LAVORATORI IN AFFANNO, INIZIA LO SCIOPERO FISCALE

Lo Sciopero Fiscale è l’unica forma di lotta non violenta possibile. La legittimità sotto il profilo Costituzionale sarebbe piena, visto che la difesa della patria è
sacro dovere del cittadino.
La RESISTENZA FISCALE o DISOBBEDIENZA FISCALE è un gesto di ribellione consistente nel rifiuto di pagare le tasse allo Stato. Tale gesto è spesso dovuto ad una forte opposizione a determinate politiche
del governo, sia da un punto di vista civile che economico, oppure un’opposizione allo Stato in quanto istituzione in sé (gesto spesso attuato da movimenti anarchici). Molti resistenti fiscali storici sono stati dei pacifisti, oppure particolari movimenti religiosi, come i quaccheri.Questa “tecnica” è stata spesso usata anche da movimenti e personaggi non violenti, come ad esempio Mahatma Gandhi e Martin Luther King.
Qualora praticata da un esteso numero di cittadini simultaneamente, ha l’effetto dirompente di colpire al cuore i VERI interessi di quei politicanti che operano secondo logiche del favoritismo personale e lobbistico, mettendo al tappeto in un sol colpo l’apparato statale di riscossione delle imposte, incapace di gestire un numero incalcolabile di pratiche di insolvenza.

ARGOMENTI PRO RESISTENZE FISCALE
I resistenti fiscali hanno utilizzato diversi argomenti a favore della propria lotta, tra i quali:
1.Il governo esercita un’oppressione fiscale tale da rendere schiavi i contribuenti.
2.Il governo attua politiche ritenute immorali, se non criminali, come guerre o pena di morte.
3.Il governo non è legittimato.
4.Il governo attua un regime di corruzione e malaffare.
5.Il governo è inefficiente e mal funzionante.
6.Contrarietà verso la natura coercitiva dello Stato.
7.Mancanza di rappresentanza

Vista e dimostrata la gravità della situazione, mai come ora il popolo italiano è chiamato a far sentire la propria voce sovrana per ripristinare la legittimità della pretesa fiscale dello Stato. Parafrasando il presidente Thomas Jefferson, le vere rivoluzioni non possono attuarsi se non quando i concetti di legalità, giustizia e legittimità vengano rielaborati, ridefiniti e ricollocati dalla nuova coscienza collettiva in un quadro di VERA e REALE equità.

http://www.attiviamoci.it/lavoratori-in-affanno-inizia-lo-sciopero-fiscale/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le tasse non vanno pagate perchè i governi hanno scelto di salvare le
banche e non i cittadini,perchè si indebitano consapevolmente col signoraggio e l'acquisto di derivati bancari a nostre spese e,dulcis
in fundo perchè ci avvelenano consapevolmente con la geoingegneria.
Tale pratica costa allo stato,quindi noi.20 milioni di euro al giorno
pertanto chi paga le tasse,inconsapevolmente,è complice.

 


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