Articolo pubblicato il: 31/03/2015
I cambiamenti climatici globali (indotti) stanno mettendo a dura prova flora e fauna e rischiano di modificare
profondamente la biodiversità del nostro pianeta. Per questo, un gruppo di ricercatori del Cnr ha messo a punto un metodo innovativo per poter prevedere la capacità di adattamento
delle specie allo stress ambientale che propone un’integrazione dei
modelli predittivi già in campo, inserendo informazioni sulle componenti
genetico-evolutive della specie studiata. Lo studio è stato condotto
dall’Istituto di bioscienze e biorisorse del Consiglio nazionale delle
ricerche (Ibbr-Cnr) di Sesto Fiorentino, in collaborazione con gruppi di ricerca spagnoli, messicani, francesi e svizzeri.
La ricerca è stata condotta sul pino marittimo (Pinus pinaster) ed è stata pubblicata sulla rivista Genetics. "Il pino marittimo - spiega Giovanni Vendramin, direttore Ibbr-Cnr e coautore del lavoro- è caratterizzato da un’ampia variabilità genetica e ha un importante valore economico ed ecologico. È considerato, inoltre, una specie a rischio a
causa dei continui cambiamenti climatici, quali aumenti della
temperatura, eventi estremi e diminuzione delle precipitazioni, che
colpiscono gli ambienti mediterranei nei quali anche questo pino
vegeta".
"Abbiamo identificato circa 300 varianti genetiche in
un totale di 200 geni, tra le quali 18 che -spiega ancora Vendramin-
mostrano una significativa correlazione con parametri climatici. Queste
varianti sono prevalentemente associate a geni coinvolti nei processi di
crescita e di risposta allo stress termico". "Per poter poi valutare se
le varianti geniche identificate influenzassero la capacità di
adattamento dei pini -continua il ricercatore- sono stati piantati semenzali provenienti da 19 aree climatiche diverse in una zona della Spagna con caratteristiche climatiche estreme per la specie". Dopo 5 anni gli
scienziati hanno osservato che "i pini in cui erano presenti le
varianti geniche che si prevedeva conferissero maggiore capacità di
adattamento alle condizioni climatiche locali riuscivano effettivamente a sopravvivere meglio".
http://www.stampalibera.com/?a=29224
4 commenti:
Fermiamo le scie chimiche a Bologna 18 aprile 2015 manifestazione nazionale contr la geoingegneria clandestina!
Ciao sono di Milano,puoi dirmi per favore luogo preciso di ritrovo e orario d'inizio della manifestazione,mi piacerebbe esserci. Grazie!
Ehi doode avete verificato se i livelli di inquinamento dell'aria sono compatibili con gli scarichi industriali?
Nessuno ha mai voluto verificare. nell aria ci sono sicuramente materiali nocivi. Il problema è dimostrare da dove vengono.
fare una manifestazione contro le scie chimiche senza avere dati e prove certe non porterà nessun risultato è lo sapete.
siamo indietro. Da noi vogliamo ancora sensibilizzare le persone sull argomento mentre in america del nord ad esempio già si fa satira sulle scie chimiche. Questo solo pe far capire l arretratezza di pen siero in italia. E non mi fraintendere. Non sono né pro ne contro alle scie. Semplicemente non lo so e nessuno lo sa.
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