La Terra, con il suo bel blu visibile dallo spazio, è nota per la sua abbondante quantità d’acqua prevalentemente concentrata negli oceani, che potrebbe avere un’origine extraterrestre. Una nuvoa ricerca viene a cambiare la nostra visione di acqua portata dalle comete: la sorgente d’acqua della Terra non deriverebbe dall’acqua ghiacciata delle comete ma in realtà da quella racchiusa negli asteroidi.
Se analizziamo nell’acqua ghiacciata il rapporto fra l’idrogeno e l’ossigeno, un isotopo più pesante dell’idrogeno, si può avere un’idea piuttosto buona di come può essersi formata l’acqua nel Sistema Solare. Le comete e gli asteroidi più lontani dal Sole presentano un contenuto di deuterio maggiore di quello presente nell’acqua che si è formata più vicino al Sole.
Un gruppo di ricercatori del Carnegie Institution for Science guidati da Conel Alexander hanno confrontato l’acqua dalle comete e quella dalle condriti carbonacee. Quello che è emerso sfida i modelli attuali della formazione del nostro Sistema Solare.
La Terra primordiale era un posto caldo e asciutto. L’acqua che potrebbe essersi formata con la Terra andò in ebollizione lontano dalla crosta cocente. La luce ultravioletta proveniente dal Sole appena formato strappò gli atomi di idrogeno dalle molecole d’acqua non permettendo alcuna precipitazione sulla superficie terrestre. I ricercatori ritengono che sia le comete che gli asteroidi carbonacei si formarono oltre l’orbita di Giove, probabilmente sul confine del Sistema Solare, dopodichè si spostarono verso l’interno portando acqua e materiale organico sulla Terra. Se questo fosse vero, Alexander e i suoi colleghi affermano che il ghiaccio trovato nelle comete ed i resti di ghiaccio che si sono conservati nelle condriti carbonacee potrebbero avere una composizione isotopica simile.
Dopo aver studiato 85 condriti carbonacee fornite dal Johnson Space Center e dal Meteorite Working Group, qualche giorno fa il team ha pubblicato i risultati su Science Express dove si legge che le condriti carbonacee probabilmente non si formarono nelle stesse regioni del Sistema Solare come le comete, dato che hanno un contenuto di deuterium molto più basso. Esse devono essersi formate più vicino al Sole, forse nella Fascia degli Asteroidi tra Marte e Giove. Ed è tale materiale che è piovuto sulla Terra fino a formare quel pianeta ricco d’acqua che conosciuto oggi.
“I nostri risultati forniscono nuovi vincoli per l’origine dei volatili nella regioni più interne del Sistema Solare, compresa la Terra” ha affermato Alexander. “E hanno importanti implicazioni per i modelli attuali di formazione e di evoluzione orbitale per i pianeti e per gli oggetti minori nel Sistema Solare”.
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