Los Angeles – La polizia intende battere sul tempo i sospettati sulla scena del crimine utilizzando computer al fine di prevedere il luogo in cui potrebbero verificarsi problemi.
Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD) è il più grande corpo di polizia ad avere adottato un sistema conosciuto come “sorveglianza pronosticata,” che elabora dati per stabilire il luogo in cui inviare agenti per ostacolare potenziali ladri e scassinatori. Time Magazine lo ha definito una delle migliori invenzioni del 2011.
I primi successi potrebbero essere utili come modello per altri corpi di tutori dell’ordine a corto di liquidità, ma alcuni cronisti legali temono che possa portare a fermi e perquisizioni illegali che violano le tutele del Quarto Emendamento.
Nella San Fernando Valley, dove alla fine dello scorso anno è stato avviato il programma, gli agenti stanno assistendo a un crollo a due cifre dei furti e altri reati contro il patrimonio. Il progetto ha trasformato gente del settore abbastanza scettica in sostenitori, tanto da far sì che ora vi è l’intenzione di implementarlo in tutta la città nel corso di questa estate.
“Abbiamo evitato che centinaia e centinaia di persone tornassero a casa per trovarla svaligiata,” ha detto il capitano di polizia Sean Malinowski.
La mappatura della criminalità è stato per molto tempo uno strumento impiegato per stabilire dove si nascondessero i malviventi. L’idea si è evoluta dagli spilli colorati disposti su una mappa all’individuazione di “zone sensibili” mediante una banca dati informatica basata su reati passati e su possibili schemi.
Negli ultimi dieci anni, molti dipartimenti di polizia di grandi dimensioni, tra cui quello di Los Angeles e quello di New York, hanno utilizzato CompStat, apparato che monitora i dati dei reati e consente di inviare agenti in più nei punti caldi.
I promotori hanno detto che il nuovo programma impiegato dal LAPD e dalla polizia di Santa Cruz, nel nord della California, è più tempestivo e preciso. Costruito sul modello di quelli che prevedono le scosse di assestamento che seguono un terremoto, il software garantisce di mostrare agli agenti quello che potrebbe succedere in base a semplici dati continuamente tarati – luogo, orario e genere di reato.
Il software genera zone di previsione – grandi anche soltanto 45 metri quadri – su una mappa di pattugliamento. Quando gli agenti hanno del tempo libero, si dice loro di “entrare nella zona.”
L’obiettivo non è quello di aumentare il numero di arresti, abituale indicatore che rispecchia la riduzione dei crimini. Gli agenti vogliono sia bloccare un crimine in corso di svolgimento che scoraggiare i potenziali criminali.
“Voglio interrompere un’azione prima che venga compiuto un arresto.” Ha affermato Malinowski. “Non si può compiere un arresto come si vuole a causa di alcuni di questi problemi.”
Jeff Brantingham, professore di antropologia presso l’ UCLA di Los Angeles, ha dichiarato che i dati derivano anche dai comportamenti criminali – reiterazione dei reati e il concetto che i criminali sono propensi a non allontanarsi troppo dalle zone che conoscono meglio.
“Se oggi si è presi di mira, il rischio di rimanere ancora vittima aumenta,” ha detto Brantingham, cofondatore della società di software scelta dal LAPD per il proprio piano.
Finora il programma è stato attuato per cinque divisioni del LAPD che sono responsabili di un’area di 340 chilometri quadrati e di circa 1,3 milioni di persone. Nella divisione Foothill della valle, dove più della metà dei reati commessi sono relativi al patrimonio, circa 170 agenti di pattuglia stanno trascorrendo in tutto più o meno 70 ore alla settimana lavorando sulle zone.
In un caso, un capitano di polizia dubitò del fatto di mandare agenti in una zona ai margini dell’area di sua responsabilità. Gli agenti uscirono senza trovare nulla, ma ritornarono diverse notti dopo scoprendo un individuo che stava rompendo una finestra.
La divisione guida il dipartimento nella riduzione del crimine, ha detto Malinowski. Dopo l’implementazione i reati nell’area sono diminuiti del 13 percento, a fronte di un piccolo aumento nel resto della città dove il programma non era stato utilizzato.
“Se alcuni anni fa qualcuno avesse detto di poter avere un algoritmo che si comportava allo stesso modo degli analisti dei crimini avremmo pensato fosse un pazzo,” ha affermato Malinowski. “Anche i più scettici vengono da me dicendo: ‘credo che questo funzioni.’”
Altri dipartimenti di polizia in tutta la nazione stanno utilizzando metodi simili. Il gigante tecnologico IBM ha collaborato con la polizia di Memphis e di Charleston (Carolina del Sud) per fornire analisi. La polizia di Minneapolis sta analizzando le statistiche sul crimine e inserendo nei calcoli le zone geografiche per stabilire reati futuri.
Andrew Guthrie Ferguson, ricercatore in legge presso la UDC ha scritto sulla sorveglianza pronosticata e sul modo in cui si scontra con le tutele del Quarto Emendamento riguardo a perquisizioni e catture illecite.
Ferguson ha detto che questa moda è una “idea seducente” per forze dell’ordine che hanno molti poteri. Crede che il LAPD abbia fatto un buon lavoro con i dati, ma è preoccupato del fatto che altri dipartimenti possano abusare del metodo con un’analisi comportamentale di tipo razziale o stereotipando un quartiere o una zona.
“Ci sono vere e proprie pressioni per diffonderlo a livello nazionale e per la sua affermazione,” ha dichiarato Ferguson. “Penso che sia un’innovazione importante. Ma come ogni innovazione non è infallibile, ed esaminando attentamente i dati è importante non danneggiare le libertà civili delle persone che vivono in queste zone.”
Ferguson ha detto che per certi versi immagina problemi legali. Ha utilizzato l’esempio di un agente che pattuglia una zona nella quale si prevede un furto con scasso, che vede un uomo con una borsa e arresta l’uomo perché sembra sospetto.
“Di per sé che l’uomo porti la borsa non è un sospetto fondato,” ha precisato Ferguson. “Ma in tribunale il poliziotto dirà: ‘Me lo ha detto il computer di andare lì’. Per l’avvocato o il giudice, cosa si intende fare con queste informazioni? Non si può sottoporre a controinterrogatorio un computer.”
La società di Brantingham è stata contattata da circa 200 dipartimenti di polizia in tutto il mondo interessati al software. Egli non ha voluto rivelare i costi del programma, perché variabili in base alla popolazione di una città e alle sue dimensioni. Il LAPD non sostiene alcuna spesa, perché per scopi di ricerca ha condiviso dati e altre informazioni con la società di Brantingham.
Brantigham e altri credono che la sorveglianza pronosticata sia la tendenza del futuro e non ne deriveranno perdite di posti di lavoro.
“Non è un sostituto delle conoscenze e competenze del poliziotto, e non è destinato a tagliare fuori gli agenti,” ha affermato. “Si tratta di farli entrare in gioco nel momento e nel posto giusto per la prevenzione dei crimini.”
Fonte: Greg Risling per Associated Press 01.07.2012
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