E se la malattia fosse un messaggio?

CREDERE CHE LA MALATTIA SIA ESTERNA ALL’INDIVIDUO E CHE QUEST’ULTIMO SIA IMPOTENTE DI FRONTE AD ESSA,SENZA CURE MEDICHE, E’ FALSO.MA COS’E’ LA MALATTIA? La malattia – anche quella seria – come molti sanno già, è la reazione di sopravvivenza di fronte ad una situazione di urgenza. Arriva quando i livelli energetici si abbassano in modo anomalo. Sul piano biologico “il terreno” si degrada e i batteri appaiono. La caduta delle energie accompagna spesso una diminuzione del livello di coscienza. L’individuo ha difficoltà ad esprimersi, allora il corpo parla al suo posto: ed è malattia.Non vi sarà mai un malato senza


problemi personali importanti!La malattia può programmarsi in un attimo, a partire da un conflitto psicologico iperacuto permanente, rappresentato da uno stress permanente vissuto nel silenzio della non-comunicazione. È il cervello che innesta e disinnesta le malattie e per questo ha a disposizione quattro possibilità: creare una massa (tumore), scavare (ulcera), bloccare (paralisi) e sbloccare (rilasciarsi).Il cambiamento-guarigione passa attraverso la risoluzione del conflitto con uno sguardo nuovo sulla vita e con il rinnovamento del “terreno”.Per evitare i rischi della malattia, occorre imparare a conoscersi e uscire dalla malattia vuol dire imparare a capire le cause della degradazione del “terreno” che possono essere psicologiche (depressioni), geobiologiche (habitat), elettromagnetiche (inquinamento)Cancellando la causa il terreno si ristabilisce e la salute ritorna, senza effetti secondari, senza sequele.Va ricordato che ricercare soluzioni tecniche sopprime il sintomo ma non risolve la causa.

stress
stress  Per esempio: fatica significa stress, forse anche un conflitto personale. È questo che chiamiamo “psicosomatica”.Esiste anche il percorso inverso: la somato-psichica chiamata anche conflitto di diagnosi. Questo vale per il cancro, per l’AIDS, la leucemia, per le grandi malattie in generale…Che cosa rappresentano queste parole per ognuno di noi, singolarmente? Quale significato di credenza atavica diamo a questi simboli? Può questa parola provocare un deprezzamento della persona? Una depressione?L’annuncio di un cancro provoca spesso nel paziente colpito reazioni fisiologiche simili a quelle che provoca un pericolo minaccioso come un’aggressione o un’esplosione: la pressione arteriosa aumenta, le pupille si dilatano, il ritmo cardiaco accelera, i muscoli si gonfiano. Di fronte al pericolo, il sistema nervoso simpatico e le ghiandole surrenali liberano una marea di ormoni che ci predispongono a combattere il pericolo o a fuggire. Nel caso del cancro, la minaccia proviene dall’interno ed è impossibile affrontarlo con le armi tradizionali del combattimento e ancora meno fuggire via.Le conseguenze di un annuncio traumatico possono essere importanti e a volte permanenti come nel caso del 5% delle donne alle quali è stato comunicato la notizia del cancro al seno. Possono manifestarsi con una iperattività, segni di depressione, turbe del sonno e dell’attenzione. È quello che i ricercatori chiamano memoria traumatica. In situazioni di allarme, la memoria diventa più permeabile agli elementi circostanti che registrano le condizioni del pericolo. Si tratta di abilità di adattamento e di sopravvivenza, quella che permette di evitare questo stesso pericolo semmai si dovesse ripresentare.
UNO STRESS ACUTO LASCIA NELLA MEMORIA TRAUMATICA DEI SEGNI INDELEBILI provocati da un alto grado di  adrenalina e un tasso debole di cortisolo, due ormoni rilasciati dalle ghiandole surrenali.Oltre agli ormoni, lo stress post-traumatico colpisce 2 centri nervosi. In primis, l’amigdala, sede della memoria emozionale (e traumatica), che provoca il sentimento di paura. Poi, l’ippocampo, che fornisce i segni di riconoscimenti visivi che permettono alla corteccia prefrontale di temperare la risposta della fuga.È quindi essenziale che i medici tengano conto di questi dati quando sanno di dover dare una notizia così traumatizzante come quella di un cancro: non è necessario dare troppe informazioni poiché il paziente non le ricorderà mai, ma è indispensabile farlo accompagnare da un parente. D’altra parte, i pazienti che hanno già vissuto episodi traumatizzanti rischiano di soffrire maggiormente di uno stress post-traumatico e nell’osservazione del paziente i medici dovrebbero tenerne conto.

acid-alkaline
acid-alkalineC’E’ UN ALTRO FATTO FORSE ANCORA PIU’ GRAVE.Se la chemioterapia e gli interventi chirurgici invasivi possono sembrare aberranti, esiste da qualche tempo un’altra forma di aberrazione: il far passare sistematicamente per la trafila della malattia cancro persone che, anche se deboli, non presentano comunque i criteri energetici del cancro. Il cancro corrisponde, infatti, ad un livello energetico precisissimo, ad un livello di stress patogeno, a parametri bioelettronici sballati in modo caratteristico (un pH alcalino) e una forte carenza in Vitamina C.Quello che stupisce di più è che persone che si trovano al di fuori di queste zone critiche siano inviate sistematicamente nel reparto “cancerologia” senza che nessuno abbia mai verificato se la loro debolezza energetica è in regressione oppure no.Alcune malattie arrivano semplicemente per ricordarci che abbiamo sbagliato strada, che recitiamo la parte di un altro, un ruolo impartito dall’ambiente familiare oppure dal nostro entourage; a volte possiamo risolverle interrogandoci sulla nostra vita.È forse questa un’occasione unica per riprenderci per mano, per crescere e sbocciare con tutte le nostre potenzialità.Non è però facile e soprattutto il non voler cambiare spesso lascia spazio proprio alla malattia…
Abbiate cura di voi!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Peccato che AR ha già detto di non firmarsi più con AR. Ci hai rotto! Adesso smettila di prendertela con sto AR.

Anonimo ha detto...

Argomento molto interessante a cui pensavo proprio ultimamente dovuto ad una infiammazione ad un dente che avevo curato anni addietro, perchè all'improvviso mi si è infiammato?

C'era un motivo di stress perchè senza lavoro, quindi sono giù, come potete immaginare, ma sono riuscito ad arginare tale morbo alleviandolo con medicine, che odio assumere, anche perchè non prendo mai niente, anche con mal di testa forti e febbre alta, perchè un soggetto molto sensibile ai ritrovati chimici.
Questa ipersensibilità scoppiata d'improvviso qualche anno fa, in seguito alla morte di mio fratello più piccolo, mi ha dato agio di saper controllare in parte il dolore fisico, e perfino gli stati febbrili alti, facendo si, che i miei antigeni ricominciassero a riprodursi numerosi, tanto non vi era alcuna alternativa: o mi antoripulivo dei batteri o ci restavo secco!

Anonimo ha detto...

La malattia è una nota stonata nel nostro organismo, che altrimenti funzionerebbe perfettamente, tutto stà ad inviduare la ragione per cui, quella componente, non vibra nel modo giusto: tutto ha una spiegazione in questo Universo, basta trovarla.

http://www.youtube.com/watch?v=KCiZSN62M5Q

 


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