MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Terremoto Etna: una scossa di M 3.0 alle 13:00


Etna, 06/10/2012 - Una scossa di terremoto di magnitudo 3 della scala Richter è stata registrata alle ore 13:03:00 italiane nel distretto sismico Etna, alla profondità di 3.3 km, tra Milo, Sant'Alfio e Zafferana Etnea in provincia di Catania. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma non ha prodotto danni di alcuna natura.
Comuni tra 10 e 20 km interessati dal sisma:
Francavilla Di Sicilia (Me)
Malvagna (Me)
Moio Alcantara (Me)
Motta Camastra (Me)
Roccella Valdemone (Me)
Santa Domenica Vittoria (Me)
Aci Bonaccorsi (Ct)

Troika pronta a commissariare l’Italia grazie ai partiti. Regioni a rischio austerità.



La Troika pronta al commissariamento dell’Italia grazie ai partiti. Regioni a rischio austerità. 
di Lidia Undiemi
Tutti i partiti presenti in Parlamento, considerando irrilevanti i ripensamenti ininfluenti dell’ultimo momento, hanno servito su un piatto d’argento le politiche di austerità al governo Monti ed il salvataggio delle banche con i soldi dei cittadini.
Secondo recentissime notizie di stampa (ANSA, 4 ottobre 2012), nella bozza della legge di attuazione del pareggio di Bilancio in Costituzione si prevede, tra le altre cose, l’istituzione di una “Fiscal Commission” preposta al controllo del Bilancio dello Stato e di tutte le regioni.
Quali margini di autonomia decisionale resteranno alle istituzioni rappresentate mediante elezioni democratiche? Da chi sarà composta questa Commissione e quale sarà il livello di ingerenza nella definizione della politica nazionale e locale?
La Grecia e la Spagna sono dietro l’angolo. Fra tagli alla spesa, agli investimenti, all’istruzione e alla Sanità, nuove imposte, scudo fiscale, stipendi pubblici congelati e limitazione dei pensionamenti anticipati il governo Rajoy ha attuato manovre per 92 miliardi di euro. L’ultima di settembre (40 miliardi) è sfociata in durissime proteste di piazza.

Non lasciatevi ingannare dall’opposizione da “palcoscenico” e dalle tifoserie giornalistiche, questa Europa della finanza e del debito non ha trovato opposizione nei mesi che hanno preceduto le votazioni in Parlamento sui provvedimenti mediante cui si intende oggi far pagare la crisi agli italiani.
Trattato MES/ESM, Fiscal Compact ed equilibrio di bilancio in Costituzione, un probabile “massacro” sociale.
Il MES presentato alle masse come “fondo salvastati”, prevede un impegno finanziario iniziale (potrebbe anche aumentare) di 125 miliardi di euro da parte del popolo italiano in favore di una organizzazione intergovernativa. La Spagna sta già programmando di chiedere finanziamenti al “fondo salvastati” per salvare le proprie banche. Il governo spagnolo si farà carico della restituzione del prestito qualora gli istituti di credito dovessero fallire. “Fondo salva stati” o “fondo salva banche” con i soldi dei cittadini?
Con il Fiscal Compact, in nome di una  riduzione del debito pubblico e del deficit, si dovranno  risparmiare 45 miliardi di euro l’anno.
L’equilibrio (o pareggio) di bilancio in Costituzione limita fortemente i margini di spesa dello Stato e delle Regioni.
Il principio è stato introdotto negli artt. 81, 97, 117 e 119. Particolare attenzione meritano le disposizioni che vincolano anche le regioni e le altre amministrazioni locali.
E’ stato attuato un più accentuato collegamento delle PA con l’ordinamento dell’UE: “le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico” (art. 97).
La funzione di “armonizzazione dei bilanci pubblici” ha subito una totale centralizzazione, nel senso che con la modifica dell’art. 117 della Costituzione è passata dall’ambito delle materie di legislazione concorrente Stato-Regioni a quello di esclusiva competenza statale.
Nell’art. 119 si pongono invece espliciti vincoli all’autonomia finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni sottoposte, in virtù della modifica, al “rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci” e alla “osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea”.


Lidia Undiemi

I malati di morbo di Alzheimer aumentano vertiginosamente nel giro di sei anni: qual'è la vera causa?






Un articolo pubblicato il 22 settembre 2012 sull'eco di Bergamo ci informa che  nel giro di 6 anni i casi di Alzheimer sono più che raddoppiati. In realtà sulle cifre l'articolo non è molto chiaro, all'interno si cita un aumento del 57% (che viene confermato dalla lettura diretta dello studio dell’Asl) ma anche un aumento di "solo" il 57 per cento, sarebbe una crescita incredibilmente rapida.  


L'articolo in questione, al pari dell'analogo articolo comparso sull'Unità, punta il dito sull'invecchiamento della popolazione, ma è alquanto discutibile che nel giro degli ultimi pochi anni l'età media della popolazione sia aumentata in maniera così massiccia da creare da sola l'aumento dei casi di alzheimer. Le prove con tutti i calcoli e i dati presi dall'Istat sono riportati in fondo all'articolo come appendice, e mostrano che l'invecchiamento della popolazione potrebbe spiegare al massimo metù di questi casi di malattia.

In effetti il medico che viene citato nell'articolo afferma che l'invecchiamento della popolazione è "tra le cause" dell'aumento di casi di Alzheimer, e su questo possiamo concordare tranquillamente, ma resta da capire quale fattore ambientale possa avere causato questo improvviso picco della malattia. Poiché di fattore ambientale certamente deve trattarsi, dal momento che non può essere un fattore genetico a causare questo picco. E allora chiedetevi: cosa diavolo è cambiato drasticamente in questi ultimi 10 anni? Quale elemento inquinante è aumentato a dismisura?

Chiunque può leggere un po' di materiale relativo al morbo di Alzheimer e scoprire che, sebbene la causa della malattia non sia del tutto accertata, il principale indiziato è l'alluminio, che negli ultimi 100 anni è stato introdotto sempre più massicciamente nelle pentole, nei contenitori delle bevande gasate (lattine), nei farmaci, nei deodoranti, e in quasi tutti i vaccini. Esistono persino additivi alimentari il cui utilizzo è consentito nei cibi (sebbene l'Unione Europea stia rivedendo i livelli di utilizzo queste sostanze possono legalmente essere inserite nei nostri cibi):

E520 Solfato d'alluminio - utilizzato come rassodante
E521 Solfato d'alluminio e sodio - utilizzato come rassodante
E522 Solfato d'alluminio e potassio - utilizzato come regolatore di acidità
E523 Solfato d'alluminio e ammonio - utilizzato come regolatore di acidità



    Per quanto riguarda le prove sulla correlazione tra alluminio e morbo di Alzheimer possiamo citare ad esempio un articolo sul sito dell'agenzia di stampa Reuters che espone uno studio scientifico che ha mostrato come la presenza di livelli più alti di alluminio nell'acqua potabile aumentata la probabilità di contrarre la malattia. Qui sotto alcuni dettagli dello studio appena citato.


    ” Alti livelli di alluminio nell’acqua potabile sembrano aumentare il rischio delle persone di sviluppare la malattia di Alzheimer, mentre i livelli più elevati di silice sembrano diminuire il rischio, secondo gli inquirenti francesi.
    “La patologia di Alzheimer è una malattia multifattoriale, e le concentrazioni di alluminio nell’acqua potabile possono avere un effetto sul declino cognitivo ”  ha detto  il Dr. Virginie Rondeau.
    Rondeau, presso l’Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale a Bordeaux, insieme a  colleghi esperti nel settore, ha esaminato le associazioni tra l’esposizione all’alluminio o silice da acqua potabile e il rischio relativo di declino cognitivo, demenza e malattia di Alzheimer nei soggetti anziani seguiti per 15 anni .
    L’assunzione giornaliera di alluminio di almeno 0,1 milligrammo è stato associata con un maggiore declino cognitivo nel corso dello studio, secondo i del team pubblicati in American Journal of Epidemiology.
    I soggetti con un alto consumo di alluminio al giorno hanno un rischio 2,26 volte maggiore di demenza, fanno notare i ricercatori. (..)”


    Nel Journal oh Alzheimer's disease è stata pubblicata di recente anche un'altra prova, ovvero l'articolo Aluminum disruption of calcium homeostasis and signal transduction resembles change that occurs in aging and Alzheimer's disease il quale descrive i come i danni causati dall'alluminio siano simili a quelli che si osservano nel morbo di Alzheimer.

    Su tale articolo leggiamo che “..livelli considerevoli di tracce di alluminio riescono ad attraversare la barriera emato-encefalica e progressivamente si accumulano in grandi neuroni piramidali dell’ippocampo, corteccia, e altre regioni cerebrali vulnerabili al morbo di Alzheimer (...)”

    Il fatto stesso che il morbo di Alzheimer ed il morbo di Parkins si manifestano in tarda età per altro si può spiegare facilmente proprio in termini di bioaccumulo di metalli pesanti nel corpo: l'alluminio (a differenza di altre sostanze nocive) difficilmente viene eliminato dal corpo e quindi (se non si interviene con qualche tipo di chelazione, farmacologica o naturale) tende ad accumularsi in misura sempre maggiore nel corso del tempo sino a causare degenerazioni neurologiche. Del resto occorre ribadire che gli anziani non devono necessariamente andare incontro ad una degenerazione mentale, a meno che il loro corpo non accumuli veleni. Una persona anziana che tiene allenata la mente e che riesce ad evitare l'accumulo di sostanze tossiche per il sistema nervoso centrale di regola non va incontro a nessuna forma di demenza.

    Ma adesso chiedetevi: da dove viene l'alluminio nell'acqua che beviamo?

    Da una parte potrebbe venire dallo stesso trattamento delle acque potabili: si tuilizzano infatti prodotti a base di alluminio nel processo di flocculazione (parte del processo di depurazione delle acque che giungono ai nostri rubinetti).

    Potete verificare per esempio leggendo quanto scritto ai due link seguenti



    Ma è possibile imputare ai residui della lavorazione/depurazione dell'acqua l'aumento dei casi di alzheimer nell'ultimo decennio? Per quanto la presenza di alluminio causata da questa fonte possa destarer preoccupazione, siccome tale trattamento è in uso da molto più tempo, non può essere responsabile del picco della malattia. Anche gli altri usi citati in precedenza non sono stati introdotti di recente ed infatti, da parte di chi espone la sua preoccupazione per l'uso e l'abuso di alluminio nella nostra società, tali usi vengono citati da più di dieci anni come fonti di contaminazione di alluminio. Vedi ad esempio l'ottimo libroAlluminio usi e abusi di Giuseppe Chia pubblicato nel 2003.

    La reale causa dell'incredibile aumento di malati di Alzheimer va quindi cercata altrove.

    Che vi piaccia o no, sulla Lombardia (come sulle altre regioni d'Italia) il cielo è sempre più coperto da strane "nuvole" che nuvole non sono, che vengono fuori da aerei che solcano incessantemente il nostro cielo, oscurandolo o velandolo quasi totalmente.

    Qui sotto un esempio di cielo a strisce. E non ditemi che sono nuvole!



    (qui si seguito i link di alcuni canali youtube che documentano la presenza in Lombardia di queste scie che oscurano/velano il cielo come non era mai successo prima: uno, due tre quattro,cinque sei sette). Qui sotto uno dei miei video al riguardo.


    L'insigne medico, nonché professore universitario Russel L.Blaylock della National Health Federation  parla specificatamente delle particelle dei composti di alluminio di dimensioni nanometriche che vengono diffusi attraverso queste scie anomale, affermando come sia dimostrato scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e che inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti. Egli afferma che le nanoparticelle di alluminio stanno causando un aumentanto delle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.). Potete leggere la sua denuncia al seguente link:

    La presenza di alluminio e bario in queste scie è stata verificata anche da analisi di laboratorio commissionati da una televisione locale degli USA, la KSLA, mentre in Italia diverse analisi di laboratorio e articoli di giornale che mostrano come da Orvieto a Firenze a Genova l’acqua piovana presenta massiccie quantità di metalli pesanti come l’alluminio e il bario che il nostro corpo riesce a tollerare solo in bassissime concentrazioni (CLICCA QUI).


    Per non parlare della "strana coicidenza" del lungo elenco di studi  di botanica  e biogenetica  per creare varietà di piante commestibili resistenti all’alluminio. Vedi tutte le prove fornite al seguente link:
    A questo punto per comprendere davvero il fenomeno e verificare come esistano anche scienziati, meteorologi, e persino uomini di governo (come l'ex ministro di Pietro) che ammettono e denunciano l'esistenza di queste scie chimiche occorre iniziare una ricerca a partire dai seguenti link.

    Le prove:
    Articolo descrittivo con diversi link di approfondimento




    Si ringrazia vivamente l'amico di Lo Sai che tramite il suo recente articolo ha fornito molto del materiale qui utilizzato:http://www.losai.eu/bergamo-in-6-anni-alzheimer-57-scie-chimiche/






    Appendice: i dati dell'Istat
    Come breve appendice ecco le prove che l'invecchiamento della popolazione non basta a giustificare il vertiginoso aumento dei malati di Alzheimer.


    Basta leggere i dati istat ai seguenti link




    inserendo "dagli 80 anni in su" e poi facendo click sul pulsante "tavola".



    I dati sono di 3.008.534 persone nel 2006 e di 3.477.727 nel 2010. Questo aumento può essere generato da un aumento annuo pari alla radice quarta dell'aumento totale su 4 anni. Il rapporto tra i due numeri citati è 1,155954. La radice quarta di tale valore è 1,036896. Moltiplicando 4 volte il valore iniziale di 3.008.534 persone ultraottantenni per la quantità appena determinata si riottiene il valore di 3.477.727 ottantenni nel 2010. Estrapolando questi dati, ovvero moltiplicando ancora due volte per lo stesso numero si ottiene una stima di 3.739089 persone nel 2012. Come chiunque può facilmente verificare ciò corrisponde ad un aumento del 24%, ovvero di meno della metà dell'aumento dei casi di Alzheimer nello stesso periodo di tempo (57%)
    Chi si fosse perso nei ragionamenti matematici può sempre provare a moltiplicare il dato iniziale di 3.008.534 per il numero 1,155954, ripetere il procedimento 4 volte e verificare che si ottiene il dato finale di 3.477.727. Ripetendo tale moltiplicazione altre due volte di ottiene il dato estrapolato (stimato) per il 2012, che ci permette di fare il raffronto con il valore 56% l'aumento dei casi di Alzheimer nello stesso periodo di tempo.


    Se poi ai due link sopra segnalati inseriamo la fascia tra 60 e 79 anni e rifacciamo gli stessi calcoli otteniamo un aumento su tutti e 6 gli anni di appena 2,5 per cento.


    I numeri rilevati mostrano che l'aumento del numero di anziani nel nostro paese non può essere responsabile dell'aumento dei casi di Alzheimer, e conferma quanto affermato nell'articolo precedente: c'è un nuovo fattore ambientale che causa tutto ciò, ed facile supporre che il contributo fondamentale viene dal fenomeno delle scie chimiche, particolarment eintensificatosi negli ultimi pochi anni.

    NB: ho riprovato ad eseguire i calcoli anche inserendo la scelta "solo dati dell'Italia Nord Occidentale"; i risultati sono pressoché identici, con una differenza solo sulla seconda cifra decimale.

    La Turchia tenta di provocare una guerra contro la Siria



    di Tony Cartalucci
    Aurorasito

    Dopo aver ospitato terroristi stranieri e sostenuto le loro operazioni lungo tutto il confine siriano-turco per oltre un anno, la Turchia, membro della NATO, ha sostenuto di aver risposto militarmente contro “obiettivi” in Siria, per un presunto attacco al territorio turco che essa attribuisce al governo siriano. Nonostante le organizzazioni terroristiche pesantemente armate che operano in gran numero su entrambi i lati del confine turco, con l’esplicita approvazione e il supporto logistico della Turchia, il governo di Ankara sembra aver escluso la possibilità che queste forze terroristiche, non l’esercito siriano, siano responsabili dell’attacco con dei colpi di mortaio, che i militanti armati sono noti usare ampiamente.
    Immagine: i terroristi che operano in Siria posano accanto a un grande mortaio. I mortai di ogni calibro sono i favoriti dai terroristi, che operano in Siria per attuare, per conto della NATO, un cambiamento violento del regime. I mortai che hanno sparato in territorio turco probabilmente potrebbero provenire dalla Turchia, che finanzia, arma e accoglie i terroristi per conto delle a lungo pianificate macchinazioni della NATO. A differenza del governo siriano, i terroristi, la Turchia, e di conseguenza la NATO, hanno una motivazione reale per lanciare l’attacco iniziale che giustificherebbe la Turchia nel reagire e prevedibilmente nel chiedere alla NATO di intervenire.


    Il New York Times, nel suo articolo intitolato “L’artiglieria della Turchia spara su obiettivi siriani in rappresaglia per la morte di civili”, ammette che: “Non si sa se i proiettili di mortaio siano stati sparati dalle forze governative siriane o dai ribelli che combattono per rovesciare il governo del presidente Bashar al-Assad. La risposta turca sembrava dare per scontato che il governo siriano ne sia responsabile”. L’immediato atto ingiustificato di aggressione militare della Turchia, insieme all’istintiva condanna degli Stati Uniti, ha tutte le caratteristiche di un evento orchestrato, o per lo meno, di un tentativo di cogliere opportunisticamente un caso isolato per far avanzare in modo infido l’agenda geopolitica collettiva dell’Occidente. La Siria non ha evidentemente alcun interesse a minacciare la sicurezza della Turchia, né alcun motivo di attaccare il territorio turco, cosa che fonirebbe sicuramente la scusa che si cerca per poter intervenire direttamente a fianco dei fallimentari terroristi fantocci della NATO.

    La Turchia desidera ardentemente un pretesto per avviare la seconda guerra con la Siria
    E’ stato precedentemente riportato che la Turchia è stata designata dalla NATO e, più specificamente, da Wall Street e Londra, a guidare gli sforzi per ritagliare “zone franche” nel nord della Siria, e di farlo tramite una falsa forza “umanitaria” o un falso pretesto per la “sicurezza”. Ciò è stato confermato dal Brookings Institution, un think-tank sulla politica estera degli Stati Uniti, finanziato da Fortune-500, che ha stilato i progetti per il cambiamento di regime in Libia così come in Siria e Iran. Nella sua relazione “Valutazione delle opzioni di un cambio di regime” si afferma: “Un’alternativa agli sforzi diplomatici su come concentrarsi per porre fine alle violenze e avere accesso umanitario, come si sta facendo sotto la guida di Annan. Ciò potrebbe portare alla creazione di zone franche e corridoi umanitari che dovrebbero essere sostenuti da un limitato potere militare. Ciò, naturalmente, non raggiunge gli obiettivi degli Stati Uniti per la Siria, in cui Assad potrebbe conservare il potere. Da questo punto di partenza, però, è possibile che una vasta coalizione con un mandato internazionale possa aggiungere ulteriori azioni coercitive ai suoi sforzi“. Pagina 4, ‘Valutazione delle opzioni per il cambiamento di regime’, Brookings Institution.

    Immagine: Brookings Institution, Memo N°21 sul Medio Oriente, “Valutazione delle opzioni di un cambio di regime“ (.pdf), non è un segreto che l’umanitaria “responsabilità di proteggere” non sia che un pretesto per un cambio di regime a lungo pianificato.
    Il Brookings continua descrivendo come la Turchia potrebbe allineare grandi quantità di armi e truppe lungo il confine, in coordinamento con gli sforzi israeliani nel sud della Siria, che potrebbe contribuire a un violento cambiamento del regime vigente in Siria: “Inoltre, i servizi di intelligence d’Israele hanno una forte conoscenza della Siria, così come delle attività nel regime siriano, che potrebbero essere utilizzate per sovvertire la base di potere del regime e avviare la rimozione di Assad. Israele potrebbe inviare truppe su o vicino le alture del Golan e, in tal modo, potrebbe distogliere le forze del regime dal reprimere l’opposizione. Questa posizione può evocare la paura nel regime di Assad di una guerra su vari fronti, in particolare se la Turchia è disposta a fare lo stesso sul suo confine, e se l’opposizione siriana è alimentata continuamente con armi e addestramento. Una tale mobilitazione potrebbe, forse, convincere la leadership militare della Siria a cacciare Assad al fine di preservare se stessa. I sostenitori argomentano che questa pressione supplementare potrebbe far pendere la bilancia contro Assad in Siria, se altre forze vi si allineano correttamente”. Pagina 6, ‘Valutazione delle opzioni per il cambiamento di regime’, Brookings Institution.
    I leader turchi hanno chiaramente passato molto tempo a fabbricare scuse varie per soddisfare le richieste di Washington, fabbricando o approfittando delle violenze che la stessa Turchia promuove lungo il confine con la Siria. La relazione menzionerebbe anche il ruolo della Turchia nel contribuire a minare, sovvertire e staccare l’antica città settentrionale di Aleppo: “Poiché la creazione di un’opposizione nazionale unificata è un progetto a lungo termine che non avrà probabilmente mai pieno successo, il gruppo di contatto, pur non abbandonando questo sforzo, può chiedere obiettivi più realistici. Ad esempio, potrebbe concentrare il massimo sforzo per l’attesa frattura tra Assad e, diciamo, l’elite di Aleppo, la capitale commerciale e città in cui la Turchia ha il maggior effetto leva. Se Aleppo dovesse cadere in mao all’opposizione, l’effetto demoralizzante sul regime sarebbe notevole. Se questa opzione fallisce, gli Stati Uniti potrebbero semplicemente accettare una pessima situazione in Siria o intensificare una delle seguenti opzioni militari”. Pagina 6, ‘Valutazione delle opzioni per il cambiamento di regime’, Brookings Institution.
    Le opzioni militari comprendono tutto ciò che serve a perpetuare le violenze, secondo la Brookings, “facendolo sanguinare, si mantene un avversario regionale debole, evitando i costi dell’intervento diretto“, dalla “no-fly zone” in stile ad libico a una vera invasione militare. E’ chiaro, leggendo la nota della Brookings, che la cospirazione ha avuto inizio fin dalla sua redazione; con varie opzioni militari in fase di preparazione e vari cospiratori che si posizionano per eseguirle. Per la Brookings Institution le “zone franche” e i “corridoi umanitari” sono destinati ad essere creati dal membro della NATO, la Turchia, che per mesi ha minacciato di invadere parzialmente la Siria, al fine di raggiungere questo obiettivo. E mentre la Turchia sostiene che tutto ciò si basa su “questioni umanitarie”, esaminando la situazione abissale dei diritti umani in Turchia, oltre alle proprie attuali campagne di genocidio contro il popolo curdo, sia all’interno che all’esterno delle sue frontiere, è chiaro che sta semplicemente adempiendo agli ordini dettati dai suoi padroni occidentali di Wall Street e della City di Londra.

    Nel 2008, carri armati turchi entrano in Iraq per un’incursione contro città curde e per cacciare sospetti ribelli. Più recentemente, la Turchia ha bombardato “sospette” basi dei ribelli sia in Turchia che in Iraq, così come ha effettuato massicci arresti a livello nazionale. Stranamente, la Turchia verifica ciò di cui la Libia di Gheddafi e la Siria di Assad vengono accusate di fare, in totale ipocrisia, chiedendo l’invasione parziale della Siria sulla base di “preoccupazioni umanitarie.”
    Questo ultimo scambio a fuoco tra la Turchia e la Siria non è il primo. La Turchia ha fabbricato storie su pretesi ‘attacchi’ delle truppe siriane oltre il confine turco-siriano. The New York Times ha pubblicato queste accuse in grassetto, prima di ammettere, in fondo pagina, che “non è chiaro che tipo di armi hanno causato danni, domenica, a circa sei miglia all’interno del territorio turco“, e che “ci sono resoconti contrastanti circa l’incidente“. Come lo sono tutte le accuse fatte dalla NATO, dall’ONU e dai singoli Stati membri per giustificare l’ingerenza negli affari della Siria, questi resoconti comprendo levoci sparse dagli stessi ribelli. E’ chiaro che la Turchia, la NATO e le Nazioni Unite tentano continuamente di inventarsi un pretesto per la creazione di “zone franche” e “corridoi umanitari” destinati ad aggirare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha visto i tentativi di via libero all’intervento militare bloccati dal veto multiplo posto da Russia e Cina. Che le Nazioni Unite non siano riuscite del tutto a condannare le provocazioni combinate e l’ingerenza negli affari della Siria, illustra il fallimento assoluto della sovranazionalità, per non parlare della governance globale.
    Land Destroyer, 4 ottobre 2012
    Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

    http://www.oltrelacoltre.com


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    Fenomeni inspiegabili: gigantesco blocco di ghiaccio cade in Istria, tragedia sfiorata!



    (ASI) Durante il pomeriggio di sabato 26 settembre, in Istria, è accaduto un fatto che sa dell'incredibile: alle 18.20, con cielo sereno e nessun segno di precipitazioni in vista, un gigantesco pezzo di ghiaccio si è schiantato al suolo, piombando fortunatamente su un giardino pubblico, distante circa 10 metri dalla casa più vicina, e appena un paio di metri dalla strada principale della zona.


    I testimoni che hanno assistito all’evento assicurano che il blocco di ghiaccio poteva essere alto circa 50cm, lungo e largo circa un metro, dal peso compreso tra 300 e 500 chili! Dalla descrizione, parliamo di un qualcosa di veramente gigantesco.

    Gli stessi cittadini presenti sul luogo dell'accaduto, hanno udito uno strano rumore poco prima che il blocco si schiantasse, come se si trattasse del volo di uno stormo di uccelli, o del respiro di una bombola di elio che gonfia un palloncino, o addirittura di un missile. E quando il ghiaccio ha fatto il suo impatto al suolo, s’è disintegrato in diversi pezzi, sebbene il contenuto centrale sia rimasto quasi integro.

    Nei minuti successivi, il blocco di ghiaccio ha iniziato a sciogliersi, attirando i bambini del Paese, i quali non vedevano l'ora di giocarvi come se fosse neve.

    Korade Korelić, esperto del famoso Osservatorio di Visignano, vicino Parenzo, situato proprio nelle vicinanze, ipotizza che si trattasse di un blocco di ghiaccio caduto da un aereo in transito in quel momento, spiegando che a volte se negli aerei di linea v'è una toilette difettosa, possono accadere simili fenomeni. Difatti, normalmente le ritenute degli aerei spargono sempre piccole goccioline nell’atmosfera, ma se sono guaste, l’acqua che si forma aumenta maggiormente bloccandosi, non fuoriuscendo dal velivolo finché non diventa troppo pesante e cade a terra, ghiacciandosi subito alle alte quote.

    In quei momenti un paio di aerei sono atterrati all’aeroporto di Pola, ma nessuno ha segnalato guasti alle toilette.

    Un giornale locale ha scritto che su tre milioni di voli, 35 volte in media cadono al suolo pezzi di ghiaccio, e in 40 anni cinque persone sono addirittura state colpite da questi pezzi di ghiaccio. Insomma, un problema sempre più serio considerando che nei nostri cieli circolano sempre più aerei. Il 5 marzo 2012, nei cieli nostrani, a Messina, accadeva proprio la stessa cosa....

    Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

    Si prepara il volo del futuro, Roma-New York in un'ora


    Ancora una decina di anni e la Terra diventerà un pianeta davvero piccolo, dove in appena un'ora si potrà volare da Roma a New York, basteranno due ore per andare a Tokyo e con un viaggio di tre ore si potrà raggiungere l'Australia. Stanno nascendo adesso le tecnologie che permetteranno di volare sempre più in alto e velocissimi, come emerge dal Congresso Internazionale di Astronautica (Iac 2012) di Napoli.


    Le strade dei veicoli spaziali di nuova generazione e quella degli aerei del futuro si sono incrociate e si stanno alimentando a vicenda. ‘’Si stanno gettando le basi per costruire velivoli in grado di raggiungere quote fino a 60 chilometri ed e' possibile immaginare futuri veicoli da trasporto civili e militari in grado di volare da un continente all'altro in tempi sempre più ridotti’’, ha osservato Marcello Spagnulo, della presidenza dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
    E' un campo nel quale gli Stati Uniti sono all'avanguardia, con progetti condotti dal Dipartimento della Difesa come lo spazioplano X-37 dell'Aeronautica Militare statunitense, sviluppato con collaborazione con l' agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa (Darpa) e con la Nasa. Sempre negli Usa la Virgin Galactic ha sviluppato lo spazioplano Spaceship, dedicato al turismo spaziale.
    In Europa diverse aziende sono al lavoro sulle nuove tecnologie indispensabili per accedere alla frontiera dei voli suborbitali,come lo Skylon sviluppato da un'azienda privata britannica e il progetto dello spazioplano al quale sta lavorando una grande azienda tedesca e i progetti della Sxc (Space Expedition Corporation).
    In Italia l'Asi guarda con interesse allo sviluppo del progetto Ixv (Intermediate eXperimental Vehicle) dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), con la possibilita' di mettere a punto un velivolo sperimentale per il volo ipersonico controllato. Con il Centro di Ricerche Aerospaziali (Cira) e con l'agenzia spaziale giapponese Jaxa, l'Asi sta inoltre studiando il progetto Usv (Unmanned Space Vehicle), con nuove tecnologie e materiali in grado di reagire a velocità e temperature elevatissime.
    Fonte: ansa.it


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    Cina, trovate antiche piramidi inesplorate


    PECHINO - Secondo gli esperti cinesi nel campo dell’archeologia subacquea, sul fondo del lago Fuxian, si trova un'antica citta' sommersa.
    Si tratta di una piramide alta oltre 40 metri, una nuova meraviglia del mondo che e' stata preservata e nascosta dall’acqua. Cosi' il lago Fuxian, piu' profondo della regione (circa 157 metri), contiene le piu' antiche piramidi inesplorate. L’area di studio relativa a questi antichi manufatti supera le dimensioni della capitale d’epoca Han. La citta' non e' menzionata in nessuno dei manoscritti famosi degli storici cinesi, ne' negli antichi archivi. La citta' cinese di Yalunvan, citata in quei documenti e andata perduta, poteva essere fatta di legno e argilla, secondo le stesse modalita' classico delle altre strutture megalitiche locali, ben diverse dalla complessita' dei megaliti e dei templi egizi. Le piramidi presentano caratteri architettonici simili a quelle della cultura Maya, i blocchi sono delle stesse dimensioni di quelli delle piramidi egizie della piana di Giza. Questi dati sono confermati da archeologi cinesi.
    http://italian.irib.ir/notizie/scienza/item/113072-cina,-trovate-antiche-piramidi-inesplorate


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