Siria, era tutto falso: chi ha mentito ora chieda scusa

Una colossale montatura, progettata a tavolino sulla base di prove false: l’esercito siriano, che la Nato stava per bombardare lo scorso settembre, non ha mai usato armi chimiche contro la popolazione civile di Damasco. Il gas Sarin che ha ucciso centinaia di siriani è stato usato dai “ribelli”, finanziati e protetti dall’Occidente. E’ stata dunque una gigantesca menzogna mediatica – esattamente come quella delle “armi di distruzione di massa” di Saddam
– a trascinare il mondo sull’orlo di una guerra devastante. Lo affermano da Boston gli specialisti del Mit, il prestigioso Massachusetts Institute of Technology. «Adesso – dichiara Giulietto Chiesa– sappiamo, oltre ogni dubbio, che la Cia ha mentito e che il bombardamento di armi chimiche sulla periferia di Damasco, il 21 agosto 2013, fu compiuto dai mercenari che combattono contro Bashar al-Assad. Ci furono oltre mille morti, dissero». Ma on è stato un “tragico errore”. La verità è un’altra: «Mentivano», e in fondo «è il loro mestiere».
Il nuovo rapporto del Mit, scrive Marinella Correggia in un post ripreso da “Megachip”, smentisce definitivamente Obama, che aveva accusato Assad dell’attacco chimico avvenuto a Ghouta, il 21 agosto 2013. A settembre si era arrivati a un passo dai bombardamenti sulla Siria, evitati solo in extremis grazie alla fermezza di Putin e alla drammatica sollecitudine di Papa Francesco. La prova regina: insieme a Theodore Postol, l’ex ispettore Onu sugli armamenti, Richard Lloyd, rivela che la gittata del «missile rudimentale» trovato dagli ispettori Onu «non poteva essere superiore ai due chilometri». E quindi, «sulla base della mappa delle forze in campo presentata dalla stessa Casa Bianca il 30 agosto, il punto di lancio si doveva per forza trovare nelle aree controllate dai “ribelli”». Contraddizioni e contraffazioni erano del resto subito emerse dalle centinaia di video scioccanti postati dagli anti-Assad che controllavano l’area. «Perfino il numero delle vittime è stranamente rimasto un mistero – le stime vanno da 300 a 1.400, il “dato” degli Usa, stimato sulla base dei corpi apparsi nei video».
Come mai non è andata come con la provetta di Colin Powell che scatenò l’inferno in Iraq nel 2003? Il giornalista investigativo Seymour Hersh ha analizzato il caso sulla “London Review of Books”, citando fonti militari e dei servizi. Da mesi l’intelligence aveva avvertito la Casa Bianca che «anche i ribelli potevano avere e usare il gas Sarin». Ma Obama e i suoi, «senza portare nessuna prova, hanno cercato di vendere un bel sacco di bugie». Salvo poi cambiare linea all’ultimo minuto, quando è stato evidente che un’azione militare sarebbe stata sgradita ai più: clamoroso il “no” del Parlamento britannico, schiaccianti i sondaggi tra i cittadini americani, contrari all’intervento. Mesi fa, aggiunge Marinella Correggia, l’analista Sharmine Narwani ha studiato il rapporto degli ispettori Onu: «Alla fine non ci dice nulla su che cosa sia successo a Ghouta, né su come o su chi». Gli esperti militari notano «discrepanze fra le analisi dell’ambiente – niente tracce di Sarin a Muadamya ad esempio – e quelle sulle munizioni e sulle persone esaminate – Orrore a Damasco: la strage dei bambini positive al Sarin, forse portate lì da altri luoghi, dai ribelli che controllano l’area?».
Del resto, ammettevano gli ispettori stessi che tutta l’ispezione era avvenuta – cinque giorni dopo il fatto – sotto il controllo dei ribelli e con possibili manipolazioni dei reperti e dei luoghi. Un funzionario dell’Onu, anonimo, puntava il dito sull’intelligence saudita, «ma nessuno osa dirlo». Lo ha detto anche, a suo tempo, il sito di opposizione “Syriatruth” (e anche il newsmagazine “Sibialiria”). Di recente il “New York Times” ha di fatto smentito – a pagina 8 e in poche righe – la propria famosa «analisi del vettore» fatta in settembre insieme a “Human Rights Watch”, analisi a suo tempo così utile a Obama e agli altri interventisti che, come dice Hersh, non avevano davvero altro per le mani. Eppure, protestaGiulietto Chiesa, «per settimane tutti i giornali e tutti i telegiornali italiani dissero – nei titoli, nei testi, nei commenti, come se fosse ovvio – che “il dittatore sanguinario Assad” gasava, massacrava i propri cittadini. Verifiche? Nessuna. Bastava Giulietto Chiesacopiare quello che diceva Obama».
Adesso, scrive Chiesa sul “Fatto Quotidiano”, quei media dovrebbero essere obbligati a smentire, ma non smentiscono. «Dovrebbero licenziare i giornalisti bugiardi e incompetenti (unico licenziamento che noi saremmo disposti ad applaudire), ma non licenziano. I direttori di quei giornali e telegiornali dovrebbero apparire in video, o in prima pagina, scusandosi per i propri “errori” e orrori. Ma fanno finta di non ricordarsi niente». Eppure non fu cosa da poco. «Arrivammo a un passo dal bombardamento di Damasco da parte delle forze americane e della Nato, per punire il “gasatore”». Gli ipocriti ora tacciono, ed è un silenzio poco rassicurante: «Stiamo tutti molto attenti: una masnada di delinquenti (o di irresponsabili) ha in mano i principali canali di informazione dell’Occidente. Adesso abbiamo la prova che avremmo potuto essere trascinati in guerra da costoro. E sappiamo anche che è già avvenuto ripetutamente. Sono armati. Bisogna togliere loro le armi della menzogna di cui dispongono».

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Che era una false flag s'era ben capito, il problema è che la maggiorparte della gente crede ancora a Babbo Natale e...agli americani.

Devo ammettere che se non ci si fosse messa di raverso la Russia di Putin questa volta la situazione sarebbe potuta anche degenenerare in un fuoco più esteso di un conflitto civile...

Vergogna!


Anonimo ha detto...

Caro anonimo 14:45,
Ci sono oltre 15000 foto fatte da reporter di mezzo mondo che testimoniano le barbarie commesse dal regime da assad a danno dei civili inermi.
Non dico che i rivoltosi siano buoni in quanto essi sono peggio.
Dove sono finite le flottille che si prodigavano per proteggere il martire popolo palestinese? perché non intervengono per proteggere i civili siriani?
La questione sai qual è ? E' che tu insieme a G. Chiesa siete solo dei comici che andate avanti alla cieca e a forza di barzellette.
Finitela! avete fatto il vostro tempo e non fate più ridere...Fate pena.
Ormai siete rimasti in 4 gatti e presto sarete spariti, preparatevi a cambiare casacca, ci siete abituati....

Anonimo ha detto...

Chiesa non mi è mai piaciuto per capirci.

Ti vorrei solamente chiedere, ma di cosa stai parlando? Casacche? Quelli come te?
Fa un po' di tenerezza questo modo di esprimerti.

A chi apparterrei secondo te?
(Onestamente è solo per curiosità...).

Studia la storia perchè è importante tanto quanto respirare.

Un saluto ed un augurio di pace e coscienza a te (anche se fai il briccone!)

Ciao :)

Max Mattoni ha detto...

Non chiederanno mai scusa questi pseudo giornalisti semplicemente per il fatto che scrivono sotto dettatura.. avrebbero dovuto chiedere scusa troppe volte nel corso della storia recente.. fortuna che col tempo la verità viene fuori nonostante tutto, come è stato per l'Iraq oggi per la Siria e ancora la Libia, le torri gemelle, il Vietnam, le 2 bombe atomiche e via via discorrendo. Certo che dei guerrafondai che se ne vanno in giro ad esportare la democrazia... ma si può mai instaurare "la pace con le armi?" .. bel cavolo di paradosso!

Anonimo ha detto...

22:06, ok, forse sono stato aggressivo e mi dispiace,
Il mio modo di esprimermi è stato condizionato un po dalla rabbia per quello che sta succedendo nel nostro Paese e un po per lo stress sul lavoro....Sai io appartengo al famigerato popolo delle partite IVA e sicuramente sai che non sono tempi d'oro.
CAMBIARE CASACCA: e un modo toscano per per indicare " Coloro" Che ai tempi del Duce il giorno prima lo adulavano e il giorno dopo lo appesero a testa in giù.
Si levarono la "Casacca"= Giacca, e la rovesciarono, non avevano di che cambiarsi di abiti oltre alla fame che dilagava in quanto il paese era allo sbando. Sicuramente anche di questo sarai al corrente; Era per completare il concetto.
Amo la storia e frequento volentieri persone dotte che possono "Raccontare" La storia e aiutarmi nel capire le varie epoche temporali che si sono succedute nel nostro paese e non solo.
Il "BRICCONE" Non è offensivo, vuol dire farne un altra delle sue, birichino ecc ecc.
Ma si dai ho 50 anni e ogni tanto parlo in maniera molto diretta e istintiva
Saluti anche a te.

Anonimo ha detto...

a 50 anni puoi leggerti subverting siria di tony cartalluci arianna edizioni, ti sarà tutto chiarissimo. integra anche epiphanius ed controcorrente. buona lettura ne vale la pena.

Anonimo ha detto...


Figurati non c'è problema, ti posso ben capire e mi dispiace per questa tua - e di tantissime altre persone - brutta situazione (le PMI le hanno distrutte apposta a mio dire per diverse ragioni secondo le loro menti deviate), non preoccuparti ho 20 anni meno di te e anch'io sono amareggiato perchè vedo intorno a me uno schifo infinito che non ha ragione di esserci.

Sapevo bene cosa vuol dire cambiare casacca, ma ci tengo sinceramente a dirti che non sono ne di ds, tantomeno di sx, vorrei solamente che le persone si svegliassero e mettessero in campo e a disposizione il meglio di sé stesse per migliorare le cose, ma sembra sia una cosa impossibile.

Un caro saluto, ciao e fatti forza!

P.S.: Eh sì, Briccone è un termine simpatico, non voleva essere offensivo come hai ben capito.

Anonimo ha detto...

and now the "freedom fighters" are fighting among them selves, obviously some of them are just a bunch of merc's and some fight for their lives.

 


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