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Rilevato dagli scienziati di Salford il suono di Stonehenge

Tutto ciò che vi accadeva doveva impressionare gli antichi Britanni. Anche se fosse stato solo un sussurro. 


Mancano alcuni pezzi, ma, quando erano al loro posto, ci dovevano essere amplificazioni, e boati, echi e riverberi. 
Fotografia: Jason Hawkes/Getty.



Gli intelligenti accademici di Salford, che una volta mi hanno portato a fare lo shopping in un supermercato virtuale – siete seduti in poltrona indossando un casco e un guanto – ora hanno ricreato il suono di Stonehenge.
Ora siamo più vicini che mai a infrangere il mistero del monumento; ma chi ci riuscirà? Oltre a tutte le montagne di libri remainder di teorie, un puzzle risolto ha mai tanto richiamo come un enigma ancora in corso.
Ma il progetto quadriennale del Dr Bruno Fazenda e colleghi, delle Università di Huddersfield e di Bristol, ha stabilito come le grida, discorsi, canzoni o urla sacrificali potessero risuonare, qualunque contenuto essi potessero avere. Il metodo è stato un’opera scrupolosa di 'archeoacustica', una disciplina relativamente nuova che rivela la qualità del suono degli edifici del passato.



Fotografia del Maryhill Memorial: Alamy



Fazenda dice:
Stonehenge è ben conosciuto, ma si sta ancora cercando di scoprire perché sia stato costruito e abbiamo pensato che facendo questa ricerca si potrà aggiungere un elemento di archeologia che finora non è stato esaminato. È una nuova area di scienza acustica e potrebbe essere molto utile nell'interpretazione archeologica di importanti edifici e siti del patrimonio, alcune dei quali potrebbero non esistere più nella loro forma originale, come ad esempio nel caso di Stonehenge.
Il numero di pezzi mancanti presso il famoso cerchio di pietra A303 in Wiltshire era un problema evidente e le prove condotte in esso dal team hanno prodotto solo un numero limitato di deboli echi e nessun riverbero evidente. Gli antichi Britanni non sarebbero stati molto colpiti da questo, se il monumento fosse stato costruito per impressionare. Ma per fortuna c'è una replica negli Stati Uniti, a grandezza naturale.
Costruito di calcestruzzo ed eretto nello a Maryhill, nello stato di Washington, come un monumento ai soldati USA uccisi durante la prima guerra mondiale, questo ha rivelato una ricchezza di effetti speciali. 
Fazenda ha trovato che:
È stato possibile fare misurazioni acustiche adeguate che permettono un'indagine su sorprendenti effetti quali echi, risonanze e sussurranti “effetti galleria”. I dati raccolti non rivelano inequivocabilmente se il sito è stato progettato con un intento acustico, come i teatri greci o romani. Essi mostrano tuttavia che lo spazio reagiva all'attività acustica in un modo che sarebbe stato evidente all'uomo neolitico.
La prossima fase, nella tradizione della mia incursione al supermercato virtuale, sarebbe stata quella di creare una ‘resa audio 3D’ dei suoni registrati, utilizzando 64 canali audio e appositi altoparlanti, messi a punto dall'Università di Salford e basati sulla sintesi di campo di onda. Fazenda dice:
Questo sistema ci fornirà un’accurata e coinvolgente ricostruzione di come Stonehenge doveva risuonare. Non solo possiamo vedere noi stessi circondati dalle pietre di una realtà virtuale, ma possiamo anche ascoltare come la struttura in pietra avrebbe avvolto la gente in un'esperienza sonica. È come se potessimo viaggiare indietro nel tempo e vivere lo spazio in modo più olistico. 
C'è di più su questo argomento in un eccellente sito web chiamato Sonic Wonders che ha ogni sorta di rivelazioni acustiche

La Nasa osserva bolidi luminosi fra gli anelli di Saturno!

Video Nasa Clicca Qui...
Strani oggetti sfrecciano velocissimi attraverso uno dei più bizzarri anelli di Saturno, quello indicato con la lettera F, e si lasciano dietro una 'coda' luminosa.Le prime immagini di questo fenomeno davvero insolito, previsto da tempo ma mai osservato, sono state inviate a Terra dalla sonda Cassini, la missione congiunta fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Le immagini vengono presentate a Vienna, nel convegno dell'Unione Europea di Geoscienze.  ''L'anello F di Saturno è molto particolare e molto più dinamico di quanto si pensasse'', ha osservato il britannico Carl Murray, della Queen Mary University di Londra, che lavora ai dati della missione Cassini. 

''Questo anello - ha aggiunto - è uno zoo 'affollato' di oggetti bizzarri, che vanno da un diametro di un chilometro a circa 100 chilometri, come la luna Prometeo, protagonisti di spettacoli meravigliosi''. 

A seguire le immagini.
Fonte: NASA/JPL-Caltech/SSI/QMUL
 
Scoprire questi oggetti, che sembrano essere grandi 'sassi' ghiacciati, non è stato facile. ''Abbiamo setacciato 20.000 immagini raccolte in sette anni da Cassini e abbiamo trovato circa 500 esempi di questi oggetti'', - ha rilevato Nick Attree, della Queen Mary University.

Era noto che il passaggio di oggetti relativamente grandi, come Prometeo, può increspare l'anello F, creando canali, onde, vortici e mulinelli. Ma è la prima volta che questi ''bolidi'' cosmici vengono osservati. L’effetto osservato nelle immagini inviate da Cassini ricorda quello delle palle di neve lanciate a tutta velocità. 
 
I dati di Cassini mostrano inoltre che alcuni di questi oggetti vengono distrutti dalle collisioni con gli altri frammenti ghiacciati che costituiscono l'anello, ma altri sopravvivono.

Le collisioni producono scintillanti particelle di ghiaccio che formano una 'coda' luminosa che si allunga da 40 a 180 chilometri e che i ricercatori chiamano 'mini getti'.

Per Linda Spilker, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, ''al di la' della bellezza dell'anello F, il suo studio ci aiuta a comprendere che cosa succede quando i sistemi solari evolvono a partire da dischi di polveri simili agli anelli di Saturno, ma ovviamente molto più grandi''.
 
Ansa

Fonte: Link 

Messico: e' boom di nascite di balene grigie nel golfo della California

Una forza della natura che ama farsi coccolare. Mai come quest'anno in Baja California si possono ammirare le balene grigie. Nelle acque territoriali dello stato del Messico ne sono nati quest anno 1.200 esemplari. Si tratta del doppio delle piccole balene contate l'anno scorso e di un numero sei volte più alto rispetto al 2010. "Tanto il golfo della California come il mare di Cortes nel Pacifico, sono zone straordinarie con un ecosistema unico che facilita la vita dei cetacei" spiega il direttore della commissione nazionale per la natura.Le balene grigie sono spesso ricoperte di parassiti e altri organismi che rendono il muso e il dorso dell'animale simili a una roccia oceanica incrostata. E' uno dei grandi migratori del regno animale, e ogni anno per riprodursi parte dall'Alaska verso il Messico."E' incredibile, gli piacciono le coccole, all'inizio erano timorose ma ora si avvicinano e giocano con noi" spiega una guida turistica.La balena grigia all'inizio del XX secolo rischiava seriamente l'estinzione. Oggi è protetta da leggi internazionali e la popolazione è in costante aumento anche se non è ancora completamente fuori pericolo.

L'estrazione di petrolio puo' generare terremoti

Roma - La pratica delle fratturazioni idrauliche e' in grado di provocare terremoti e altri fenomeni geologici pericolosi. E' quanto confermano due studi separati, uno a opera della U.S. Geological Survey e uno commissionato dal Department of Energy and Climate Change in Gran Bretagna. Le fratturazioni idrauliche, dette anche fracking, consistono nel pompare ad altra pressione acqua, sabbia e sostanze chimiche in profondita' per frantumare le rocce, in modo da poter estrarre petrolio e gas naturale.
Nel report americano si legge che l'incremento dei terremoti nelle zone centrali degli Stati Uniti sin dal 2001 ''e' quasi certamente'' dovuto alle estrazioni di olio e gas. Il report inglese invece indica il fracking come la causa scatenante di due terremoti avvenuti nella zona di Blackpool nel Lancashire tra Aprile e Maggio dello scorso anno, il piu' forte dei quali di magnitudine 2,3. Come si legge sul quotidiano inglese The Telegraph, gli esperti indipendenti consultati per l'elaborazione del report raccomandano che le operazioni di fracking siano interrotte in presenza di attivita' sismica sulla zona con una magnitudine di 0,5.

“La Grecia tornerà alla dracma: ora lo dice la Ue”

BRUXELLES - Il crollo dell'euro non è più un'ipotesi di scuola, puramente accademica, o frutto di una speculazione dei mercati. È un'ipotesi che ormai a quanto pare comincia ad aleggiare, per quanto come evento estremo e non probabile, tra le stesse istituzioni Ue a dispetto delle continue rassicurazione di Bruxelles. Almeno per quanto riguarda la Bei (Banca Europa per gli Investimenti), la banca comunitaria creata nel 1957, il cui capitale sociale è sottoscritto da tutti gli stati membri Ue. Essa provvede a finanziamenti (in forma di prestiti agevolati) nel quadro degli obiettivi di sviluppo regionale e infrastrutturale dell'Unione. La Bei ha già previsto un totale di 600 milioni di euro entro al 2013 (1,4 miliardi di euro entro il 2015) per la Grecia nell'ambito degli aiuti al paese in difficoltà.

La Banca, stando a quanto rivelato dal quotidiano greco Kathimerini, ha già previsto una "clausola" per i negoziati per un finanziamento da 70 milioni di euro alla società Ppc (Public Power Corporation), il colosso elettrico ellenico, che prevede l'obbligo di rinegoziare in caso di reintroduzione della dracma. Un evento, viene precisato, che avvenga sia per la fuoriuscita della Grecia dall'eurozona, sia però anche del collasso dell'Unione Monetaria.

La Ppc ha riferito la questione al ministero delle Finanze di Atene non appena, leggendo le carte, si è resa conto che la clausola non era rivolta solo a lei, ma in generale fosse destinata a diventare base della politica creditizia della Bei nei confronti di Atene. Non basta, secondo fonti Bei, citate dal giornale, la Banca si accinge a introdurre clausole analoghe per tutti gli altri paesi sotto programma di aiuti, e cioè Portogallo e Irlanda, e avrebbe in animo di estenderle a tutti i paesi dell'eurozona.

Contattata da chi scrive, la stessa Bei non ha smentito la rivelazione di Kathimerini. «Non capiamo il perché di tanta attenzione mediatica - dice, sorprendentemente, una portavoce della Banca - si tratta di clausole normali nel mondo bancario, che prevedono che i prestiti debbano essere ripagati nella moneta in cui sono stati emessi o equivalente.Tutto qui». Tutto qui? Immaginare che a scadenza dei contratti di finanziamento possa non esserci più l'euro non è certo roba di poco conto. È come se una grande banca pubblica Usa inserisse una clausola sulla possibile cessazione di esistenza del dollaro nei finanziamenti a imprese americane.

Un certo imbarazzo ha rivelato la Commissione Europea, che non ha voluto esprimersi a chiare lettere in materia. Amadeu Altafaj, portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn, si è limitato a osservare che «l'Unione Europea e la comunità internazionale (leggi Fmi, ndr) hanno preso tutte le misure necessarie affinché non ci sia pericolo che la Grecia possa lasciare l'euro o che l'Unione monetaria possa disfarsi». I mercati, evidentemente, la vedono in modo molto meno ottimistico, a giudicare almeno dall'andamento degli spread. Se un importante finanziario organo Ue come la Bei vuole tutelarsi dal rischio di un ritorno delle valute nazionali, c'è davvero di che preoccuparsi


Ecuador: esplode il vulcano Tungurahua

Durante il fine settimana, l’eruzione vulcanica del Tungurahua ha avuto una forte esplosione che ha causato caduta di cenere e ghiaia nella vicina città di Pillate, in Ecuador. L'esplosione, caratterizzata da un forte boato in stile "colpo di cannone", è stata immediatamente rilevata da gente del posto e gli scienziati hanno osservato subito i progressi del vulcano.


L'esplosione è stata poi seguita da un lieve tremito e da una pulsazione costante di "alta energia". La copertura nuvolosa costante che circonda il vulcano ha portato gli scienziati del Geophysical Institute del Politecnico Nazionale ad avere problemi sulla valutazione dello stato attuale del vulcano. La maggior parte delle osservazioni dirette sono condotte presso l'Osservatorio Guadalupe, il più vicino nelle vicinanze. Il vulcano Tungurahua, situato nella catena delle Ande in Ecuador, è alto 5.016 metri e le sue eruzioni sono iniziate nel 1999. Da allora, il vulcano è passato da tempi di alta attività e periodi di calma.
Fonte:http://www.thedayafter.it/

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L'Europa sempre piu' nelle mani di Goldman Sachs

Ecco perché l’Europa è nella rete di Goldman Sachs !
Da Monti a Draghi, dal governo greco a quello irlandese: ecco come funziona il potere occulto della banca Usa
La Goldman Sachs? Una banca d’affari che in Europa ha «tessuto una rete d’influenza unica sedimentata nel corso dei lustri grazie a una fitta trama sia pubblica, sia sotterranea». A dirlo non sono i soliti quattro gatti appassionati di trame e complotti internazionali, ma quelli di Le Monde.
La bibbia dei “gauche caviar” d’Oltralpe parte da Mario Monti e Mario Draghi per accusare la banca d’affari statunitense di gestire un occulto direttorio europeo capace di manovrare, in base ai propri interessi, gli uomini chiamati prima a generare e poi governare la crisi dell’euro.
La caccia di Le Monde ai Goldman’s Boy parte proprio da Mario Monti. Come ricorda il quotidiano francese il nostro premier in pectore ha collezionato  le non solo l’incarico di consigliere internazionale della Goldman Sachs, conferitogli nel 2005, ma ancheariche, non proprio ininfluenti, di presidente della Commissione Trilaterale e di socio del Bilderberg Group.
Ma l’appartenenza alla Trilaterale e al Bilderberg sembrano dei requisiti irrinunciabili per tutti i Messia delle disastrate nazioni europee. Non a caso Peter Denis Sutherland presidente non esecutivo della Goldman Sachs International, membro del Bilderberg Group e presidente onorario della Trilaterale, è stato chiamato a dirigere le operazioni per il salvataggio dell’economia irlandese.
Peccato che la Commissione Trilaterale, ideata nel 1973 da David Rockfeller, venga spesso accusata di non essere non soltanto un “think tank” dedito al coordinamento delle politiche di Asia, Europa e Stati Uniti, ma un centro di potere occulto creato – scriveva il senatore repubblicano Barry Goldwater – per sviluppare «un potere economico mondiale superiore ai governi politici delle nazioni coinvolte».
Ben peggiori sono però, ricorda Le Monde, i sospetti che circondano Mario Draghi l’attuale governatore della Bce, titolare tra il 2002 e il 2005 della carica di vice presidente della Goldman Sachs International. In quel fatale 2005 la Goldman Sachs rifila alla Grecia gli strumenti finanziari indispensabili per nascondere i debiti e metter piede nell’euro. A render possibile il raggiro targato Goldman Sachs contribuisce non poco Lucas Papadémos, il premier greco, membro come Mario Monti della Commissione Triennale, chiamato oggi – al pari del “Supermario” nostrano – a salvare la patria in pericolo.
Una patria accompagnata da lui stesso sull’orlo del precipizio quando, da governatore della Banca Centrale di Atene, affida a Petros Christodoulos, un ex gestore di titoli della Goldman, lo scellerato maquillage dei conti ellenici.
Tra i Goldman’s Boys nostrani Le Monde dimentica Romano Prodi. A puntare il dito sull’ex premier dell’Ulivo ci pensa già nel 2007 il Daily Telegraph accusandolo di esser stato sul libro paga della Goldman una prima volta tra il 1990 e il 1993 e poi di nuovo dopo il 1997.
Ma alla luce dello scenario disegnato da Le Monde è assai interessante anche il “cursus honorum” di Massimo Tononi, il 47enne manager achs.bocconiano nominato nel 2006 sottosegretario all’Economia del governo Prodi dopo una fulgida carriera in Goldman S Tornato alla Goldman dopo quell’esperienza, Tononi è oggi il presidente di Borsa Italiana, la società di proprietà del London Stock Exchange che controlla Piazza AffariUna carica assunta lo scorso giugno, poche settimane prima del fatidico decollo dello spread. Uno di quei casi che solo Dio sa spiegare. Non a caso Lloyd Craig Blankfein, presidente dal 2006 della Goldman Sachs e grande finanziatore delle campagne elettorali di Obama, spiega così il suo mestiere di banchiere. «Io faccio il lavoro di Dio».


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