(AGI) - Roma, 1 giu. - La terra non cessa di tremare in Emilia.
Oltre 400 scosse, secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si sono susseguite negli ultimi tre giorni fra le province di Modena, Ferrara e Mantova, zona gia' colpita dai sismi del 20 e 29 maggio. Insieme alla paura del sisma si aggiunge il problema degli "sciacalli". "Attenzione, lasciate le case sta arrivando una scossa violentissima". Questa e' una delle tante telefonate messe in atto da coloro che si sono finte persone della Protezione Civile e questo ha creato panico e allarme nella popolazione. Una nuova scossa di magnitudo 4.0 si e' verificata poco prima delle 17 di ieri e ha interessato i comuni di Novi di Modena, Gonzaga e Carpi, con epicentro a Rolo. Il tragico bilancio finora e' di 17 morti, che si aggiungono ai 7 decessi del 20 maggio. Quattordicimila gli sfollati, secondo la Protezione civile. Sono 8.500 gli ospitati nella notte tra mercoledi' e giovedi' in 23 campi, 17 strutture coperte e diversi alberghi. In totale, la disponibilita' di posti coordinata dal Centro unificato di protezione civile di Marzaglia, a una decina di chilometri da Modena, e' salita a 8867.
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