Continuano le scosse in Toscana. La profondità del sisma è troppo bassa per passare inosservata e se scopriamo che nell’area ci sono concessioni per trivellare il suolo alla ricerca di gas, cominciamo a collegare i puntini.
L’ultimo ieri sera a 6 km di profondità di magnitudo 2.0 come riporta il Centro Sismologico Euro-Mediterraneo http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=303558. Per vedere tutti i terremoti che ogni giorno colpiscono l’area potete visualizzarli nel portale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia http://cnt.rm.ingv.it/.
«Gli importanti eventi sismici che nei giorni scorsi hanno riguardato la Garfagnana, hanno nuovamente acceso i riflettori sulla natura altamente sismica del nostro Paese e della Regione Toscana in particolare. Quando si parla di terremoti un’attenzione particolare deve essere rivolta all’attività dell’uomo e agli effetti che essa ha sul nostro territorio». Così interviene il Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa.
«Sono sempre maggiori gli studi scientifici – spiega la nota del Comitato – che dimostrano che le attività di perforazione e trivellazione del sottosuolo aumentano i rischi sismici. Ebbene, la “Relazione sullo stato dell’ambiente in Toscana 2011″ dell’ARPAT precisa che tutti i 287 Comuni della Toscana sono stati classificati sismici con l’approvazione della Deliberazione di GR n. 431 del 19/06/2006 e la maggior parte di essi ricade nelle zone a maggiore sismicità. E attualmente in Toscana sono state rilasciate concessioni di trivellazioni per geotermia sulle province di Grosseto per ettari 14mila, Siena 14mila e 200 Ha, Pisa 20mila e 900 Ha. A ciò si devono aggiungere i permessi di ricerca che interessano le province di Grosseto per oltre 173mila Ha, Siena 62mila e 900 Ha, Pisa 88mila 900 Ha, Livorno 15mila e 500 Ha, Firenze quasi 3.000 Ha, Prato 700 Ha. Insomma, un’imponente attività di sfruttamento e di trivellazione del nostro territorio regionale per un totale di 393mila ettari, che non accenna a fermarsi, ma che, al contrario, è in continua crescita».
Le Trivellazioni causano i terremoti?
Nell’Arkansas dell’Ohio e dell’Oklahoma (solo qui 185.000 pozzi per il gas) dove oltre a morie di pesci e uccelli e altri animali si sono aggiunti ripetuti microsismi e veri sismi, di gran lunga più frequenti che in passato (500 in 3 mesi in Arkansas, negli altri stati qui , qui e qui )
Terremoti dovuti al fracking?Pare di sì, per ammissione di almeno una società petrolifera, riportava Business Insider. E secondo il prof. Won Young Kim, del Department of Seismology and Technophysics della Columbia University, citato qui.
In ogni caso le autorità dell’Ohio dopo il sisma del 31 dicembre scorso, particolarmente forte, hanno fermato le attività estrattive.
Il Comitato per la Tutela e la Difesa della Valdelsa, considerato il quadro descrittivo di enorme preoccupazione, si è fatto carico anche di questa causa e ha partecipato al procedimento di elaborazione del nuovo “PAER Toscana” (Piano Ambientale Energetico Regionale), inviando le proprie osservazioni alla Regione e chiedendo che vengano ridotte le attività di geotermia e di trivellazione per lo sfruttamento del sottosuolo.
Sabato 2 febbraio 2013 su RAITRE è andata in onda una puntata di Ambiente Italia dedicata al paesaggio.
In particolare è stato trasmesso un servizio sulla Val D’Elsa e sui progetti di geotermia che incombono sulla popolazione residente.
Elenchiamo alcuni link utili per poter rivedere l’intera puntata. Il servizio sulla geotermia inizia al minuto 34 e l’argomento viene ripreso più volte nel corso della puntata. Vedi http://shar.es/CRpjw ( sito Rai, potrebbe occorrere silverlight )
«Anche la Valdelsa – ricorda il Comitato valdelsano – è oggetto di sfruttamento. Sommersa, in silenzio, da istanze di trivellazioni che interessano i Comuni di Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, San Gimignano, Gambassi Terme e Montaione. Mentre a Certaldo sono in corso le procedure per la realizzazione di una centrale mineraria che porterà alla realizzazione di pozzi di estrazione di anidride carbonica (CO2), il gas responsabile dell’effetto serra. A Montespertoli, invece, inizierà a breve l’attività di estrazione di CO2, poiché è già stata rilasciata la relativa concessione».
Questo l’appello del Comitato alle Amministrazioni Comunali direttamente interessate e a quelle confinanti: «Siete a conoscenza del nuovo scenario di trivellazioni? Avete informato i Vostri cittadini? Avete spiegato loro i vantaggi e gli effetti collaterali? Cosa ha deciso il popolo? Noi vogliamo una “green economy”, cioè un’economia ecologica che riduca il consumo delle risorse naturali e che eviti i danni ambientali, che abbatta le emissioni di gas serra, che riduca l’inquinamento locale e globale. Un’economia che utilizzi risorse realmente rinnovabili come l’energia eolica, l’energia solare e l’energia idraulica. Il Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa continua ad esprimere la propria contrarietà a tali progetti, che ritiene scellerati, che distruggeranno uno dei paesaggi più amati e invidiati al mondo, e, rivolgendosi al presidente della Regione Enrico Rossi e alla sua Giunta, fa loro appello, affinché prendano in considerazione una politica energetica libera dalle trivellazioni e dallo sfruttamento del sottosuolo, così da essere in armonia con il territorio e il paesaggio.
Si susseguono i terremoti nell’aria e gli abitanti hanno vissuto momenti di panico quando è stato dato l’allerta sismico e la seguente evacuazione delle case.
Dioni
Fonti
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