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Scienziati hanno creato una “risonanza magnetica” dei movimenti interni del plasma del Sole

Un team di scienziati ha creato una “risonanza magnetica” dei movimenti interni del plasma del Sole, mettendo in luce come si trasferisce il calore dal suo interno profondo alla sua superficie. Il risultato, che appare sulla rivista TheProceedings of National Academy of Sciences , rovescia la nostra comprensione di come il calore viene trasportato verso l’esterno da parte del Sole e  sfida le attuali spiegazioni della formazione delle macchie solari e la produzione del campo magnetico.

Il lavoro è stato condotto dai ricercatori della NYU Courant Institute of Mathematical Sciences e il suo Dipartimento di Fisica, Università di Princeton, il Max Planck Institute, e la NASA .

Il calore del sole, generato dalla fusione nucleare nel suo nucleo, viene trasportato in superficie dalla convezione nel terzo strato esterno. Tuttavia, la nostra comprensione di questo processo è in gran parte teorica,il Sole è opaco, in modo che la convezione non può essere osservata direttamente. Di conseguenza, le teorie in gran parte possono basarsi su ciò che sappiamo sul flusso del fluido e quindi la loro applicazione al Sole, che è composto principalmente di idrogeno, elio, e plasma .

Sviluppare una comprensione più precisa della convezione è di vitale importanza per comprendere una serie di fenomeni, compresa la formazione di macchie solari , che hanno una temperatura più bassa rispetto al resto della superficie del Sole, e il campo magnetico del Sole, che viene creato dai movimenti interni del  plasma .

Al fine di sviluppare la loro “MRI” dei flussi di plasma del Sole, i ricercatori hanno esaminato immagini ad alta risoluzione della superficie del Sole presa dal Helioseismic e Magnetic Imager (HMI) a bordo della NASA Solar Dynamics Observatory. Usando una macchina fotografica di 16 milioni di pixel, HMI misura mozioni sulla superficie del Sole causati dalla convezione.

Una volta che gli scienziati hanno catturato le onde nel loro movimento preciso sulla superficie del Sole, sono stati in grado di calcolare i suoi movimenti invisibili del  plasma. Questa procedura non è dissimile da quella usata per  misurare la forza e la direzione delle correnti di un oceano, controllando il tempo necessario  per un nuotatore di circolare attraverso le acqua correnti,il movimento in direzione contraria al nuotatore si tradurrà in tempi più lenti, mentre quelli che vanno nella stessa direzione produrranno tempi più veloci, con correnti più forti e più deboli migliorando o diminuendo l’impatto sul nuotatore.

L’aspetto che si discosta dalla teoria esistente , in particolare, è che la velocità dei moti di plasma del Sole è circa 100 volte più lenta di quanto gli scienziati avevano previsto in precedenza.

“La nostra attuale comprensione teorica della generazione del campo magnetico del Sole si basa su questi movimenti che sono di una certa grandezza”, ha spiegato Shravan Hanasoge, un ricercatore associato di scienze geologiche alla Princeton University e visiting scholar presso NYU Courant Institute of Mathematical Sciences. ”Questi moti convettivi si ritiene  attualmente che possono sostenere grandi circolazioni nel terzostrato esterno del Sole che generano campi magnetici.”

“Tuttavia, i nostri risultati suggeriscono che i moti convettivi nel Sole sono circa 100 volte più piccoli di queste correnti teoriche previste, ha continuato Hanasoge, anche un collega post-dottorato presso il Max Plank Institute di Katlenburg-Lindau, in Germania. ”Se questi movimenti nel sole sono lenti, infatti, allora la vecchia teoria più largamente accolta per quanto riguarda la generazione di energia solare e del campo magnetico viene a cadere, lasciandoci con una nuova teoria convincente per spiegare la sua generazione di campi magnetici e la necessità di rivedere la nostra comprensione della fisica dell’interno del Sole “.


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I danni dell'Alluminio: dove si trova, effetti e rimedi naturali



L'alluminio è presente nel nostro cibo (vedi quiqui e qui), nell’approvvigionamento idrico e del suolo (vedi qui), e in numerose altre fonti di uso quotidiano per cui la maggioranza delle persone soffre di un certo grado di tossicità da alluminio. Dopo anni di esposizione accumulata e del suo deposito nei tessuti del corpo, questo veleno può avere risultati che vanno da una degenerazione del cervello a deformità. Secondo le statistiche del laboratorio Mineral Test, nelle Marche che è una tra le regioni a più basso inquinamento di metalli pesantiil livello di alluminio nella popolazione è il doppio rispetto al limite massimo consentito.

Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’Al nel nostro organismo. La percentuale di Al nel capello è in stretta relazione alla percentuale presente nelle ossa. E’ accertato che il morbo di Alzheimer è correlato anche ad alte quantità di Al nel tessuto cerebrale.
Una ricerca dell’autunno 2000 del dott. R. Chinellato, chimico, svolta tramite spettrofotometro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, avente per obiettivo l’aranciata in lattine, rivela che anche in presenza di un degrado del rivestimento interno apparentemente non degno d’interesse, l’Al della lattina viene ceduto alla bibita fino ad una concentrazione di 0,5 mg/lt, equivalente ad oltre il doppio della concentrazione massima prevista dalle normative nazionale.

I pericoli dell’avvelenamento da alluminio

  • L’alluminio è particolarmente tossico per il sistema nervoso, con una serie di sintomi che possono includere disturbi del sonno, nervosismo, instabilità emotiva, perdita di memoria, mal di testa, e compromissione intellettiva.
  • Esso può fermare la capacità del corpo di digerire e fare uso di calcio, fosforo e fluoro. Questo impedisce la crescita ossea e riduce la densità delle ossa. L’alluminio può anche causare condizioni che effettivamente scacciano il calcio dalle ossa. Ciascuna di queste situazioni può portare a debolezza e a deformazione della struttura ossea, con effetti paralizzanti.
  • L’avvelenamento può anche provocare dolori muscolari, disturbi del linguaggio, anemia, problemi digestivi, diminuzione della funzionalità epatica, coliche renali e compromissione della funzionalità renale.

Fonti di Alluminio

  • I farmaci da banco possono essere una delle maggiori fonti di alluminio: coloro che assumono spesso aspirina tamponata, come le persone con artrite, possono assumere fino a 700 mg di questo metallo ogni giorno. Ma dal momento che l’alluminio contribuisce al danno osseo, l’aspirina aumenta effettivamente l’artrite.
  • medicinali per l’apparato digerente, come i farmaci contro la diarrea, gli antiacidi e quelli per le emorroidi, possono contenere anche alluminio. Una dose tipica di antiacidi contenenti alluminio può contenerne fino a 200 mg., e l’uso di un’intera giornata può fornire 800-5000 mg. di alluminio.
  • L’alluminio è spesso aggiunto ai prodotti per l’igiene, come gli antitraspiranti e i bagnoschiuma.
  • I cibi che sono stati cotti o conservati in pentole di alluminio e in fogli di alluminio sono un’altra fonte. Le stime dicono che fino a 4 milligrammi di alluminio possono essere trasferiti ad ogni porzione di alimenti acidi come i pomodori o gli agrumi che sono stati riscaldati o conservati con alluminio.
  • Anche le pentole in acciaio inossidabile possono essere una fonte, in quanto vengono prodotte saldando l’acciaio inox con strati di alluminio. Il mio test e l’esperienza dimostrano che, dopo che il pentolame in acciaio inox è stato utilizzato per un breve periodo di tempo, tracce di alluminio iniziano a passare nel cibo.
  • Ci sono sei sali di alluminio che sono stati approvati come additivi alimentari negli Stati Uniti. I sali più comunemente usati sono i fosfati di sodio e alluminio.  Essi si aggiungono a torte, minestre, pasta surgelata, pancake mix, farine autolievitanti, formaggio fuso, cibi a base di formaggio e birra (in lattine di alluminio).  Una singola fetta di formaggio fuso confezionata singolarmente può contenere fino a 50 mg di alluminio. Si pensa che il cheeseburger possa avere uno dei contenuti più alti di alluminio rispetto a qualsiasi alimento. I prodotti da forno hanno circa 5-15 mg per porzione.
  • Un sottaceto media grandezza contiene da 5 a 10 mg se è stato trattato in una soluzione di allume, come comunemente avviene. L’allume è una forma di solfato di alluminio che viene utilizzata nella soluzione di decapaggio per rassodare i cetrioli.
  • Vaccini: il Dr. Hugh Fudenberg, uno dei leader mondiali in immunologia e genetica, ha affermato che i pericoli dei vaccini sono dovuti tra l'altro  "all’alluminio e al mercurio che quasi ogni vaccino anti-nfluenzale contiene. Il graduale accumulo di alluminio e mercurio nel cervello porta a disfunzioni cognitive”.
  • Le Scie Chimiche spruzzate nel cielo contengono alluminio: il il Dottore e Professore Russel L.Blaylock della National Health Federation in unarticolo parla specificatamente delle particelle dei composti di alluminio di dimensioni nanometriche, affermando come sia dimostrato scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e che inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti. Il professore prosegue affermando quanto queste nanoparticelle di alluminio stiano aumentando le malattie neurodegenerative del cervello, tra cui cita demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.) e di come queste malattie sia scientificamente correlate all'esposizione all'alluminio ambientale. 

Evitare di assumere Alluminio

Il primo passo per liberare il nostro corpo da questo veleno è evitare l’assunzione di alluminio, per quanto possibile, quello successivo consiste nel fornire al vostro corpo dei supporti nutritivi per dare ad esso la forza necessaria per disintossicarsi da questo metallo. Esistono vari supplementi che possono aiutarvi in questo processo.
  • Sostituire le pentole in alluminio. Su quali sono le pentole più salutari e quali da evitare pubblicherò a breve un articolo.
  • Evitare di usare Caffettiere in alluminio che possono essere lentamente corrosi, favorendo la dissoluzione di alluminio negli alimenti
  • Non cucinare con foglio di alluminio, e ridurne al minimo l’uso per la conservazione degli alimenti. Non usarlo mai per avvolgere cibi acidi (arance, limoni, pomodori, ecc) o cibi cotti ancora caldi.
  • Evitare di bere bibite in lattina.
  • Usate cestelli per cottura al vapore in bamboo invece che di metallo.
  • Controllate le etichette di tutti i prodotti alimentari, medicinali ed igienici che acquisti, evitando quelli che contengono alluminio.
  • Ridurre al minimo il consumo di formaggio, in particolare dei formaggi fusi.
  • Ridurre al minimo l’assunzione di eventuali prodotti da forno che non sono fatti in casa senza additivi alluminio.
  • Alcuni Lieviti Artificiali e Cosmetici contengono alluminio.

Rimuovere naturalmente l'Alluminio dal corpo

Nella pagina Come disintossicarsi dai metalli pesanti ho discusso di numerosi rimedi naturali che possono essere facilmente messi in atto per rimuovere dal corpo i metalli tossici tra cui l'alluminio.
Quello che segue è un breve riepilogo di alcuni rimedi. Per approfondimento rimando alla pagina di cui sopra. 

Zeolite - La Zeolite è un minerale di origine vulcanica che protegge e disintossica i nostri organi dalle tossine che invadono quotidianamente il nostro corpo (pesticidi, smog, etc.), combattere i radicali liberi, espellere i metalli pesanti ed altre sostanze dannose come i radionuclidi e lo ione ammonio. E' il minerale con il più alto valore di scambio cationico che esista. La clinoptilolite, un tipo di zeolite,  ha una struttura cristallina costituita da due tetraedri di SiO4 ed AlO4 legati mediante ponti ossigeno che genera ampi spazi liberi e canali a carica negativa nei quali possono essere accolti i cationi dei metalli pesanti. La Zeolite viene poi espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze che ha catturato, senza quindi affatticare i reni. Per approfondire leggi la pagina Zeolite Clinoptilolite.
Clorella – La Clorella è uno degli alimenti più ricercati. Siccome è un alimento, è difficile assumerne troppo. E’ considerato uno dei migliori disintossicanti ed è in grado di eliminare l’alcol dal fegato, e i metalli pesanti, i pesticidi e i PCB nei tessuti dell’organismo. La clorella può anche assorbire le tossine dall’intestino, alterare la flora batterica intestinale (in meglio), eliminare i gas intestinali e contribuire ad alleviare la costipazione cronica. Circa un terzo di coloro che provano la clorella la tollerano.

Coriandolo – Il coriandolo mobilita mercurio, cadmio, piombo e alluminio nel cervello e nel sistema nervoso centrale. Probabilmente è l’unico integratore in grado di mobilitare il mercurio immagazzinato negli spazi intracellulari e nel nucleo della cellula. Esso, tuttavia, può mobilitare più tossine di quante non possa espellerne dal corpo, e quindi può solo spostare i metalli pesanti in un’altra parte del corpo. A causa della incapacità del coriandolo di rimuovere il mercurio dal corpo dopo che esso è stato mobilitato, non dovrebbe mai essere assunto da solo. E’ stato accertato che la Zeolite e la Clorella lavorano in sinergia con il coriandolo in quanto essi riescono ad intrappolare i metalli mobilitati dal coriandolo.

Aglio – L’aglio contiene zolfo, che ossida il mercurio, il cadmio e il piombo e li rende solubili in acqua. E’ anche un potente antimicrobico e antimicotico, il che rende lo efficace contro la Candida albicans e i parassiti. L’aglio contiene un minerale che protegge il corpo dalla tossicità del mercurio. Si chiama selenio bioattivo. Il selenio contenuto nell’aglio è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente, sarebbe il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente successiva sarebbe l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic. Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione principale per cui esso è in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare con MSM, in quanto è una forma di zolfo.
Clorofilla – La clorofilla è un pigmento che si trova in piante a foglia verde intenso e che è importante per il processo fotosintetico. Questo pigmento, tuttavia, fa qualcosa di più che agevolare la produzione di energia nelle piante. La Chlorella prende il suo nome per l'elevato contenuto di clorofilla. Spinaci, fagiolini verdi, porro, cavolo verde e altri vegetali a foglia molto verde sono una buona fonte di clorofilla.
Magnesio Maleato o Acido Malico – L’acido malico è uno dei più potenti disintossicanti dall’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di alluminio per il cervello, e per questo motivo potrebbe essere utilizzato per aiutare nei casi di morbo di Alzheimer. L’acido malico ha dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può anche ridurre la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei tessuti del corpo. L'acido Malico si trova in natura, soprattutto nel rabarbaro e nel vino.

Sintomi della Disintossicazione

Quando l’alluminio fuoriesce dalle parti del vostro corpo nelle quali è immagazzinato può agire come irritante. Per esempio, esso ha una tendenza ad irritare le terminazioni nervose, il che può irritare i muscoli. Perciò, quando qualcuno si disintossica dall’alluminio, questo può provocargli un disagio. E, dal momento che i reni sono gli organi che gestiscono questo disintossicazione, ci può essere anche dolore alla schiena, ai reni.
Poiché l’alluminio tende a concentrarsi nel cervello, il processo di disintossicazione può essere accompagnato da confusione mentale.
Esso può anche causare sintomi simil-influenzali con febbre, brividi e scarico delle mucose. La disintossicazione farà il suo corso ed i sintomi scompariranno. Poiché ogni secrezione nasale è tossica, sputatela invece di inghiottirla.

E ora, a Voi

Mentre il vostro corpo può tollerare bassi livelli di alluminio, si deve essere sicuri che il livello rimanga basso e non salga. Questo richiede attenzione e un monitoraggio continuo. Ci sono test, come i l’analisi del capello/delle urine/ del sangue che si possono fare per aiutare a controllare i livelli di alluminio nel vostro organismo. Fateci sapere se avete bisogno di assistenza per farli.

Una nuova grande regione attiva ruota in direzione del nostro pianeta!

Un’altra regione attiva che ruota in direzione del nostro pianeta: è la “AR1520”, che sta emergendo sull’arto sud-orientale della nostra stella. La regione si estende per oltre 127.000 chilometri (circa dieci diametri terrestri) da un estremo all’altro. e' caratterizzata da un campo magnetico di tipo “beta-gamma”, in grado di sprigionare energia potenziale per brillamenti di classe M. Sino ad ora tuttavia, gli unici flare verificatisi sono stati di classe C, molto deboli. La quiete prima della tempesta? Le previsioni della NOAA, l’agenzia federale statunitense, stimano una probabilità dell’80% di brillamenti di classe M nelle prossime 24 ore. spaceweather.com

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La fusione fredda, una rivoluzione energetica


Ho accettato con piacere di prendere parte a questa discussione non perché io possa portare ad essa un contributo di merito. Non ne ho la competenza. Ma perché intendo mettere la mia firma virtuale sotto la dichiarazione implicita che emerge dal titolo di questa riunione: e cioè che discutere di fusione fredda è ormai legittimo, oltre che necessario.

Questo è possibile farlo. Ho letto con attenzione il volume di Roberto Germano: “Fusione fredda. Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia”. Su sollecitazione del mio caro amico e compagno Paolo De Santis con cui, come con Germano, sono in rapporti politici diretti all’interno del Laboratorio Politico Alternativa, mi sono avvicinato al lavoro di un altro grande fisico che altrimenti non avrei conosciuto: Giuliano Preparata.

Questo intrecciarsi di incontri è avvenuto – non a caso io credo – all’interno di una riflessione comune sulla crisi epocale dentro la quale l’Umanità contemporanea si trova ad agire e che – davvero incredibilmente – viene ignorata dai più. Dire incredibilmente, riferendoci all’uomo della strada, non sarebbe giusto. L’uomo della strada non sa in realtà nulla di ciò che è accaduto nella scienza del secolo XX, e non sa assolutamente nulla della realtà che lo circonda oggi, essendo stato imprigionato dentro Matrix, che è la società virtuale dove è stato docilmente trasformato in consumatore compulsivo ed è stato simultaneamente espropriato della democrazia e della libertà che ogni giorno egli continua a considerare elementi costitutivi del suo vivere sociale.

Dunque considerare “incredibile” il fatto che egli, o ella, non sappia in quale crisi epocale vive, senza precedenti nella storia umana, sarebbe ingeneroso e ingiusto. Così come sarebbe ingeneroso e ingiusto incolpare lo stesso uomo o donna della strada di “non voler sapere” come stanno le cose nella realtà. Si può infatti decidere di non voler sapere qualcosa solo quando si è stati portati dalle circostanze a poter almeno subodorare, intuire, sospettare che questo qualche cosa esista. Ma se tu non hai avuto la fortuna, o la sventura, di leggere il primo capitolo, non potrai essere ritenuto responsabile di non avere proseguito fino in fondo.

Dunque l’”incredibile” non si addice ai più, ma ai meno. Ai pochi (relativamente pochi) che qualcosa sanno, e che rifiutano di andare in profondità, più o meno consapevolmente, ma sempre colpevolmente. I protagonisti di questo tradimento sono proprio gli uomini di scienza.

Noi viviamo all’interno di una lancinante contraddizione, che sta letteralmente esplodendo sotto i nostri occhi. Questa contraddizione esiste e opera da quattro secoli almeno e si esprime in due constatazioni inesorabili: la prima è che uno sviluppo infinito in un sistema finito di risorse è impossibile. La seconda è che il sistema economico-sociale nel quale viviamo, detto comunemente capitalismo, o mercato, è un sistema che esiste soltanto in quanto cresce. Se non crescesse collasserebbe. Ora noi viviamo esattamente in un sistema finito di risorse. Comporre una tale contraddizione è stato possibile finché è esistita una quantità di risorse sufficiente ad alimentare l’illusione.

Questa illusione ha resistito, contro ogni evidenza, fino agli anni ’60 del secolo scorso. Poi sono apparsi i “limiti” insuperabili dello sviluppo. Ed è a questo punto che il tradimento della verità e della realtà da parte dei chierici è stato compiuto.

Essi non potevano (e non possono) non sapere che questa contraddizione è insanabile. Essa si presenta per la prima volta nella storia umana. Ma è visibile, è incontrovertibile, è insuperabile. Per ragioni fisiche, chimiche, biologiche. Eppure l’illusione persiste. E i creatori primari di questa illusione mortifera sono proprio gli scienziati.

Senza la loro complicità neanche la grande fabbrica dei sogni e delle menzogne (cioè il sistema dell’informazione-comunicazione nel quale viviamo) potrebbe propalare l’illusione con tanta pervicacia assassina. Assassina perché non si tratta di un’illusione pacifica e indolore, come un sogno che, quando apri gli occhi, si può tranquillamente dimenticare. Essa conduce alla catastrofe. Sono ormai oltre cinquant’anni che la scienza, postasi, nel suo insieme, al servizio dei potentati irresponsabili che controllano il pianeta, contribuisce alla smisurata crescita del pericolo per il pianeta e per l’uomo, che ne è parte.

C’entra tutto questo con la fusione fredda? C’entra in molti sensi. Politici, pratici, etici.

Questo comportamento della Scienza (con la S maiuscola) è tanto più stupefacente se si pensa di quale formidabile apparato scientifico e tecnologico l’umanità contemporanea sia dotata. Deve esistere una qualche forza immensa per impedire alla conoscenza di poter trarre delle conclusioni così apparentemente ovvie.

Questa forza immensa è quella di un potere nuovo, anch’esso senza precedenti nella storia umana. Un potere in grado di imbrigliare le forze immense che ha evocato. Un potere così concentrato, da un lato, è così capillare dall’altro, da poter impedire al sapere critico di raggiungere le soglie del potere politico, e da poter condizionare le menti di tutti gli altri, semplicemente abbattendo ogni sapere critico. Questo varrà ancora per un certo tempo, non più lungo, probabilmente, di qualche decennio, dopo il quale subentreranno una serie di collassi imprevedibili per portata, per momento, per concatenazione.

Sarebbe riduttivo e incongruo riesumare i diversi momenti della storia della scienza in cui coloro che cercarono di mettere in discussione le certezze della scienza e la gerarchia della conoscenza, in una data epoca, furono emarginati, impediti, repressi. Galileo Galilei, Giordano Bruno, Copernico, i creatori della scienza moderna furono tutti costretti a navigare in acque turbolente e mortifere da parte, in primo luogo, della stessa comunità scientifica di cui facevano parte. Ma si trattava di una comunità “accademica” ristretta, che era relativamente padrona di se stessa, o che era soggetta essenzialmente al potere religioso diventato terreno. Quel potere fu, volta a volta, sconfitto dallo sviluppo delle forze produttive Ma era un potere incomparabilmente minore di quello che controlla le attuali, per quanto numerose, comunità scientifiche.

Questo potere, per giunta – intreccio inestricabile tra finanza, corporations,sistemi mediatici e di controllo, sistemi militari, sistemi energetici controllati centralmente – non è sfidabile da nessun processo di sviluppo ulteriore delle forze produttive (poiché lo sviluppo in quanto tale sta gradualmente diventando impossibile). Dunque questo potere è soltanto regressivo, distruttore, dunque violento. È per questo che esso si esplica in forme di spasmodico controllo sulle comunità umane; è per questo che esso militarizza la ricerca; è per questo che esso prepara la guerra, poiché sa (loro dispongono di un’informazione di gran lunga superiore alla nostra, anche se disporre di tanta informazione non implica padroneggiare altrettanta saggezza).

Essi appaiono concentrati sull’unica soluzione che sono capaci di immaginare: prolungare l’attuale assetto della distribuzione delle risorse disponibili, di quelle energetiche in primissimo luogo. E, poiché esse si restringeranno per quantità, aumentando il loro costo, mettersi in condizione di andare a prendersele, con la forza, dovunque esse si trovino, dietro quali confini e sovranità non importa. Visione che definire miope o del tutto cieca è evidente. Ma sembra che il superclan che ci impone i suoi ritmi pensi che “loro” se la caveranno. Loro e i loro famigli, s’intende.

Si spiega così, per esempio, il fatto che le previsioni del Club di Roma, che videro la luce alla metà degli anni ’70, siano state così violentemente ricacciate nel buio, isolate, ridicolizzate, infine dimenticate. L’intero apparato della comunicazione ottimistica del potere capitalistico s’incaricò (e incaricò gli scienziati) di liquidare ogni residuo di credibilità a quella estremamente realistica descrizione della curva stocastica sulla quale l’Uomo stava salendo.

L’update del 2002, trent’anni dopo, ormai all’inizio della crisi irreversibile attuale, conferma che gli esiti possono essere solo catastrofici e che la diversità tra le nove catastrofi possibili, nelle loro grandi linee, sarà dettata dalla capacità delle comunità umane di prepararsi a difendersi dai risultati della turbativa dell’universo che noi abbiamo già irreversibilmente realizzato (per usare un’espressione del fisico americano Freeman Dyson). Accade sotto i nostri occhi che verità ormai elementari vengono cancellate e sostituite a schiera da altre illusioni: quella della crescita dietro l’angolo; quella della green economy.Accade sotto i nostri occhi che la comunità mondiale non è capace di prendere decisioni in materia di riscaldamento climatico.

È per questo che le novità che appaiono sulla scena devono essere irrise, demonizzate, emarginate. Le forze che compongono questo potere sono ben più potenti di una comunità scientifica che è già stata in larghissima parte assoggettata. Eppure, come scrisse Viktor Hugo, “c’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, ed è un’idea ormai giunta a maturazione”. E si potrebbe citare anche un illuminante calembour di Freud: “La teoria non impedisce ai fatti di verificarsi”. Se non vado errato anche Roberto Germano lo cita nel suo libro.

Se le cose stanno così – e io sono certo che stiano così – allora si capisce perché la fusione fredda sia stata così implacabilmente osteggiata, da quel lontano 23 marzo 1989 in cui Fleishmann e Pons annunciarono la loro scoperta. Essa avrebbe modificato i rapporti di potere, prima ancora che fornire una soluzione possibile (certo ancora tutta da verificare) ai problemi dell’esaurimento delle risorse energetiche fossili e a quelli del riscaldamento climatico, oltre che a quelli di un nucleare sempre più pericoloso.

In realtà sviluppare questa ricerca è esattamente ciò di cui avremmo bisogno per affrontare una transizione da questa società, che muore, a una società completamente diversa in tutti i suoi parametri fondamentali e nel suo rapporto con l’ecosistema. Una transizione che sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più simile a un cambiamento di fase. Con le turbolenze incontrollabili che esso comporta.

Dunque occorre provare, intensificare i tentativi, moltiplicare gli sforzi. Perché è una via pratica di uscita dalla violenza immediata della crisi, per darci il tempo di percorrere la transizione. E infine perché noi abbiamo bisogno di idee che siano all’altezza del disastro che già abbiamo prodotto, per fermare l’overshooting cui stiamo sottoponendo la natura, cioè noi stessi. Idee la cui complessità e novità è già pronta, ma che sono state imbavagliate e distorte dalla stupidità del potere.

Diceva Giuliano Preparata nella prefazione scritta al libro di Roberto Germano: “Ai miei occhi la fusione fredda è venuta così ad apparire coma la punta di un iceberg che non solo avrebbe fatto affondare la nave degli scienziati sciocchi di fine secolo, ma avrebbe fatto emergere una nuova realtà ben più ricca e sottile di quell’immane meccano di palline atomico-molecolari la cui inadeguatezza e povertà concettuale, ahimè, domina oggi fisica, chimica e biologia”. Era il marzo 1999. Diciamo che abbiamo perduto quindi anni. Questo ritardo lo dovremo pagare in tanti, a milioni.

Giulietto Chiesa 
Fonte: www.megachip.info/ 

Medici pagati per diffondere la pratica delle vaccinazioni

Mentre arrivano notizie di medici che denunciano l'azienda Merck per avere falsificato i dati sull'efficacia dei vaccini contro gli orecchioni (e d'altronde le prove raccolte in una serie di articoli su questo sito

Governo Monti: via libera ai bombardamenti in Afganistan!

Mentre si chiedono sacrifici lacrime e sangue ,ci permettiamo il lusso di bombardare ed acquistare nuovi e costosi armamenti per decine di miliardi di euro,siamo alla pura pazzia, un delirio collettivo che sta conducendo l'umanita' nel baratro!


I quattro cacciabombardieri italiani AMX Acol del 51° Stormo dell’Aeronautica militare schierati a Herat effettuano diverse operazioni di bombardamento contro gli insorti. Le fonti del Sole 24 Ore non rivelano il numero di raid messi a segno né il numero di bombe sganciate o di talebani uccisi ma è certo che le incursioni sono state effettuate sia nel settore occidentale del Paese posto sotto il comando italiano sia in altre aree su richiesta del comando alleato di Kabul. Il pieno coinvolgimento dei jet italiani nei raid aerei condotti dalle forze aeree alleate è stato autorizzato in gennaio dal ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, dopo due anni di impiego dei velivoli limitato alla ricognizione o, in caso di emergenza, all’attacco con i soli cannoncini di bordo. Già l’anno scorso l’allora ministro Ignazio La Russa aveva cercato invano il consenso del Parlamento ad autorizzare l’impiego di bombe sui nostri velivoli schierati a Herat

Dopo aver informato le Commissioni Difesa di Camera e Senato il 28 gennaio scorso Di Paola annunciò che «tutti i mezzi che abbiamo useranno tutte le loro capacità perché abbiamo il dovere, oltreché il diritto, di difendere i nostri militari, gli amici afghani e gli alleati». Da allora però nessuna notizia è stata resa pubblica circa i raid aerei italiani e il loro esito effettuati in un contesto di crescenti tensioni tra le forze alleate e il Governo afghano per i danni collaterali, cioè le vittime civili provocate accidentalmente dai militari dell’International Security Assistance Force. Anche i jet italiani, inseriti nella Joint air task Force, applicano le sempre più stringenti regole d’ingaggio rese necessarie dalla priorità di ridurre i danni alla popolazione e che di fatto impediscono di sganciare ordigni in presenza anche solo supposta di civili e impongono l’impiego di bombe sottopotenziate per limitare il raggio d’azione delle esplosioni.

Gli AMX non sono certo al loro primo impegno bellico. Vennero impiegati nel 1999 sulla Serbia e, aggiornati nella versione Acol, l’anno scorso sulla Libia in bombardamenti di precisione. Imbarcano bombe a guida laser e satellitare Gbu-16, Gbu-32 oltre a bombe dotate del sistema di guida ad alta precisione Lizard. In questi giorni gli AMX sono impegnati con altri aerei alleati per attaccare i talebani nel sud della provincia di Farah, nell’ambito di un’offensiva italo-afghana denominata “Rete per gamberi” tesa a scardinare le roccaforti degli insorti in Gulistan, distretto dal quale gli italiani si ritireranno in ottobre e che verrà presidiato da sole forze afghane. L’operazione vede impegnati circa 3 mila militari italiani e afghani, droni Predator ed elicotteri da trasporto e attacco.

di Gianandrea Gaiani – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/HeZTC

Fonte:www.ilsole24ore.com

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Coca Cola e Pepsi: stop al caramello sospettato di essere cancerogeno. Ma la formula cambia solo in California!

Continua la battaglia del CSPI (Center for Science in the Public Interest), l'ente di ricerca no profit statunitense, nei confronti del caramello artificiale aggiunto alle bevande gassate tipo cola per infondere colore e sapore. Dopo la svolta di marzo, che ha visto Coca e Pepsi Cola ridurre drasticamente  la quantità di questi additivi nelle bibite vendute in California, dove esiste una normativa molto stringente, l'ente ha pubblicato un nuovo rapporto.  Il documento  prende in esame la Coca Cola venduta in nove stati diversi dalla California, e punta il dito sulle concentrazioni ancora troppo alte di caramello artificiale posto sotto accusa il cui nome scientifico è 4-metilimidazolo o 4-MI (in Europa più spesso chiamato 4-MEI).

Per capire l'origine della vicenda che contrappone il colosso internazionale dei soft-drink alle autorità sanitarie bisogna fare un passo indietro. Il 4-MI (come scrive Gianna Ferretti sul suo blog Trashfood) è una sostanza che si forma durante la produzione industriale di caramello artificiale, ottenuta in condizioni di alte pressioni e alte temperature utilizzando ammoniaca e talvolta solfiti. Secondo il CSPI, il 4-MI è pericoloso perché se somministrato a dosi elevate, negli animali induce diversi tipi di tumori (polmone, fegato, tiroide, sangue). Del resto, per l'International Agency for Resarch in Cancer, braccio dell'OMS con sede a Lione, il 4-MI è cancerogeno per gli animali e probabilmente anche per l'uomo.

La  Food and Drug Administration (FDA)  interpellata dal CSPI sulla questione, ha risposto che non ci sono prove in grado di dimostrare la pericolosità della sostanza. L'agenzia ha precisato che se i dati rilevati negli animali fossero riprodotti sull'uomo,  sarebbe necessario bere per anni migliaia di lattine di bibite ogni giorno per avere un effetto cancerogeno.

L'Autorità per la sicurezza alimentare europea con sede a  Parma, più di un anno fa ha esaminato il problema e ha assunto una posizione intermedia. Dopo aver esaminato la documentazione, ha deciso che non ci sono prove sufficienti per definire la sostanza  cancerogena per l'uomo o per considerarla genotossica per il feto, e ha fissato una dose massima giornaliera. Il documento però sottolinea che la dose giornaliera può essere facilmente superata da persone abituate a bere molte bibite o alimenti con questi composti. L'Agenzia ha analizzato la presenza di 4-MI nei caramello ammoniacale  (E150c) e nel caramello solfito ammoniacale (E150d),  entrambi artificiali, e ha stabilito che i limiti attuali sono sufficientemente bassi. Le  concentrazioni non devono superare rispettivamente i 300 e i 100 mg/kg di peso.

All'inizio di quest'anno, come ha già segnalato ilfattoalimentare, il CSPI ha portato avanti la campagna contro il 4-MI e ha chiesto alla FDA di introdurre limiti più stringenti, e di indicare la presenza di queste sostanze sulle etichette con la frase: "caramello artificiale ottenuto con ammoniaca e solfiti".

La richiesta è stata rifiutata, ma l'iniziativa ha  sortito lo stesso l’effetto sperato, perchè le aziende per prevenire il probabile danno di immagine, hanno modificato spontaneamente la ricetta delle bevande in California prima che la situazione sfuggisse di mano. D'altro canto il limite adottato in California per il 4-MI è di 29 microgrammi per lattina (da 355 ml), e visto che una lattina di Coca Cola ne contiene 140, c'era il serio rischio di dover aggiungere sull'etichetta la scritta : "Contiene sostanze potenzialmente cancerogene"

In quell'occasione Coca Cola e Pepsi Cola, avevano  precisato che sarebbero state modificate anche le bevande vendute nei diversi Paesi, senza indicare i tempi.

Per stimolare le multinazionali dei soft-drink  il CSPI ha analizzato le lattine di Coca Cola vendute in nove Paesi e in alcuni stati USA. Se in California il livello è risultato in linea con le attese (anzi vicino alla soglia da non superare nel caso la FDA  dichiarasse in un prossimo futuro il 4-MI cancerogeno per l'uomo), e cioè pari a circa 4 microgrammi per lattina, altrove è andata peggio. Le bibite vendute in Brasile (da 355 ml) contengono 267 microgrammi, quelle in Kenia 177, mentre in Canada, Emirati Arabi, Messico e Gran Bretagna il valore oscilla da 160 a 144 microgrammi; mentre in Cina sono 56 e in Giappone 72 (vedi tabella). Nello stato di Washington si arriva a 144.

Caustico il commento del responsabile del CSPI Michael Jacobson: «Per loro fortuna, i consumatori di quegli stati bevono meno Coca Cola rispetto a quanto fanno gli americani» sottolineando come «sia possibile togliere il  caramello artificiale dalle ricette, magari utilizzando quello che si è sempre preparato in casa  scaldando lo zucchero, un modo semplice senza provocare la presenza del temuto 4-MI».

Per dovere di cronaca va detto che il caramello senza il composto 4-MI  esiste già in commercio, c'è però un piccolo inconveniente da considerare: costa il quadruplo. Viene spontaneo chiedersi quanto costerebbe alle aziende un crollo delle vendite di tutti i prodotti contenenti caramello artificiale dovuto alla scelta dei consumatori di non voler correre rischi? Il problema non riguarda solo le bibite, visto che il caramello artificiale ( E 150c e E 150d)  è utilizzato anche per: insaccati, patè, decorazioni, prodotti da forno, biscotti ,gelati, gelatine, dessert cereali per colazione...

 


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