Il 13 novembre 2012 avrà luogo, tra le 19:37 UTC e le 0:45 UTC, un’eclissi totale solare non visibile dall’Italia. Questa eclissi sarà visibile come totale nella parte settentrionale dell’Australia e come parziale nella parte est dell’Australia, dalle isole Fiji e dalla Nuova Zelanda.
Durante un'eclissi solare la Luna copre completamente il Sole (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale).
Ciò però avviene solo in particolari condizioni perché il Sole è 400 volte più lontano dalla Terra di quanto non lo sia la Luna, ed è 400 volte più grande della Luna. Perciò, nonostante il Sole abbia dimensioni molto maggiori di quelle della Luna, la sua lontananza dalla Terra fa sì che il cono d'ombra prodotto dalla Luna possa raggiungere ed oscurare il disco solare, anche se ciò accade per tempi brevi e solo in zone limitate della superficie terrestre. Inoltre l'entità del fenomeno dipende anche dalla maggiore o minore distanza fra Terra e Luna ed anche rispetto al Sole. Se la Luna si trova nella posizione di massima vicinanza alla Terra (perigeo) e contemporaneamente la Terra si trova alla massima distanza dal Sole (afelio), il cono d'ombra della Luna sarà della massima grandezza, mentre il disco solare appare nelle sue dimensioni minori (dimensioni apparenti in quanto date dalla distanza); in queste condizioni si avrà un'eclissi totale, che interessa aree ristrette della superficie terrestre. Nelle zone circostanti, dove si proietta il disco di penombra, si avrà un'eclissi parziale. Nella situazione contraria (Luna in apogeo e Terra in perielio), il cono d'ombra prodotto dalla Luna sarà minore e la misura del disco apparente del Sole maggiore; in questo caso sulla superficie terrestre si proietterà il cono di penombra, mentre il cono d'ombra non tocca la superficie terrestre; l'eclissi solare sarà anulare. La durata delle eclissi totale è al massimo di 7 minuti e mezzo, mentre quella delle eclissi anulari circa 12.
In tutte le epoche storiche numerosi studiosi, astronomi, monaci o semplici cronisti "registrarono" e descrissero le eclissi solari. L’improvvisa oscurità causata dalle eclissi solari diventava per le antiche civiltà, fonte di orrore, presagio di catastrofi e paura della fine del mondo. Le eclissi vennero studiate, dunque, inizialmente, per prevedere il futuro. Tra le civiltà più antiche la Babilonese ci ha lasciato alcune delle serie di registrazioni di eclissi trascritte in tavolette d' argilla, più precise e lunghe della storia. Ci sono giunte anche le antiche registrazioni cinesi incise su ossa e bambù, (i cinesi furono il primo popolo, già nel I° secolo d. C., a capire la dinamica di questo fenomeno tant'è che si racconta che gli astronomi Hi e Ho furono fatti giustiziare perché non erano riusciti a prevedere un’ eclissi totale). Più tardi i Greci e l'Islam medioevale valutarono le eclissi scientificamente, considerando la differenza di durata delle stesse in diverse località, per calcolare la latitudine di un dato luogo. Fu il greco Tolomeo, nel II secolo a. C., a prevedere con una certa precisione le eclissi solari e lunari future
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