Inizio novembre 2004 : questo è il campo della fattoria di
Holmestead, è di soli 10 ettari ma produce un buon raccolto. In questa
stagione c’erano semi di soia che si sono staccati, e quando è stata
scattata questa foto, il campo era stato spianato. Come da normale
routine della fattoria, sono stati fatti dei test sul suolo per
determinare se fosse necessario adottare misure correttiva per regolare
le condizioni del terreno. Sono stati testati questo campo insieme ad
altri 9 nella aree vicine, e ho i risultati del laboratorio a portata di
mano #C04275-015 and 016. In basso c’è un campione di come è
strutturato il report – si prega di notare che non è uno di quelli che è
stato studiato. [1]
Da una telefonata con uno degli agronomi al laboratori (A & L Canada Laboratories East, Inc.) ho
imparato che l’analisi del suolo che include il test dell’alluminio fu
un’aggiunta relativamente nuova rispetto ai test agricoli standard –
solo negli ultimi anni. Egli ha anche sostenuto che il livello di
alluminio trovato in questa particolare serie di test fu “non
unusuale”. Lo stesso agronomo sembrava incapace di dare una semplice,
diretta risposta alla mia domanda di quale fosse il livello naturale
occorrente di alluminio nei suoli agricoli, secondo il
tradizionale sfondo storico, sebbene una pagina del sito web di questo
laboratorio aveva riportato una dichiarazione lungo un’illustrazione con
una specifica figura : “ concentrazione di alluminio
superiori a 400 ppm è un problema per la crescita di molte piante. Il
primo obiettivo per l’alluminio è la base della radice. Pertanto ha un
maggiore impatto sulla crescita della radice e sull’efficienza. [1]
In Italia il “Decreto Legislativo 152/2006: Valori limite di conc. nel suolo e nel sottosuolo” afferma che il livello massimo consentito di alluminio nel suolo è di 200 ppm come potete leggere nella pagina di questo laboratorio chimico http://www.gesindsrl.it/it/index.php?option=com_content&view=article&id=53&Itemid=28.
La lettura dell’alluminio che è stata riportata nei nostri 10 test
dei suoli locali variava da un range massimo di 1692 ppm ad un minimo di
712 ppm – e la concentrazione più bassa era il campo di Holmestead. La
media dei 10 campi era di 1247 ppm. Il nostro interesse verso il livello
di alluminio è relativo al fatto che ci sono stati numerosi report di
vari composti di alluminio trovati nelle “scie chimiche” costantemente
irrorate. Basta cercare su Google “Scie chimiche + alluminio”: Google search – la lista dei risultati è ampia! [1]
Holmestaad.ca ha toccato questo argomento prima – quasi 2 anni fa, dove abbiamo presentato i risultati da Edmont , dove i test di laboratorio(Lab Tests) hanno
mostrato livelli di alluminio e bario 20 volte superiori al normale
livello di fondo durante le precipitazioni di pioggia e neve e dove la
conduttività del suolo era enormemente elevata. In Italia Dioni ha
svolto una breve ricerca documentale online scoprendo che ci sono
numerosi casi documentati di livelli oltre la norma di alluminio e bario
come potete vedere in questi articoli ANALISI: ALLUMINIO E BARIO OLTRE LA NORMA NELL’ACQUA PIOVANA e INTERVISTA AL BIOLOGO GIORGIO PATTERA SULLE SCIE CHIMICHE E POLIMERI CONSIGLIATO.
Agendo come un elettrolita in una batteria di un
automobile, le scie chimiche contenenti bario sono quotidianamente
spruzzate nell’atmosfera per “condurre” o curvare le onde radio militari
o dei radar oltre l’orizzonte, invece di continuare dritto al di là
della curvatura della terra nello spazio.
La società World Landscapes di Dave Dickie svolge lavori di
giardinaggio per la città di Edmonton (in Canada). “Alcuni contratti ci
impongono di utilizzare i servizi di laboratori ambientali per i test
del suolo”, dice Dickie. “Recenti analisi del suolo hanno riportato un
livello elevato di elettroconduttività pari a 4: l (tossico) e abbiamo
avuto alcuni campioni del suolo respinti, naturalmente, non
soddisfacevano le specifiche.”
In un’intervista del 23 novembre 2002, Dickie ha spiegato che la sua squadra continua a trovare terreni con carenza di nutrienti cosa che può causare gravi problemi per la vita delle piante – tra cui gli alberi. L’alluminio succhia nutrienti dal suolo. Quando si misura la conducibilità elettrica in un campione del terreno in Edmonton, il livello limite è 1 mentre la sua squadra ha trovato valori da 4,6 fino a 7. [2]
In un’intervista del 23 novembre 2002, Dickie ha spiegato che la sua squadra continua a trovare terreni con carenza di nutrienti cosa che può causare gravi problemi per la vita delle piante – tra cui gli alberi. L’alluminio succhia nutrienti dal suolo. Quando si misura la conducibilità elettrica in un campione del terreno in Edmonton, il livello limite è 1 mentre la sua squadra ha trovato valori da 4,6 fino a 7. [2]
I funzionari delle città ordinarono maggiori test sulle
precipitazioni che rientrano rientrano in un raggio di 40 chilometri da
Edmonton. Una seconda serie di test hanno ora confermato gli alti
livelli di bario e alluminio nella neve,e Dickie pensa siano cadute
attraverso le scie chimiche. Finora, egli dice, non ci sono state altre
spiegazioni per gli alti livelli di ogni composto chimico nel suolo
della città. [1]
L’alluminio nel terreno è tossico, dannoso e impedisce la crescita
delle piante [3] e [4]. Quando il pH del terreno scende, l’alluminio
diventa più solubile e la quantità di alluminio in soluzione aumenta del
suolo.
In suoli a PH acido l’alluminio diviene tossico, inibendo la normale assimilazione di elementi nutritivi (intasamento delle pareti cellulari) ed impedendo la divisione cellulare (fissazione al DNA).Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Teramo [5]
Come regola generale, la concentrazione di alluminio terreno compreso
tra 2 e 5 ppm (mg / kg) è tossico per le radici di specie di piante
sensibili, e sopra 5 ppm è tossico per specie tolleranti. [4]
La neutralizzazione dell’alluminio e degli altri elementi metallici,
presuppone l’utilizzo di ammendanti calcarei (calcare, dolomia, marna
calcarea) che, innalzando la reazione del terreno, provocano la loro
immobilizzazione. [6]
Dickie dice che è semplice testare (i suoli) per l’alluminio e bario,
generalmente i laboratori chiedono dai 10 ai 15 dollari per queste
analisi. Egli aggiunge il Quarzo alla lista deicomponenti caduti dopo
che minuscole particelle di quarzo dominarono i test di laboratorio di
piogge cadute attraverso scie chimiche pesanti oltre la Espanola,
Ontario nell’estate del 1999. Livelli di alluminio analizzati nei
campioni dell’Ontario erano 7 volte più elevati dei limiti provinciali
di sicurezza permessi. Infatti nell’articolo che mostra l’intervista al
biologo di Parma, il Dott. Giorgio Pattera, questi afferma che dalle sue
analisi emerge un 85% di quarzo.
L’alluminio in natura esiste sempre legato a qualcos’altro, e come
elemento chimico è si stima che costituisce l’8 % della crosta
terrestre. E’ il maggiore componente della maggior parte delle comuni
particelle inorganiche del suolo, con l’eccezione di sabbia di quarzo,
frammenti di selce e concrezioni di ferro manganese.
Il range tipico di alluminio nel suolo dovrebbe essere dall‘1 % al
30% in tutto il mondo in base alla naturale concentrazione che si
presenta e che varia enormemente.
Noi qui consideriamo il suolo agricolo dell’Ontario dove la
“mobilità” dell’alluminio è incrementata dal basso pH (acido) –
specialmente dell’acqua piovana. Pertanto un tipico problema con la
pioggia acida è incrementata dall’alto livello di alluminio che potrebbe
essere trovato nei suoli.
In agricoltura l’alluminio non è richiesto nei suoli come nutriente
delle piante o come minerale in tracce ma è conosciuto come legante del
fosforo.
Di certo, tutta questa roba nociva aerea deve eventualmente andare a
finire da qualche parte – nel nostro suolo, acqua, cibo e polmoni.
Infatti l’intero ambiente. Per non parlare che venga ingerito da tutte
le altre creature sul pianeta.
In questo, come in tanti altri aspetti della questione “scie
chimiche”, la ricerca seria e comprensiva è necessaria, preferibilmente
portata avanti da un ente affidabile non direttamente legata ai governi o
le multinazionali, ma che risponda direttamente al pubblico.
Nota Finale: L’alluminio è il metallo del ventesimo secolo e
la malattia dell’alzheimer è un dato di fatto del ventesimo secolo. Nel
1907, Dr. Alois Alzheimer, uno psichiatra e neuropatologo tedesco, per
primo descrisse una nuova malattia conosciuta come Malattia di Alzheimr.
La scoperta del dott. Alzheimer avvenuta approssimativamente 20 anni
dopo che l’alluminio fu introdotto, e divenne un prodotto largamente
usato. Vedi University of British Columbia: L’alluminio è strettamente legato al morbo di Alzheimer e Bergamo: in 6 anni Alzheimer +57%. COLPA DELL’ALLUMINIO?.
Dott. Dioni e Dott.ssa Valeria Crea
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