L’eclissi anulare di Sole è passata, affascinando milioni di persone che hanno applaudito la fase centrale dell’anularità . La Luna ha coperto la maggior parte del disco del Sole, lasciando un’anello di luce infuocata attorno alla sua circonferenza. L’evento è stato ripreso dall’Area 51, la nota e segretissima base del deserto del Nevada, dal monte Fuji, simbolo del Giappone, e dagli Stati Uniti, dove parchi nazionali e stadi sono stati presi d’assalto da curiosi e appassionati. Ma se fino ad ora l’Italia è stata semplicemente a guardare l’evento dal web, sarà diverso invece per l’attesissimo transito di Venere sul disco del Sole. Mancano 16 giorni ad un evento ancor più raro che rappresenterà l’ultimo possibile per la nostra vita. Lo straordinario evento sarà questa volta visibile da tutti i continenti, accontentando realmente tutto il globo. Gli scienziati sono pronti per osservare il fenomeno dallo spazio: il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA avrà un’impareggiabile visuale del transito, che rappresenta un’occasione per svolgere osservazioni e migliorare le tecniche per la scoperta di nuovi pianeti extrasolari. I transiti di Venere si presentano a coppie ogni otto anni, ma questi due eventi si svolgono meno di una volta per secolo, tanto che il prossimo evento simile si verificherà nel 2117. Oltre alla spettacolarità e alla rarità , i transiti di Venere hanno rappresentato un ruolo importante nella storia dell’astronomia. In passato gli esploratori hanno organizzato importanti spedizioni per guardare i due passaggi nel XVIII secolo, avvenuti nel 1761 e nel 1769. L’obiettivo era quello di rispondere ad una delle domande più importanti dell’epoca: la distanza della Terra dal Sole. Il famoso esploratore britannico James Cook prese parte alla spedizione del 1769, partendo per Tahiti e osservando il transito da un luogo ora conosciuto come Punto di Venere. Soltanto nel 1874 e nel1882, gli astronomi hanno potuto avere a disposizione dati più precisi, grazie alle fotografie scattate durante i transiti, arrivando ad avere misure sempre più precise.
Credit: UAI
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