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La turbolenza riscalda il vento solare

Il vento solare rimane sorprendentemente caldo anche lontano dalla nostra stella: una ricerca condotta da Dr Kareem Osman, fisico dell'Università di Warwick fornisce un nuovo punto di vista per spiegare il fenomeno.

Il vento solare porta il calore infernale del Sole verso l’esterno ma mentre dovrebbe progressivamente raffreddarsi, si espande oltre il nostro Sistema Solare.

Per decenni, questo è stato un enigma per gli scienziati.

La causa principale di questo riscaldamento potrebbe essere la turbolenza.

La turbolenza del plasma pervade l'Universo, stelle, venti solari, galassie e gioca un ruolo importante anche negli esperimenti in laboratorio.

Nei fluidi neutri come l'acqua che scorre veloce, la dissipazione di energia avviene attraverso molte collisioni microscopiche.
Il vento solare si propaga però sottile ed esteso: questo significa che le collisioni tra le particelle sono in fondo abbastanza rare. La domanda a cui la nuova ricerca tenta di dare risposta, è come può la turbolenza del plasma, in assenza di collisioni, muovere energia apportando calore.

"La turbolenze allunga e piega le linee del campo magnetico e spesso due direzioni opposte possono incontrarsi per formare un unico piano attivo. Questi piani, distribuiti in modo casuale nello spazio, potrebbero trovarsi in un punto in cui il campo magnetico si interrompe e si riconnette trasferendo energia e riscaldando le particelle.", ha detto Osman.

Gli scienziati hanno anche scoperto che il riscaldamento non è uguale in tutte le direzioni: questa anisotropia quindi, può portare ad una maggiore instabilità del plasma contribuendo ad un apporto ulteriore di calore.


Scoperta una camera sotterranea nel sito di Puma Punku in Bolivia


Puma Punku, in Bolivia, è uno dei siti archeologici più intriganti e misteriosi dell'antichità. Posizionato sull'altopiano andino ad un'altezza di 4000 metri, con i suoi 14000 anni di età, si stima che quelle di Puma Punku siano tra le rovine più antiche delle Terra. Nella lingua Aymara, il suo nome significa "La porta del Puma".


Nessuno sa chi ha progettato e costruito Puma Punku, ne quale fosse il suo utilizzo. Se è vero, come è vero, che il sito risale al 12000 a.C., come hanno fatto gli uomini del neolitico a scolpire le enormi lastre di Puma Punku con una precisione millimetrica? E quale è stata la causa delle distruzione del sito? Chi ha costruito Puma Punku, antichi esseri umani tecnologicamente avanzati, oppure antichi astronauti in visita sulla Terra? A queste domande, e a molte altre, gli archeologi non sanno rispondere, ma una nuova scoperta potrebbe fornire nuove e inattese risposte.


no degli enigmi più sconcertanti di Puma Punku è la precisione millimetrica con la quale sono stati realizzati i blocchi di pietra a forma di H, tutti delle stesse dimensioni. L'impressione che si ha, è quella di produzione in serie, come se si fosse utilizzato uno stampo. La levigatura dei blocchi è incredibilmente liscia, i solchi millimetrici praticamente perfetti e le scanalature negli angoli dei blocchi di pietra fanno immaginare una sorta di assemblaggio ad incastro. Come hanno fatto gli uomini del neolitico ad ottenere una tale precisione?
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blocchi di Puma Punku sono fatti di granito e di diorite. La diorite è una roccia di origine vulcanica dura quasi come il diamante. Inoltre, le cave di diorite più vicine al sito si trovano ad oltre 60 km di distanza. Come hanno fatto a trasportare quei blocchi di pietra di svariate tonnellate su un percorso così lungo? Nelle leggende dei locali, si raconta che il vicino tempio di Tiahuanaco (o Tiwanaku) sia stato costruito in un antico passato dagli uomini del posto per commemorare l'arrivo degli dei del cielo nella vicina Puma Punku.
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Quando i conquistadores scoprirono il sito, chiesero agli inca cosa fosse Puma Punkuottenendo questa risposta: "Non l'abbiamo costruita noi e neanche i nostri padri. L'hanno costruita gli dei in una sola notte". E' possibile che Puma Punku sia stata costruita da antichi extraterrestri venuti sulla Terra e scambiati per divinità dai nostri antenati a causa della loro tecnologia avanzata? Oppure, gli dei di cui parlano gli inca non sono altro che gli antichi superstiti di Atlantide, impegnati a ricostruire la civiltà umana dopo il disastro del Diluvio Universale?

La camera segreta di Puma Punku
A questa, e ad altre domande, sperano di poter rispondere un gruppo di archeologi guidati da Domingo Mendoza. Utilizzando un radar penetrante (GPR), il team ha scoperto una grande anomalia nel sottosuolo di Puma Punku. Gli archeologi ritengono che si tratti di una camera artificiale realizzata dai costruttori del sito e che, probabilmente, si tratta di una tomba.
In una dichiarazione rilasciata a un giornale locale, il dott. Mendoza ha fornito alcuni dettagli della scoperta: si tratta di uno spazio che si trova ad una profondità di 4 metri, per poi sviluppparsi fino a 11 metri; la camera è grande 4 metri per 5 e sembra essere vuota, a parte un unico grande oggetto rilevato dal radar, che gli archeologi pensano essere un sarcofago.
Il team è attualmente alla ricerca di una società di perforazione che possa creare un piccolo foro nella camera, in modo da poter inserire una piccola videocamera e capire esattamente la vera natura dell'anomalia. Se tutto procede secondo la tabella di marcia che si è dato Mendoza, le prime risposte dovrebbero arrivare entro le prossime settimane. Se la camera dovesse confermarsi di origine artificiale, non è escluso che possa organizzarsi anche una campagna di scavi per chiarire definitivamente il mistero.
Siamo sull'orlo di una scoperta incredibile? I misteri di Puma Punku potrebbero essere finalmente svelati? Riusciremo a trovare le prove di un antico intervento alieno nella costruzione del sito? Il Navigatore curioso rimane con le antenne puntate per seguire i risvolto di questa entusiasmante scoperta. [Fonte].

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La Tettonica a Placche anche su Marte

Un nuovo studio suggerisce che la superficie di Marte sia stata modellata dalla tettonica a placche in un passato recente, rendendo il Paineta Rosso un candidato per ospitare la vita migliore rispetto a quanto si sia sempre pensato.

Fino ad oggi gli scienziati hanno creduto che il movimento delle zolle tettoniche fosse una prerogativa terrestre.

"Marte è in una fase primitiva della tettonica a placche", ha detto An Yin, geologo planetario presso UCLA e autore dello studio, "Ci permette di dare uno sguardo alla Terra primordiale e capire come sia nato questo fenomeno".

La tettonica a zolle potrebbe aiutare a costruire sostanze fondamentali per la vita portando "nutrimento" dall'interno del pianeta verso la superficie.

Yin ha studiato oltre 100 immagini provenienti da Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter e tra tutte, più o meno su una dozzina, ha trovato le prove delle sua teoria.

"Quando ho studiato le immagini satellitari di Marte, molte caratteristiche sembravano molto simili ai sistemi di faglie che ho visto in Himalaya, nel Tibet e in California. Si trattava della stessa geomorfologia" ha spiegato Yin.

Per esempio, ha notato zone paragonabili alla Death Valley in California, così come pareti molto lisce all'interno dei canyon possono essere segno di una tettonica a placche.

Inoltre, il Pianeta Rosso ha diverse lunghe catene lineari di vulcani come Tharsis Montes, vicino l'enorme picco di Olympus Mons: queste possono essersi formate, come nel caso delle Hawaii qui sulla Terra, dal moto di una zolla sopra un punto caldo del mantello di Marte.

Marte e la Terra diventano quindi gli unici due pianeti del nostro sistema solare ad avere questa caratteristica.

La Tettonica a Placche su Marte

Canyon Valles Marineris
Credit: MRO/Allan Treiman

Marte ospita inoltre il più profondo sistema di canyon: la Valles Marineris che si estende per circa 4.000 chilometri, lunga circa nove volte di più del Grand Canyon qui sulla Terra.
Gli scienziati si sono chiesti molte volte in quanto tempo si sia formata: Yin pensa che sia l'ennesima testimonianza della presenza di una tettonica a zolle su Marte.

Secondo Yin, la Valles Marineris segna il punto d'incontro di due placche che si sono sovrapposte per circa 150 km in senso orizzontale l'una sull'altra: Valles Marineris del Nord e del Valles Mariners Sud.

"La Terra ha un guscio molto fratturato quindi la sua superficie ha tante placche; Marte è solo un po' fratturato e potrebbe essere sulla strada per diventarlo di più ma i processi qui avvengono ad un ritmo molto lento per via della piccola dimensione del pianeta e quindi minore energia termica a disposizione" ha spiegato Yin. "Questa potrebbe essere la ragione per cui Marte ha meno placche rispetto alla Terra."

Yin pensa che le placche siano attive ancora oggi e possano di tanto in tanto produrre terremoti.

Lo studio è stato pubblicato sul numero di agosto della rivista Lithosphere.

Fonte:http://www.aliveuniverseimages.com/flash-news/spazio-astronomia/87-la-tettonica-a-placche-anche-su-marte

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Cosa sta accadendo al nostro mondo?

“GUARDATECI, TUTTO E' AL ROVESCIO, TUTTO E' SOTTOSOPRA.
I DOTTORI DISTRUGGONO LA SALUTE, GLI AVVOCATI DISTRUGGONO LA GIUSTIZIA, LE UNIVERSITA' DISTRUGGONO LA CONOSCENZA,
I GOVERNI DISTRUGGONO LA LIBERTA', I MAGGIORI MEZZI DI COMUNICAZIONE DISTRUGGONO L'INFORMAZIONE E LE RELIGIONI DISTRUGGONO LA SPIRITUALITA'”
Michael Ellner

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Deutsche Bank sotto inchiesta per riciclaggio negli Stati Uniti.

Nuovi guai legali anche per le agenzie di rating Moody’s e Standard & Poor’s che dovranno comparire in giudizio con l’accusa di frode nella vicenda dei mutui subprime per aver assegnato valutazioni gonfiate a titoli venduti da Morgan Stanley e garantiti dai mutui spazzatura.

Di: Redazione – Il fatto quotidiano

Deutsche Bank finisce sotto inchiesta per riciclaggio. La banca tedesca, insieme ad altri tre istituti di credito europei di cui non si conoscono ancora i nomi, è infatti finita sotto la lente degli organi di vigilanza Usa – l’Ufficio del Tesoro per il controllo di asset esteri, la Federal Reserve, il Ministero della Giustizia e la Procura di New York - per un presunto riciclaggio di denaro sporco.

Secondo quanto trapela da ambienti legali, le autorità di vigilanza americane si muoveranno con decisione contro il gruppo tedesco una volta chiuso definitivamente il caso Standard Chartered, la banca britannica accusata di aver nascosto 250 miliardi di dollari di transazioni con l’Iran, in barba alle sanzioni contro il regime di Teheran, e che nei giorni scorsi ha raggiunto un accordo con il Dipartimento Servizi Finanziari di New York, pagando una multa di 340 milioni di dollari. Il patteggiamento le ha consentito di mantenere la licenza per operare negli Usa.

Deutsche Bank non ha rilasciato nessun commento, ma ha precisato che “nel 2007 la banca prese la decisione di non fare più affari con i governi di Siria, Iran, Sudan e Nord Corea e mettere fine a tutti i rapporti esistenti con questi Paesi entro il limite legalmente possibile”.

Nuovi guai legali anche per le agenzie di rating Moody’s e Standard & Poor’s che dovranno comparire in giudizio con l’accusa di frode nella vicenda dei mutui subprime e, in particolare, per aver assegnato “rating gonfiati” a titoli venduti da Morgan Stanley e garantiti dai mutui subprime, dopo che il giudice distrettuale di New York, Shira Scheindlin, ha respinto il ricorso delle due agenzie di rating di liquidare il caso, accettando così la richiesta degli investitori istituzionali, avviata nel 2008, di citarle in giudizio.

I legali degli investitori, fra cui l’Abu Dhabi Commercial Bank, si sono detti “soddisfatti che il giudice dopo aver esaminato le prove ha riconosciuto il valore delle nostre accuse contro le agenzie di rating”. Sarà dunque una giuria di un tribunale di Manhattan a stabilire se le valutazioni assegnate da Moody’s e S&P alle obbligazioni garantite da mutui subprime erano “inappropriati”, traendo in inganno gli investitori. E dando un contributo importante alla crisi esplosa nel 2007 con effetti ancora oggi sotto gli occhi di tutti.

Trema ancora l'anello del fuoco, 6,2 Richter in Papua Nuova Guinea

Un terremoto di magnitudo 6,2 Richter e' avvenuto vicino la costa a nord della Papua Nuova Guinea,regione caratterizzata da forte attivita' sismica,alle ore 22:41 UTC del 19 agosto 2012.Il sisma e' avvenuto ad una profondita' di 70 km con epicentro localizzato a 104 km SSE da Angoram, Papua Nuova Guinea.
Usgs
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Calabria: torna a tremare il Pollino tre scosse nelle ultime ore

19 agosto 2012 - Torna a tremare la Calabria ed in particolare il Pollino. nelle ultime ore  terremoti rispettivamente di magnitudo 3,7 2,6 2,4 Richter sono stati registrati dall'Istituto nazionale di geofisica vulcanologia  rispettivamente avvenuti alle ore 19:45 19:47 20:17 tutti locallizati tra le frazioni di Rotonda, Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Papasidero.Al momento non ci sono notizie di danni a cose o persone.

 


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