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Una stella sull’orlo dell’abisso


Scoperta da un gruppo di astronomi americani una stella che orbita attorno al buco nero al centro della nostra galassia in appena 11 anni e mezzo. Assieme a un'altra stella poco più distante, consentirà di misurare come la gravità del buco nero deforma lo spazio tempo. Lo studio su Science.


Nessun’altra stella nella Via Lattea si avvicina così tanto al “mostro”, il buco nero supermassiccio che si trova al centro della nostra galassia. S0-102, la stella descritta su Science dai ricercatori guidati da Andrea Ghez dell’Università della California a Los Angeles, orbita attorno al buco nero in appena 11 anni e mezzo. Finora si conosceva solo una stella con un’orbita così breve intorno al buco nero: S0-2, che completa il suo giro in un periodo di 16 anni.

L’importanza della scoperta non è meramente legata a un nuovo record di velocità: combinando lo studio delle due stelle, i ricercatori potranno ora verificare alcune delle predizioni della relatività einsteiniana su come lo spazio e il tempo si deformino nelle regioni circostanti un buco nero. “E’ il modo in cui le due stelle ballano assieme il tango che ci permetterà di rispondere, certe misure non si potevano fare con una stella sola” chiarisce Ghez, che dal 1995 ha studiato e catalogato oltre 3000 stelle in orbita attorno al buco nero. Per farlo, ha usato il W.M. Keck Observatory nelle isole Hawaii riprendendo la regione centrale della galassia con la massima risoluzione angolare possible.

Le due stelle orbitano attorno al buco nero proprio come i pianeti orbitano attorno alle stelle, su una traiettoria ellittica. Misurando l’ellisse è possibile risalire alla massa del buco nero. Ma soprattutto, studiando come la traiettoria devia rispetto a un’ellisse perfetta quando la stella è nel punto più vicino al buco nero, è possibile rilevare la curvatura dello spaziotempo che è il “marchio di fabbrica” della relatività generale. Per farlo naturalmente serviranno misure di estrema precisione dell’orbita delle due stelle, in particolare di questa appena scoperta, molto meno luminosa dell’altra. Per riuscirci, Ghez e i colleghi contano soprattutto su futuri telescopi di nuova generazione come il Thirty Meter Telescope (TMT), che dovrebbe sorgere sempre a Mauna Kea nelle Hawaii dove già si trova il telescopio Keck.


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Paul Krugman:"La follia dell'austerità europea"


NEW YORK - Il premio Nobel per l'economia Paul Krugman fa tabula rasa sull'approccio austero usato in Europa per combattere la Crisi. Sulle pagine del New York Times, Krugman ha pubblicato il suo editoriale intitolato: "La follia dell'austerità europea". 
Al centro della critica è ovviamente l'atteggiamento, condiviso da politici e tecnici in Europa, che mira ai tagli della spesa pubblica e alle maggiori imposizioni fiscali. I mercati, nel recente passato, hanno apprezzato tali manovre nell'ottica di una maggiore stabilità e sostenibilità dell'economia dei Paesi ma, dal lato del popolo, certi livelli di austerity non sono più ammortizzabili. Krugman insiste sul fatto che il vero problema non sia il debito in se per sé per sé ma, piuttosto, il quadro economico di fondo: assenza di crescita consolidata (cronica) e disoccupazione prossima alla doppia cifra.

Krugman afferma nel suo editoriale: "Molti pensano che i cittadini spagnoli e greci stiano semplicemente rimandando l'inevitabile, protestando contro sacrifici che, di fatto, devono essere fatti. La verità è, invece, che chi protesta ha ragione. Una maggiore austerità non servirà a nulla; i veri irrazionali, in questo contesto, sono i c.d. "seri" politici e funzionari che chiedono altri sacrifici.".
La Spagna - "Consideriamo il caso della Spagna. Qual è il vero problema economico della Spagna? Fondamentalmente la Spagna stà soffrendo la conseguenza di un'enorme bolla immobiliare che ha, al contempo, causato un boom economico e un periodo di inflazione che ha reso l'industria spagnola meno competitiva sul suolo europeo. Quando la bolla è scoppiata, alla Spagna è rimasto il difficile compito di riacquisire competitività, un doloroso processo che avrebbe preso anni. A meno che la Spagna non lasci l'euro, uno step che nessuno si augura, sarà condannata ad anni di alto tasso di disoccupazione.
Krugman sostiene che le politiche di austerity complichino ulteriormente la già difficile situazione economica. Secondo il premio Nobel l'economia spagnola non è entrata in sofferenza a causa di un atteggiamento deficit-spending del Governo. I timori che esistono riguardo la tenuta dell'economia non andranno via, secondo Krugman, tagliando pochi punti dal deficit. Aggiunge, poi, che secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale, i tagli alle spese fatti in economie recessive potrebbero ridurre la fiducia degli investitori poiché aumenterebbero l'andamento (e la percezione) del declino economico.
Il fascino dell'austerity e la favola della Germania - Secondo Krugman molti in Europa, così come in America, sono rimasti vittime del fascino dei piani di austerity: sono convinti che un taglio alle spese, e non una riduzione del numero di disoccupati, possa risolvere il problema più grosso dell'economia. "Al di là di questo, una parte significativa dell'opinione pubblica europea che conta - in primis in Germania - è profondamente legata ad una distorta visione della situazione. Chiedete ai funzionari tedeschi e loro vi risponderanno che la crisi dell'euro è una storia di moralità, un racconto in cui Stati che hanno vissuto al di sopra delle poprie possibilità sono ora costretti a fare i conti con la realtà. Non pensano affatto che questa è solo una parte della storia; non pensano al fatto che le banche tedesche hanno giocato un importante ruolo nella crescita della bolla immobiliare spangola. Il peccato e le sue conseguenze, questa è la loro storia e si stanno attaccando a questa visione. La cosa peggiore è che molti elettori tedeschi credono a questa storia, in gran parte perché è ciò che i politici hanno raccontato loro."


Un contatto avvenuto migliaia di anni fa tra i nostri antenati e viaggiatori extraterrestri. Antichi siti terrestri mostrano chiari indizi



Tombe, strutture megalitiche e dispositivi troppo avanzati per l'epoca a cui risalgono dimostrano che in antichità sulla Terra si sono verificati dei veri e proprio miracoli tecnologici. Secondo i teorici degli Antichi Astronauti, tutti questi ritrovamenti sono indizi di un contatto avvenuto migliaia di anni fa tra i nostri antenati e viaggiatori extraterrestri. Ma se esistono prove della venuta di questi viaggiatori cosmici sulla Terra, se ne possono trovare delle altre anche altrove? Potrebbero trovare ciò che stanno cercando i ricercatori in qualche angolo del Sistema Solare?

Nell'Antica città Maya di Teotihuacán, in Messico, le prove suggeriscono che le culture antiche possedevano una conoscenza incredibilmente accurata dei nostri pianeti vicini. Alcuni studiosi hanno addirittura interpretato il numero e l'orientamento delle sue piramidi come un riflesso perfetto del nostro Sistema Solare. Lungo L'Avenida de los Muertos - Il Viale dei Morti -  le piramidi sarebbero allineate in modo tale da ricreare la posizione perfetta di ciascuna orbita di ogni pianeta del nostro Sistema Solare.


Forse, è significativo il fatto che la Grande Piramide del Sole sia posizionata al centro delle altre strutture, riflettendo il fatto che il Sole è al centro del nostro Sistema Solare e che i pianeti vi ruotino attorno. Questo lascerebbe supporre che già allora era un fatto noto che il Sole fosse il centro del moto planetario, cosa che la scienza occidentale scoprì molto tempo dopo. Ma come potevano gli architetti di Teotihuacán sapere, già all'epoca, che i pianeti orbitano attorno al Sole?


Gli archeologi classici bollano questo indizio come una mera coincidenza. Ma se andiamo dall'altra parte del pianeta, a Stonehenge, troviamo un altro sito molto più antico della città di Teotihuacán. Osservando il sito dall'alto, si nota che la struttura è composta da una serie di cerchi concentrici e i cerchi corrispondono esattamente con le orbite di tutti i pianeti del nostro sistema solare. Perciò, abbiamo due posti sulla Terra che presentano la stessa caratteristica.


In anni recenti, Stonehenge è stato interpretato da alcuni archeologi anche come una specie dicalendario astronomico che poteva essere usato per calcolare eventi come le eclissi solari. Ma se questo fosse vero, chiunque allineo questi massi enormi nel paesaggio brullo inglese avrebbe dovuto avere una conoscenza astronomica precisa del percorso del Sole.

I Templi di Tikal

Costruiti tra il VI e il IX secolo, i templi di pietra Tikal, la più estesa delle antiche città Maya, torreggiano a più di 60 metri al di sopra della foresta pluviale del Guatemala. Tikal ospita uno dei più grandi scavi del mondo, dove migliaia di strutture sono ancora sepolte sotto la giungla. Secondo la maggior parte degli scienziati, le piramidi di Tikal giocarono un ruolo essenziale nell'elaborazione del Calendario Maya. Tracciando delle linee dai punti più alti delle strutture, gli antichi astronomi potevano definire con precisione le date più importanti dell'anno come un equinozio o un solstizio.

Ma ciò che entusiasma i teorici degli  Antichi Astronauti è il modo in cui la disposiozione delle piramidi diTikal rispecchia esattamente la mappa stellare della costellazione delle Pleiadi nel cielo. La vista delle strutture dall'alto, rispecchia quasi esattamente l'allineamento della costellazione e, cosa più interessante, questa stessa configurazione riscontrata a Tikal è stata notata in un altro luogo molto molto distante.


Su Marte, di recente, nella regione conosciuta come Cydonia - il luogo del famoso volto di Marte - è stato scoperto un gruppo di formazioni rocciose che replica quasi perfettamente il modello delle piramidi di Tikal.


Tre luoghi distinti, un unico modello. Coincidenza o progettazione? Le leggende e i miti che caratterizzano Tikal parlano tutti di un'epoca in cui gli dèi si mescolavano ed entravano in contatto con i nostri antenati. Quindi, Tikal potrebbe essere stata costruita anche come messaggio per le generazioni future per dire loro che, molto tempo fa, ci fecero visita dei viaggiatori di un altro mondo. Ma perchè le popolazioni antiche erano così concentrate sul cielo e le stelle? Stavano aspettando che accadesse qualcosa? O forse che qualcosa, o qualcuno, tornasse?

Turchia: "si" del Parlamento ad operazioni di guerra contro la Siria

Breaking News

ANKARA - Il disegno portato giovedi' in Parlamento con urgenza dal premier turco e' stato approvato: Erdogan ha ottenuto dal Parlamento il nulla osta per andare in guerra in Siria per almeno un anno. Lo hanno riferito pochi minuti fa' le agenzie governative turche. Cio' mentre la Siria sostiene che l'incidente di mercoledi', ovvero i colpi di mortaio sparati dal suo territorio verso la Turchia, sono opera di ignoti armati e non delle sue forze militari.

14 segni che l'economia mondiale si sta indebolendo


Gli Stati Uniti non sono gli unici ad avere enormi problemi economici in questo momento. La verità è che quasi ovunque si guardi nel mondo le cose stanno peggiorando. La Cina sta vivendo un notevole rallentamento economico, e il Giappone ha fatto ricorso di nuovo alla stampa di denaro nel tentativo di mantenere l'economia giapponese in movimento. La disoccupazione in Europa continua a peggiorare, e gli scontri di questa settimana in Spagna e in Grecia sono stati assolutamente spaventosi, in alcuni momenti. Negli Stati Uniti ci sono tutta una serie di segnali che una nuova recessione si sta avvicinando, e il numero di amministratori delegati americani che dicono che hanno intenzione di eliminare posti di lavoro nei prossimi mesi è in rapido aumento. L'economia mondiale oggi è più interconnessa che mai, e questo significa che siamo tutti sulla stessa barca. Basta ricordare quello che è successo nel 2008 e nel 2009. La sofferenza economica  iniziata a Wall Street è stata avvertita in ogni angolo del pianeta. Dunque, chiunque crede che gli Stati Uniti (o, se è per questo, qualsiasi altra nazione importante) eviterà la prossima ondata della crisi economica non è assolutamente realista. Perché pensate che le banche centrali di tutto il mondo sono in "modalità panico" in questo momento? Stanno sparando tutte le loro munizioni e stampando denaro come se non ci fosse un domani, nel tentativo di tenere insieme il sistema. Purtroppo, non funzionerà.

Se i poteri forti avessero un "easy button", per sistemare tutto rapidamente, l'avrebbero già premuto. Ma nonostante tutti i loro sforzi le cose diventano sempre più chiare. Se si vuole avere un'idea di dove stiamo andando, basta guardare a ciò che sta già accadendo in Europa. La disoccupazione ha superato il 24 per cento in Grecia e ha superato il 25 per cento in Spagna.

Queste due nazioni saranno sulla "cresta dell'onda" della prossima ondata di problemi economici. La disoccupazione è in aumento quasi ovunque anche in Europa, e le cose stanno andando davvero male in Asia e in Nord America.

Quindi, allacciate le cinture di sicurezza - perché state per fare un percorso accidentato.

I seguenti sono 14 segni da tutto il mondo che l'economia mondiale è sempre più debole ....

# 1 in Cina le cose non vanno bene in questo momento. L'indice Shanghai Composite ha raggiunto il suo punto più basso in oltre 3 anni all'inizio di questa settimana. L'indice S & P 500 presto seguirà l'esempio?

# 2 La Banca del Giappone ha fatto ricorso di nuovo alla stampa di denaro nel disperato tentativo di sostenere la vacillante economia giapponese ....

In Asia, la Banca del Giappone da tempo produce denaro dal nulla. E ha appena annunciato un ottavo round di stampa di denaro per sostenere l'economia giapponese in difficoltà. La Banca del Giappone acquisterà obbligazioni per 10 trilioni di yen per immettere ulteriore liquidità nel sistema finanziario. Ora ha in portafoglio obbligazioni per 80 trilioni di yen, pari al 20 per cento del prodotto interno lordo del Giappone.

# 3 In Spagna, le manifestazioni violente contro lo stato dell'economia spagnola, immediatamente fuori dall'edificio del Parlamento nazionale a Madrid, Martedì sera, hanno fatto notizia in tutto il mondo. È possibile visualizzare il video della polizia che ha brutalmente bastonato alcuni giovani manifestanti spagnoli durante queste manifestazioni proprio qui.

# 4 Mentre la disoccupazione si aggira intorno al 25 per cento, la ricerca di cibo nei bidoni della spazzatura è diventata così dilagante in Spagna, che una città ha iniziato a mettere blocchi sui cassonetti dei supermercati “come precauzione per la salute pubblica".

# 5 Nonostante tutta la stampa di denaro effettuata dalla BCE, il rendimento sui titoli spagnoli a 10 anni è salito di nuovo a circa il 6 per cento.

# 6 Le proteste economiche della Grecia sono sempre completamente e totalmente fuori controllo. Basta controllare questa descrizione del "Giorno della Rabbia", che ha avuto luogo in Grecia all'inizio di questa settimana ....

La polizia ieri ha sparato granate assordanti e gas lacrimogeni contro i manifestanti mentre decine di migliaia di persone si riversavano nelle strade di Atene durante uno sciopero nazionale per contrastare un nuovo round di misure di austerità che si prevede taglierà i salari, le pensioni e l'assistenza sanitaria, ancora una volta.

Decine di giovani, alcuni con il volto mascherato con caschi e T-shirt, hanno lanciato bombe molotov e pietre contro la polizia che ha risposto al fuoco nel tentativo di disperdere la folla arrabbiata intorno al palazzo del parlamento. Si ritiene che più di 50.000 persone abbiano partecipato allo sciopero di massa nella  sola Atene.

# 7 Il tasso di disoccupazione in Francia è aumentato per 16 mesi di fila e ora ha raggiunto il punto più alto  in oltre un decennio.

# 8 Come ho scritto di recente, il numero di disoccupati in Italia è aumentato di più del 37 per cento nell'ultimo anno.

# 9 Le nuove ordinazioni di beni durevoli negli Stati Uniti sono diminuite di un enorme 13,2 per cento nel mese di agosto. Questo è stato il più grande declino che abbiamo visto dalla metà dell'ultima recessione (gennaio 2009).

# 10 Secondo il Bureau of Economic Analysis, il PIL degli USA è cresciuto solo dell'1,3 per cento annuo nel corso del secondo trimestre del 2012 rispetto all'1,7 per cento annuo riportato in precedenza.

# 11 Il servizio postale degli Stati Uniti si appresta a vivere il suo secondo default finanziario solo negli ultimi due mesi ....

Il Servizio Postale degli Stati Uniti  questa settimana non riuscirà a far fronte all'obbligo di mandato congressuale di  5,6 miliardi di dollari per pre-finanziare le prestazioni sanitarie dei pensionati, per la seconda volta in due mesi a causa della mancanza di liquidità dell'agenzia.

# 12 Sembra che la General Motors sia su un percorso che porterà al fallimento (di nuovo).

# 13 Secondo una recente indagine condotta da State Street Global Advisors, il 71 per cento di "investitori in un sondaggio di 300 in tutto il mondo, tra cui i maggiori fondi pensione, gestori patrimoniali e banche private, temono un imminente evento simile a quello della Lehman".

# 14 Secondo un recente sondaggio di  Business Roundtable sugli amministratori delegati americani, il numero di amministratori delegati che intendono eliminare posti di lavoro è aumentato in modo significativo dall'inizio di quest'anno ...

Il declino della fiducia degli amministratori delegati si affianca ad un peggioramento delle prospettive d'impiego. Il trentaquattro per cento dei 138 CEO intervistati ha dichiarato in questo sondaggio trimestrale che si aspettavano che le loro aziende taglieranno posti di lavoro nei prossimi sei mesi, rispetto ad appena il 20 per cento nel secondo trimestre. Allo stesso modo, solo il 29 per cento dice che si aspetta che l'occupazione crescerà nel prossimo semestre, in calo dal 36 per cento dell'ultimo trimestre.

Ma i media mainstream negli Stati Uniti vorrebbero farci credere che tutto sta migliorando.

I media vorrebbero farci credere che QE3 stimolerà un sacco di nuove assunzioni in tutta l'America, e stanno festeggiando alla grande il fatto che l'indice S & P 500 ha raggiunto il suo punto più alto in cinque anni Giovedi.

Beh, quelli di Wall Street dovrebbero celebrare questo  "picco glicemico" monetario, mentre è ancora possibile. Naturalmente QE3 causerà l'aumento dei prezzi delle azioni nel breve termine, ma la realtà della questione è che QE3 non impedirà ai mercati finanziari di schiantarsi quando per loro arriverà il momento del crollo.

Le economie tendono a fiorire in un ambiente stabile e prevedibile. Quando si avvia la stampa di denaro incautamente, questo può aiutare i vostri numeri economici nel breve termine, ma si interrompe la stabilità del sistema.

E una volta che si è creata una grande instabilità, è davvero, davvero difficile convincere la gente che è possibile creare stabilità, ancora una volta.

Quando si tratta di economia, la fiducia è uno degli ingredienti più importanti. Se la gente perde la fiducia nel sistema, non importa quello che si fa.

Come ho scritto l'altro giorno, il quantitative easing ha funzionato per la Repubblica di Weimar per qualche tempo, ma alla fine si è tradotto in un disastro totale.

Anche per noi si tradurrà in un disastro totale.

In tutto il globo le autorità finanziarie stanno giocando il tutto per tutto, nel tentativo di mantenere il funzionamento del sistema senza problemi. Ma questi giochi mineranno costantemente la fiducia nel sistema, e questo si rivelerà assolutamente letale.

Approfittate di questo periodo di relativa stabilità mentre è ancora possibile, perché quando sarà finito, non tornerà indietro.

Fonte: The Economic Collapse 27 Settembre 2012 
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.it


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Infinite realtà? Una scoperta conferma i paradossi della fisica quantistica



Immaginate di stare seduti al tavolo da gioco per una partita di poker. Vi vengono date le carte. Per quanto forte sia il vostro desiderio di trovarvi una buona mano, non saprete che carte sono finché non le girate. Immaginate ora che, con quel semplice gesto, la realtà cambi, prendendo diverse direzioni: in una vi troverete in mano delle carte buone per una scala, in un’altra potrete fare una doppia coppia o un tris, in un’altra ancora – molto fortunata – un bel poker. In molte altre, vi troverete solo delle carte inutili. Nulla di tutto questo accade davvero, secondo la nostra esperienza. Eppure questa “scissione” della realtà sembra avvenire a una scala infinitamente piccola, quella regolata dalle leggi della fisica quantistica, ed è un fenomeno con i quali gli scienziati fanno i conti da oltre sessant’anni.

Quanto è reale una funzione d’onda

Tutti coloro che hanno studiato un po’ di chimica ricorderanno, ad esempio, il modello dell’atomo con il suo nucleo e i suoi elettroni che gli girano intorno, simili a pianeti intorno al Sole. La fisica quantistica ha rivoluzionato, a suo tempo, questo modello (che pure continuiamo a studiare a scuola): gli elettroni non sono qui o lì, ma un po’ dappertutto, sparsi intorno al nucleo. Eppure, dirà qualcuno, se io voglio trovare un elettrone, dovrò pur sapere dove si trova. Quello che sappiamo è solo la probabilità di trovare un elettrone in un punto specifico, esattamente come la probabilità di avere in mano certe carte al tavolo da gioco. Solo che, secondo la fisica quantistica, possiamo scegliere noi le carte da avere in mano: quando lo scienziato effettua l’osservazione per scoprire dove si trova esattamente l’elettrone, l’elettrone “magicamente” compare in quel punto esatto. Gli scienziati dicono che la sua funzione d’onda è collassata, ossia che la sua localizzazione nello spazio, invece di essere “spalmata” per tutta l’orbita intorno al nucleo, si è stabilizzata in un punto specifico.

Werner Heisenberg durante una lezione universitaria.

Fino a oggi, la funzione d’onda era considerata una mera funzione matematica, capace di dirci la probabilità di trovare un elettrone in quel punto specifico. Un escamotage statistico e niente di più. Ora,una ricerca che sta scuotendo il mondo della fisica ha dimostrato che la funzione d’onda è qualcosa di reale e tangibile: l’elettrone esiste davvero in un’infinita di punti lungo la sua orbita, come tante infinite realtà diverse, che vengono ridotte a un’unica realtà solo quando l’osservatore porta l’elettrone a collassare in quel punto esatto.

Paradossi incredibili

La fisica quantistica ha abituato gli scienziati a questi paradossi. Ad alcuni non è mai piaciuta: sì sa per esempio che non piaceva ad Albert Einstein, che amava immaginare una realtà determinata, definita, certa. Ma anch’egli dovette tardivamente arrendersi all’evidenza: se il mondo macroscopico che viviamo e sperimentiamo sembra in effetti dominato da leggi inderogabili che lo rendono solidamente reale, il mondo microscopico sembra avvolto nella nebbia fitta dell’indeterminazione. Non a caso, uno dei padri della fisica quantistica, Werner Heisenberg, aveva definito “principio di indeterminazione” uno degli assunti di base di questa teoria. Nella sua versione stringente, tale principio sostiene che non è possibile determinare con esattezza il moto e insieme la posizione di una particella. Ciò in quanto il semplice atto di osservare una particella quantistica la modifica e ne cambia le proprietà.

Perché ciò non avviene nel mondo che conosciamo? Perché, se osserviamo un vaso di fiori, non riusciamo a modificarlo, o se speriamo di trovare un portafogli per strada non lo troviamo, per quanto ardentemente possiamo sperare di imbatterci in una tale singolare fortuna? Perché le leggi della fisica quantistica perdono di valore superata una certa dimensione: i teorici lo chiamano “problema della decoerenza”, e in sostanza altro non è che la constatazione che i sistemi macroscopici che sperimentiamo quotidianamente non seguono le stesse regole dei sistemi microscopici, quelli cioè alla scala atomica o meglio ancora sub-atomica.

Nonostante le sue tante bizzarrie, la fisica quantistica è una teoria accettata e comprovata dalle sperimentazioni tanto quanto quella della relatività. Non solo: è applicata quotidianamente in tanti ambiti scientifici e tecnologici e ha prodotto un gran numero di ritrovati importanti per l’industria. Eppure, le sue fondamenta filosofiche restano fonte di profonda perplessità. La scoperta annunciata un paio di giorni fa da un gruppo di fisici teorici dell’Imperial College di Londra promette di riaprire un dibattito iniziato negli anni ’20 e non ancora concluso. Il gruppo, guidato da Matthew Pusey, invita alla cautela, ricordando che la ricerca è attualmente al vaglio dei referee di una prestigiosa rivista, che debbono ancora decidere se accettarlo o meno. Ma tutti coloro che hanno potuto leggere la relazione on-line ne sono rimasti affascinati. Si tratta infatti di un teorema, che attraverso una matematica stringente e – sostengono gli esperti – apparentemente perfetta, spiega che la funzione d’onda non può essere considerata un mero strumento statistico, un escamotage matematico che usiamo per spiegare la probabilità che una particella possieda determinate proprietà. No, la funzione d’onda è una realtà tangibile.

Un’efficace rappresentazione schematica del paradosso di Schrodinger.

Per capire quali sono le implicazioni di quella che sembrerebbe una scoperta a uso e consumo dei ristretti circoli matematici, basta ricordare ilparadosso di Schrödinger. Per chi non lo conoscesse, la storiella è semplice: un gatto è chiuso dentro una scatola, in compagnia di una fiala di veleno collegata a un martelletto, il quale a sua volta è collegato a un contatore geiger che misura il decadimento di un atomo radioattivo. Se l’atomo radioattivo decade, il contatore geiger lo scopre e invia un segnale al martelletto il quale rompe la fiala di veleno che ucciderà il gatto. Se l’atomo non decade, il gatto sarà vivo e vegeto. Se applichiamo le leggi della fisica quantistica a questo scenario, in teoria finché un osservatore esterno non apre la scatola, il gatto sarà contemporaneamente vivo e morto. Questo perché l’atomo radioattivo resterà in uno stato indeterminato, descritto appunto dalla funzione d’onda, che collassa solo allorquando l’osservatore effettua l’osservazione. Possibile che, all’interno di quella scatola, il gatto sia contemporaneamente vivo e morto? No, per questo lo chiamiamo “paradosso”. E per questo la fisica quantistica non si applica al mondo macroscopico. Ma se prendete questo esempio e lo applicate a una scala sub-atomica, potete stare certi che le cose andranno proprio come le aveva descritte Schrödinger, un altro dei maestri della fisica quantistica.

I molti mondi di Everett

Il paradosso veniva risolto, fino a ieri, sostenendo che la funzione d’onda è una questione di sola matematica: non è vero, non può essere, che allo stesso tempo un atomo sia decaduto esia rimasto integro. Il gruppo di Pusey non la pensa alla stessa maniera: secondo loro, l’atomo è davvero, al tempo stesso, vivo e morto. E la sua esistenza dipende dall’osservatore. La grande rivoluzione della fisica quantistica sta tutta in quest’ultima frase: se il mondo sub-atomico vive in una realtà indeterminata finché non c’è un osservatore esterno che la fa collassare in uno stato determinato, allora – volando (ma nemmeno tanto) con la fantasia – potremmo sostenere che l’intero universo vivrebbe in uno stato di indeterminazione quantistica se non ci fossero osservatori intelligenti che lo osservano. Il che, detto in maniera più rude, vuol dire che, se non ci fossimo, l’universo non sarebbe quello che è. I filosofi si divertono molto con queste domande che imbarazzano tremendamente i fisici, e rappresentano questi paradossi con un esempio: “Che rumore fa un albero che cade nella foresta, se non c’è nessuno in ascolto?”.

Hugh Everett III, autore dell’interpretazione “a molti mondi” della meccanica quantistica.
Nel 1957 i fisici Hugh Everett e Bryce DeWitt proposero un’interpretazione della fisica quantistica nota come “interpretazione a molti mondi” e, in seguito, come “interpretazione di Everett-DeWitt”. In pratica, la realtà non è indeterminata: coesistono su uno stesso piano infinite realtà. Quando pescate le carte, la realtà si divide: in uno di questi mondi, voi vincete un bel po’ di soldi (se state giocando al casinò!) perché avete preso una mano fortunata, in tanti altri mondi ve ne tornate a casa a mani vuote. Il film Sliding Doors applicava, senza volerlo, questa teoria: ogni scelta che compiamo creerebbe dei bivi, altre linee della realtà che non vediamo, ma nelle quali altri noi stessi hanno compiuto scelte diverse. Infiniti mondi in infinite realtà diverse. Non c’è da stupirsi se l’interpretazione di Everett-DeWitt abbia fatto sognare tanta gente ma sia stata anche accolta con scetticismo dai teorici, per quanto non contrasti con le leggi fisiche attualmente note. Ora, la scoperta del gruppo di Pusey potrebbe essere una conferma dell’interpretazione di Everett-DeWitt. Se i bookmakers inglesi accettassero scommesse sulla giusta interpretazione da dare alla fisica quantistica (una disputa che divide i fisici dagli anni ’20), potete stare certi che in molti in questo momento starebbero puntando proprio sui “molti mondi”.

Le prime reazioni sono già state raccolte dalla rivista Nature. Antony Valentini, fisico teorico specializzato proprio nella meccanica dei quanti alla Clemson University della South Carolina, ha parlato di un possibile “terremoto” per l’intero mondo della fisica. David Wallace, filosofo della scienza a Oxford, sostiene che la scoperta sia il più importante risultato teorico dalla nascita della stessa fisica quantistica. Robert Spekkens del Perimeter Insitute for Theoretical Physics del Canada, sostenitore della tesi opposta, secondo cui la funzione d’onda sarebbe solo uno strumento matematico, ha definito il teorema di Pusey “corretto” e il risultato “fantastico”. Una parola davvero appropriata per descrivere lo scenario che potrebbe schiudersi. Ma a questo punto la palla torna ai fisici, che continuano a regalarci immagini di una realtà molto più strana di quanto riusciamo a immaginare.

tratto da: http://scienze.fanpage.it

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Fisica o Misticismo? Le nuove frontiere della Fisica Quantistica


di Vincenzo Fanelli

Per anni l'uomo si è spinto verso le esplorazioni spaziali alla ricerca di nuove meraviglie nella speranza di comprendere meglio la natura dell'universo che lo circonda. In seguito, ha scoperto che sotto i suoi occhi esiste un mondo inesplorato e che contiene tutte le risposte di cui ha bisogno: il mondo subatomico. La realtà che ci circonda è governata da leggi empiriche abbondantemente studiate da Isac Newton e che costituiscono la fisica attraverso cui si esplora e si misura il mondo. Ad esempio, se si lasciano cadere dei massi da una montagna, è possibile calcolarne la velocità ed i tempi di rotolamento.

Per la fisica classica tutto deve essere misurabile e prevedibile. Grazie ad essa è stato possibile mandare l'uomo sulla Luna. Con questi strumenti i fisici si accingevano ad esplorare il mondo dell'infinitamente piccolo senza sapere che tutte le loro nozioni sarebbero state improvvisamente stravolte. La curiosità di conoscere la costituzione del "primo mattone" della materia li ha spinti in un luogo dove le leggi della fisica newtoniana sono inservibili.

La natura dei "mattoni" della materia che costituisce la realtà che ci circonda smentirono le aspettative dei ricercatori i quali pensavo di trovare piccoli ma solidi elementi; invece, trovarono impalpabili onde di energia. La solida materia che ci circonda è organizzata da onde energetiche che, come le onde radio, non possono essere individuate precisamente nello spazio in quanto presenti ovunque. Ad esempio, la penna sulla nostra scrivania può essere individuata nello spazio, mentre le onde radio della stazione che ascoltiamo non possono essere individuate con precisione in quanto sono presenti ovunque....

Le sorprese per i fisici non erano finite in quanto le onde di energia sono in grado di divenire anche solide particelle. Si scontrarono con un paradosso della natura difficilmente spiegabile con la logica: come può esistere qualcosa che è impalpabile ma che allo stesso tempo è tangibile? Questo paradosso emerse grazie a due fisici che dimostrarono separatamente che la luce può essere sia un onda che una particella: Thomas Young e Albert Einstein.

Nel lontano 1803 Thomas Young eseguì un esperimento per accertare la natura della luce. Un fascio di luce solare passava attraverso un foro; davanti a questo foro vi era un pannello con due fenditure verticali che potevano essere coperte con un stoffa; infine, dietro al pannello con le due fenditure vi era un muro su quale poteva riflettersi la luce proveniente dalle aperture. Quando una delle due fenditure verticali veniva scoperta, il muro si illuminava con la luce solare in un determinato punto.

In seguito, scoprì anche la seconda fenditura; sul muro vi doveva essere la somma della luce proveniente dalle due aperture. Invece, le cose andarono diversamente: sulla parete si proiettarono una serie di strisce alternate chiare e scure e la luce non appare nello stesso punto di quando era aperta solo una fenditura. Questo era dovuto ad un fenomeno di interferenza della meccanica ondulatoria. Le onde di luce passando dalle due fenditure interferiscono e in alcuni punti si rafforzano (strisce chiare) in altri si annullano (strisce scure). Questo esperimento dimostrò che la luce è composta da onde.
Il Giornale Online

Ma Einstein e Plank misero in evidenza la natura corpuscolare della luce in quanto agiva sulla materia come particella..


Ci troviamo nuovamente di fronte al dualismo onde-particelle, qualcosa che è può essere individuato in un punto dello spazio ma che allo stesso tempo non lo è. La meccanica quantistica ci dice che le due verità possono coesistere e che nessuna esclude l'altra. Se noi rifacciamo l'esperimento considerandolo in termini di particelle (fotoni), ci troviamo di fronte ad un altro enigma; quando è aperta una sola fenditura, la particella viene sparata e colpisce il muro in un determinato punto, lo stesso punto che invece sarà scuro se apriamo anche la seconda fenditura.


Le domande che sorgono sfidano la logica:


Come fa la particella a sapere che deve colpire proprio quel determinato che invece sarà scuro quando l'altra fenditura sarà aperta e che ci sono due aperture? E le informazioni come fanno a circolare così velocemente?


Il fisico E. H. Walker esprime un'ipotesi suggestiva: i fotoni possiedono un livello di coscienza, dato per che coscienza si intende qualcosa che sia in grado di elaborare informazioni ed agire di conseguenza. E nell'esperimento di Young accade proprio questo: i fotoni sono a conoscenza del fatto che una o entrambe le fenditure sono aperte e si regolano di conseguenza. Un'altra deduzione molto forte è la seguente: l'universo è costituito da schemi di energia consci.


Il dualismo onde-particelle sembrava un incredibile "koan zen" proposto dalla natura per spingere l'uomo ad elevarsi verso una nuova visione della realtà.


Cominciava a prendere piede una nuova fisica (Fisica Quantistica) che, contrariamente a quella classica, afferma l'impossibilità di prevedere con certezza alcuni fenomeni a livello subatomico.


Albert Einstein non era d'accordo e cercò in tutti i modi di screditarla basandosi sul fatto che la Fisica Quantistica mostra alcuni fenomeni il cui funzionamento non può essere spiegato razionalmente.


In altre parole non svela ciò che avviene dietro il sipario calato del palcoscenico. Nel 1935 pubblicò un esperimento svolto con altri ricercatori, Rosen e Podolski (conosciuto come l'effetto "Einstein-Podolsky-Rosen"), nella speranza di mettere in evidenza le lacune delle nuove teorie.


Due particelle venivano lanciate in direzioni opposte. La particella A, durante il suo tragitto incontra una carica magnetica che ne devia la direzione verso l'alto. Cosa succede alla particella B che segue il suo tragitto senza incontrare elementi che ne deviano la direzione? In teoria dovrebbe continuare la sua traiettoria in linea retta; invece, la natura rispose con un altro paradosso non spiegabile: la particella B deviava la direzione assumendo un moto contrario alla sua gemella. In altre parole deviava la sua direzione verso il basso.


Se la particella A, grazie al magnete, deviava la sua direzione verso destra, la particella B si dirigeva verso sinistra. Quello che accade nella zona A influenza l'area B. Questo esperimento dimostra che:
1. le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni.
2. la comunicazione è istantanea. 



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Questo ultimo punto fu pienamente dimostrato nel 1982 grazie a Alain Aspect, fisico dell'Istituto di Ottica dell'Università di Parigi a Orsay (Francia), che eseguì un esperimento simile al precedente, ma i cambi di regolazione potevano essere fatti all'ultimo microsecondo; questo permetteva di essere certi che le informazioni, se viaggiano alla velocità della luce, non potessero essere scambiate tra le particelle. Ma la natura rispose ancora una volta: le particelle comunicavano ugualmente.

La comunicazione istantanea poteva significare che la velocità della luce poteva essere infranta, fatto non accettato da Einstein e da buona parte dei fisici. L'effetto "Einstein-Podolsky-Eosen" voleva dimostrare come le teorie della nuova fisica non erano in grado di spiegare il funzionamento di alcuni meccanismi.
Ma l'effetto fu contrario alle aspettative: i ricercatori, accettando il presupposto che la velocità della luce non può essere infranta, elaborarono una teoria secondo la quale esiste un sistema di comunicazione diverso da quello che noi conosciamo, una comunicazione di tipo non locale.

I fenomeni quantistici dimostrano che le informazioni circolano con sistemi che vanno al di là della nostra comprensione classica. Una logica deduzione di quanto appena esposto è la seguente: non esiste alcuna separatezza nell'universo. E questo apre le porte alla spiegazione di alcuni fenomeni poco presi in considerazione della scienza come la telepatia, fenomeno istantaneo. Il fatto più divertente è che la fisica quantistica fornisce uno strumento matematico per comprovare l'esistenza di fenomeni telepatici, manifestazioni rigettate dai fisici ma con cui sono costretti a scontrarsi.

Ma qual è la natura della realtà? Noi siamo abituati a vedere e concepire quello che è attorno a noi in tre dimensioni: lunghezza, altezza, larghezza e tutto si svolge in un contesto scandito dal tempo.

La meccanica quantistica afferma altro. Per farvi comprendere il suo funzionamento ricorrerò ad un semplice esperimento. Supponiamo che io sia seduto ad una scrivania e di fronte a me vi sia un interruttore collegato a due lampadine. Quando schiaccio l'interruttore una delle due si accenderà ma non posso sapere in anticipo quale lampadina, dato che l'interruttore è aleatorio: vi sono il 50% delle probabilità che si accenda la lampadina A o la B. In questo esperimento vi sono un osservatore (io) e il sistema osservato (interruttore e lampade).

Le due possibilità sono racchiusa nella funzione d'onda, una elaborazione matematica che ci dice quello che potrebbe accadere (e non una certezza come nella fisica classica); la funzione d'onda dell'esperimento in questione contiene due possibilità (si accende la lampadina A o la B), ma quando aziono l'interruttore e si accende, ad esempio, la lampadine B, la funzione d'onda muta in quanto la possibilità della lampadina A cessa di esistere. Questo fenomeno si chiama collasso della funzione d'onda: svaniscono tutte le possibilità tranne quella che si è concretizzata.

Prima che io (osservatore) accerti che la lampadina B è accesa, vi è una potenzialità poliedrica di sviluppo della funzione d'onda. Quando osservo cosa accade vi è un passaggio da tante possibilità ad una dando luogo al salto quantico (passaggio da più probabilità ad una). Quindi, nell'esperimento delle due lampade non vi sono tre dimensioni, ma sei (tre per ciascuna lampadina); se le lampade sono quattro, le dimensioni sono 12.

Ma la domanda che sorge è:

quando si verifica il passaggio da un sistema pluridimensionale ad uno tridimensionale (compatibile con la nostra esperienza), in quale momento collassa la funzione d'onda? Quando tutte le possibilità svaniscono tranne una?

Secondo la meccanica quantistica questo avviene quando l'osservatore guarda e/o studia il sistema osservato. In altre parole, la coscienza umana ha la capacità di determinare il salto quantico. Supponiamo di fare l'esperimento in maniera automatica: io non entro nella stanza e il bottone che accende le lampade scatta automaticamente dopo un minuto. Quindi all'interno della stanza, dopo un minuto, una lampada si sarà accesa e per accertamene devo entrare e guardare.

La meccanica quantistica afferma che prima di quel preciso momento non esisteva nessuna lampada accesa: la mia osservazione, la mia coscienza ha determinato un salto quantico facendo emergere una delle due realtà.

David Bohm, professore di fisica al Birbeck College, Università di Londra, afferma che la Fisica Quantistica ci propone un nuovo strumento di pensiero e di interpretazione della realtà dove non esistono parti separate dell'universo in quanto connesse ad un livello profondo privo di discontinuità.

Ma se tutto è collegato e non esiste separazione, come mai sono seduto su una sedia solida e la materia mi appare nettamente separata?

Tutto ciò che ci circonda è energia che assume determinate forme in base alla diversa velocità di vibrazione. È come vedere un onda nel mare: ci sembra un'entità ben distinta ma è il mare che acquisisce quella determinata forma.

David Bohm, ha dedotto che la realtà non è oggettiva ma soggettiva, l'universo e la materia per come noi la conosciamo non è altro che una grande illusione creata dai cinque sensi, un grande e dettagliato ologramma. Cos'è un ologramma? Si tratta di una foto a tre dimensioni.. Qual è la differenza tra un foto normale e un ologramma, a prescindere dalle tre dimensioni? Se fotografo una persona con una normale macchina, taglio in due la foto e distruggo una delle due parti, la metà restante non può permettermi di ricostruire la metà scomparsa.

In una foto olografica, invece, la metà superstite contiene dentro di sé le informazioni per ricostruire la metà mancante, come se al suo interno vi fosse tutta la persona. A convalidare questo fenomeno vi è un altro fatto interessante: in una foto normale se voglio ritoccare un'imperfezione, non incontro nessuna difficoltà; in un ologramma sono costretto trasformare radicalmente tutto l'oggetto in quanto in ogni parte dell'ologramma è contenuta l'informazione del difetto che voglio correggere. Ogni parte dell'ologramma contiene tutte le informazioni dell'intero soggetto.

Solo paragonando l'universo ad un ologramma possiamo spiegare il legame non locale delle particelle in grado di comunicare istantaneamente, dove la separatezza delle particelle non è altro che pura illusione. David Bohm ci dice utilizzare un nuovo strumento di pensiero per comprendere la realtà, metodo già esistente. Per oltre 2000 anni alcune persone si sono impegnate per svilupparlo grazie all'introspezione e agli studi psicologici: le filosofie e le religioni orientali.

Sembra che quando i ricercatori si spingono a sondare la natura ad un livello molto profondo, si scontrano con paradossi non spiegabili da un punto di vista razionale. La natura illusoria della realtà sembra affermare che siamo tutti intimamente collegati; ad esempio, un ragazzo che beve un bicchiere d'acqua in Italia è profondamente collegato ad un altro in Cina che sonnecchia sotto un albero.

Questa affermazione non sembra poi così innovativa se prendiamo in considerazione ciò i mistici affermano da tempo: la realtà è un'illusione e siamo tutti connessi. Ogni elemento sembra essere organizzato da un elemento superiore.

Concludendo, esaminiamo cosa affermano le nuove teorie:

1. la materia è costituita da onde di energia

2. questi schemi di energia sono consci

3. la coscienza dell'uomo potrebbe essere in grado di far collassare le funzioni d'onda ed influire sulla realtà

4. nell'universo non esiste alcune separazione ma tutto è profondamente connesso

5. la realtà è diversa da come ci appare perché siamo limitati da filtri percettivi e cognitivi

6. la realtà è un illusione (dato che ne percepiamo una minima parte)

Se prendiamo per buona la concezione olografica dell'universo, il tempo e lo spazio diventano relativi, il passato il presente e il futuro coesistono e ogni concetto di separazione è un artifizio creato dall'uomo in antitesi con la vera natura della realtà. La realtà illusoria sembra essere in attesa di un nostro intervento per poter essere modificata. Solo pochissimi individui riescono a farlo perché la maggioranza ha un forte vincolo creato dalle convinzioni profonde sulla natura separata e razionale dell'universo.

Chiunque nella sua vita, anche solo per una volta, si è imbattuto in qualcosa che sfugge alle normali leggi della logica. Molti hanno preferito non vederla; altri si sono svegliati ed hanno cominciato a sviluppare capacità e potenzialità non comuni. Il fatto interessante è che tutti possono farlo, basta esserne convinti. Chiunque abbia imboccato questo sentiero sa che è possibile divenire responsabili della propria vita.


Tratto da "Nea Agorà" dicembre 2002/gennaio 2003 - anno VIII nn.4/02 - 1/03

Bibliografia di riferimento (vedi le schede su Il Giardino dei Libri):
"Il Tao della Fisica" di Fritjof Capra" – Adelphi Edizioni S.p.A. Milano
"La Danza dei maestri Wu Li" di Gary Zukav - Casa Editrice Corbaccio 


 


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