Moria di stormi in tutto il mondo: strage di massa di animali dall’inizio del 2020

Da diversi mesi si sta registrando un fenomeno raccapricciante in molti paesi, sia Europa che in altri continenti. Una moria di uccelli trovati morti sull’asfalto.



Un caso è stato registrato a Roma, poco prima che scoppiasse la pandemia “coronavirus”: a fine febbraio è stato decimato un intero stormo di uccelli trovati morti sull’asfalto. La notizia inizialmente riferiva che i volatili erano morti a causa della caduta di un albero in prossimità del Policlinico Umberto I. Ipotesi plausibile dalle immagini in rete. Tuttavia, nell’arco delle settimane che sono seguite prima dell’entrata in vigore del decreto “Io resto a casa”, del 9 marzo, i cittadini hanno segnalato altre morie di uccelli in diversi luoghi della Capitale. Non solo stormi, ma anche piccioni e merli trovati morti in altri quartieri come Nomentana, porta Pia, Gianicolo, Stazione Termini o Prati.

Le autorità competenti sono state allertate affinché provvedessero al recupero degli animali ancora vivi. Mentre le carcasse sono state prelevate dagli specialisti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale per effettuare degli esami autoptici. Gli esperti hanno cercato di risalire sulla malattia che potesse aver provocato questa moria, pensando inizialmente a forme virali come l’aviaria. Tuttavia, i primi risultati dell’autopsia hanno scartato questa ipotesi. Per i ricercatori è molto più attendibile la pista di un fenomeno tossicologico, legato a forme di avvelenamento.

Stranamente, anche a Milano, lo scorso 5 marzo sono stati trovati centinaia di piccioni morti, alcuni vaganti, dal comportamento anomalo che sbattevano la testa contro i muri dei palazzi e dei portici. Decine di carcasse di piccioni segnalate alla polizia locale anche in altri quartieri di Milano. A dicembre 2019, invece era stata segnalata una moria di uccelli appartenenti alla specie di colombi a San Donà e scattò l’allarme in tutto il basso Piave per rischio di avvelenamento.
Moria di uccelli in tutto il mondoGalles, dicembre 2019

L’elemento anomalo che avvolge questo mistero è la moria registrata anche in altre parti del mondo come in Galles sempre nel dicembre del 2019 e in Spagna nel mese di febbraio dove gli esperti hanno ricondotto la strage di uccelli alla presenza di un impianto petrolchimico a Tarragona, in Catalogna che avrebbe rilasciato nell’aria delle sostanze tossiche che hanno ucciso gli uccelli.
Nello stesso mese, nei pressi del lago Llyn Llyweran a Bodedern nel Galles, Regno Unito, sono state trovati centinaia di uccelli schiantati sull’asfalto. Dai primi rilievi tossicologici sono state scartate le ipotesi di avvelenamento e gli esperti hanno affermato, come riportato da Skynews, che la morte era riconducibile al trauma dell’impatto con l’asfalto.

Anche nel mese di marzo, questa volta in India, a Bangalore sono stati trovati centinaia di corvi comuni, morti sull’asfalto. Così come in Nuova Zelanda migliaia di uccelli deceduti in prossimità delle spiagge e delle strade di Horowhenua. Inizialmente i media riportano la notizia parlando di ipotesi avvelenamento o di casi virali. Poi molte volte smentite dalle autopsie e spesso e volentieri, mettono a tacere il caso, parlando di “misteriose morie”.

Tra le altre morie drammatiche, a febbraio in Iran sono stati trovati 6 mila fenicotteri rosa, uccelli migratori deceduti in prossimità della penisola di Miankaleh, nella provincia di Māzandarān, nel Nord del paese. Anche in questo caso, le cause sono sconosciute ma sono stati rilevati comportamenti strani, lividi da traumi, sanguinamenti e milze ingrossate. Per timore di una diffusione di un possibile virus, le autorità hanno fatto incenerire le carcasse. Per molti può essere riconducibile all’inquinamento delle acque, per altri, le cause sarebbero ancora da chiarire e al momento le autopsie non hanno rilevato nessuna sostanza tossica.
Morte di uccelli, i danni dei campi elettromagneticiRoma Febbraio 2020 @screenshot video

In una recente intervista, il fisico Barrie Trower ha spiegato gli effetti devastanti dei campi elettromagnetici sugli animali e le piante. Spiegando come le antenne, soprattutto quelle più potenti legate al 5G che stanno installando in tutto il mondo, contribuiscono in realtà a diffondere microonde letali per qualsiasi forma vivente, devastando le cellule di ogni organismo. Trower è uno dei massimi esperti e ha lavorato nello sviluppo di strategie militari per le armi a microonde con la Royal Navy nel Regno Unito, collaborando anche con i Servizi segreti Britannici all’epoca della Guerra Fredda. L’esperto ha intrapreso negli ultimi anni, diverse battaglie legali denunciando le multinazionali di “genocidio contro l’umanità”. Lo stesso Trower ha fatto presente che le microonde 5G uccidono piante, animali terrestri e acquatici provocando in loro diverse patologie che possono essere neurologiche, virali, batteriche o tumorali.

Quello che emerge è che nel caso delle morie di uccelli registrate in diverse parti del mondo, si può notare, effettuando una ricerca incrociata che si sono verificate in luoghi dove è stato introdotto o stavano attivando le nuove linee per la connessione internet. Bangalore in India è la prima città che ha inserito la connessione 5G, laddove in Nuova Zelanda è stata attivata la connessione a fine 2019 mentre in Iran, nel mese di febbraio 2020.

Alcuni siti che possono essere tacciati catastrofisti hanno riportato un elenco di morie di massa di animali registrati dall’inizio del 2020 in ben 40 paesi in tutto il mondo, denunciando che non erano mai stati registrati numeri di decessi come questi. E’ stato provato in passato come lo spiaggiamento di molti mammiferi marini sia stato provocato da infrasuoni e inquinamento sonoro. Queste morti invitano sicuramente a una riflessione più approfondita sul perché si sono verificati questi decessi e come mai si siano attivati questi virus contemporaneamente con la pandemia che sta colpendo la popolazione in tutto il mondo e stranamente, i decreti con i quali i governi hanno invitato i cittadini a restare a casa sono stati emessi a distanza di poco tempo da queste morie di animali. Tuttavia, alcuni esperti ornitologi escludono in grandi linee la possibilità di un collegamento con l’elettromagnetismo, riconducendo il tutto a possibili malattie o botti.

Si tratta di un esperimento con il quale stanno collaudando nuove linee o semplicemente sono strane e drammatiche coincidenze che si sono verificate proprie nei paesi dove sono state allacciate questa nuova connessione? Uno strano fenomeno collaterale da ricondurre all’inquinamento?
Cronologia di stragi di massa

27 marzo 2020 – Sciami di pipistrelli cadono morti dal cielo in Israele.
24 marzo 2020 – Migliaia di pesci morti trovati porti sulla spiaggia di Pariaman, in Indonesia.
23 marzo 2020 – Decine di uccelli morti trovati su strada a Trois Mares, Isola di Réunion.
23 marzo 2020 – 23.000 suini uccisi a causa della peste suina in Polonia occidentale.
22 marzo 2020 – Migliaia di pesci morti sulla spiaggia di Bireuen, in Indonesia.
21 marzo 2020 – 10 tartarughe morte sulle spiagge di Alvarado e Boca del Rio, in Messico.
16 marzo 2020 – 12.000 quaglie morte, riconducibile all’influenza aviaria nelle Filippine.
16 marzo 2020 – Massiccio decesso di pesci ad Algeciras, in Spagna.
1 marzo 2020 – Migliaia di pesci morti si lavano in un porto turistico a Windsor, in Canada.
11 marzo 2020 – 120 uccelli morti dal cielo, “un mistero” a Triboltingen, in Svizzera
10 marzo 2020 – Trovati più di 100 pipistrelli morti, a Kozhikode, in India.
9 marzo 2020 – 86 delfini morti trovati su una spiaggia della Namibia
9 marzo 2020 – Centinaia di uccelli acquatici trovati morti sulle spiagge di Waikawa e Kuku in Nuova Zelanda.
5 marzo 2020 – 137.000 uccelli uccisi a causa dell’influenza aviaria in Vietnam.
5 marzo 2020 – 50 tonnellate di pesci morti a causa della siccità nel lago Metztitlan, in Messico
5 marzo 2020 – Centinaia di pesci morti a laguna a Quillon, in Cile.
4 marzo 2020 – 3.500 uccelli morti e centinaia di anguille morte trovate nei corsi d’acqua della penisola di Coromandel, in Nuova Zelanda.
4 marzo 2020 – Grande morte di pesci nei corsi d’acqua della città di Kaohsiung, Taiwan.
4 marzo 2020 – Trovati 600 avvoltoi morti in Guinea-Bissau.
4 marzo 2020 – 77.000 salmoni morti in un allevamento di salmoni a Terranova, in Canada.
3 marzo 2020 – Oltre 1.000 uccelli morti a Sikeston, Missouri, in America.
2 marzo 2020 – 55.700 capi di bestiame morti nella Mongolia nordoccidentale.
28 febbraio 2020 – 3000 maiali morti in Indonesia.
27 febbraio 2020 – 10 tonnellate di pesci morti nel lago Maninjau, Indonesia.
27 febbraio 2020 – Centinaia di pesci morti, “un mistero” nel nord di Maluku, in Indonesia.
26 febbraio 2020 – Centinaia di migliaia di polli morti in Vietnam.
26 febbraio 2020 – Oltre 100 uccelli morti trovati lungo la strada nella contea di Dauphin, Pennsylvania, America
26 febbraio 2020 – 670 delfini morti sulle coste della Francia.
25 febbraio 2020 – Dozzine di uccelli morti ritrovati nel Galles del Nord.
25 febbraio 2020 – 8 tartarughe morte nel nord di Taiwan.
24 febbraio 2020 – Migliaia di pesci morti a Metztitlan, in Messico.
19 febbraio 2020 – Centinaia di migliaia di uccelli morti a di Maunganui Bluff, in Nuova Zelanda.
18 febbraio 2020 – 6000 anatre uccise a Rakovski, in Bulgaria.
18 febbraio 2020 – Migliaia di gamberi morti ad Aguilas, in Spagna.
16 febbraio 2020 – Migliaia di pesci morti a Fuengirola, in Spagna.
16 febbraio 2020 – Migliaia di pesci morti ad Algeciras, in Spagna.
15 febbraio 2020 – 39 tonnellate di pesci morti a Dong Thap, in Vietnam.
12 febbraio 2020 – 4 balene morte a Moruga, Trinidad e Tobago (Caraibi).
10 febbraio 2020 – 150 delfini morti a Krasnodar, in Russia.
10 febbraio 2020 – Moria di pesci in un lago nel Nord Grampians Shire, in Australia.
6 febbraio 2020 – 25 tartarughe trovate morte a Vitoria, in Brasile.
6 febbraio 2020 – Migliaia di fenicotteri morti a Mazandaran, Iran.
5 febbraio 2020 – Centinaia di tonnellate di pesci morti improvvisamente in un lago in Indonesia.
5 febbraio 2020 – Centinaia di maiali morti a Bali, in Indonesia.
4 febbraio 2020 – Centinaia di pesci morti a Pasir Ris Park, Singapore.
4 febbraio 2020 – Centinaia di migliaia di polli morti in Arabia Saudita.
3 febbraio 2020 – Migliaia di pesci morti nei fiumi di Aruana, in Brasile.
2 febbraio 2020 – 18.000 polli morti a Hunan, Cina.
31 gennaio 2020 – Centinaia di tartarughe morte a Odisha, in India.
27 gennaio 2020 – 25 tonnellate di pesci a Cullera, in Spagna.
26 gennaio 2020 – 25 tartarughe morte a Barra Velha, in Brasile.
24 gennaio 2020 – Moria di pesci nel fiume Sydney, in Australia.
24 gennaio 2020 – 7 delfini morti trovati sulla spiaggia di Valencia, in Spagna.
24 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti in Argentina.
22 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti a Gandia, in Spagna.
21 gennaio 2020 – Centinaia di pesci morti a Tweed Shire, in Australia.
20 gennaio 2020 – 13 tartarughe morte trovate sulla costa di Alagoas, in Brasile.
18 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti a Kyrkslatt, in Finlandia.
17 gennaio 2020 – Centinaia di migliaia di pesci morti nei fiumi del Nuovo Galles in Australia.
17 gennaio 2020 – Decine di tonnellate di pesci morti nell’allevamento ittico di Banjar, in Indonesia.
16 gennaio 2020 – 75 uccelli marini morti e 3 pinguini deceduti sulla costa di Concon, in Cile.
16 gennaio 2020 – Oltre 100.000 pesci morti “a causa del calore” nella baia di Bristol, in Alaska, in America.
16 gennaio 2020 – Trovati 28 rapaci morti a Cerro Cabezon, in Messico.
15 gennaio 2020 – 15.000 uccelli morti a Maramures, in Romania.
15 gennaio 2020 – 115.000 anatre morte in Ungheria.
15 gennaio 2020 – 109 tartarughe morte sulla spiaggia di Lauro de Freitas, in Brasile.
14 gennaio 2020 – 2000 cervi morti nell’Oregon, in America.
14 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti nel fiume Ocoa, in Colombia.
14 gennaio 2020 – Moria di pesci nella baia di Guanabara, in Brasile.
13 gennaio 2020: 6.000 oche morte in Polonia.
13 gennaio 2020 – 50.000 tacchini morti in Ungheria.
13 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti a San Paolo, in Brasile.
12 gennaio 2020 – Moria di pesci nel lago a Manuel Irala Fernandez, Paraguay.
11 gennaio 2020 – Centinaia di uccelli morti in Nuova Zelanda.
10 gennaio 2020 – 292 tartarughe morte in Messico.
10 gennaio 2020 – Decine di uccelli selvatici trovati morti, “ragione sconosciuta”, a Kuban, in Russia.
10 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti a Landes, in Francia.
9 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti si a Traslasierra, in Argentina.
9 gennaio 2020 – Centinaia di pesci morti a Penjamo, in Messico.
9 gennaio 2020 – Centinaia di migliaia di uccelli morti nella Repubblica Dominicana.
8 gennaio 2020 – 1 MILIONE DI animali morti per gli incendi in Australia.
8 gennaio 2020 – 21.000 uccelli morti a Chhattisgarh, in India.
7 gennaio 2020 – 5 delfini morti trovati lungo una spiaggia sull’isola di Wight in Inghilterra.
6 gennaio 2020 – 25 tartarughe morte a Bengkulu, in Indonesia.
6 gennaio 2020 – Centinaia di pesci morti in Polinesia francese.
6 gennaio 2020 – Migliaia di pesci morti a Nardo, Puglia, in Italia.
5 gennaio 2020 – Centinaia di tonnellate di pesci morti improvvisamente negli allevamenti ittici di Lampung, in Indonesia.
4 gennaio 2020 – 4 balene morte dopo 11 esemplari a Matarangi Spit, Nuova Zelanda.
4 gennaio 2020 – Masse di pesci e animali di diverse specie acquatiche e terrestri morti a Trinidad e Tobago.
2 gennaio 2020 – Masse di pesci morti a Sao Francisco de Itabapoana, in Brasile.
2 gennaio 2020 – 25.000 tacchini uccisi in Polonia orientale.
2 gennaio 2020 – Centinaia di pesci morti nella laguna a Cartagena, in Colombia.

Carlotta Degl’Innocenti

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