La piramide del potere capital/liberista


Gianni Tirelli



“Si spengono i boiler, si evita di usare l’automobile, di pagare bolli, assicurazioni, meccanici e sanzioni amministrative – di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la vendita dei beni effimeri e voluttuari, sta precipitando ai minimi di sempre, a fronte di quelli di prima necessità – presto la disoccupazione raggiungerà livelli impressionanti!!”


La condizione prima in assoluto, che può innescare il meccanismo della crescita, é funzionale ad una riduzione consistente del prezzo dei carburanti, delle assicurazioni, e della tassa di circolazione. E questo vale, non solo per il trasporto delle merci, ma per la mobilità dei cittadini, che potendosi spostare a costi ragionevoli, producono ricchezza. Nessun’altra strategia socio/politica ed economica, diversamente dalla mia, sarà mai in grado di favorire alcun processo di sviluppo. E’ un dato di fatto, incontrovertibile e inopinabile.


Ma pensare solo per un attimo, che lo stato, le compagnie di assicurazione, e petrolieri, possano rinunciare a un solo centesimo dei loro stratosferici profitti, è una possibilità che sconfina nella sfera della fantascienza ....



La politica dal canto suo, non è che un marchio svuotato di ogni reale contenuto e significato, assorbita in toto dal potere economico, con la delega di di legiferare in suo favore, rastrellando denaro pubblico sulla pelle della cittadinanza. A questi banditi ai vertici del Sistema Potere, non é sufficiente rubare, truffare, colludere, corrompere, raggirare, ricattare e inquinare, ma vorrebbero che tutto ciò fosse sancito da un diritto costituzionale.

La comunità, che fino a ieri fungeva da grande bacino dispensatore di ricchezza, e dal quale il Sistema si alimentava per saziare la sua ingordigia, oggi è in secca. Ragione per cui, non è più in grado di soddisfare le sue perversioni e dipendenze strutturali, facendolo così precipitare dentro una crisi di astinenza dagli effetti prevedibilmente catastrofici.



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Immaginando di dovere stilare una classifica, dei soggetti più potenti integrati al Sistema e che ne decidono la strategia e i condizionamenti, al primo posto, al vertice della piramide, ci sono gli “Sponsor”: un gruppo di holding capaci di influenzare i comportamenti sociali e le singole scelte, attraverso una operazione di sistematico plagio mediatico, tale da indurre gli individui alla dipendenza.


L’area sottostante agli “Sponsor” è occupata dalla “Finanza”, che ingloba banche, banchieri, compagnie di assicurazione e di cambio, fiduciarie e Stato del Vaticano, che si occupano di speculazione, transizioni finanziarie, aggiotaggio e usura.


Più in basso, troviamo la “Politica”: una società che eroga servizi a fronte di poltrone, privilegi e impunità. Un uovo sostanzialmente vuoto, ma che impone le regole del gioco, accogliendo e soddisfando le istanze dei vertici della piramide.


Subito dopo c’è la Chiesa, ma che nel tempo ha perduto il suo potere di fascinazione, e quella capacità di calamitare e canalizzare il suo gregge (oggi disperso e smarrito), verso questo o quel soggetto politico. Certo, è lo stato più florido del mondo! Possiede un patrimonio a tal punto inestimabile, che potremmo registrarla a buon diritto nella categoria delle grandi banche d’affari.


Da questa lista, ho omesso volontariamente la “Criminalità Organizzata”, poiché la stessa è distribuita in maniera omogenea e trasversale all’interno di tutti i soggetti occupanti la piramide del potere, a tal punto da renderlo un unico blocco, coeso e impermeabile ad ogni altra interferenza esterna – una vera e propria società a delinquere dai tratti diabolici, di proporzioni planetarie.


Alla base della piramide ci siamo noi, il popolo (lavoratori dipendenti, pubblici e privati, artigiani, piccole imprese, agricoltori, contadini, badanti, studenti ecc.. ecc..), ma di numero di gran lunga inferiore rispetto al passato, e con una capacità di produrre ricchezza pulita, oramai pari a zero.

Con lo scardinamento dell’impianto etico – primo atto costitutivo di questa società a delinquere – una gran parte della popolazione al grido di “libertà per tutti”, si è messa al servizio del Sistema Potere, giurandogli totale fedeltà e abnegazione. Così tutti sono al “soldo” di qualcun altro, in una sorta di catena di Sant’Antonio che dalla base si dirama fino ai vertici del potere!


A questo punto, è doveroso domandarsi in che modo potrà ancora sopravvivere il Sistema Potere, se il bacino dal quale si é alimentato per decenni, si è ridotto ad un rivolo. La comunità non lavora, non produce e non acquista più, costretta a ridurre i consumi energetici e idrici. Si spengono i boiler, si evita di usare l’automobile, di pagare bolli, assicurazioni, meccanici e sanzioni amministrative – di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la vendita dei beni effimeri e voluttuari, sta precipitando ai minimi di sempre, a fronte di quelli di prima necessità. Presto la disoccupazione raggiungerà livelli impressionanti!!

Così il Sistema, nell’impossibilita di poter disporre dei profitti un tempo sottratti indebitamente alla comunità, comincia a sbarazzarsi di tutti quei servi, cortigiani, spie e papponi (i professionisti) che un tempo aveva assoldato e che foraggiava a fronte delle loro perverse competenze. Il Sistema Potere è sul punto a fagocitare se stesso, dentro una guerra al massacro, dove i vari soggetti che lo rappresentano, si scanneranno fra loro fino ad auto/eliminarsi. Un albero senza radici in procinto di abbattersi al suolo, dentro un boato sordo!


In passato, la piramide del potere, era disegnata in maniera ben diversa da oggi, caratterizzata da una base molto estesa ed ampia, e con i due lati schiacciati verso il basso fino quasi a toccarla. Al vertice troneggiava il monarca attorniato da cortigiani aristocratici e colti, e un gradino più sotto, la nobiltà e i feudi, che si attenevano ai dettami del re. Tutto il resto, dell’area della piramide, era di pertinenza della borghesia e del popolo: un’enorme massa di individui che con la loro forza di volontà e passione, traducevano ogni loro fatica in beni di consumo essenziali, cultura, arte, tradizione, gioia e svago. Una ricchezza illuminata senza precedenti che abbiamo sputtanato in cambio di fabbriche fumanti, rifiuti e scorie tossiche, disvalori, precarietà e depressione.


La nostra, diversamente, è una società verticistica (più simile ad una freccia, dalla base molto ridotta e la punta sottile) caratterizzata da un’orda di fannulloni, scansafatiche e parassiti, che hanno mercificato la dignità con il maligno – praticano la corruzione e il tradimento come regola relazionale, per portare a casa il massimo con il minimo sforzo.

Una infinita folla di bestie umane che oggi occupano la gran parte dell’area della piramide, fiaccati nel corpo e nello spirito, e avulsi da ogni sussulto rivoluzionario.



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