Strage di delfini nel tirreno. Oltre cento esemplari morti da inizio 2013


ROMA - Con 101 ritrovamenti, supera quota 100 il totale di esemplari di delfini della specie stenella striata (stenella coeruleoalba) morti da inizio anno. L'aggiornamento è del ministero dell'Ambiente secondo cui la più recente segnalazione comunicata dalla Bds
(Banca dati spiaggiamenti) risale all'8 aprile a Cetraro Porto (Cosenza). Le regioni più colpite dalla straordinaria moria restano comunque il Lazio e la Toscana, rispettivamente con 31 e 29 carcasse recuperate.

Rimangono ancora sconosciute le cause della straordinaria moria, afferma il ministero indicando una serie di concause: aumento della popolazione di stenelle; scarsità di cibo a causa della pesca intensiva; il poco cibo disponibile è più inquinato a causa dell'invasione di habitat costieri. Ma pur nella complessità, afferma la regione Toscana dopo l'esito delle analisi incrociate sulle carcasse di alcuni esemplari eseguite in Toscana, "il fattore che sembra avere avuto il ruolo più rilevante sarebbe il morbillivirus".

Secondo l'ultimo rapporto sugli spiaggiamenti registrati dalla Bds realizzato dal professor Gianni Pavan in collaborazione con Elisabetta Bernuzzi e Michela Podestà la moria "appare molto superiore alle medie mensili registrate negli anni precedenti e in particolare la specie stenella (Stenella coeruleoalba) mostra un incremento di circa 8 volte rispetto alle medie degli ultimi 10 e 20 anni". Al momento i principali indagati della strage di cetacei rimangono il morbillo (morbillivirus delphini) e il batterio photobacterium damselae, anche se l'importanza data in precedenza al morbillo sembra diminuire. La moria potrebbe derivare da più cause legate a un indebolimento degli animali per la scarsità di cibo: in quasi tutti gli animali analizzati non ne sono state trovate tracce nello stomaco. Ciò potrebbe renderli facilmente esposti a malattie e parassiti. E' anche possibile che l'aumento demografico delle stenelle negli ultimi anni le abbia esposte a habitat costieri con acque meno salubri rispetto al mare aperto.

ansa.it


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimi amici di Terrarealtime ...mi sembra strano che i tre esperti qui di seguito:

professor Gianni Pavan in collaborazione con Elisabetta Bernuzzi e Michela Podestà, nn sappiamo cosa sta succedendo / ci hanno messo nel nostro bellissimo mar tirreno...PENSO NON SIA PROPRIO COLPA DEL MORBILLO .. leggete questi link.. e poi facciamo qualche considerazione...

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/04/arcipelago-toscano-un-grande-fratello.html


http://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/555-robot-subacquei-per-costruire-reti-wireless-sotto-il-mare

Zak ha detto...

Ma quale morbillo e morbillo, sono i sonar della marina usa, il muos, le eliche delle decine di navi e sottomarini nucleari, hanno militarizzato i nostri mari e se ne escono con la balla del mobillo tanto l'italiota si beve tutto!

 


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