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Negli Usa è in atto una guerra civile fra gli agricoltori a causa della siccità

L'eccezionale siccità che ha colpito gli Stati Uniti negli ultimi mesi sta dimostrando la gravità degli squilibri del modello agro-industriale nordamericano.

Infatti le colture maggiormente colpite sono quelle più importanti per il sistema agricolo statunitense, il mais e la soia. Secondo l'ultimo rapporto del Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, infatti, la produzione di granturco prevista sarebbe la più bassa degli ultimi 17 anni, con un calo del 15,5% rispetto alla previsione elaborata lo scorso giugno, con una media per acro di 123,4 rispetto ai 146 bushel ipotizzati; prospettive negative simili vengono calcolate anche per la soia, con un calo del 10,7% rispetto alle previsioni di giugno (4,4 bushel/acro rispetto ai previsti 5,4). 

La prima conseguenza di questo evento naturale, ovviamente, è quella dell'aumento dei prezzi di questi prodotti che, come si sa, sono anche prodotti di riferimento per i prezzi mondiali di molte altre commodities agricole, i cereali in primo luogo: il prezzo del mais è già passato dai 5,20 dollari/bushel di giugno agli attuali 8,12, un aumento di ben il 64%.

Inserendosi nella filiera di molti altri prodotti alimentari, un simile aumento, sempre secondo l'USDA (il Dipartimento dell'Agricoltura Usa), comporterà un aumento dei prezzi al consumatore valutato in un 4-5%, cosa questa che, anche in un Paese fortemente terziarizzato come gli Stati Uniti nel quale la spesa alimentare incide solo per un sesto nel budget delle famiglie, comporterà un rallentamento di uno 0,1% del tasso di crescita del Paese.

Ovviamente, le ripercussioni potranno essere assai più gravi a livello mondiale, come osserva Eric Munoz, un analista del gruppo Oxfam, specializzato in aiuti alimentari internazionali: “Gli Stati Uniti sono il maggiore esportatore di mais, soia e grano al mondo, e con ogni probabilità questi picchi di prezzo si ripercuoteranno sui mercati a livello globale, con conseguenze devastanti per quanti già stanno combattendo per avere cibo sufficiente per alimentarsi”. Infatti, la FAO, l'organizzazione alimentare delle Nazioni Unite, ha già confermato che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 6% a luglio, con punte del 23% per il mais.

Ma l'aspetto certamente più singolare è rappresentato da quella che gli esperti americani di agricoltura già definiscono una agriculture civil war, una “guerra civile fra agricoltori”. Infatti gli agricoltori sono stati incentivati a produrre mais a fini energetici, per ricavare etanolo, come bio-carburante, mediante un programma di sussidi statali che si chiama Renewable Fuels Standard (RFS), gestito dall'EPA, l'agenzia statunitense per l'ambiente. Questo programma, divenuto legge nel 2005, prevede per il 2012 che siano prodotti e incentivati ben 13,2 miliardi di galloni di bio-carburante, corrispondenti a 4,7 miliardi di bushel di mais. Ne consegue che ormai quasi il 40% del mais Usa viene prodotto per ricavare etanolo, a causa di una maggiore convenienza.

In questo modo, però, a causa della riduzione della produzione e dell'aumento dei costi causato dalla straordinaria siccità di questa estate, gli allevatori nordamericani si trovano in una situazione disperata, che dipende da un sistema industriale di produzione animale nella quale i cereali sono fondamentali per l'ingrasso degli animali, nonostante l'assurdo bilancio energetico nel rapporto fra chilocalorie utilizzate e chilocalorie prodotte che ne deriva.

I tecnici Usa fanno oggi osservare che, ad un prezzo medio che in autunno potrebbe spingersi a 10 dollari per un bushel di mais e 20 dollari per uno di soia, nell'ultimo quadrimestre di quest'anno ogni allevatore potrebbe perdere intorno agli 80 dollari per capo, il che comporterebbe la chiusura di moltissimi allevamenti. Per questa ragione, alcuni giorni fa, un gruppo che riunisce le 18 principali associazioni di allevatori statunitensi, capitanati dalla National Pork Producers Council, produttori di suini, e dalla National Cattlemen's Beef Association, produttori di bovini, hanno inviato un appello all'EPA nel quale chiedono una immediate riduzione almeno momentanea degli obiettivi del programma RFS.

A questa presa di posizione ha fatto riscontro una decisa opposizione da parte dei produttori americani di mais, riuniti nella National Corn Growers Association, che, in un comunicato, hanno confermato che “la NCGA supporta con forza il programma Renewable Fuel Standard e che si opporrà quindi fortemente a qualsiasi modifica della legislazione esistente sullo RFS, ritenendo prematura una riduzione degli obiettivi, dato che finché le colture sono ancora in campo è troppo presto per determinare la produzione finale di mais del raccolto di quest'anno”.

Mentre persino la FAO si sia mossa richiedendo, per bocca del suo stesso direttore generale José Graziano da Silva, in una lettera aperta al Financial Times, “un'immediata, temporanea sospensione del programma RFS, per dare respiro ai mercati e consentire l'afflusso di maggiore quantità di prodotto per usi alimentari e di allevamento”, i rappresentanti dell'industria di bio-carburanti statunitensi hanno assunto una posizione attendista, attraverso il loro portavoce, Matt Harwig: “non abbiamo altro che ipotesi sugli effetti che potrebbe avere il pericolo di una scarsa produzione di mais; dobbiamo assumere un atteggiamento di attesa (wait-and-see)”.

Per quanto paradossale possa apparire, non possiamo sorprenderci che un programma destinato a potenziare la produzione e l'utilizzo di carburanti da fonti rinnovabili divenga uno strumento che rischia di produrre fiammate speculative sui mercati mondiali e tensioni sociali: è l'impostazione complessiva di un sistema agricolo interamente dipendente dalle esigenze industriali che crea oggi, dopo ingenti danni per l'ambiente e per la salute, anche il rischio di uno scontro fra branche diverse dell'agricoltura, tutte accomunate da una lotta disperata per aumentare i propri sempre più limitati margini di profitto.

Con effetti che potrebbero essere devastanti, come già accaduto nel 2007, in quei Paesi del Sud del mondo che sono costretti ad importare commodities agricole in quanto le proprie agricolture, secondo i dettami mondializzati dello stesso modello di agricoltura, hanno dovuto soggiacere alla logica, in voga da almeno trent'anni, del cosiddetto comparative advantage (“vantaggio comparativo”). Un concetto, largamente promosso dalle grandi multinazionali agricole, secondo cui bisogna fare agricoltura solo nei paesi in cui si produce ai prezzi più bassi, come negli Usa: da questi paesi si devono importare i prodotti agricoli, in modo da acquistare, col risparmio così ottenuto nella propria spesa alimentare, gli altri prodotti di consumo offerti dai medesimi paesi, come gli Usa, che producono materie prime agricole a basso costo. In questo modo si sono gradualmente abbandonate o cedute a terzi le produzioni locali e, nonostante non vi sia penuria di prodotto a livello mondiale, milioni di persone nel mondo sono condannate alla perenne scarsità di cibo.

Quando poi arriva la siccità, si innescano anche in quei paesi privilegiati le assurde “guerre civili” fra poveri, in quanto anche lì si sono creati artificiali conflitti di interessi, come ora questo fra i produttori di mais e gli allevatori, che impedisce agli agricoltori americani di arrivare ad una chiara presa di coscienza sull'insostenibilità tecnica ed economica del modello di agricoltura al quale sono assoggettati.

Nel momento in cui in Europa si sta discutendo la nuova Politica Agricola Comunitaria, non ci si può che augurare che si cominci ad operare strutturalmente per il superamento di questo modello che ancor meno corrisponde alla realtà produttiva dell'agricoltura del nostro continente.

Autore: G. Sinatti / Fonte: clarissa.it

Secondo alcuni ricercatori britannici esisterebbe il sesto senso

Uno scienziato britannico afferma che vi sono convincenti evidenze che una porzione significativa della popolazione possieda poteri psichici. L'Associazione britannica per l'Avanzamento della Scienza ha detto che un numero notevole di esperimenti sostiene la teoria del “sesto senso” - un'abilità che può avere le sue radici nel nostro passato, quando sentire la presenza di un predatore era questione di vita o di morte.
L'idea che la gente sia capace di poteri paranormali, come premonizioni, telepatia, e viaggi fuori dal corpo è sostenuta da una nuova ricerca dell'Istituto di Psichiatria, che suggerisce che la mente umana può esistere fuori dal corpo come un specie di campo magnetico impercettibile. La ricerca è condotta dal Dr Peter Fenwick, un neuro-psichiatra dell'Università Londinese, che ha appena completato un esame su pazienti cardiopatici che hanno avuto una NDE dopo che i loro cuori avevano cessato di battere.
“Vi è convincente evidenza a sfida della teoria corrente che afferma che la coscienza può esistere solo all'interno del cervello e se vi può essere coscienza senza un'associata funzione cerebrale, ciò é enormemente importante per la nostra comprensione della mente”.
Per la sua ultima ricerca sono stati intervistati 60 pazienti del Southampton Hospital nel reparto di cura coronarica dopo che un infarto aveva loro causato temporanea morte cerebrale. Sette hanno riportato esperienze di NDE - definite dalla caratteristica sensazione di lasciare il corpo, passare in un tunnel ed entrare in un'area di “amore, beatitudine e coscienza”.
“E significativo che dopo un arresto cardiaco, si perde coscienza in otto secondi; in 11 le onde cerebrali divengono piatte, e dopo 18 non c'è nessuna possibilità per il cervello di creare un modello del mondo - così il cervello è come se fosse spento” ha dichiarato il Dr Fenwick.
“Ancora, ogni qualvolta abbiamo chiesto quando é avvenuta la NDE, i pazienti hanno detto che accade durante l'incoscienza. Se ciò è vero, la loro esperienza accadeva quando non c'era nessun flusso di sangue attraverso il cervello - e quindi la coscienza sembrerebbe esistere al di fuori del cervello”.
Si potrebbe rilevare che le loro esperienze sono accadute nei pochi secondi intercorsi tra il ripristino delle funzioni del cervello ed il ritorno della coscienza. Ma una recente ricerca su un paziente negli Stati Uniti, dove tracce di attività elettrica nel cervello sono state attentamente monitorizzate, suggerisce che questo non è il caso.
“Questo ed altri studi evidenziano che la mente ed il cervello non sono la stessa cosa, sembra che la mente possa operare in parte al di fuori del cervello come una sorta di campo elettromagnetico, allo stesso modo in cui un televisore riceve i programmi attraverso l'etere. La domanda principale cui cerchiamo di rispondere è se la teoria del cervello-identità realmente tiene, sicché il prossimo passo è trovare più gente che ha avuto esperienze di premorte, ponendo simboli sul soffitto o sui muri della rianimazione e controllare se qualcuno può vederli”.
Il Dr Fenwick ha detto che l'idea di una mente che esiste al di fuori del corpo, aiuta a spiegare la crescente mole di evidenza scientifica, tesa a dimostrare la veridicità dei fenomeni psichici. Per esempio, test condotti negli Stati Uniti, hanno mostrato che donne che cercavano di restare incinte con la fertilizzazione in-vitro, avevano il doppio delle probabilità di concepire se venivano loro indirizzate preghiere da gruppi di persone mai conosciute, distanti anche centinaia di chilometri.
Ed ecco uno stralcio di un altro articolo da Sightings di Jeff Rense sempre nella traduzione della Pagina degli amputati.
Dottori alla ricerca dell'anima trovano che c'è vita dopo la morte
Basato su interviste con sopravvissuti da infarto nell'unità coronarica dell'Ospedale Generale di Southampton, lo studio è stato pubblicato nel 2001 sull'autorevole rivista medica “Resuscitation” (Rianimazione). Gli autori, il Dr Pietro Fenwick [neuropsichiatra, N.d.T.] consulente all'Istituto di Psichiatria di Londra, ed il Dr Samuele Parnia, un collega ricercatore, clinico ed archivista al Southampton Hospital, ribadiscono che c'è bisogno di ulteriori ricerche.
Il Dr Parnia ha detto: “Queste persone avevano queste esperienze quando non ce lo saremmo aspettato, quando il cervello non dovrebbe essere capace di produrre processi lucidi e la formazione di ricordi duraturi. Il che potrebbe dare una risposta alla domanda se la mente o coscienza è prodotta davvero dal cervello o se il cervello è una specie di intermediario per la mente, la quale esisterebbe indipendentemente”.
Il Dr Fenwick ha detto: “Se la mente e il cervello possono essere indipendenti, allora siamo portati a farci domande in merito alla sopravvivenza della coscienza dopo la morte. Ne nasce anche la domanda circa una componente spirituale degli esseri umani e su un universo che possiede uno scopo significativo piuttosto che un universo dominato dal caso”.
Durante il periodo dello studio 63 pazienti con arresto cardiaco sono sopravvissuti ed essi sono stati intervistati entro una settimana. Di questi 56 non avevano nessuno ricordo del loro periodo d'incoscienza, un risultato che ci si sarebbe potuto aspettare in tutti i casi. Sette sopravvissuti, comunque, avevano ricordi, ma solo quattro hanno superato la scala Grayson, ovvero i severi criteri medici per stimare le esperienze di pre- morte.
Questi quattro hanno parlato di sentimenti di pace e di gioia mentre il tempo scorreva a velocità maggiore, che i loro sensi erano più intensi ed anche di aver perso la consapevolezza di avere un corpo, di aver visto una luce brillante, di entrare in un altro mondo, di aver incontrato un essere mistico e dell'arrivo ad un “punto di non ritorno”.
Tre di loro si sono descritti come anglicani non-praticanti, mentre il quarto era un “tiepido” cattolico. Esaminando l'archivio medico, i ricercatori hanno detto che l'affermazione di molti critici, che cioè le esperienze di pre-morte fossero il risultato del crollo delle funzioni del cervello causato dalla mancanza di ossigeno, è molto improbabile. Nessuno di quelli che hanno subìto l'esperienza aveva bassi livelli di ossigeno.
I ricercatori hanno anche potuto escludere che fossero imputabili a combinazioni insolite di medicinali, perché la procedura di rianimazione nell'unità coronarica dell'ospedale era la stessa in ogni caso.
Il Dr Parnia, che ha fatto pratica con i Colleghi della scuola medica alla St Thomas' University di Londra, ha detto: “Ho cominciato come scettico, ma su tutto ha pesato l'evidenza, ora penso che c'è qualche cosa che continua ad esistere. Essenzialmente, si ritorna alla domanda se la mente, o la coscienza, siano prodotte dal cervello. Se possiamo verificare che la mente è prodotta dal cervello, non penso ci sia qualcosa dopo che moriamo perché essenzialmente siamo esseri consapevoli”.
“Se, al contrario, il cervello è come un intermediario delle manifestazioni della mente, agendo come un televisore, nel trasformare le onde presenti nell'aria in un quadro o in un suono, possiamo dimostrare che la mente è ancora là dopo che il cervello è morto. È questo ciò che credo che indichino queste esperienze di pre- morte”.
Christopher French, un Dottore in psicologia al Goldsmiths College presso l'Università di Londra, ha detto che non aveva esaminato il nuovo studio, ma è rimasto scettico. “Le NDE POTREBBERO indicare che l'anima o la mente lascino il corpo, ma potrebbero essere solo il tentativo del cervello di spiegarsi un evento molto insolito”.

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Il fenomeno sinkhole colpisce la Cina a macchia di leopardo!

La città nord-orientale cinese di Harbin e' stata interessata dalla comparsa di innumerevoli doline questo mese, facendo scatenare una discussione febbrile su siti e social media cinesi sulla causa ed il loro significato.
Circa sette voragini sono apparse nella città tra 8 e il 17 agosto , uccidendo due persone e ferendone altre due, secondo quanto riportato dal portale informativo cinese Sina. 
Il signor Tang, un tecnico informatico in un negozio di elettronica in Harbin Nangang District, ha detto di aver assistito alla  improvvisa comparsa di un sinkhole che ha inghiottito un uomo che camminava nella strada di cui non sono state trovate piu' tracce.
Sembra che il fenomeno delle dioline nella citta' stia diventando piuttosto comune,alcuni ritengono che la fitta rete ferroviaria sotterranea sia la causa.
Le Doline nelle aree urbane possono essere causate da infiltrazioni di acqua piovana ma il fenomeno si e' verificato anche durante periodi non piovosi.
Negli ultimi anni, doline sono apparse in grandi città come Pechino e Shanghai,alcuni ritengono che l'urbanizzazione selvaggia e la scarsa presenza di strutture di drenaggio sia la causa scatenante di un fenomeno che ad onor del vero negli ultimi anni non sta interessando solo la Cina,ma l'intero pianeta!
http://poleshift.ning.com
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Hubble Osserva Una Spettacolare Collisione Tra Ammassi Stellari!



Usando la potente vista del Hubble Space Telescope, un gruppo di astronomi è riuscito a fotografare due giganteschi ammassi di stelle super-massicce che potrebbero essere nelle prime fasi di una collisione. Gli ammassi si trovano a 170.000 anni luce da noi, nella Grande Nube di Magellano, una piccola galassia nana che orbita intorno alla Via Lattea.

Quello che si pensava fosse solo un gigantesco ammasso di stelle al centro della regione di formazione stellare 30 Doradus (chiamata anche Nebulosa Tarantola), si è rilevato essere composto da due ammassi che hanno età lontane tra di loro di circa 1 milione di anni.

L'intera regione 30 Doradus è attiva da più di 25 milioni di anni e attualmente non si sa quanto ancora questa regione sarà in grado di creare nuove stelle. Piccoli sistemi che si fondono per dar vita ad altri più grossi potrebbero aiutarci a spiegare l'origine di alcuni dei più grandi ammassi stellari scoperti fino ad ora.

Elena Sabbi, scienziata del Space Telescope Science Institute, a capo delle indagini, ha iniziato ad osservare l'area cercando stelle che stavano scappando via con velocità particolarmente alte. Questo è un segno che sono state espulse dalla zona in cui sono nate. "Le stelle dovrebbero formarsi all'interno di ammassi, ma ci sono tante stelle giovani fuori da 30 Doradus che non potrebbero esseri formate dove sono; quindi potrebbero essere state espulse a velocità molto alte direttamente dall'interno della regione 30 Doradus." ha spiegato Sabbi.
Regione fotografata da Hubble all'interno della più grande regione Nebulosa Tarantola. Credit: NASA/ESA/Hubble
La ricercatrice ha poi notato qualcosa di insolito guardando alla distribuzione di stelle di massa bassa rilevate da hubble. Non si tratta di un ammasso sferico, come previsto dai modelli, ma ha una struttura che ricorda molto quella di due galassie in collisione, quando la loro forma è allungata dall'attrazione gravitazionale dell'una sull'altra. Le prove circostanziali di Hubble per la collisione vengono anche dalla misurazione dell'età delle stelle nei due ammassi.
Secondo alcuni modelli, le gigantesche nubi di gas da cui sono nati questi ammassi, potrebbero essersi divisi in pezzi più piccoli. Una volta che questi pezzi più piccoli formano al loro interno delle stelle, iniziano ad interagire gravitazionalmente fondandosi in un sistema più grande. Quest'interazione è quello che Sabbi ed il suo team ritengono di aver osservato all'interno della regione 30 Doradus.
Inoltre, c'è un numero insolitamente grande di stelle intorno a 30 Doradus. Gli astronomi ritengono che queste stelle sono state espulse dal nucleo di 30 Doradus per via delle interazioni dinamiche gravitazionali. Queste interazioni sono molto comuni durante un processo chiamato "collasso verso il nucleo", in cui le stelle più massicce sprofondano verso l'interno dell'ammasso stellare grazie all'interazione dinamica con le stelle più giovani. Quando molte stelle massicce hanno raggiunto il nucleo, questo diventa instabile e queste stelle massicce iniziano ad espellersi a vicenda dall'ammasso.
Qui sono mostrate in dettaglio le due zone dove si pensa si concentrino i due diversi ammassi stellari in collisione. Credit: NASA/ESA/Hubble
Il grande ammasso R136, al centro di 30 Doradus, è troppo giovane per aver subito un collasso verso il nucleo. Tuttavia, dato che negli ammassi piccoli questo processo potrebbe essere molto più rapido, il grande numero di stelle scappate potrebbero essere spiegato meglio se il piccolo ammasso fosse entrato in collisione con R136.
Ulteriori studi dettagliati saranno necessari per vedere se ci sono altre interazioni tra questi e altri ammassi in questa regione. In particolare, sarà molto d'aiuto la sensitività infrarossa del James Webb Space Telescope (JWST) che permetterà agli astronomi di guardare nelle profondità delle regioni della Nebulosa Tarantula, che sono oscurate nella luce ottica in cui è più potente Hubble. In queste aree fredde e pallide, stelle giovani stanno nascendo in mezzo alla polvere. Webb sarà in grado di svelare la vera popolazione di stelle nascenti in questa nebulosa.
Nebulosa della Tarantola vista dal VLT nel suo complesso più ampio. La regione dove si trova la stella VFTS 102 è vicina al centro. Credit: ESO
30 Doradus è particolarmente interessante per gli astronomi perché è un ottimo esempio di come le regioni di formazioni stellare potevano essere nell'universo giovane. Questa scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere i dettagli della formazione degli ammassi in generale e come le prime stelle sono nate nell'universo.
http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2012/35/full/

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Bisogna Agire per Se Stessi o per il Bene degli Altri?


DI MARCO CANESTRARI 


Sempre più persone si stanno rendendo conto dei limiti di una visione esclusivamente egocentrica della propria esistenza. Quella, per intenderci che in nome della libertà individuale esclude ogni tipo di responsabilità verso gli altri.

Questo modo sbilanciato di concepire la vita determina, alla lunga, una sfrenata rincorsa al potere dell’uomo sull’uomo. Un ambiente competitivo e non sereno dove l’individuo per potersi garantire il suo spazio vitale è portato ad entrare nel meccanismo di volere andare avanti anche a scapito degli altri. Su scala planetaria si evidenzierà chiaramente questo desiderio di accumulare sempre più potere sugli altri, troveremo, infatti, gruppi privati con poteri economici superiori a quelli di interi stati, e contemporaneamente decine di migliaia di bambini che muoiono al giorno per problemi legati alla povertà (circa la metà dei decessi avviene per fame). Il modo attuale di vivere, anche a livello economico, inizia ad evidenziare delle grosse crepe. D’altro canto ogni altro modello che abbiamo avuto nella nostra storia, dove l’uomo veniva, per legge, mutilato dei suoi istinti individuali e reso subordinato ad un sistema superiore che avrebbe dovuto garantire il “bene collettivo”, ha fallito miseramente. Ogni modello e sistema che vogliamo proporre pian piano si adatta e viene fagocitato dall’istinto egocentrico insito nell'uomo.

Allora cosa bisogna fare? L’errore non è nell’istinto individuale e nemmeno nella sensibilità collettiva, l’errore consiste sempre nel trascurare una cosa a favore dell’altra.  L’egocentrismo, quello della massima libertà, che però non prende in considerazione la collettività nel complesso porta ad una degenerazione dei valori fino ad una ricerca sfrenata di potere. Invece l’imposizione di attività collettive che trascurino l’enorme energia portata dall’appagamento personale, vengono presto accantonate e sostituite da altre più forti e soddisfacenti.

Bisogna avere una visione d’insieme della vita come individuale e collettiva allo stesso tempo. Iniziamo allora a non demonizzare l’attività individuale, che è una delle spinte fondamentali dell’uomo. Attingiamo invece energia da essa e sfruttiamola per migliorare anche la qualità della vita a livello collettivo. Un sistema basato su freni e limitazioni non potrà mai competere contro un altro pieno di energia. Educhiamoci allora a liberare l'energia di ogni individuo e ad utilizzarla costruttivamente. La soluzione sta nel favorire le iniziative che esaltino l’essere umano i cui progetti non vadano in contrasto con le esigenze degli altri uomini e con i loro diritti. Cerchiamo, promuoviamo e incoraggiamo tutte le attività a vantaggio personale che producano anche effetti positivi a livello collettivo. Innalziamo la nostra qualità della vita e anche quella di tutti gli altri, mettiamoci in prima linea per gettare le basi di una rincorsa verso il positivo dove tutti vincano.

Non trascuriamo nessuno dei due aspetti: il naturale istinto dell’individualità, della ricerca di sicurezza e di piacere personale, ed anche la naturale sensibilità che ci porta ad avere una responsabilità sociale.

Il DNA evolve grazie alla fusione delle galassie

Una spiegazione approfondita di come il DNA e la coscienza umana sono completamente interconnessi e come tutto questo ha a che fare con la fusione della galassia nana del Sagittario con la Galassia della Via Lattea.


L’immagine sopra mostra la Via Lattea come si vede dalla terra in una notte limpida. Dalla nostra prima educazione, ci è sempre stato insegnato che la terra, il nostro Sole e il sistema solare appartenevano alla Via Lattea. Nuove prove scientifiche mostrano chiaramente che non è così.
Uno dei più grandi misteri astronomici è il perché la Via Lattea è vista in modo  angolare dalla terra. Se il nostro sistema solare emerge dalla Via Lattea dovrebbe essere in linea con il disco della galassia, invece, così com’è, si trova ad angolo ad essa. Questo mistero è ora stato risolto.
Una nuova  indagine all’infrarosso di tutto il cielo è stata fatta nel 2003. Squadre provenienti dalle università della Virginia e del Massachusetts hanno utilizzato un supercomputer per ordinare un mezzo miliardo di stelle al fine di creare un – NUOVA MAPPA STELLARE che mostra che il nostro Sistema Solare si trova al crocevia esatto in cui due galassie si congiungono.
Un senso di shock è venuto appena gli scienziati hanno annunciato che il Sole, la Luna, il nostro pianeta ei suoi fratelli, non sono nati nella banda familiare di stelle note come la galassia della Via Lattea, ma in realtà appartengono ad una strana formazione con il nome non familiare della galassia nana del Sagittario!
Come può essere?
Utilizzando volumi di dati dalla Two-Micron All Sky Survey (2MASS), un grande progetto per rilevare il cielo in luce infrarossa portato avanti dalla University of Massachusetts, gli astronomi stanno rispondendo alle domande che hanno sconcertato gli scienziati per decenni e stanno dimostrando che la nostra Via Lattea sta consumando uno dei suoi vicini in un drammatico cannibalismo galattico. Lo studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal, è il primo a mappare la piena portata della galassia del Sagittario e a mostrare i vividi dettagli di come i suoi detriti avvolgono e passano attraverso la nostra Via Lattea. Il Sagittario è 10.000 volte più piccolo della massa della Via Lattea, per cui è lacerato e inghiottito dalla Via Lattea più grande.
Siamo in posizione angolare con un braccio della Via Lattea, perché non siamo venuti fuori della Via Lattea, ma dalla galassia nana del Sagittario che ora è in collisione con e sta per essere “mangiata” dall’enorme Via Lattea.
Si è sempre saputo che la Via Lattea raccoglie materiali provenienti da altre galassie e travolge le più piccole. La galassia nana del Sagittario, da dove viene il nostro sistema solare, è molto piccola e energeticamente consumata. Stiamo per unirci al disco energetico della Via Lattea.
Gli anelli intorno alla Via Lattea sono i resti di altre galassie più piccole. Potete vedere dove si trova il nostro Sole e che si sta muovendo in una direzione completamente diversa da quella che si pensava. Potete tracciare l’anello in cui risiede il sistema solare e vedere il suo percorso. Ora diventa evidente perché la Via Lattea è vista angolare rispetto alla terra. E, con la convergenza che ne è venuta, diventa evidente come il nostro sistema solare, dalla galassia nana del sagittario si unisce ora con la Via Lattea.

Questo è il passaggio energetico cui i Maya si riferivano riguardo al dicembre 2012 e gli scienziati hanno ora confermato che in effetti tale data è del tutto esatta.
Tutto quello che sta avvenendo a livello della nostra galassia è la causa principale dei cambiamenti climatici globali e dello scioglimento delle calotte polari, sia sulla Terra che su Marte (e Plutone). Proprio perché stiamo arrivando nella brillante regione dell’equatore più energico del disco galattico della Via Lattea.

Con un po ‘di contemplazione, dovrebbe essere chiaro a tutti cosa sta succedendo.
Foto a infrarossi della Via Lattea dalla Terra: vista laterale quasi centrata tra la regione di plasma incandescente del disco (il massimo nel 2012) [Image Credits NASA]
Sta diventando chiaro che, mentre ci si avvicina al completo allineamento del 2012, che la Terra e il suo sistema raggiungeranno il culmine e il punto critico dove riceveranno il massimo delle energie plasmatiche mentre stiamo anche ora allineandoci alla centratura, alla zona più brillante e più energica: le belle braccia incandescenti del disco della via lattea.


I molti scienziati che studiano questi fenomeni ci dicono che questo ha enormi conseguenze per tutto il DNA, sul pianeta Terra e su tutte le sue forme di vita. Grandi cambiamenti evolutivi improvvisi stanno già iniziando a verificarsi.
Questi cambiamenti improvvisi e rapidi sono stati chiamati da biologi evoluzionisti uno equilibrio punteggiato: il processo evolutivo caratterizzato da lunghi periodi senza cambiamenti (stasi) intervallati da brevi periodi di rapidi cambiamenti.
In questo momento stiamo iniziando a sottoporci ad un equilibrio punteggiato.
La natura della nostra specie, homo sapiens, sta ora subendo un enorme cambiamento. Alcuni la chiamano evoluzione di trasformazione, altri la chiamano la fine del nostro vecchio mondo e l’inizio di una nuova era; ma tutto sta accadendo contemporaneamente.
Alcuni possono percepire solo il lato negativo di questo cambiamento per questo stanno reagendo con estrema paura alla perdita di ciò che è familiare. Essi prevedono il giorno del giudizio ma, anche se molte cose nel nostro vecchio mondo svaniscono rapidamente, la loro scomparsa serve solo ad annunciare una nuova era. Una nuova era così diversa dalla passata; la disfunzione durata migliaia di anni può  essere quasi incomprensibile se vista dalla nostra attuale prospettiva. La metafora di una “età dell’oro e della pace ‘è stata usato molte volte e in molte culture per descrivere il nuovo tempo.
Il nostro DNA fisico influenza la nostra personale consapevolezza umana cosciente. Il DNA e la coscienza umana sono completamente interconnessi. Ciò che colpisce uno influenza anche l’altro. Il DNA è l’aspetto materiale/fisico della coscienza umana. Coloro che stanno diventando consapevoli degli aspetti spirituali, a causa all’attivazione del loro cuore energetico, sono in grado di vedere anche le implicazioni metafisiche.
Questo bombardamento di energie in rapido aumento provenienti ora dal disco centrale della Via Lattea significa rapidi cambiamenti per la coscienza umana e significa cambiamenti genetici, per tutta la vita sulla terra, dal momento che tutta quanta la materia e l’energia nel nostro intero sistema solare si trasforma durante la collisione con le molte frequenze energetiche, ioni, radiazioni e polveri cosmiche che arrivano dall’equatore della Via Lattea e stanno rapidamente sommergendo il nostro intero sistema solare, tra cui Il Sole e il pianeta terra.
E ‘stato il lavoro degli scienziati russi che ci ha fatto avvertire gli aspetti fisici di questa convergenza.
C’è un istituto in Russia che si concentra sullo studio dell’Eliosfera del nostro Sole. L’eliosfera è l’enorme campo magnetico del nostro Sole che circonda l’intero sistema solare come una busta. Siamo continuamente in movimento attraverso lo spazio in una certa direzione. Da quanto ho capito, quando si disegna questo su un grafico bidimensionale, stiamo rapidamente muovendoci verso il basso da nord-est a sud-ovest proprio nell’angolo dell’equatore della Via Lattea.
A destra: Convergenza delle galassie dal punto di vista terrestre  della Via Lattea

Gli stessi scienziati, sia quelli in Russia che quelli di due indipendenti  studi astronomici svolti  di recente da due università statunitensi, hanno calcolato che il picco di questo allineamento è dicembre 2012. Questa data ha empiricamente confermato l’esattezza del calendario Maya, che scade con la data del nostro calendario gregoriano del 21 dicembre 2012. 11.11 GMT per essere precisi.
Il significato di questo tempo è stato previsto dai Maya e da quelli che concentrano i loro studi sulla cultura Maya.
In sostanza, i Maya hanno detto che non è la fine del mondo, ma il riciclaggio del nostro mondo e la trasformazione in un mondo completamente nuovo dove la pace regnerà. E’ l’età dell’oro a lungo profetizzata da molte, molte culture sulla terra, anche è se descritta, nelle varie culture, con metafore diverse.

Quindi, come hanno scoperto questi russi questa convergenza in arrivo?
Il nostro sistema solare si muove velocemente attraverso lo spazio circondato dal nostro ambiente elettro-magnetico chiamato eliosfera. Ha un po’ la forma di una lacrima con il bordo traente smussato e una coda sottile. Appena il bordo smussato incontra le energie, le radiazioni e le particelle cosmiche dello spazio esso si eccita o si illumina a causa dei plasmi energetici prodotti lungo il bordo anteriore.

Gli scienziati conoscono da tempo ed hanno misurato la lunghezza di questa effervescenza di plasma in unità astronomiche. Una unità astronomica (UA) è la distanza tra la Terra e il sole. Essa è rimasta abbastanza costante fino ad ora. La lunghezza di questa effervescenza lungo il bordo traente dell’Eliosfera è ora 1000% superiore a quello che era sempre stato considerato normale. E, è in rapido aumento più ci avviciniamo alla energia estrema dell’eclittica della Via Lattea  mentre ci tuffiamo dentro e usciamo dall’altra parte come un gruppo di ragazzi che scendono dal più emozionante giro sulle montagne russe del mondo con le ginocchia tremanti, vedono il mondo secondo il desiderio più profondo del loro cuore.
E, anche se nessun essere umano può fare nulla per impedire che ciò accada, né dobbiamo noi, che siamo consapevoli di esso sarà sicuramente un cambiamento tumultuoso per la Terra.  Questo è un cambiamento dimensionale. E ‘un cambiamento improvviso di densità di tutta la materia nel nostro mondo in quella che viene chiamata: transizione dalla terza alla quarta densità.  Considerando tutte le nuove intuizioni sulla natura della materia e del tempo, ora capisco sempre di più questa probabilità.
E allora? Qual è il prossimo passo nell’evoluzione?
Se si contempla questo, la risposta si trova nei migliaia di anni di profezie in tutte le culture sin dall’inizio della consapevolezza del genere umano. Queste profezie facevano riferimento alla nascita di una nuova era di pace, mentre, allo stesso tempo, tutto ciò che è vecchio, logoro e decrepito muore e la vecchia era si ricicla completamente.
In senso buono, le scorie vengono vaporizzate.
Ciò è stato previsto nelle profezie di TUTTE le culture della terra, anche utilizzando diverse mitologie e metafore nella descrizione, per migliaia di anni.
I cataclismi che sono in aumento in tutto il nostro pianeta non si accendono tutti in una volta, ma gradualmente e con intensità crescente, con un picco nel 2012.
I cambiamenti della terra sono già iniziati, come molti ormai si rendono pienamente conto e le persone stanno iniziando a capire.
La maggior parte delle persone sono molto perplesse da quello che sta succedendo. Forse ciò che sto scrivendo qui porterà qualche conforto e aiuto pratico.
Alcuni di voi leggendo questo articolo adesso si rendono conto di esserne stati consapevoli attraverso le intuizioni interiori. Come le mie, le vostre intuizioni hanno percepito questo cambiamento per molto, molto tempo; molti anche fin dalla nascita. E’ quella sensazione viscerale interiore di attesa. Un’anticipazione che comprende sia l’angoscia per la sopravvivenza fisica, che gli aumenti esterni dell’intensità energetica e, allo stesso tempo, l’attesa interna per un paradigma completamente nuovo che deve emergere sul nostro pianeta e sulla  sua gente confusa, ancora presa dalla guerra, dalla criminalità, dal fanatismo religioso e ideologico, dalla violenza e dal controllo, il tutto per vari interessi egoistici.
Sentiamo intuitivamente che la pressione sta crescendo e interiormente sappiamo che alla fine ci porterà qualcosa.
Quei sentimenti intuitivi su questo prossimo cambiamento sono esatti, anche se le nostre interpretazioni di essi possono essere diverse. Ma, voi non siete soli.
Possiamo chiamare questo stato emergente della nostra esistenza, quarta densità. Quando la densità è il termine usato al posto della dimensione che si riferisce a stati differenti delle particelle quantistiche tra una dimensione mondiale e l’altra. Si riferisce al tasso di coesione e di ogni oscillazione quantica che è espressione della densità del materiale.

In questo vasto universo, il tempo e lo spazio sono completamente interconnessi e consistono di molti diversi rapporti. Tutti quanti vibrano (o ruotano) a frequenze differenti e le particelle quantistiche esistono nel tempo lineare a varie distanze tra loro. Nel nostro mondo attuale di terza densità, le particelle quantistiche della materia hanno conosciuto una certa distanza tra loro. La maggior parte delle persone non hanno alcuna idea di come incredibilmente piccoli sono questi quanti sono di base e hanno ancora meno idea di quanto spazio vuoto esista tra ciascuno di essi.
Cosa è lo spazio vuoto tra le particelle?  E ‘il campo di energia infinita e intelligenza. È dominio del tempo.  Attualmente, nella terza densità, questa distanza tra i quanti che compongono tutto, inclusa la luce (fotoni), è analogo alla distanza tra una pallina da golf ad una estremità di un campo di calcio e una pallina  all’altra estremità.

Tra le due palline da golf (quanti) c’è un sacco di spazio.
Ma non è lo spazio “vuoto”, ma un flusso ribollente energetico sia  in entropia  che in organizzazione.
Nella prossima, e molto più sottile, quarta densità, questi quanti sono più distanti. Si dovrebbe comprendere che il livello quantistico è molto, molto più piccolo e più sottile del livello atomico complessivo dove questi vari quanti si riuniscono. Tutto è energia. La materia è l’energia che gira in varie configurazioni.
Albert Einstein ha dichiarato: “Per quanto riguarda la materia, abbiamo sbagliato tutto. Ciò che abbiamo chiamato la materia è energia, la cui vibrazione è stata così abbassata da essere percepibile ai sensi. Non c’è materia “.

Migliaia di pesci morti rinvenuti lungo le coste del Texas

 JAMAICA BEACH, Texas - Migliaia di pesci morti sono disseminati lungo le spiagge della costa del Texas dal fiume Colorado a Galveston Island.I biologi sospettano che il basso livello di ossigeno delle acque sia stata la causa scatenante dell'inquietante fenomeno.
I frequentatori di Jamaica beach sono rimasti basiti nell'assistere alla  macabra scena e sono preoccupati per la sicurezza delle acque.
Le autorita' hanno affermato che trovare una risposta al fenomeno al momento non e' facile, sono stati prelevati dei campioni che verranno esaminati nei prossimi giorni.
Le autorita' hanno rassicurato le persone dicendo che non ci sono pericoli per la salute
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