrontare alcuna
conseguenza», rileva Akulov.
Secondo il trattato che avvicina Ucraina, Moldavia e Georgia
all’Unione Europea, Eurogendfor è configurata come forza operativa
«rapidamente dispiegabile» per «sostenere la politica di sicurezza
comune e difesa, anche se utilizzata in strutture esterne all’Ue». Si
domanda Akulov: «Le popolazioni di Georgia, Ucraina e Moldavia sono
informate di tutto questo? Ne sono consapevoli? Qualcuno si è preso la
briga di spiegar loro cosa significa?».
Bruxelles accelera: il 24 giugno il Consiglio Europeo ha deciso
regole e procedure per la “clausola di solidarietà” che stabilisce che
l’Unione e suoi membri devono agire congiuntamente per difendere uno
Stato membro, se vittima di attacchi terroristici o disastri naturali.
Al che, l’Unione è tenuta a mobilitare le forze speciali in suo
possesso. Sempre il 24 giugno è stato inoltre attivato l’accordo di
“Risposta Politica Integrata alle Crisi”, per disporre immediate
contromisure in caso di gestione strategica di una crisi Nigel
Faragelocale: gli organi dell’Ue saranno quindi obbligati a intervenire,
anche con risorse militari.
Tra i pochissimi politici che protestano c’è il tedesco Andrej Hanko,
parlamentare della Linke, secondo cui la “clausola di solidarietà”
«rafforza il corso verso la militarizzazione degli affari interni,
poichè il personale militare può essere inviato in un altro
Stato membro a richiesta», anche solo per reprimere manifestazioni e
scioperi. P
er il britannico Nigel Farage, leader indipendentista dello Ukip, ci
si prepara a fronteggiare «la prospettiva di malcontento civile diffuso,
persino una rivoluzione in Europa». Aggiunge Akulov: «Viene alla mente
la situazione in Ucraina, Moldavia e Georgia. È un finto segreto che
questi Stati siano di fronte al pericolo di manifestazioni di
malcontento popolare durante l’attuazione delle misure richieste dagli
accordi stipulati. La gente sarà felice del crollo degli standard di
vita a cui è abituata? E se iniziassero a pensare, e a chiedere
informazioni circa la situazione? Per loro c’è l’Eurogendfor». libreidee
http://www.imolaoggi.it/2014/07/14/repressione-leurogendfor-in-ucraina-moldavia-e-georgia/
2 commenti:
Per chi non lo avesse capito i lager stanno riaprendo.
In risposta a questo...la gente dovrebbe fermare tutto!
Nessuno va più a lavorare..a scuola nessuno deve più comprare nulla ne consumare benzina e lasciar morire il proprio stato che permette queste cose da lager!
x il lavoro sarebbe più semplice...tanto nn stà lavorando nessuno...
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