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Banchiere confessa: omicidi, attentati e rivoluzioni del Bilderberg e del FMI

- Nella foto Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg
Questa intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”.
Un whistleblower che lavorava nel top management di una grande banca svizzera vuota il sacco riguardo a ciò che ha visto o sentito durante lo svolgersi della sua attività.
Il panorama che viene tracciato rispecchia tutto il peggio che la letteratura cospirazionistica ha attribuito alla corrotta gestione del potere mondiale.
Ma qui viene detto da un insider, che ovviamente non fornisce abbastanza dati per essere individuato, pena la sua morte.
Ci avviciniamo alla totale disclosure…
Jervé
D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?
A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino. Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fu sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fu l’unico caso. Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.
D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il responsabile?
A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la mia vita.
D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?
R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.
D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?
R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.
D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?
R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.
D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?
R: Sì, un problema molto grande. La notte non riuscivo a dormire e dopo un po’ lasciai la banca. Diversi servizi segreti provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali, compresa l’uccisione di persone attraverso le banche svizzere. Dovevamo pagare, sotto ordine di potenze straniere, per l’uccisione di persone che non seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca Mondiale, per esempio.
D: Quella che stai facendo è una rivelazione molto importante. Perché senti il bisogno di dirlo qui e adesso?
R: Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera. Perchè la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine perché le maggiori banche Svizzere sono coinvolte in attività non etiche. La maggior parte di queste operazioni sono al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi.
D: Si parla di miliardi?
A: Molto ma molto di più, si parla di triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una rapina per tutti. Voglio dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove fui coinvolto, le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior parte degli amministratori delle banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni, sia americani che britannici, non rispettano la nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e distruggono le persone in tutto il mondo solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali in Germania e ora anche negli Stati Uniti. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese.
D: Stai dicendo che, alcune di queste persone che citi parteciperanno alla imminente riunione del Bilderberg a St. Moritz?
R: Sì.
D: Quindi i partecipanti sono attualmente in una posizione di potere?
R: Sì. Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in Europa. La popolazione attiva europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere l’Europa.
D: Pensa che la riunione del Bilderberg a St. Moritz abbia un valore simbolico? Perché nel 2009 erano in Grecia, nel 2010 in Spagna e guardi cosa è successo loro. Può significare che la Svizzera dovrà subire qualcosa di brutto?
R: Sì. La Svizzera, per loro, è uno dei paesi più importanti, perché vi sono immensi capitali. Si riuniscono in Svizzera anche perchè vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. Capisca che è un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. Per quanto riguarda i “valori” non sto parlando delle grandi banche svizzere, perchè non hanno più niente di svizzero, la maggior parte di esse sono guidate da americani. Sto parlando, invece, del vero spirito svizzero a cui la gente comune tiene.
Certo che l’incontro ha e ha avuto un valore simbolico. Il loro scopo è quello di essere una specie di club elitario esclusivo che gestisce tutto il potere, mentre quelli sotto di loro, appassiscono.
D: Pensa che lo scopo del Bilderberg sia quello di creare una sorta di dittatura globale, controllata dalle grandi imprese globali, dove non esisteranno più gli stati sovrani?
R: Sì, la Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta e lo stato si trova nel mirino di questi gruppi elitari (proprio perchè non è completamente asservito ad essi). Utilizzano il ricatto del “too big to fail”, come nel caso di UBS per far aumentare il debito del nostro paese, proprio come hanno fatto con molti altri paesi. Quello che si deduce è che forse si vuole fare con la Svizzera quello che è stato fatto con l’Islanda, in cui sia banche che paese erano in bancarotta.
D: Anche l’UE è sotto queste influenze negative?
R: Certo. L’Unione europea è sotto la morsa del Bilderberg.
D: Come pensa che si potrebbe fermare questo piano?
R: Beh, questa è la ragione per cui mi rivolgo a voi. La verità. La verità è l’unica strada. Fare luce sulla situazione, esporli ai riflettori. A loro non piace molto essere al centro dell’attenzione. Dobbiamo creare trasparenza nel settore bancario e in tutti i livelli della società.
D: Quello che sta dicendo ora, è che c’è un lato sano del business delle banche svizzere, mentre ci sono delle “mele marce”, cioè alcune grosse banche che fanno cattivo uso del sistema finanziario, per portare a termine le loro attivitù illegali.
R: Sì. Le grandi banche formano il loro personale con i valori anglo-sassoni. Li formano ad essere avidi e spietati. Avidità e spietatezza che stanno distruggendo la Svizzera e tutti gli altri paesi europei e mondiali. Come paese abbiamo, se si guardano le banche piccole e medie, la maggior correttezza finanziaria al mondo. Sono le banche grandi che operano a livello mondiale che sono fonte di problemi. Esse non sono più svizzere e non si considerano tali.
D: Pensi che sia una buona cosa che la gente stia esponendo il Bilderberg e mostrando chi siano veramente i suoi componenti?
R: Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo. Queste persone vengono controllate tramite il ricatto data la loro debolezza mentale. Devono seguire ordini o saranno svergognati pubblicamente, distrutti o addirittura uccisi.
D: Da quando Ackermann è nel comitato direttivo del Bilderberg, pensa che abbia preso delle decisioni importanti?
R: Sì. Ma ce ne sono molti altri, come Lagarde, che probabilmente sarà il prossimo capo del FMI, ed è anche un membro del Bilderberg, poi Sarkozy e Obama. Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere la scusa.
D: Quindi è questa la sua paura?
A: Non è solo paura, ne sono certo. Come ho detto, hanno dato l’ordine di uccidere, sono quindi in grado di compiere azioni terribili. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Come sapete istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei. Per quanto riguarda l’assassinio di Aldo Moro, il pagamento è stato fatto attraverso lo stesso sistema come ti ho detto su.
D: Ackermann faceva parte di questo sistema di pagamenti?
A: (Sorriso) … E’ lei il giornalista. Guardì come la sua carriera è arrivata rapidamente alla cima.
D: Cosa pensa si possa fare per impedirglielo?
R: Beh ci sono molti buoni libri là fuori che spiegano il contesto e fanno chiarezza sull’argomento, come quello che ho citato di Perkins. Queste persone hanno veramente sicari che vengono pagati per uccidere. Alcuni di loro ricevono i soldi attraverso le banche svizzere. Ma non solo, hanno un sistema capillarizzato in tutto il mondo. Per evitare che esso venga scoperto sono addestrate a fare di tutto. Quando dico di tutto intendo tutto proprio.
D: Attraverso l’informazione si potrebbero sgominare?
R: Sì, bisogna dire la verità. Siamo di fronte a criminali davvero spietati, compresi grandi criminali di guerra. Sono pronti e in grado di uccidere milioni di persone solo per restare al potere e avere il controllo.
D: Può spiegarci dal suo punto di vista, perché i mass media in Occidente se ne stanno più o meno completamente in silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg?
R: Perche’ esiste un accordo tra loro e i proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune personalità di spicco del mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono.
D: Nella struttura del Bilderberg, vi è una cerchia interna che conosce i piani e poi c’è una maggioranza che segue solo gli ordini?
R: Sì. Hai la cerchia interna dedita al satanismo ci sono poi le persone ingenue o meno informate. Alcuni addirittura pensano di fare qualcosa di buono, nella cerchia esterna.
D: Secondo i documenti esposti e le stesse dichiarazioni, il Bilderberg ha deciso nel 1955 di creare l’Unione europea e l’Euro, quindi hanno preso importanti decisioni.
R: Sì e deve sapere che il Bilderberg è stato fondato dal principe Bernardo, ex membro delle SS e del partito nazista lavoro infine anche per la IG Farben, che era una sussidiaria della Cyclone B. L’altro tipo che ha fondato il gruppo era a capo della Occidental Petroleum, che aveva stretti rapporti con i comunisti dell’Unione Sovietica. Lavorarono per entrambe le parti, in realtà, però, queste persone sono fascisti che vogliono controllare tutto e tutti quelli che si frappongono sulla loro strada vengono “rimossi”.
D: Come fanno a mantenere queste operazioni fuori del sistema internazionale Swift?
R: Beh, alcune delle liste Clearstream erano vere in pricipio. Inserirono solo dei nomi falsi per far credere alla gente che l’intero elenco fosse falso. Anche loro fanno degli errori. Il primo elenco era vero e si possono estrapolare un sacco di cose. Vedete, ci sono delle persone in giro che scoprono le irregolarità e poi trasmettono agli altri la verità. Verranno poi ovviamente costituiti disegni di legge che ridurranno al silenzio questo genere di persone. Il miglior modo per fermarli è quello di dire la verità, portando alla luce le loro malefatte. Se non riusciamo a fermarli diventeremo i loro schiavi.
D: Grazie per questa intervista.
La fonte originale è stata cancellata ma centinaia di siti avevano già copiato l’articolo
Api francesi producono miele colorato
Fin dall'inizio di agosto 2012, gli apicoltori che vivono nei pressi della città francese di Ribeauville hanno notato che le api non tornavano nelle loro arnie cariche di normalissimo polline, ma con alcune sostanze colorate non meglio identificate.
La Francia, infatti, è una delle più grandi produttrici di miele dell'Unione Europea, con un totale di oltre 18.330 tonnellate di miele all'anno.
Potete quindi immaginare l'impatto economico di una partita di miele contaminato, quindi invendibile, sull'economia dell'apicoltura in Alsazia.
L'effetto di queste sostanze è ben evidente dalle fotografie: si possono osservare chiaramente moltissime celle colorate all'interno del telaio, con tonalità che vanno dal blu brillante fino ad uno strano verde scuro.
La spiacevole conseguenza dell'accumulo di questo sostanze nelle colonie di api è che il miele prodotto da questi operosi insetti è colorato, stranamente con i tipici colori delle caramelle al cioccolato M&M.
Altra curiosa coincidenza è che ci sia proprio un impianto della Mars, Agrivalor, a circa 4 km di distanza dagli allevamenti, impianto in cui l'azienda smaltisce il materiale di scarto della produzione di M&M per produrre biogas.
La Mars non ha commentato la notizia, ma gli apicoltori della regione alsaziana sono mezzi disperati per l'impossibilità di vendere intere partite di miele colorato. La situazione aggrava ulteriormente le pessime condizioni degli alveari: intere popolazioni di api sono state decimate lo scorso inverno per via delle temperature insolitamente rigide.
Fatto presente il problema ai rappresentanti della Agrivalor, l'azienda ha dichiarato: "Abbiamo scoperto il problema nello stesso momento in cui l'hanno scoperto gli apicoltori. Abbiamo immediatamente interrotto la procedura di smaltimento" spiega Philippe Meinrad, co-manager della Agrivalor.
Ci costringeranno ad impiantarci un microchip, ma il controllo totale è già realtà

Il MICROCHIP RFID: In USA molti se lo sono fatto impiantare volontariamente per monitorare la salute o per essere localizzabili, ed in alcuni negozi USA è già possibile utilizzarlo per pagare e come fidelity card. Ora PROPONGONO SCONTI per indurre la popolazione a chipparsi. Se il disegno va avanti (e visto che Monti e soci vogliono eliminare i pagamenti contanti il momento non è lontano) tra qualche anno saremo tutti microchippati, ovviamente buona parte del gregge sarà felice di esserlo e rifiutarlo probabilmente sarà difficile. Faranno in modo che senza chip sia impossibile vivere, ma sarà anche la fine totale di ogni privacy, potranno verificare cosa compriamo (sarà utilizzato per tutti i pagamenti) dove ci rechiamo, dove siamo...
A dirla tutta non cambierà poi molto visto che già oggi con lo smartphone in tasca: che può essere utilizzato come microspia per intercettazioni ambientali con tanto di telecamera, oltre a monitorare le conversazioni e vedere dove siamo e dove ci spostiamo, tramite la tecnologia gps, il navigatore che ci hanno opportunamente integrato...
Centinaia di telecamere, private e pubbliche, ci riprendono continuamente...
Utilizziamo i social network, dove carichiamo foto, esprimiamo opinioni, i nostri gusti e la personalità (in base alle pagine ed i gruppi a cui una persona si iscrive) e buona parte delle nostre amicizie, con la quale parliamo tramite i social network...
Paghiamo sempre di più con le carte di credito e aderiamo alle "fidelity card" che permettono di "schedare" i nostri acquisti, che saranno utilizzati per ricerche di mercato incrociando i dati relativi alle nostre abitudini al nostro profilo anagrafico (sesso, età, etc..) ...
Con il microchip il controllo sarà totale, il grande fratello è realtà!
Se ciò fosse stato fatto per il rispetto di leggi e regole giuste, sarebbe stato bellissimo, ma invece sembra sempre più che a questo rigoroso controllo della cittadinanza sia stato "affiancato" ad un percorso di restringimento dei diritti e delle regole democratiche, i cittadini vengono impoveriti sempre di più, mentre le condizioni lavorative sono peggiorate ed i salari nel migliore dei casi sono rimasti tali e quali. I cittadini che scendono in piazza a manifestare, pochi e frammentati in "categorie" e non uniti in quanto cittadini, grazie al fatto che ciascuno si muove solo per le ingiustizie lo riguardano in prima persona, e nessuno si interessa se la persona che abbiamo vicino viene CALPESTATA nei suoi diritti, non ottengono mai niente e comunque vengono represse a manganellate.
Grazie al controllo sociale - che non si limita al controllo tecnologico, ma anzi sopratutto al CONTROLLO MENTALE, come le divisioni di cui sopra - una casta di pochi individui si è permessa di piegare ai propri interessi MILIARDI di persone costrette a vivere nelle difficoltà, talvolta persino nella povertà. Persone ricattate lavorativamente, costrette a rinunciare a diritti fondamentali come la salute, ad una vita dignitosa.
COME è POSSIBILE CHE IL 99% DELLE PERSONE PERMETTA AD UNO SCARSO 1% DI AVERGLI MESSO LE CATENE E AVERLI RIDOTTI A MODERNI SCHIAVI SENZA NEMMENO LAMENTARSI ?
Ci hanno addomesticato come scimmiette, ma sempre più persone si stanno "svegliando" stanno rendendosi finalmente conto del sistema-truffa in cui viviamo, che per molti anni abbiamo vissuto con passività, senza nemmeno rendercene conto, è questa la vera libertà!
La Grecia nell'abisso, rischia il Nazismo!
di Paolo Cardenà -
La Grecia esca dall'euro. E' l'unica possibilità che ha di restituire al suo popolo un futuro più dignitoso di quello che, altrimenti, lo attenderebbe rimanendo nell'euro. Mandasse a quel paese tutti gli eurocrati del piffero, preoccupati, più che altro, di salvare gli interessi delle banche (soprattutto tedesche) esposte sul debito greco e dell'industria bellica, sempre pronta a vendere ad un Paese fallito, sottomarini a suon di miliardi di euro, nonostante la popolazione ridotta alla fame e addirittura priva di medicinali.
Oggi, il Primo Ministro ellenico Samaras ha rilasciato un intervista al giornale tedesco Handelsblatt, rilanciata dal Il Sole 24 Ore, e ha tratteggiato un futuro inquietante per lo stato ellenico (e per il resto dell'Europa N.d.r.).
Da Il Sole 24 Ore:
Siamo come la Repubblica di Weimar
La situazione della Grecia è paragonabile a quella della Repubblica di Weimar: «La democrazia greca si trova probabilmente di fronte alla sua sfida più grande». Lo ha detto il primo ministro greco Antonis Samaras in un'intervista concessa al quotidiano tedesco Handelsblatt. La tenuta della società «è messa in pericolo dalla disoccupazione crescente, come è stato in Germania alla fine della Repubblica di Weimar», ha spiegato Samaras.
L'ascesa dell'estrema destra: o ci aiutate o rischiamo il nazismo
Per Samaras la società «nel suo insieme» è minacciata dai populisti dell'estrema sinistra e «da qualcosa che non si era mai visto prima nel nostro Paese: la crescita di un partito dell'estrema destra, si potrebbe dire fascista, neonazista». Alba dorata, questo il nome della formazione citata da Samaras, nei sondaggi «è già la terza forza politica in Grecia, tendenzialmente in crescita», ha ricordato il premier ellenico.
I tagli ci hanno ridotto all'osso
«I tagli che abbiamo già implementato ci hanno ridotto all'osso. Siamo al limite di ciò che si può chiedere al nostro popolo», ha dichiarato il premier greco, precisando che i greci «sono pronti a fare sacrifici, ma vogliono anche vedere la luce alla fine del tunnel». Un paese allo stremo Samaras descrive un paese allo stremo. I tagli sono già andati a colpire in profondità e «siamo al limite di ciò che possiamo aspettarci della nostra popolazione». Più della metà dei giovani ha perso il lavoro, la povertà aumenta e «sempre più greci devono andare a mense per i poveri della Chiesa e del volontariato per avere un pasto caldo»
Sappiamo già da tempo che la situazione in Grecia è insostenibile. E questo è il risultato di quello che gli eurocrati hanno definito il salvataggio della Grecia.
Ma noi di questo abbiamo già scritto abbastanza e sappiamo benissimo che la Grecia è fallita e (ri)fallita più volte.
L'unica alternativa ad una lunga, lenta e straziante agonia che conduce a morte certa, è quella che la Grecia esca dalla moneta unica, ripudiando il debito e tornando alla sovranità monetaria. Sicuramente non sarà una cosa indolore. Anzi tutt'altro. Ma dopo un primo periodo di shock causato da una nuova Dracma fortemente svalutate e da grande inflazione, potrebbe tornare a sperare e mettere a frutto le grandi risorse storiche, culturali e turistiche di cui dispone. Ma ai pifferai finti europeisti, questa, è una soluzione che fa paura, e per diverse ragioni.
La prima. A circa un anno dalle elezioni in Germania, la Merkel dovrebbe spiegare agli elettori tedeschi (che sono anche contribuenti) che fine ha fatto il fiume di aiuti di denaro pubblico destinato al salvataggio della Grecia e come mai sono finiti nel cesso. Imbarazzante, non credete?
La seconda. E qui si porrebbe subito un problema a proposito della tanto decantata irreversibilità dell'euro. Nel senso che, in caso di uscita dalla Grecia, i mercati, contrariamente a quanto Draghi si sforza di dire, percepirebbero immediatamente che l'euro è reversibile, e poi come. A quel punto, si attesterebbe, de facto, che qualsiasi paese può uscire dalla moneta unica reintroducendo valute nazionali, con ovvie ripercussioni (perdite) sui portafogli degli investitori. La Spagna, che somiglia sempre più alla Grecia, verrebbe bersagliata dalla vendite. Poi sarebbe la volta dell'Italia e magari della Francia, fino a colpire l'intera Europa, nessuno escluso.
La terza. E questa costituisce una vera e propria risorsa per il paese ellenico. Con la grande tradizione storica e le altrettante risorse turistiche di cui la Grecia dispone, con una nuova dracma fortemente svalutata, si creerebbe una sorta di zona franca nel mediterraneo dove investire fiumi di denaro. Più o meno tutti vorrebbero avere una casa su un isoletta greca comprata a quattro soldi e i grandi gruppi finanziari sarebbero pronti ad investire in hotels, strutture ricettive, ristoranti, servizi turistici ecc ecc. In pratica si creerebbe una piccola enclave economica, dove è facile attrarre capitali esteri. E questo a due passi dall'area dell'euro. (suggerisco di approfondire il tema sul blog Il Grande Bluff, che è uno che non sbaglia un colpo.)
La quarta. L'effetto emulazione. Altri Paesi malconci tipo Portogallo, Spagna e Italia, vedendo che la Grecia c'è riuscita, potrebbero essere tentati di fare la stessa cosa e avventurarsi, sebbene in condizioni differenti, nello stesso percorso della Grecia. E in questo caso, l'euro non avrebbe più ragione di esistere.
In realtà di motivazioni ce ne sarebbero anche altre, ma lasciamo stare. Ciò che non dovrebbe mai fare la Grecia, è svendere il proprio patrimonio permanendo nell'euro, ma sembra che questo processo sia già avviato.
Ah, dimenticavo! Benché sia noto alle cronache, giova sempre ricordare che la Grecia è entrata nella moneta unica truccando i conti, grazie alle consulenza di Goldman Sachs di cui Mario Draghi, a quell'epoca, era il numero uno in Europa. Ma questo è solo un piccolo dettaglio. Quello che fa la differenza.
Mammut ben conservato ritrovato in Siberia
MOSCA, 5 OTT – Il corpo ben conservato di un mammut è stato ritrovato da Evgeny Salinder, un undicenne che si trovava per caso nei pressi della stazione meteorologica di Sopkarga, nel nord della Russia. Secondo quanto riportato dalla stampa russa si tratterebbe di uno degli esemplari meglio conservati nella storia della paleontologia. Zhenya, come è stato ribattezzato l’animale, sarebbe morto all’età di 15/16 anni e del suo corpo non è rimasto solo lo scheletro, ma anche la pelle, la carne e diversi organi. La carcassa del mammifero maschio vissuto circa 30 mila anni fa, ha permesso inoltre agli scienziati di capire qualcosa di più sui mammut: “Dai dipinti del Paleolitico ci si chiedeva come mai questi animali avessero una gobba e la comunità scientifica ha ritenuto fosse a causa di grandi ossa della colonna vertebrale. Abbiamo scoperto che non è così: erano due sacche di grasso per l’inverno” ha spiegato Alexei Tikhonov, il segretario della Russian Academy of Sciences.
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Etna: attività stromboliana dentro la "Bocca nuova"
CATANIA - 6 ottobre 2012 - Ieri Sull'Etna c'e stata una attività stromboliana all'interno della Bocca Nuova, accompagnata da un debole incremento del tremore vulcanico. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale di Vulcanologia di Catania, che monitora costantemente il vulcano, ma che finora non ha registrato "nessuna variazione significativa degli altri parametri monitorati che potrebbero far presagire qualcosa di più significativo". L'attività è in corso da mercoledì scorso. Da ieri sera sono visibili bagliori rossastri. "E' qualcosa di analogo - ha spiegato il direttore Domenico Patané - a quello che accadde dal 2 luglio all'11 agosto scorso, quando all'interno del cratere registrammo attività stromboliana a periodi molto intensa a periodi". "In questo momento - ha aggiunto - siamo in una fase di ripresa quindi l'attività e molto debole e la sera sono visibili bagliori rossastri". "Sicuramente - ha concluso Patané - dopo la fine dall'attività parossistica dal cratere di Sud Est si sono messi in funzione in maniera più efficiente i crateri centrali. Adesso vediamo come evolverà la situazione"
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