La regione di Canterbury della Nuova Zelanda, già colpita da un terremoto del 7° grado a settembre e uno di 6.3 a febbraio, ha circa una probabilità su 4 di essere colpita da un’altra scocca di 6-7° entro i prossimi 12 mesi.
Le probabilità che la scossa colpisca la zona già colpita di Christchurch sono del 6 %.
“Il modello matematico su cui si basa la previsione è stato testato in varie località del mondo ed è piuttosto attendibile”, afferma Matthew Gerstenberger, scienziato del GNS Science.
La regione di Canterbury è già stata colpita da migliaia di scosse di assestamento dopo la scossa principale di settembre, e Gerstenberger afferma che gli abitanti del posto devono aspettarsi che continuino ancora a verificarsi altre scosse.
Entrambi i terremoti di settembre e febbraio si sono verificati su faglie precedentemente sconosciute, rimaste probabilmente inattive per 16000 anni. Il terremoto del 22 febbraio è quello che ha causato più vittime dopo quello del 1931, che con 7.8° fece 256 vittime. La Nuova Zelanda si trova nella cosiddetta “Cintura di fuoco”, il bordo della placca tettonica pacifica, su cui si trovano il Giappone, l’Indonesia, il Cile e la California, tutti paesi recentemente colpiti da grandi terremoti, tranne la California.
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