MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Uragano Isaac: Obama, "non è il momento di tentare la sorte"

(CBS News) il presidente Obama ha esortato i residenti che vivono lungo le coste del Golfo del Messico ad ascoltare le indicazioni dei funzionari locali, mentre si preparano per l'arrivo di Isacc la tempesta tropicale che si prevede raggiungera' la forza di uragano non appena colpira' terra nel corso della giornata.

"Ora non è il momento di tentare la sorte", ha detto Obama dalla Casa Bianca. "È necessario prendere sul serio la situazione."

Sotto la direzione del presidente,i funzionari del (FEMA) Federal Emergency Management Agency stanziati nella regione del Golfo da oltre una settimana, ma "il lavoro più duro è ancora davanti", ha detto Obama.

"Continuerò a fare in modo che il governo federale faccia tutto il possibile per aiutare il popolo americano a prepararsi e riprendersi da questa tempesta pericolosa", ha detto il presidente.
Chi volesse seguire in diretta l'evolversi degli eventi su Ustream sono partiti numerosi live streaming 

“Luna Blu” il 31 agosto

Di Silvia Dragone


Come succede in media una volta ogni due anni e mezzo, questo mese ha non una ma due Lune piene, e la seconda per tradizione si chiama “blu”. Ma il colore non c'entra.


La “Blue Moon” di cui parla la famosa canzone sarà visibile il prossimo 31 agosto. Il colore però non c’entra. Con il termine “luna blu” si indica per tradizione, soprattutto nei paesi di lingua anglosassone, la seconda Luna piena in un mese di calendario. “Solitamente si ha solo una Luna piena al mese, ma in alcuni casi ce ne possono essere due” spiega David Reneke, astronomo e giornalista del periodico “Australasian Science”. “Gli antichi pensavano che la seconda Luna piena avesse un particolare significato spirituale”.

Non è affatto chiaro da dove provenga il termine “Luna blu” ma sembra risalire a più di 400 anni fa, in origine per rifererirsi alla circostanza in cui una stagione aveva quattro lune piene anziché le normali tre. Oggi si fa piuttosto riferimento ai mesi del calendario. Ma perché possono esserci due Lune piene in un mese? Facile. I pleniluni avvengono ogni 29 giorni, mentre la maggior parte dei mesi sono di 30 o 31 giorni, in questo modo è possibile che ci siano due Lune piene in un solo mese; solo a febbraio non può accadere. Questo avviene in media una volta ogni due anni e mezzo. Non bisogna pensare che il famoso colore blu appartenga alla Luna stessa però. Solo in rari casi, che nulla hanno a che fare con questa tradizione, la Luna appare effettivamente blu per colpa delle polveri dovute all’inquinamento nell’atmosfera terrestre, che diffondono luce blu. Ad esempio, la Luna apparve verde-bluastra per circa due anni dopo l’eruzione del Krakatoa nel 1883.

Il Sole sarebbe circondato da una grande quantita' di "materia oscura"

Gli astronomi dell'Università di Zurigo e dell'ETH di Zurigo, insieme ad altri ricercatori internazionali, hanno scoperto una grande quantità invisibile di "materia oscura" vicino al Sole. 
I loro risultati sono coerenti con la teoria che la Via Lattea è circondata da un massiccio "alone" di materia oscura, ma questo è il primo studio del suo genere ad utilizzare un metodo rigorosamente testato con i dati provenienti da simulazioni di alta qualità. Gli autori hanno anche scoperto che la materia oscura potrebbe essere un nuovo componente subatomico presente nella nostra galassia. 
La materia oscura fu proposta dall'astronomo svizzero Fritz Zwicky nel 1930. Egli scoprì che gli ammassi di galassie erano riempiti da una misteriosa materia oscura che impediva loro di fluttuare. Contemporaneamente, Jan Oort nei Paesi Bassi scoprì che la densità della materia in prossimità del Sole era quasi il doppio di quanto avrebbe dovuto essere. Nei decenni successivi, gli astronomi hanno sviluppato una teoria della materia oscura e della formazione delle strutture che spiegano le proprietà degli ammassi e delle galassie nell'Universo, ma la quantità di materia oscura nel quartiere solare è rimasta misteriosa. 
Per decenni dopo le misurazione di Oort, nuovi studi trovarono circa 3-6 volte più materia oscura del previsto. L'anno scorso i nuovi dati e un nuovo metodo ne ha sostenuto molto meno del previsto. La comunità è rimasta perplessa, ritenendo che le osservazioni e le analisi semplicemente non erano abbastanza sensibili per eseguire una misurazione affidabile.
Ora un team internazionale, guidato da ricercatori dell'Università di Zurigo, con la partecipazione del Politecnico federale di Zurigo, hanno sviluppato una nuova tecnica. I ricercatori hanno utilizzato una simulazione della Via Lattea per testare la sua massa prima di applicarla ai dati reali. Questo ha prodotto una serie di sorprese: hanno notato che le tecniche standard utilizzate nel corso degli ultimi venti anni erano di parte, tendendenti sempre a sottovalutare la quantità di materia oscura. 
I ricercatori hanno poi sviluppato una nuova tecnica imparziale recuperando la risposta corretta dai dati simulati. Applicando la loro tecnica per le posizioni e le velocità di migliaia di stelle nane arancioni K vicino al Sole, hanno ottenuto una nuova misura della densità locale della materia oscura.
"Siamo sicuri al 99% che vi sia la materia oscura vicino al Sole", dice l'autore principale Silvia Garbari. In effetti, se non altro, la densità favorita degli autori della materia oscura è un pó alta: essi hanno scoperto che la materia oscura è maggiore del 90% più di quanto previsto. C'è una probabilità del 10% che questo sia soltanto un flusso statistico, ma se i dati futuri confermeranno questo alto valore, le implicazioni saranno eccitanti, secondo quanto ci ha spiegato Silvia: "Questa potrebbe essere la prima prova della presenza di un "disco di materia oscura nella nostra galassia", come recentemente previsto dalla teoria e dalle simulazioni numeriche sulla formazione delle galassie, o potrebbe significare che l'alone di materia oscura della nostra galassia è schiacciato, aumentando la densità locale della materia oscura".
Molti fisici stanno proponendo le loro teorie sulla materia oscura, che sia in realtà una nuova particella fondamentale, che interagisce molto debolmente con la materia normale, ma è abbastanza forte per essere rilevata negli esperimenti in profondità nel sottosuolo. 
Una misura accurata della densità locale della materia oscura è vitale per tali esperimenti come dice il co-autore Prof. George Lake: "Se la materia oscura fosse una particella fondamentale, miliardi di queste particelle passano attraverso il vostro corpo per in questo momento. 
I fisici sperimentali sperano di acquisire solo alcune di queste particelle ogni anno in esperimenti come XENON e CDMS attualmente in funzione. Conoscere le proprietà locali della materia oscura è la chiave per rivelare che tipo di particella essa è".
Image credit: University of Zurich)
Traduzione A cura di Arthur McPaul

California: continua a tremare l’Imperial County. Decine di scosse moderate, che non si fermano

LOS ANGELES - Una serie di moderati terremoti  hanno scosso la California, in particolare nella zona di San Diego: le scosse potrebbero durare per giorni.
Il più forte terremoto, di magnitudo 5.5, ha colpito alle 01:57 di domenica (ore 10.57 in Italia) ed è stato centrato circa tre km a nord ovest di Brawley nell’Imperial County. Un altro terremoto circa un'ora e mezzo prima ha registrato una magnitudine 5.3. Nessun ferito è stato segnalato.
Diverse decine di terremoti con magnitudo di almeno 3,5 ha scosso la stessa area vicino all'estremità meridionale del Salton Sea sulla faglia di Sant’Andrea. All'alba di oggi', il sito web Geological Survey degli Stati Uniti ha mostrato che vi erano state decine di scosse di assestamento nell’Imperial County, la più grande di un magnitude 4.9 alle 09:41 di domenica. Le scosse hanno danneggiato 20 case mobili in un parcheggio di roulotte e le ha rese inabitabili, ha detto Maria Peinado, portavoce per l'Emergenza Imperial County Operations Center.  Sporadiche interruzioni di corrente, a un certo punto hanno colpito 2.500  clienti del Distretto di irrigazione e hanno anche spinto le autorità ad evacuare 49 pazienti da uno dei due ospedali di contea. La polizia ha anche ricevuto numerose chiamate per fughe di gas.
"Non è raro per noi avere terremoti qui, ma con questa frequenza e questa portata è abbastanza insolito", ha detto George Nava, il sindaco di Brawley, una città di 25.000 abitanti.
"E il fatto che le scosse di assestamento continuano ad arrivare è un po’ allarmante", ha detto.
Al mercato El Soldi Brawley, imballaggi per alimenti sono caduti dagli scaffali e disseminato le corsie."Mi sentivo come se ci fosse un terremoto ogni 15 minuti. Uno dopo l'altro. I miei figli sono piccoli e hanno paura e non vogliono tornare dentro," ha dichiarato Mike Patel, che gestisce Townhouse Inn & Suites.
Scosse  si sono avvertite lungo la contea di San Diego  a Del Mar, a circa 120 miglia dal epicentro, così come nel sud-ovest dell'Arizona e in parti del Messico settentrionale.
La sismologa Lucy Jones ha detto che gli sciami sismici sono caratteristici della regione, nota come zona sismica di Brawley.
"L'area registra molti eventi in una sola volta, con molti che seguono quello di  maggiore entità", ha detto Jones.
L’ultimo grande sciame si era registrato nel 2005. Il terremoto di domenica si è verificato in quella che gli scienziati chiamano una zona di transizione tra le faglie di Imperiale e San Andreas.

Gli esperimenti di LHC forniscono nuovi elementi sulla materia dell'Universo Primordiale


Ginevra, 13 agosto 2012. Esperimenti che usano ioni pesanti al Large Hadron Collider del CERN (LHC) stanno portando nuovi elementi per la comprensione dell'Universo primordiale. La collaborazione tra ALICE, ATLAS e CMS ha fornito nuove misurazioni sul tipo di materia che probabilmente è esistita nei primi istanti dell'Universo. Gli ultimi risultati verranno presentati al convegno “Quark Matter 2012” che comincia oggi a Washington DC.
Le nuove scoperte sono basate principalmente sui risultati di quattro settimane del 2011 in cui LHC ha lavorato con ioni di piombo negli esperimenti che raccolsero 20 volte più dati che nel 2010.
Immediatamente dopo il Big Bang, quark e gluoni, elementi fondamentali della materia, non furono confinati in particelle composite come protoni e neutroni, così come sono oggi. Si mossero invece liberamente, in uno stato di materia noto come “plasma di quark-gluoni”. Collisioni di ioni di piombo nel LHC, l'acceleratore di particella più potente del mondo, ricreano condizioni di momenti fugaci simili a quelli dell’Universo Primordiale. Esaminando circa un miliardo di queste collisioni, gli esperimenti sono stati in grado di fare misurazioni più precise delle proprietà della materia in queste condizioni estreme.
“Il campo della fisica dello ione pesante è cruciale per provare le proprietà della materia nell'Universo primordiale, una delle domande-chiave della fisica fondamentale che LHC ed i suoi esperimenti sono progettati per risolvere. Dimostra come, oltre all'investigazione che ha portato alla recente scoperta del bosone di Higgs, i fisici al LHC stanno studiando molti altri importanti fenomeni come le collisioni protone-protone e piombo-piombo”  ha detto il Direttore Generale del CERN Rolf Heuer.
Alla Conferenza di Washington ALICE, ATLAS e CMS presenteranno le precise caratteristiche della struttura più densa e calda mai studiata in laboratorio –100.000 volte più calda che l'interno del Sole e più densa di una stella di neutroni.
ALICE presenterà una ricca esposizione di nuovi risultati su tutti gli aspetti dell'evoluzione, nel tempo e nello spazio, della materia ad alta densità e ad interazione forte. Una importante quantità di studi sulle “charmed particles”, che contengono un charm quark o un anti-charm quark. Charm quarks 100 volte più pesanti dei quark up e dei quark down che normalmente formano la materia vengono significativamente decelerati dal loro passaggio attraverso il plasma di quark-gluoni, offrendo agli scienziati uno strumento unico per sondare le loro proprietà. I fisici di ALICE riporteranno informazioni sul fatto che il flusso nel plasma è così forte che le “charmed particles” pesanti vengono trascinate da esso. L'esperimento ha rilevato anche indicazioni di un fenomeno di termico che comporta la ricombinazione di charm e anti-charm quarks per formare il “charmonium.”
“Questo è solamente un esempio della portata delle opportunità scientifiche dell'esperimento di ALICE,”  ha affermato Paolo Giubellino, portavoce di ALICE. “Con i dati ancora da analizzare e gli ulteriori dati in elenco per il prossimo febbraio, siamo più vicini che mai ad una rivelazione sulle proprietà dello stato primordiale dell'Universo: il plasma di quark-gluoni.”
Negli anni ottanta, la dissociazione iniziale del charmonium fu proposta come una conferma diretta della formazione del plasma di quark-gluoni, e le prime informazioni sperimentali di questa dissociazione furono riportate da esperimenti condotti al CERN con il Super Proton Synchrotron nel 2000. Oggi l’energia molto più alta del LHC rende possibile per la prima volta lo studio di stati similari agli stati dei quarks-beauty, ancora più pesanti. L'ipotesi era che, a causa dalla loro energia vincolante, alcuni di questi stati producessero la “fusione” nel plasma prodotto, mentre altri scamperebbero alla temperatura estrema. L'esperimento di CMS ora rileva chiari segni della soppressione degli stati “quarkonium” (quark-antiquark), come ci si aspettava.
“Il CMS presenterà importanti nuovi risultati sullo ione pesante, non solo sulla soppressione del quarkonium, ma anche sulle proprietà della massa dello strumento e su una varietà di studi sul “jet quenching”  ha detto Giuseppe Incandela, portavoce del CMS. “Stiamo affrontando una nuova era e una eccitante ricerca ad alta precisione sull’interazione forte della materia, alle energie più alte prodotte nel laboratorio."
Il jet quenching è il fenomeno in cui l’alta energia che sprigiona le particelle subisce una interruzione delle stesse particelle nel plasma denso di quark-gluoni, fornendo agli scienziati dettagliate informazioni sulla densità e le proprietà della materia prodotta. ATLAS relazionerà sulle nuove scoperte del jet quenching, incluso uno studio di alta precisione su come i jet frammentano la materia, e sulle correlazioni tra jet e i bosoni a carica debole. I risultati sono complementari alle altre eccitanti scoperte, incluse le interruzioni del flusso del plasma.
“Abbiamo iniziato una fase nuova nella quale noi non solo osserviamo il fenomeno di plasma di quark-gluoni, ma possiamo fare anche misurazioni ad alta precisione usando una varietà di sonde”  ha detto Fabiola Gianotti, portavoce di ATLAS. “Gli studi contribuiranno significativamente alla nostra comprensione dell’Universo Primordiale.”

Piramidi in tutto il mondo: anche in Italia - Da Tenerife a Caserta...

Dopo la notizia della scoperta di piramidi sul fondo del Triangolo delle Bermuda e sotto i ghiacciai del Polo Sud, non si può fare a meno di parlare ancora di tali costruzioni, che sembra essere presente in ogni angolo del pianeta Terra. Nella maggior parte delle segnalazioni si indicano colline dalla forma piramidale, con i fianchi inclinati a 45 gradi, facendo apparire il tutto come il famoso "chiodo fisso".
Non visiteremo terre esotiche o deserti di sabbia, sotto cui si potrebbero celare costruzioni, misteriosi custodi di inimmaginabili segreti; al contrario, dopo una breve e dovuta escursione alle Mauritius, percorreremo le regioni dell'Europa, con un particolare riguardo al territorio italiano.


Le Piramidi di Guimar
Sulla costa orientale dell’isola di Tenerife, nel paese di Guimar, si trovano sei strutture piramidali a gradoni su cinque livelli,  molto simili a quelle dei Maya e degli Aztechi del Messico. Per molto tempo, si è pensato che queste piramidi fossero delle costruzioni casuali fatte dai coltivatori del posto che ritrovandole le ammassassero. Solo nel 1991 grazie a Thor Heyerdahl si scoprì che queste piramidi erano tutt’altro che semplici ammassi di pietre.
01-guimar.JPG
Erano ben visibili i segni di lavorazione sui massi e della lavorazione del terreno prima della posa. Le pietre inoltre non sono pietre comuni, come quelle dei campi vicini, ma di origine vulcanica e le piramidi hanno un orientamento astronomico. Il 21 giugno, solstizio d’estate, si può osservare un doppio tramonto dalla piattaforma della piramide più alta il sole scompare dietro una montagna per ricomparire dopo un po’ e scomparire di nuovo, definitivamente, dietro un’altra montagna. Tutte le piramidi, sul lato occidentale, hanno una scalinata salendo le quali è possibile seguire il sole nel giorno del solstizio d’inverno, 21 dicembre.
02-guimar.JPG
Nonostante gli studi di Heyerdahl, la datazione delle piramidi rimane un mistero, così come lo scopo della loro costruzione. Inoltre, nessuno riesce a capire da chi sono state costruite. Il mistero viene dal fatto che i Guanches, le antiche popolazioni delle Canarie, non erano affatto un popolo evoluto, anzi. Vivevano nelle caverne, si sostenevano con la pastorizia ed usavano indumenti fatti con pelle di capra. Quando iniziò la colonizzazione delle Canarie ad opera degli spagnoli, i Guanches erano l'unica popolazione europea ancora ferma all'età della pietra. Come avrebbero potuto costruire delle piramidi così sofisticate e così simili a quelle trovate in Egitto, Mesopotamia e Sudamerica?

Le Piramidi di Plaine Magnien
Nella piana di Plaine Magnien, nelle Mauritius, è stata segnalata la presenza di sette piramidi a gradoni, erette utilizzando pietre - per la maggior parte di origine vulcanica - senza uso di malta; piramidi che al massimo raggiungono i dodici metri di altezza. Sembra che tre costruzioni situate in prossimità dell'aeroporto risultino essere allineate, secondo Simone Corradini - al quale si deve la segnalazione della loro esistenza - con le stelle della cintura di Orione come quelle egizie.
04-piramidi-mauritius.jpg
Correlando queste piramidi a quelle di Guimar, dato che presentano le stesse caratteristiche, dovrebbero essere allineate ai solstizi; in particolare una di esse con quello d'estate che nell'emisfero sud si verifica, guarda caso, il 21 dicembre (data che ci rimanda alla profezia riguardante il 2012).Vista la conformazione del terreno si osserverebbe un doppio tramonto, fenomeno osservato anche a Guimar a Tenerife.
05-piramidi-mauritius.jpg
Tutto va, ovviamente, verificato ulteriormente e non sarà cosa facile, visto che per i locali non si tratta di piramidi antiche, bensì di cumuli di pietre formati per rendere i campi coltivabili. La coltivazione in atto è quella della canna da zucchero ed i contadini hanno il timore che i loro terreni vengano dichiarati zone archeologiche e non più agricole, con tutto quello che ne consegue.
Sembra che sotto il dominio della Gran Bretagna alcune piramidi fossero state dichiarate monumenti storici; una volta che Mauritius acquistò la sua indipendenza la cosa decadde. La canna da zucchero che, con la sua altezza può raggiungere i cinque metri, ha nascosto nel tempo alcuni di questi "monumenti". In tema di beni storici, va aggiunta la latitanza del governo più propenso, per ragione economiche, a favorire la proficua produzione di canna da zucchero.
Al di là delle questioni economico-politiche del territorio, nell'isola sono presenti anche immensi e lunghi muri di pietra larghi fino a tre metri, utilizzati oggi per custodire gli animali al pascolo. Ostacoli che rendono fisicamente impossibile la totale esplorazione del territorio per l'opposizione dei proprietari. Altra strana curiosità la presenza di fori circolari, lisci e profondi circa 30 centimetri, presenti su alcune pietre, che richiamano quelli rinvenuti sulle pietre delle cave di Aswan, in Egitto. Anche in questo caso un mistero di come, quando e da chi, siano stati realizzati.

Piramidi si Sebastopoli
Nel 2002, il settimanale Panorama pubblicò un interessante articolo sul ritrovamento di un gruppo si costruzioni molto simili a quelle presenti sulla piana di Giza, nei pressi di Sebastopoli, città fortificata della Crimea, nell’Ucraina, terra di grandi avvenimenti e cruente battaglie, conquistata dopo un lungo assedio dalle truppe anglo francesi nel 1855 e dai tedeschi nel 1942, tornò dominio dei sovietici nel 1944 divenendo il più grande e importante porto militare del Mar Nero.
Oggi "Sevastopol", così la chiamano i russi, sicuro riparo dei sommergibili atomici della flotta Ucraina, torna alla ribalta dopo un lungo silenzio, ma non per motivi militari, bensì in seguito alla fortuita scoperta di ben 37 piramidi completamente interrate. Uno strano gioco del destino rivela il segreto nel corso di ricerche idriche dirette dal capitano di vascello a riposo Vitalij Anatoljevic Gokh, esperto di scienze tecniche e rilevazioni sotterranee, inventore di un dispositivo utile nell’individuazione di sorgenti d’acqua, ex insegnante alla scuola d’ingegneria, con il compito di preparare gli ufficiali dei sommergibili nucleari.
I ricercatori impegnati nello scavo si sono imbattuti in una estesa superficie levigata di pietra calcarea. Leggendo la notizia in cronaca apprendiamo che i tecnici sono riusciti a penetrare all’interno, dove sembra siano state viste strutture a cupola, strane lastre triangolari. Sono state prese le misure della costruzione ed è stato verificato che "nelle giunture fra i blocchi di pietra vi sono tracce di malta".
La scoperta ha distratto i ricercatori da quello che era l’obbiettivo primario e l’entusiasmo ha spinto l’équipe a ispezionare i dintorni; un tratto di cinquanta chilometri fra Foros e Khersones, appurando in tal modo l’esistenza di altre sei piramidi interrate, allineate lungo la costa del Mar Nero, le quali, con la prima, formano un rombo quasi regolare e risultano tutte allineate come quelle egiziane e colombiane. Ma a differenza di queste sono di tre lati e non di quattro, più modeste nell’altezza che varia da 35 a 45 metri, con una base di 72 metri di lato.
Ma qual è il significato di questi monumenti? E della loro collocazione che sembrerebbe tutt'altro che casuale? A quando risalirebbero? Per il momento si possono fare solo delle ipotesi, sebbene verosimili. Le piramidi, originariamente, furono elevate sopra la superficie terrestre e sarebbero finite sotto accumuli di terreno in seguito a processi naturali. Secondo Gokh,i monumenti sarebbero da attribuire a una civiltà contemporanea a quella egizia, che abitava nel Mediterraneo orientale. 

Piramidi di Lugansk
La Pravda, nel 2006, riportò la notizia riguardo il ritrovamento di gigantesche piramidi nella zona di Lugansk, in Ucraina. Sarebbero affiorate, per così dire, dal terreno dal momento che furono scoperte solo le parti superiori delle costruzioni, per il resto completamente interrate. Le pietre a fondamento della struttura, paiono assomigliare alle ziggurat Maya ed Azteche del Sud America. Secondo gli scienziati sarebbero stati necessari ben dieci anni per rivederle nella loro totalità. Da quell'annuncio non abbiamo più notizie in merito.

Piramidi in Grecia
Seppur mai messo in evidenza, anche il territorio greco conta ben 16 piramidi, di cui la più conosciuta e importante è quella di Hellinikon, nell'Argolide, in prossimità delle sorgenti del Kephalari. Appare come una torre di 7 e 9 metri, con una pendenza di 60° e 3,5 metri di altezza, costituita da grandi blocchi trapezoidali di pietra grigia, di controversa datazione.
piramide-grecia.jpg

Piramide di Arzon
Stesso metodo per la costruzione della piramide di Arzon, sul Petit Mont che si affaccia sul golfo del Morbihan in Bretagna; alta oltre 7 metri, costituita da 10.000 metri cubi di pietre posate a secco, come quelle delle Canarie; una struttura a gradoni di forma irregolare fatta risalire al periodo neolitico.

Piramidi in Bosnia
E’ l’ottobre del 2005 quando una strabiliante notizia appare sul quotidiano bosniaco Dnevni Avaz: è stata scoperta la prima piramide europea! Incredibile, ma dove? Proprio in Bosnia nella valle di Visoko, piccola cittadina di 17.000 abitanti posta una trentina di chilometri a nord di Sarajevo. E non si tratta neanche di una piccola e insignificante piramide, anzi…
Alta 220 metri e con i lati della base di oltre 360 metri, è costruita in blocchi di arenaria che indicherebbero la presenza di una civiltà avanzata in una regione che non è certo famosa per le sue bellezze archeologiche. La piramide sarebbe passata inosservata fino ad ora perché ricoperta da terra e vegetazione che con il tempo l’ha nascosta facendola sembrare una semplice collina dalla forma curiosa, la Visocina Hill.
Le piramidi sarebbero addirittura tre, poste ai vertici di un triangolo equilatero. Le due nuove costruzioni vengono immediatamente battezzate “Piramide della Luna” e “Piramide del Dragone”, mentre si diffondono voci dell’esistenza di altre piramidi non ancora scoperte. Secondo il politico bosniaco Sulejman Tihic esisterebbero addirittura nove piramidi e Osmanagic dichiara che probabilmente ve ne sono altre in Croazia.
piramidi-bosnia.jpg
La notizia più sconcertante che mette in discussione la datazione della storia dell’inizio delle civiltà, è data dal fatto che durante gli scavi sono stati ritrovati all’interno della piramide delle conchiglie fossili, la loro presenza sono la prova archeologica di come l’intera struttura fosse un tempo, sommersa dall’acqua. Tale circostanza si può essere creata, secondo gli esperti, solo circa 12.000 anni fa, a causa dello scioglimento dei ghiacci, che provocò un’enorme ondata distruttrice, sono dunque le piramidi più vecchie del mondo oltre le più grandi, oppure anche le altre andrebbero ridatate?
Ma ad infittire ancora il mistero esistono pesanti indizi che sembrano collegare direttamente gli antichi abitanti della zona a quelli che per primi popolarono il centro-america. Sempre in Bosnia infatti, vicino alla località di Banja Luka, sono state trovate delle sfere artificiali di granito levigato di varie dimensioni, che ricordano molto da vicino quelle scoperte in Costa Rica e di cui non si conosce esattamente ne l’origine ne lo scopo per cui vennero realizzate. E’ allora possibile che una civiltà perduta e altamente progredita si sia potuta espandere dall’Europa alle Americhe migliaia di anni prima di Colombo?

Piramidi in Cina
La storia delle piramidi cinesi inizia nel 1947, quando il colonnello Maurice Sheehan fotografò da un aereo, un DC3 in volo sopra la Cina, ciò che sembrava essere una piramide. La sua descrizione fu pubblicata sul "New York Times" nel marzo dello stesso anno.
piramidi-cina.jpg
Se ci atteniamo alla sua testimonianza, questa piramide aveva un'altezza di circa 300 metri mentre i suoi lati misuravano 450 metri. La stessa fotografia venne pubblicata negli Stati Uniti. La reazione delle autqntà cinesi non tardòad arrivare: un comunicato stampa pubblicato dall'agenzia stampa Associated Press dichiarò che la presunta esistenza della piramide non era in alcun modo suffragata da prove. Tale dichiarazione ufficiale screditò le affermazioni di Sheehan e la maggior parte dei ricercatori ritenne che il colonnello avesse esagerato nell'interpretazione delle fotografie che aveva scattato in volo. [Approfondimento].

La piramide di Gympie, Australia
Gympie%20Pyramid%202.jpg
La piramide è nella zona di Gympie nel Queensland, Australia.La struttura è stata oggetto di studi alcuni ipotizzano che sianostate costruite da una sconosciuta civiltà o da civiltà antichissime: egiziani, sud americani, cinesi. Rex Gilroy, che scoprì le Piramidi nel 1975 e ha sostenuto che "Gympie" sia un sito creato da egiziani per operazioni minerarie con basi di funzionamento allo scopo di raggiungere le Blue Mountains nel New South Wales. Nel suo articolo sul tema, Anthony G. Wheeler scrive: "Sembra che sia una collina a terrazze".


Piramidi nel casertano
Infine approdiamo in Italia, ma qui le "piramidi", non si presentano tutte come "mucchi di pietre disposte a secco". In Campania, nella zona compresa tra le province di Caserta e di Benevento, si elevano tre grandi piramidi che per le loro dimensioni assomigliano a delle vere e proprie colline. Si trovano sparse per il territorio casertano. Una si eleva vicino a Sant'Agata dei Goti, un'altra vicino a Moiano e un'altra ancora vicino a Caiazzo. Appartengono da millenni alla tradizione più nascosta della zona e sono oggetto di interesse ancora oggi da parte di alcune comunità esoteriche locali. 
piramide-sant-agata.jpg
piramide-caiazzo.jpg
Si è cominciato a parlare di loro dopo la scoperta delle piramidi di Visoko, avvenuta in Bosnia. La ripercussione culturale della scoperta le ha riportate alla luce della storia contemporanea, sia pure con molte controversie e vari segreti da parte degli abitanti della zona. La prima ad essere stata scoperta "ufficialmente" è stata quella di Sant'Agata dei Goti, conosciuta come “collina Ariella”. Venne rilevata casualmente nel settembre del 2008 da Leonardo B. Romano che accorgendosi della similitudine con quelle bosniache ne diede notizia ai media italiani. 
Si ignora quale civiltà antica possa essere stata tra i costruttori di queste piramidi. La zona è stata abitata in più epoche storiche da varie popolazioni. Ma nessuna di queste, per quanto si conosce, ha mai manifestato caratteristiche costruttive di questo genere.  Possiamo ricordare gli Osci, gli Ausoni e i Sanniti, di ceppo indoeuropeo, e quindi gli Etruschi che abitarono la Campania dal secondo millennio a.C. Poi i Greci che giunsero e colonizzarono successivamente queste zone nel sesto secolo, dove fondarono Cuma, il primo nucleo cittadino dell'attuale Napoli.
Dopo le tre guerre sannitiche, 343-290 a.C., queste terre furono quindi occupate dai Romani, che vi fondarono parecchie colonie come l'attuale Pozzuoli. Sul finire del V secolo d.C. giunsero infine i Longobardi. Si ritiene che nessuna di queste culture abbia potuto costruire piramidi di quelle dimensioni. Probabilmente occorre riferirsi a una civiltà sconosciuta, ancora più antica e evoluta tecnologicamente di quelle citate, e andare indietro nel tempo approssimandosi ad una datazione risalente ad almeno 5-10.000 anni a.C.
03-guimar.JPG
Intorno alla piramide di Sant’Agata dei Goti sono state rinvenute nei campi circostanti grandi sfere di pietra di varie dimensioni. Esse si presentano simili a quelle scoperte nei pressi delle piramidi bosniache di Visoko e a quella di Monte D'Accoddi in Sardegna. Nella misteriosa atmosfera di questi luoghi alcune di queste sfere di pietra sono state sottratte da ignoti. Ne rimagono comunque altre a testimoniare la loro enigmatica presenza, ben protette dalla gente del luogo che le nasconde in luoghi segreti, forse conoscendo il valore che esse rappresentano. Vicino a Caiazzo, nei pressi della piramide omonima, ci sono resti di mura megalitiche oggi fondamenta di un castello, vestigia delle antica civiltà degli Osci che ha avuto sede proprio in questi luoghi.

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Inghilterra, centinaia di piccioni viaggiatori svaniscono nel nulla!

Dopo la misteriosa scomparsa di più di 200 esemplari, i colombofili hanno già ribattezzato la zona interessata dal fenomeno come il "Triangolo delle Bermuda Inglese", paragonando la misteriosa scomparsa dei piccioni a quelle più conosciute dell'area dell'Oceano Atlantico tra la Florida, le Bermuda e Porto Rico.

Come racconta l'articolo del Daily Express, i proprietari di questi graziosi uccelli hanno perso molti uccelli nel corso di questa estate, nella zona compresa tra tra Thirsk, Wetherby nel North Yorkshire, e Consett, Durham. Alcuni di loro hanno perso più della metà dei loro uccelli. 


La sparizione più grave è capitata sabato scorso, tanto da guadagnarsi gli onori della cronaca. Nel corso di una gara da Thirsk a Galashiels nelle Scottish Borders, organizzata dagli appassionati, sono stati liberati 232 piccioni. Alla fine della manifestazione, solo 13 uccelli sono arrivati a destinazione, mentre degli altri nessuna traccia.
triangolo-delle-bermuda-inglese.jpg
Oltre allo sconcerto per un fenomeno che non si era mai registrato prima, c'è anche il danno economico: un piccione viaggiatore di razza può arrivare a valere anche 200 mila euro. Gli appassionati hanno dichiarato quella zona d'Inghilterra una "No Fly Zone", per evitare ulteriori perdite di uccelli. Stuart Fawcett, allevatore di piccioni viaggiatori da più di 30 anni, ha detto: "E' la peggiore perdita di esemplari, durante una gara, degli ultimi 60 anni". "Chiamiamo la zona tra Thirsk, Wetherby e Consett, il "Triangolo delle Bermuda", perchè accade sempre qualcosa di strano che non riusciamo a comprendere", racconta Austin Lindores, un allevatore scozzese.
La sparizione dei piccione viaggiatori ha sconcertato gli esperti. Si stanno avanzando molte ipotesi sulla causa del fenomeno. La teoria più popolare è che l'elevato numero di acquazzoni estivi abbia mandato gli uccelli fuori rotta, nel tentativo di aggirare le tempeste. Altri ipotizzano che gli alti livelli di attività solare, e i relativi campi magnetici, possano disorientare i volatili. Sotto accusa anche le onde elettromagnatiche generate dalla base militare di Menwith Hill, e da una stazione di monitoraggio vicino Harrogate, Yorkshire del nord.
Il portavoce della Royal Pigeon Racing Association ha lanciato un appello sullepagine del Telegraph: chiunque trovi un piccione viaggiatore che si è perso può identificarlo dall’anello sulla zampina, che serve per riunire gli uccelli coi loro legittimi proprietari.

 


Post più popolari

AddToAny