Secondo raid di Israele in Siria. Sale la tensione in Medio Oriente


DAMASCO -  Israele torna a colpire in Siria: dopo l'attacco portato tra giovedi' e venerdi' contro un carico d'armi - come riferito dalla stampa Usa - un nuovo blitz e' avvenuto stanotte. Obiettivo un centro di ricerche militari a nord di Damasco che era gia' stato attaccato in gennaio. La notizia viene diffusa dalla tv di Stato siriana e confermata anche dall'agenzia di stampa, Sana.
Il raid aveva come obiettivo un rifornimento di missili destinati agli Hezbollah libanesi. Lo ha dichiarato una fonte di intelligence occidentale. "Nell'attacco della notte scorsa, come nel precedente, l'obiettivo erano i missili Fateh-110 in transito dall'Iran agli hezbollah', ha detto.La tv parla di immagini di una ''palla di fuoco'' proprio sul centro di ricerche che sarebbe stato colpito da razzi israeliani.
Nessun commento e' comunque stato fornito dal portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Mark Regev. E neanche l'esercito israeliano ha voluto commentare, ma un funzionario del ministero della Difesa ha detto che ''Israele sta seguendo la situazione in Siria e Libano, in particolare il trasferimento di armi chimiche e armi speciali''.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi pare impossibile che la Siria, che ha abbattuto due aerei turchi alcuni mesi fa, non abbia nemmeno tentato di abbattere un aereo israeliano.
Mi pare impossibile, inoltre, che l'Iran e la Russia, che sono suoi alleati, non si siano accorti di niente e non abbiano avvisato l'esercito siriano di quanto stava accadendo.
Per me queste voci sono messe in giro, per opposte ragioni, dai servizi segreti israeliani e siriani.

 


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