Manganelli e lacrimogeni: ecco il piano casa di Letta

31 ott 2013 - Checchino Antonini - L'appuntamento questa mattina era a Piazza Montecitorio: movimenti per il diritto all'abitare, studenti, migranti e tutte le altre realtà sociali che hanno animato la giornata del 19 ottobre scorso contro l'austerità. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di 70mila persone, si era conclusa a Piazza di Posrta Pia, con una "acampada" che è durata fino al martedì succressivo, giorno in cui i movimenti per il diritto all'abitare, i no tav, no muos e le altre realtà sociali hanno strappato un incontro con il Ministro deille infrastrutture e dei trasporti e il sindaco di Roma.


Dopo l'incontro, assolutamente insoddisfacente, soprattuto per i movimenti per il diritto all'abitare, la mobilitazione si è spostata ad oggi, in occasione della conferenza Stato-Enti Locali, che verteva anche sul tema della casa.

Dopo circa un'ora e mezza, il presidio numerosissimo sotto Montecitorio ha deciso di aggirare il pesante sbarramento di forze di polizia muovendosi in corteo per le strade del centro di Roma. Verso le 14 la polizia è indietreggiata su via dei Crociferi, il corteo avanza nella parallela di Via del Tritone vicino alla fontana di Trevi. Radio Onda Rossa lancia la notizia che lacrimogeni sparati prima dalla celere, poi dall'alto con l'elicottero (ancora segnalato a bassissima quota). Qualche minuto dopo la notizia è stata smentita ma comunque il gas ha colpito chi era indietro, le famiglie di sfrattati, occupanti e senzacasa. «Con i polmoni che fanno male, ma la rabbia negli occhi ed i limoni in mano», la prima linea dei manifestanti - così spiegano i siti di movimenti - aveva ripreso ad avanzare su Via del Tritone.

Tutto ciò perché il corteo spingeva per arrivare al luogo in cui si tiene il vertice Stato-Regioni in Via della Stamperia. La polizia era chiusa a testuggine, «i manifestanti iniziano a salire sui blindati!», si legge su Infoaut.Le prime cariche in Via del Tritone risalgono alle 12,30. Lo striscione in testa dice, tra i fumogeni, "Una sola grande opera: casa e reddito per tutt*". (a suivre) 

http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=89839&typeb=0&Cariche-e-gas-ecco-il-piano-casa-di-Letta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non credo che si otterranno mai dei diritti,vale per la plebe che ha solo doveri nei confronti delle caste.Finche' gli oppressori non cederanno di un solo passo,
protestare non bastera'a farli redimere.
Dopotutto chi sono i veri prepotenti e delinquenti?
Fategli un favore, alla casta, non scocciateli.
Morire si deve, care gente...ma con dignita'.
Oggi la maggior parte delle persone
sara' rimpiazzata da automi;
quindi a chi servirete popolo?
Ed a cosa servirete?
Io vedo un paese come un grande barcone d'immigrati che mentre sta per affondare c'e' il si salvi chi puo'.
E gli scafisti, come la nostra classe politica, ci dice che non e' un problema.
Gli statisti Inglesi hanno ragione;
se si andra' avanti in questa direzione, l'Italia andra' somigliando alla Somalia.
Da un lato si dovra' fare spazio a sto grande lager all'assalto dei popoli del sud, che riempiranno presto questo paese per essere
manodopera per quei quattro cialtroni che ci han fatto schiavi.
Lavoreranno ai campi forzati per
fare ortaggi.
Chi dovesse avere capacita' intellettive verrebbe soppresso, perché sarebbe una potenziale minaccia alle sfere di dominio.
Questo tempo voi gli lo avete regalato...e non manca molto
ad arrivare ad una simile scena.
Notare ...farse varie etc. sui diritti civili ed umani.
Mi dispiace per i vostri figli,
che non hanno potuto nemmeno scegliere come e se.
Voi credete che essi avranno pieta' di noi?
Buona notte.

Beppe ha detto...

Salve a tutti sono Beppe.
Questo purtroppo è agire, ricordiamoci sempre che lo stato siamo noi e spetta a noi decidere se e come devono essere le cose.
Queste manifestazioni mi ricordano sempre il preludio della grecia. Quindi, triste a dirlo siamo ufficialmente alla fine.
Il giverno ha ufficialmente abbandonato il popolo. Per i diritti umani, e noi popolo italiano siamo i fautori, chiediamo lo scioglimento della forma politica.
È nel nostro diritto. Se tale diritto ci verrá negato questa denuncia sará testimonianza della prossima rivoluzione civilie italiana.
Ricordiamo la nostra storia, siamo stati un popolo che ha subito molti sopprusi, grazie a,dei rivoluzionari abbiamo cambiato la storia. ( non indico i nomi per non iconizzare nessun simbolo patrottico, se volete fate ricerche e capirete ).
Benvenuti popolo che ha le palle.

Anonimo ha detto...

il futuro e' una dittatura nazionalista. no euro no europa

 


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