La formazione del sistema solare più veloce di ciò che si credeva

Il nostro sistema solare si è creato più velocemente di ciò che si credeva. Lo affermano i ricercatori del Department of Energy (DOE), dell’ Argonne National Laboratory la cui ricerca è stata pubblicata sulla rivisita Science. Gli scienziati sono arrivati a questa scoperta analizzando un isotopo samario, uno degli isotopi utilizzati per tracciare l’evoluzione del sistema solare.

IL nostro sistemma solare, secondo la teoria vigente, è formato da polvere di stelle; in gran parte esplosioni di supernove che hanno fornito i materiali pesanti. Fra questi c’è l’isotopo samario-146.

“In questo modo riduciamo la cronologia dei primi eventi del sistema solare, come la formazione dei pianeti, in un arco di tempo più breve”, ha detto il fisico Michael Paul. “Significa anche che alcune delle più antiche rocce sulla Terra si sarebbero formate prima di ciò che credevamo. Già 120 milioni di anni dopo che il sistema solare si era formato, come nel caso delle rocce della Groenlandia”

Il Samario-146, o Sm-146, è instabile ed emette di tanto in tanto una particella, che cambia l’atomo in un elemento diverso. Utilizzando la tecnica di datazione al radiocarbonio, gli scienziati possono calcolare quanto tempo è passato da quando l’ Sm-146 è stato creato. Siccome l’Sm-146 decade molto lentamente, nell’ordine di milioni di anni, molti modelli lo utilizzano per determinare l’età del sistema solare.

Il numero di anni necessario per un isotopo per ridursi della metà viene chiamato emivita. L’ Sm-146 emette particelle così di rado che è necessario un sofisticato strumento per misurare questo tempo di dimezzamento.

L’ Argonne Tandem Linac Accelerator System, o ATLAS, è una struttura nazionale per lo studio della struttura nucleare e astrofisica. “ATLAS, utilizzato come uno spettrometro di massa, coglie un Sm-146 in decine di miliardi di atomi”, ha detto il fisico Richard Pardo, che gestisce l’impianto e ha partecipato allo studio.

Contando gli Sm-146 con ATLAS e monitorando le particelle, i ricercatori hanno calcolato una nuova emivita: solo 68 milioni di anni. Quello calcolato precedentemente era di 103 milioni di anni.

Paul ha così concluso:”La nuova scala temporale ora coincide con le più recenti datazioni delle rocce lunari, e coincide con con altri risultai ottenuti con altri indicatori temporali”


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!


Nessun commento:

 


Post più popolari

 SEGUICI SENZA CENSURA SU TELEGRAM

AddToAny