Terremoto Calabria: Emsc ed Usgs riportano magnitudo 5.3 richter


di Italo Romano
Questa notte all’01:05 un forte scossa di terremoto ha fatto tremare il sud Italia. L’epicentro del sisma è sul Pollino tra i comuni di Mormanno Calabro e Laino Borgo, in Provincia di Cosenza.
L’intensità dell’evento, secondo le Centre Sismologique Euro-Méditerranéen, è di magnitudo 5.3 e ad una profondità di circa 5 km. Mentre secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la magnitudo è stata inferiore, 5.0, e ad una profondità di 6,3 km.
La scossa fa parte di un intenso sciame sismico che investe la zona del nord della Calabria da quasi due anni. In questo arco di tempo i sismografi hanno registrato oltre 2000 scosse.
Come già accennato, il sisma è stato avvertito in tutta la Calabria settentrionale, in Puglia e in Campiana fino a Napoli.
La terra ha continuato a tremare per tutta la notte, con scosse di minore intensità, e continua a ballare anche stamani.

Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace, e dal Prefetto Raffaele Cannizzaro, che si trovano a Mormanno, la situazione è sotto controllo ma i danni sono ingenti.
La gente ha passato la notte in macchina, per le strade, e ove presenti, nei punti di raccolta previsti dai piani comunali di emergenza. Sono già state montate tende pronte ad accogliere le persone che dovranno attendere l’ok dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile per rientrare nelle proprie abitazioni.
Non ci sono feriti ma i danni alle abitazioni sono diversi.
La cattedrale di Mormanno è stata dichiarata inagibile a causa di vaste lesioni nella volta. Nella chiesa si e’ verificata la caduta di calcinacci.
La strada per Campotenese, inoltre, e’ interrotta per il distacco di alcuni massi da un costone. Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, paese vicino all’epicentro.
Il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture.

In particolare sono crollate due abitazioni gia’ evacuate perche’ danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche

cornicioni nel centro storico.

Danneggiati il centro sanitario (totalmente evacuato e i pazienti sono stati trasferiti in altre strutture ospedalieri) e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
A Laino Borgo è stata sgomberata una casa per anziani.
Ovviamente le scuole rimarranno chiuse per almeno due giorni in tutta la zona.
L'evacuazione dell'ospedale di Mormenno
L’evacuazione dell’ospedale di Mormenno
Danni nel centro storico di Mormanno (Cosenza)
Danni nel centro storico di Mormanno (Cosenza)
Il sottosegretario della Regione Franco Torchia si e’ sentito telefonicamente con il sindaco Armentano, ricordando tutte le iniziative che la Protezione civile regionale, d’intesa con il Dipartimento, ha attivato nell’area del Pollino e dichiarandosi disponibile a qualsiasi tipo di ulteriore iniziativa. Torchia ha fatto sapere anche di aver chiesto il parere del professore Ignazio Guerra del Dipartimento di Fisica dell’Universita’ della Calabria, il quale a sua volta ha comunicato che ”il fenomeno rientra nel normale modo di esplicarsi dell’attivita’ sismica, essendo noto che i terremoti tendono a verificarsi raggruppati nel tempo e nello spazio”.
In base ai dati forniti dallo scienziato, la sequenza, cominciata nell’agosto-settembre del 2010, si e’ sviluppata attraverso l’alternarsi di alti e bassi nel grafico del rilascio di energia. I massimi piu’ appariscenti sono riscontrabili nell’autunno del 2010; in quello del 2011, quando l’attivita’ si e’ spostata verso nord-est, interessando cosi’ direttamente anche il territorio lucano di Rotonda e Viggianello oltre a quello di Mormanno; tra maggio e giugno del 2012, quando il baricentro dell’attivita’ si e’ spostato sul versante meridionale della catena montuosa dando luogo alla scossa del 28 maggio che resta la piu’ energetica finora registrata; ed infine nel periodo da Ferragosto a tutt’oggi.
In questo momento il capo della Protezione CivileFranco Gabrielli, è giunto nella zona interessata dal sisma ed è in corso una riunione per stabilire una strategia di azione.
Alcuni scienziati parlano di un possibile prossimo “main shock”, ovvero di un evento sismiso di alta intensità che rappresenterebbe l’apice dello sciame in corso.
Difatti, la brevità della durata della scossa porta gli esperti a pensare che questa di stanotte non sia la scossa principale.
Su Sky Tg24 Franco Gabrielli ha detto che “non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza perchè il terremoto non ha provocato abbastanza danni“.
Almeno per il momento è questa la decisione della Protezione Civile.
Secondo Rita Digiovanbattista dell’INGV ci sono state oltre 160 scosse dopo quella di magnitudo 5.3.

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