Ghiaccio della cometa Hartley 2 simile ai nostri oceani

Gli astronomi della NASA hanno scoperto che nello spazio la composizione dell’acqua delle comete è molto simile a quella comparsa sulla Terra miliardi di anni fa e che avrebbe dato vita agli oceani. I risultati possono aiutare a spiegare come mai la superficie terrestre sia coperta di oceani.


Nuove misure effettuate dallo Herschel Space Observatory mostrano infatti che la cometa Hartley 2, che proviene dalla lontana fascia di Kuiper oltre l’orbita di Nettuno, praticamente ai confini del sistema solare, contiene acqua con la stessa ‘firma chimica’ degli oceani della Terra. Questa remota regione del sistema solare, da 30 a 50 volte più lontana della distanza tra la Terra e il Sole, è la patria di ghiaccio, corpi rocciosi (tra cui il pianetoide Plutone), pianeti nani e innumerevoli comete.

“I nostri risultati con Herschel suggeriscono che le comete potrebbero aver giocato un ruolo importante nel portare grandi quantità di acqua su una Terra primordiale”, ha detto Dariusz Lis, ricercatore associato in Fisica al California Institute of Technology di Pasadena e co-autore di un nuovo studio appena pubblicato sul numero della rivista Nature del 5 ottobre. “Questa scoperta espande notevolmente la fonte possibile dell’enorme serbatoio di acqua costituito dagli oceani sulla Terra, includendo corpi ghiacciati originari della fascia di Kuiper”.

Gli scienziati teorizzano che la Terra all’inizio fosse calda e secca, e che l’acqua, fondamentale per la vita, debba essere giunta solo milioni di anni dopo da impatti di asteroidi e comete. Fino ad ora, nessuna delle comete precedentemente studiate conteneva acqua simile a quella della Terra. Tuttavia, le osservazioni da parte di Herschel di Hartley 2 ha finalmente mostrato un legame tra la Terra e il ghiaccio presente in queste remote regioni dello spazio.


Herschel ha individuato la traccia di acqua vaporizzata nella coda della cometa, scoprendo con grande sorpresa degli scienziati che Hartley 2 possiede una concentrazione di acqua pesante della metà rispetto alle altre comete analizzate finora. Nell’acqua pesante, uno dei due atomi di idrogeno è sostituito dall’isotopo pesante dell’idrogeno conosciuto come deuterio, che contiene un neutrone nel nucleo oltre al protone. Il rapporto fra acqua pesante e leggera in Hartley 2 è la stessa di quello dell’acqua presente sulla superficie terrestre. La quantità di acqua pesante in una cometa è in relazione con l’ambiente in cui la cometa si è formata.

Tenendo traccia del percorso di Hartley 2 ogni sei anni e mezzo, gli astronomi hanno compreso che essa proviene proprio dalla fascia di Kuiper. Le altre cinque comete oltre Hartley 2 che presentano acqua pesante nella stessa concentrazione di quella presente sulla Terra provengono tutti da una regione ancora più lontana del sistema solare chiamata la Nube di Oort. Questo sciame di corpi, 10.000 volte più lontani rispetto alla fascia di Kuiper, è la fonte di comete più documentata.

La sorpresa degli scienziati sta nel fatto che non si aspettavano che nella fascia di Kuiper, da cui le comete hanno potuto raggiungere più facilmente la Terra nel corso di svariati miliardi di anni, ci fosse acqua del tipo presente sulla Terra.

“Il nostro studio indica che la nostra comprensione della distribuzione degli elementi più leggeri e dei loro isotopi, così come la dinamica del sistema solare, è incompleta”, ha detto il co-autore Geoffrey Blake, professore di scienze planetarie e di chimica al Caltech. “Agli inizi del sistema solare, le comete e gli asteroidi dovevano popolare lo spazio molto più che oggi, e sembra che alcuni di loro siano precipitati sul nostro pianeta creando i nostri oceani”.


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