di Gianni Lannes
A parte le esplosioni nucleari, c'è un capitolo sconosciuto ai non addetti ai lavori, sui danni inferti dall'uomo in divisa e camice bianco a Gaia. Esatto: geoingegneria ambientale. Vale a dire, veleni tossici come il bario, iniettati prima nella magnetosfera, poi nella ionosfera ed infine, ogni giorno ad appena 1.000 metri d'altitudine, direttamente sui centri abitati delle nazioni sotto il controllo di Washington, come nel caso certificato dell'Italia priva di sovranità da 70 anni (alla voce trattato corto di Cassibile del 1943 e trattato di Parigi risalente al 1947).
Il primo test targato United States of America - all'epoca segreto, attualmente ancora ignoto alla popolazione interessata usata come cavia - è stato realizzato in Sardegna a partire dal 1963, propriamente da Nasa e Max Planck Institute.
Da allora le sperimentazioni più o meno segrete procedono alacremente, grazie alla tacita connivenza di governi eterodiretti, come nel caso dell'Italia.
Non a caso gli Stati Uniti d'America non hanno aderito al Protocollo di Kyoto (un trattato internazionale relativo al riscaldamento globale sottoscritto a Kyoto l'11 dicembre 1997 da più di 180 Paesi in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche della Russia).
L'attività di aerosolterapia bellica è un crimine contro l'umanità: si tratta di una guerra ambientale non convenzionale (che usa le insospettabili forze della Natura contro gli esseri umani) vietata dalla Convenzione internazionale Enmod del 1978 e dalla Convenzione europea di Aarhus, ratificata in Italia nel 2001dalla legge 108.
approfondimenti giornalistici:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=EASTLUND
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=NATO
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