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La BBC Beccata a fare Falsa Propaganda sul Massacro in Siria!

L'agenzia di stampa BBC utilizza vecchie foto di bambini Iracheni morti per rappresentare le presunte atrocità del governo Siriano
di Paul Joseph Watson

I media Britannici sono stati beccati ancora una volta con le brache calate, nel tentativo di vendere un attacco alla Siria a guida NATO, grazie alla rivelazione che BBC News ha utilizzato una vecchia foto di bambini Iracheni morti per rappresentare le vittime di un presunto assalto del governo alla città di Houla.


In un rapporto pubblicato poche ore dopo la strage, la BBC ha usato una foto pubblicata la prima volta nove anni fa, presa ad Al Mussayyib, in Iraq. L'immagine mostra una bambina che salta i cadaveri di centinaia di bambini Iracheni trasportati da una fossa comune per essere identificati.

La voce utilizzata dalla BBC per descrivere l'immagine ha affermato che la foto era stata fornita da un attivista e "mostrava i corpi dei bambini di Houla in attesa di sepoltura". Dopo che l' "errore" è stato svelato, la BBC ha modificato l'articolo originale, ma non ha ritrattato.

Il fotografo che ha scattato la foto originale, Marco Di Lauro, ha postato sulla sua pagina Facebook, "Qualcuno sta usando le mie immagini come propaganda contro il governo Siriano per dimostrare il massacro". Di Lauro ha detto al Telegraph di Londra di essersi "sorpreso" che la BBC abbia omesso di verificare l'autenticità dell'immagine.

"Quello che mi ha veramente stupito è che una testata giornalistica come la BBC non controlla le fonti ed è disposta a pubblicare qualsiasi immagine inviata da chiunque: attivista, giornalista, cittadino o chiunque altro. Questo è tutto", ha detto Di Lauro.

Le informazioni sulla strage di Houla suggeriscono chiaramente che gli omicidi sono stati eseguiti dagli squadroni della morte e non dai bombardamenti di carri armati governativi. Il video delle vittime sembra mostrare delle ferite da arma da fuoco e da coltellate. Nessuna delle vittime sembra aver perso degli arti.

Come riporta RussiaToday, "Molte sembrano esecuzioni a bruciapelo", un fatto incompatibile con la spiegazione che responsabile dello spargimento di sangue fosse un bombardamento da carro armato. E' probabile che responsabili del massacro siano gli squadroni della morte terroristici, che in Siria hanno compiuto numerosi attentati con decine di vittime.

Come scrive Tony Cartalucci: "Perché mai il governo Siriano dovrebbe voler uccidere i bambini Siriani? E anche se per qualche motivo l'avesse fatto - perché avrebbe dovuto farlo in un modo che sicuramente avrebbe attirato la condanna internazionale e rinnovato le richieste di intervento? In altre parole, 'cui prodest'?

"Chi trae veramente beneficio da questa atrocità - e chi no? Sicuramente gli insorti e i loro sostenitori stranieri. Il governo Siriano di certo no! Dato che per le recenti atrocità di Damasco sono stati accusati - quasi universalmente - gli avversari estremisti del governo Assad, non è almeno plausibile, che gli stessi siano anche dietro questo ultimo horror "?

Qualunque sia la verità che sta dietro gli eventi del fine settimana, i mass media ancora una volta si sono inchinati a fare i portavoce di una propaganda modulata sulle richieste di dubbi anonimi "attivisti".

Questa non è affatto la prima volta che i media Britannici sostengono che le forze di Assad stanno uccidendo indiscriminatamente neonati e bambini.

Nel febbraio scorso, l'Independent di Londra ha riportato che "questa settimana in Homs le forze di sicurezza del presidente Assad hanno indiscriminatamente ucciso decine di neonati."

Come abbiamo documentato, la fonte di questa affermazione non era in Siria, ma a Londra, in un'organizzazione denominata Syrian Observatory for Human Rights (SOHR), che è poco più di un gruppo di pressione con stretti legami col Foreign Office Britannico.
Lo strumento di propaganda costituito da false accuse al governo di assassinare neonati e bambini non è nuovo in Medio Oriente. Prima della prima guerra del Golfo, la più grande società di public relations nel mondo, Hill & Knowlton, costruì una bufala incentrata sulla menzogna che le truppe di Saddam Hussein saccheggiavano gli ospedali in Kuwait e gettavano i neonati fuori dalle incubatrici. Nonostante in seguito sia stato dimostrato che si trattava di una totale invenzione, George HW Bush ha spinto aggressivamente la storia come parte della sua strategia verso la guerra.
Fonte:http://vocidallestero.blogspot.it/2012/05/la-bbc-beccata-fare-falsa-propaganda.html#more
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Terremoto Emilia, Ingv:Siamo di fronte a sequenza sismica lunga

Roma, 30 mag. (TMNews) - "Siamo di fronte ad una sequenza sismica lunga, è lo stesso meccanismo sismico del 20 maggio", ha sottolineato il presidente dell'Ingv Stefano Gresta, durante la conferenza stampa organizzata oggi nella sede romana dell'istituto, in riferimento alle scosse di terremoto che dal 20 maggio si susseguono in Emilia-Romagna. "E' possibile che si tratti della stessa faglia o di un nuovo segmento della stessa faglia del 20 maggio, ma per stabilire se ci sia una seconda faglia o una rottura della prima serviranno più misurazioni e più tempo per elaborare i dati, tenendo conto anche di micro terremoti, si tratta di studi lunghi", ha spiegato Gresta sottolineando: "Quello che comunque è importante è che si tratta dello stesso meccanismo sismico del 20 maggio".

"Come abbiamo detto fin dal 20 maggio la sequenza ha tutte le caratteristiche di una sequenza che si ripete con la maggioranza dei terremoti di magnitudo decrescente, ma con momenti di recrudescenza, non è quindi possibile stabilire l'esatta evoluzione nel tempo e non si possono escludere repliche di magnitudo 4 o 5, confrontabili anche con quelle forti del 20 e 29 maggio", ha aggiunto il presidente dell'Ingv.

Italia: scosse a grappolo, il nuovo rischio!

Il terremoto scuote di nuovo e per tre volte in un giorno con un livello superiore al quinto grado della scala Richter il cuore della Pianura padana. Erano trascorsi solo nove giorni dal primo sisma (5,9). È normale o c'è qualcosa di anomalo? «Occorre aggiornare la mappa del rischio sismico», sostiene il ministro dell'ambiente Corrado Clini. «Probabilmente è vero», aggiunge Stefano Gresta, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Ma in particolare - aggiunge - è necessario aggiornare il modo di leggere le mappe. Non basta considerare un valore di bassa pericolosità per una zona. Ciò che bisogna fare per comprendere meglio il problema è combinare assieme due carte oggi impiegate. Una esprime la probabilità dove si può manifestare un sisma in base ai dati statistici del passato, dalla quale emergono i valori di pericolo considerati dagli ingegneri per costruire; la seconda carta registra i picchi di massima intensità. Dalla loro unione potranno emergere indicazioni utili e più ricche rispetto a oggi».Ma nella valutazione dei pericoli a cui sono esposte le aree della Penisola in alcuni casi c'è la limitatezza dei dati che rende difficile le indagini. «Nella Pianura padana ripetutamente colpita dal sisma - prosegue il presidente dell'Ingv - mancano informazioni adeguate sulla deformazione del suolo. Per stabilire con certezza se la sequenza dei picchi di una certa intensità, emersa negli ultimi mesi con una certa frequenza, esprima un fenomeno anomalo oppure se rientri in un naturale processo sarebbero necessari dati più precisi. Nella regione soltanto dal Duemila si sta puntualmente rilevando la situazione con continuità e ora abbiamo anche intensificato gli strumenti; ma l'arco di tempo disponibile agli studiosi è ancora troppo ristretto per suggerire indicazioni utili. Occorrono molti più anni per costruire delle statistiche appropriate».Oggi la valutazione espressa dai geofisici dell'Ingv tende a vedere l'evento di ieri come espressione della norma. «Nessuna sorpresa - nota Warner Marzocchi -. Che si potesse verificare un altro terremoto intorno a sei gradi di magnitudo era stato detto sin dal primo giorno. Rientrava nelle probabilità possibili». «E non si può escludere che altri se ne possano manifestare nei prossimi giorni o settimane - aggiunge Antonio Piersanti -. Sono terremoti a grappolo, come li chiamiamo. Il primo evento genera delle perturbazioni nel sottosuolo da cui nascono altri movimenti tellurici la cui periodicità non è né prevedibile né sempre uguale». Quello che accade nelle profondità non è, purtroppo, facilmente comprensibile e non è detto che le nuove scosse siano sempre inferiori alla prima. «Ci possono essere delle repliche anche più forti - precisa Alessandro Amato - e potrei farle un lungo elenco. Ad esempio nel terremoto del Friuli nel 1976 dopo la prima scossa di maggio ne è seguita un'altra in settembre; nel 1984 in Val Comino nel Parco Nazionale d'Abruzzo i due sismi del 7 e dell'11 maggio erano connessi, di nuovo nel 1997 in Umbria e Marche abbiamo il terremoto di Colfiorito, come è rimasto noto, con la basilica di Assisi gravemente colpita.La causa che li scatena è sempre la stessa, cioè la compressione esercitata verso nord dalla placca africana sulla placca euroasiatica. Questa genera un'area ad alto rischio nel Sud, Sicilia in particolare, e il pericolo sale poi lungo tutta la Penisola come i movimenti degli Appennini ci ricordano spesso per il loro scontro con le Alpi. La placca africana, frammentata, si insinua anche nella zona dell'Adriatico aumentando il pericolo nel Settentrione orientale. Il terremoto del Friuli ad essa era infatti legato.La Pianura padana, dunque, è il lembo più settentrionale della placca africana e di conseguenza non può essere immune da questi fenomeni anche se statisticamente meno intensi. La zona interessata dal terremoto del 20 maggio è arrivata a sollevarsi di ben 15 centimetri come hanno scoperto i satelliti CosmoSkymed dell'Agenzia spaziale italiana Asi. La pianura inoltre, essendo stata formata da sedimenti marini, amplifica gli effetti di un sisma. Resta aperta, a questo punto, la domanda posta del presidente dell'Ingv Stefano Gresta: c'è qualcosa di anomalo nei fatti dell'ultimo anno?

Italia: spendera' oltre 13 milioni di euro per armare la propria flotta di droni!

Secondo fonti di stampa Usa, all’Italia costerà 17 milioni di dollari (13,7 milioni di euro) armare la propria flotta di droni, composta da sei Mq-9 Reaper in in forza al 28° Gruppo Velivoli Teleguidati del 32° Stormo di Amendola (Foggia).  



secondo l’agenzia Reuters, è la cifra che la Difesa italiana sborserà per acquistare dalle aziende militari statunitensi i kit di armamento, che comprendono software di puntamento e sgancio, piloncini alari per l’attacco degli ordigni e ovviamente questi ultimi: missili Agm-114 Hellfire (54mila euro l’uno) e bombe a guida laser Gbu-38 e Gbu-12 (rispettivamente, 28mila e 15mila euro al pezzo). La vendita di questi sistemi d’arma all’Italia, che attende a giorni il via libera del Congresso, farebbe dell’Italia il primo paese straniero – Gran Bretagna a parte – ad acquisire questa sofisticata tecnologia che – conferma a Reuters una fonte politica Usa – l’Italia vuole utilizzare sul fronte di guerra afgano.




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Terremoto Emilia, vicino all’epicentro il Governo voleva una centrale nucleare

Ad Ostiglia si trova, proprio vicino all’epicentro del terremoto in Emilia Romagna, una centrale termoelettrica, che è stata fatta evacuare. Proprio questo luogo era stato scelto dal Governo per costruire una centrale nucleare. Nel 2010 la proposta era arrivata da parte del ministro Paolo Romani. Veramente incredibile constatare come ci si trova a soli 30 chilometri dall’epicentro. Se veramente si fosse realizzato l’impianto nucleare, sarebbe stato un disastro. La scelta del Governo, in questo caso, non poteva essere peggiore.



Ma da questo punto di vista quello di Ostiglia non può essere considerato un caso isolato: proprio in Emilia Romagna il Governo ha riconsiderato la possibilità di costruire un deposito di gas. Forse il Governo non ha presente il pericolo che realizzazioni di questo tipo possono rappresentare?
Si è parlato tanto soprattutto a proposito del pericolo nucleare. La questione è stata sollevata da quanto è successo in Giappone qualche tempo fa: anche lì un terremoto terribile ha determinato danni all’impianto nucleare, con una conseguente dispersione di radioattività.
Proprio in seguito a quegli episodi molti Paesi nel mondo hanno rivisto i loro progetti intorno al nucleare. In Italia si è optato per un referendum, il quale ha fatto prevalere il parere contrario dei nostri connazionali nei confronti del ricorso all’energia nucleare.
Se veramente si fosse deciso per un impianto nucleare, a questo punto dovremmo contare i danni, oltre che delle macerie e dei morti dovuti ai crolli, determinati anche dalla radioattività.
È certo facile giudicare con il senno di poi, ma in questo caso è prevedibile che i danni provocati dal terremoto ad un impianto nucleare possono essere ingenti, con conseguenze terribili per gli uomini. D’altronde nel nostro Paese il rischio sismico non si può non tenere in considerazione, visto che la nostra penisola è esposta al pericolo dei fenomeni sismici.
La realizzazione di una centrale nucleare deve per forza tenere conto della compatibilità ambientale del territorio e in questa compatibilità rientra ance il pericolo di un eventuale terremoto. Gli Italiani hanno deciso di investire sulle energie rinnovabili e non sull’energia ricavata dall’atomo. In questo modo si è evitato anche il pericolo dell’impianto atomico ad Ostiglia.

Terremoto Emilia: la parata del 2 giugno ci sara',intanto aumenta la benzina

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"Follia sperperare denaro pubblico in questo momento. No alle parate. Si' agli aiuti per le zone terremotate". Monta su Twitter la protesta contro la parata militare del 2 giugno a Roma, kermesse che stride con la sensibilta' del popolo del web dopo la nuova ondata di scosse in Emilia. La spesa della parata miliare si aggira intorno ai 10 milioni di euro e in questo momento di dolore e lutti da una parte e di tagli e sacrifici dall'altra, appaiono come uno sperpero inutile di denaro pubblico. L'hashtag #no2giugno al momento e' terzo in classifica tra le categorie di cinguettii piu' gettonate, superato solo da quelli dedicati al sisma stesso, l'italiano #terremoto e il piu' internazionale #PrayForEarthquakeInItaly.
Su facebook intanto l'appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "E' IL MOMENTO DI SPALARE, NON DI SFILARE", lanciato dal network controinformazione alternativa, ha raggiunto nel giro di meno di poche ore oltre 15.000 condivisioni.
Ed intanto stamattina il governo, riunitosi in consiglio, ha deciso di aumentare di 2 centesimi la benzina per fronteggiare l'emergenza terremoto in Emilia,e la parata militare non sara' annullata ma sara' semplicemente piu' sobria viva l'italia!
terrarealtime

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I vulcani del pianeta sempre piu' in agitazione!

30 maggio. 2012 - Islanda - Uno sciame sismico di piccole scosse si e' verificato nei dintorni del vulcano Katla negli ultimi due giorni. La Profondità rilevata tra 0,1 e 12,2 km. A giudicare dalla profondità e l'intensita' dei terremoti, la causa più probabile per lo sciame sismico e' da attribuire ad adeguamenti del sistema idrotermale sotto la calotta glaciale, e probabilmente non ad intrusioni di tipo magmatiche, che sarebbero un chiaro indicatore di una futura eruzione vulcanica - Volcano Discovery






30 maggio. 2012 - Russia - Il vulcano Shiveluch situato nella remota penisola di Kamchatka nell' Estremo Oriente della Russia ha espulso una nube di cenere Martedì dopo una serie di tremori. La colonna di cenere si e' innalzata dal vulcano per circa 3,3 km di altezza raggiungendo fino a 7,3 km sopra il livello del mare Nessun impatto o danno è stato segnalato nei confronti della potente esplosione, che è avvenuta dopo una catena di eventi sismici nella regione. Situato sulla penisola di Kamchatka, Shiveluch è un vulcano attivo dal settembre 1980. 
Fonte:http://www.chinadaily.com.cn/world/2012-05/29/content_15414522.htm




30 maggio 2012- Indonesia - Le autorita' indonesiane hanno innalzato il livello di allarme per il vulcano Soputan da 2 a livello 3 dopo una intensificazione dell'attivita' vulcanica registrata intorno al cratere.Le autorita' hanno avvertito la popolazione di non avvicinarsi al vulcano per un raggio di almeno 6 km.Il Soputan, uno dei vulcani più attivi situato sull'isola diSulawesi
Fonte:http://news.asiaone.com/News/AsiaOne%2BNews/Asia/Story/A1Story20120529-349069.html
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