A 25/40 metri di profondità, nelle acque del lago Qiandao nella contea di Chun’an, trova dimora Lion City, la città dei leoni, l’Atlantide cinese da poco riscoperta da alcuni archeologi e ora aperta al pubblico. Il suggestivo sito archeologico è rimasto coperto dall’acqua del lago artificiale dal 1959, anno in cui l’area divenne un bacino per la centrale idroelettrica del fiume Xin’an.
Per oltre cinquant’anni, questo gioiello architettonico è rimasto nascosto alla vista di studiosi e turisti, ma ora è possibile visitarlo grazie alle apposite immersioni organizzate.
Grande quanto 62 campi da calcio, la “città dei leoni” è attraversata da 6 strade principali e i suoi 81 monti altro non sono che gli isolotti che spuntano dalla superficie del lago artificiale. Eretta tra il 25 e il 200 DC, i dintorni della città sono rimasti abitati fino al 1959, quando i 290 mila abitanti furono trasferiti per costruire il lago artificiale. Il nome di Lion City deriva dal monte nei pressi in cui sorgeva il borgo, ovvero la “montagna dei cinque leoni”. La ricerca di questa città perduta è iniziata nel 2002 e ci sono voluti diversi anni per trovarla, nascosta sotto l’acqua e la terra utilizzata per creare la base del lago.
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Una volta ritrovata, la Atlantide cinese è ora diventata una meta turistica, grazie alle immersioni subacquee organizzate dall’agenzia Big Blue. Da aprile e novembre, quando la marea è più bassa e il borgo risulta a un profondità massima di soli 25 metri, è possibile immergersi nelle acque del lago e visitare l’affascinante città, accompagnati dalle guide subacquee. Tuttavia, per poter visitare la Lion City occorre essere dei sommozzatori di livello avanzato, abituati alle immersioni notturne e profonde. Per chi non può avere la fortuna di compiere questa immersione, esistono dei filmati che mostrano tutto il fascino di questa Atlantide cinese, ancora sommersa dopo oltre cinquant’anni. [fonte]
Chissà che un giorno non decideranno di prosciugare il lago e riportare alla luce la città dei leoni. Da una parte, in questo modo, aumenterebbe il flusso turistico, dall’altro, il sito archeologico perderebbe gran parte del suo fascino. Dopotutto, la Lion City deve gran parte della sua bellezza al fatto di essere sommersa sott’acqua, dettaglio che la rende davvero unica e particolare. [credits image]
A Chinese city, left to ruin after a dam flooded the valley it lay in, has become a paradise for divers, after an ingenious idea from a local tourist official. The ancient city of Shi Cheng, known as the Lion City because it was surrounded by the five Lion Mountains, was founded over 1,300 years ago, but it vanished more than half a century ago to make way for a new hydroelectric power station, and a man-made lake. The once bustling city is now between 85 and 131 feet underwater in parts. But Qiu Feng, a local official in charge of tourism, decided to see what remained of the city under the deep waters. "We were lucky. As soon as we dived into the lake, we found the outside wall of the town and even picked up a brick to prove it," he said. The town is in remarkable conditions, with wooden beams and stairs still remaining. Now a film crew has been on site to record the preservation of the lost ruins. [huffingtonpost]
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