"La meditazione influenza il DNA e rallenta l'invecchiamento" questa l'affermazione di un premio nobel in Medicina
I nostri pensieri e la meditazione possono influenzare lo stato di salute del DNA e la velocità con cui invecchiamo. Ad affermarlo è un premio Nobel per la medicina, Elisabeth Blackburn che insieme alla psicologa clinica Elissa Epel ed altri ricercatori, ha studiato cosa succede nel corpo di chi fa meditazione. La Blackburn aveva vinto il Nobel per la scoperta della telomerasi, un enzima che protegge il DNA dall’invecchiamento attraverso i telomeri, una sorta di “cappucci protettivi” posizionati alle estremità dei cromosomi.
Col passare degli anni ed il susseguirsi delle moltiplicazioni cellulari il DNA va incontro a progressivi deterioramenti e questo è una delle cause dell’invecchiamento del corpo. Sono proprio i telomeri ad evitare la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi. Col tempo però anche loro si deteriorano e così sfuggono al controllo alcuni errori nella duplicazione del DNA.
Ecco l’interessante scoperta della Blackburn e della Epel:
nelle persone abituate a meditare l’attività della telomerasi è significativamente più alta.
Si potrebbe dedurre, ma le ricercatrici vanno giustamente ancora caute, che nelle persone abituate a praticare la meditazione i processi di protezione dall’invecchiamento sono molto più attivi.
Sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano come la meditazione abbia effetto sul nostro corpo e sulla nostra vita in generale: dalla pressione alta, alla depressione, fino all’aumento della vista o della materia grigia nel cervello.
Questi benefici non sono fuori dalla nostra portata. Spesso si tende a credere che la meditazione sia possibile solo in luoghi tranquilli immersi nel verde o solo se liberi dagli impegni del lavoro e dalla stanchezza, ma se già siamo tranquilli e in silenzio armonioso a che serve la meditazione?
Invece quello che anche lo zen e la Mindfulzen, la pratica zen di consapevolezza, propongono è una nuova visione della meditazione un nuovo modo di meditare proprio sulle basi della psicologia cognitivista e delle ultime ricerche scientifiche: ogni momento della nostra giornata possiamo trasformarlo in meditazione con tutti i suoi benefici, perché meditare per il nostro cervello e il nostro corpo non è necessariamente stare immobili in silenzio, anche se questa è l’immagine che tutti abbiamo della meditazione.
Il Fulcro della meditazione è la consapevolezza che ci porta nel momento Qui e Ora eliminando conflitti con lo stress tra quello che siamo e quello che vorremmo essere e mettendo il corpo e la mente in un atteggiamento di tranquilla presenza mentale.
Meditazione del camminare per una vita più lunga e consapevole
Il bisogno di camminare, si rivela in continuazione nella nostra vita, nulla nell’universo è fermo, e nulla nella nostra vita rimane fermo. Nelle grandi città sono sempre più a disposizione le biciclette per i cittadini, ma ancora meglio è CAMMINARE.
Appena potete camminate, non pensate di abbreviare la strada che percorrete solitamente ma al contrario nei limiti del possibile, allungatela, cambiate spesso itinerario per esempio per recarvi da casa in ufficio, cambiare percorso vi costringerà ad una maggiore attenzione, osservazione, svilupperà una maggior consapevolezza sul tempo e sulle persone nuove che incontrerete, allungare la strada non è perdere tempo ma al contrario è guadagnare nuove possibilità e conoscenza della vita.
Mentre camminate respirate lentamente mantenete l’attenzione concentrata sul respiro, osservando le persone attorno a voi respirate, una vetrina respirate, la strada respirate, mantenete sempre l’attenzione sul vostro respiro, e lo sguardo è rivolto a tutto quello che incontrate, non è assente assorto in pensieri, ma presente QUI e ORA. Dopo qualche minuto sentirete il vostro intero corpo che respira e lo sentirete camminare, solitamente noi non siamo consapevoli del corpo che si muove, perché ci muoviamo in automatismo.
Con questa meditazione consapevole i nostri Propriocettori, i centri del sistema nervoso responsabili della consapevolezza del movimento, si attiveranno e noi ci sentiremo camminare come non ci siamo mai sentiti.
Diverremo consapevoli dei nostri piedi che si muovono, delle nostre gambe che ci portano da una parte all’altra della vita, della nostra testa che si orienta nella strada, sarà come scoprire il nostro corpo per la prima volta nella vita, sentiremo persino i nostri pensieri che nascono dal nostro corpo. Sentiremo la sensazione del corpo che si rilassa e si muove in armonia con tutto quello che lo circonda, le tensioni si rilasseranno e ci sembrerà di camminare sulle nuvole, ma perfettamente presenti senza rischiare di finire sotto una macchina. Stiamo provando la meditazione camminata, una delle meditazioni più antiche, il risultato è che ci sentiremo immersi nella vita e non spettatori.
L’ansia si calmerà, il nostro DNA sorriderà.
Camminate, Camminate, Camminate il più possibile consapevolmente.
Per saperne di più sulla pratica Mindfulzen, lo Zen in consapevolezza: www.mindfulzen.it
Riferimenti scientifici
(Zen e stress ossidativo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15694242 )
(ricerca sulla meditazione e telomeri: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3057175/) (Meditazione e parametri fisici: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17034289)
(Midfulness e salute: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15256293)
1 commento:
Anche un maestro come Eckart Tolle
sostiene le stese cose.Non a caso
il suo libro di maggior successo
s'intitola:"Il potere di adesso".
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